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<blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 6269749" data-attributes="member: 6633"><p>Si, il senso è quello. Difendere a tutti i costi un qualcosa che in taluni casi non ha bisogno di difesa, ottiene piuttosto l'effetto opposto.</p><p>Riguardo agli incarichi importanti da affidare alle donne, concordo che sia giusto che l'unica discriminante possa essere la capacità individuale e non il sesso....pur tenendo presente che è parimenti legittimo valutare la scelta, soprattutto di un privato, di aver garantita la continuità lavorativa che una maternità, pur giustamente tutelata, può non garantire. E' un prendere un atto di una diversità di situazioni ed esigenze che rende le donne diverse dagli uomini. Diverse, non inferiori, beninteso.</p><p>Riguardo agli stipendi nello sport, trovo altresì naturale una diversificazione. Nello sport pagano gli sponsor che sono ripagati dal seguito di pubblico e dunque dal ritorno di immagine ecc. Se uno sport è maggiormente seguito e praticato, molto più a livello maschile, è normale che uno sponsor investa nella gara maschile e la ricaduta economica sia quella. Del resto, se il Giro d'Italia femminile non se lo guarda quasi nessuno, la Estathè, piuttosto che Enel ecc. non ci investiranno quei soldi e risorse che poi, almeno in parte, finiscono nelle tasche degli atleti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="samuelgol, post: 6269749, member: 6633"] Si, il senso è quello. Difendere a tutti i costi un qualcosa che in taluni casi non ha bisogno di difesa, ottiene piuttosto l'effetto opposto. Riguardo agli incarichi importanti da affidare alle donne, concordo che sia giusto che l'unica discriminante possa essere la capacità individuale e non il sesso....pur tenendo presente che è parimenti legittimo valutare la scelta, soprattutto di un privato, di aver garantita la continuità lavorativa che una maternità, pur giustamente tutelata, può non garantire. E' un prendere un atto di una diversità di situazioni ed esigenze che rende le donne diverse dagli uomini. Diverse, non inferiori, beninteso. Riguardo agli stipendi nello sport, trovo altresì naturale una diversificazione. Nello sport pagano gli sponsor che sono ripagati dal seguito di pubblico e dunque dal ritorno di immagine ecc. Se uno sport è maggiormente seguito e praticato, molto più a livello maschile, è normale che uno sponsor investa nella gara maschile e la ricaduta economica sia quella. Del resto, se il Giro d'Italia femminile non se lo guarda quasi nessuno, la Estathè, piuttosto che Enel ecc. non ci investiranno quei soldi e risorse che poi, almeno in parte, finiscono nelle tasche degli atleti. [/QUOTE]
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