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Carbonio o titanio?
Testo
<blockquote data-quote="TALEXBIKE" data-source="post: 787796" data-attributes="member: 5618"><p>Hai ragione...il carbonio è così fino a quando si spezza...ma è sempre meglio prevenire, che curare.</p><p><span style="font-family: 'Times New Roman'"><span style="font-family: 'Verdana'"><span style="font-size: 10px">Il carbonio è un materiale dalle enormi potenzialità e molto più versatile del metallo in genere, inoltre se ben abbinato con fibra di vetro e fibre aramidiche può coprire range di utilizzo vastissimi.</span></span></span></p><p><span style="font-family: 'Times New Roman'"><span style="font-family: 'Verdana'"><span style="font-size: 10px">Il problema del composito risiede nella difficoltà di ottenere un costante livello qualitativo in produzioni di serie, unito ai problemi di invecchiamento della matrice (cioè la resina in cui le fibre sono affogate).</span></span></span></p><p><span style="font-family: 'Times New Roman'"><span style="font-family: 'Verdana'"><span style="font-size: 10px">Il processo produttivo è relativamente semplice, ma allo stesso tempo di non facile controllo per via della fase di laminazione (posa dei layer sagomati negli stampi) parzialmente manuale, e quindi fortemente dipendente dalla abilità degli operai e della fase di cottura in autoclave dove la temperatura gioca un ruolo fondamentale, ed è tutt'altro che semplice garantire cicli termici costanti per tutti gli stampi e per tutte le zone dello stampo (difficilmente è possibile fare due "infornate" identiche).</span></span></span></p><p><span style="font-family: 'Times New Roman'"><span style="font-family: 'Verdana'"><span style="font-size: 10px">Nelle aziende aeronautiche dove la sicurezza impone che i pezzi prodotti siano esenti da difetti, si ovvia a queste incertezze eseguendo controlli non distruttivi (radiografie etc) sui pezzi, ma questo è impensabile nel settore sportivo per via dei costi.</span></span></span></p><p><span style="font-family: 'Times New Roman'"><span style="font-family: 'Verdana'"><span style="font-size: 10px">L'altro problema, la matrice, dipende essenzialmente dalla qualità di quest'ultima, in ogni caso la resina teme alla lunga l'azione del sole......</span></span></span></p><p><span style="font-family: 'Times New Roman'"><span style="font-family: 'Verdana'"><span style="font-size: 10px">Riassumendo, secondo me il composito è una gran bella cosa, ma il titanio è una lega di metalli a tutti gli effetti, di consistenza uniforme e di grandissime proprietà meccaniche, quindi secondo me, a livello di durata...non ce n'è!</span></span></span></p><p><span style="font-family: 'Times New Roman'"></span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="TALEXBIKE, post: 787796, member: 5618"] Hai ragione...il carbonio è così fino a quando si spezza...ma è sempre meglio prevenire, che curare. [FONT=Times New Roman][FONT=Verdana][SIZE=2]Il carbonio è un materiale dalle enormi potenzialità e molto più versatile del metallo in genere, inoltre se ben abbinato con fibra di vetro e fibre aramidiche può coprire range di utilizzo vastissimi.[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=2]Il problema del composito risiede nella difficoltà di ottenere un costante livello qualitativo in produzioni di serie, unito ai problemi di invecchiamento della matrice (cioè la resina in cui le fibre sono affogate).[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=2]Il processo produttivo è relativamente semplice, ma allo stesso tempo di non facile controllo per via della fase di laminazione (posa dei layer sagomati negli stampi) parzialmente manuale, e quindi fortemente dipendente dalla abilità degli operai e della fase di cottura in autoclave dove la temperatura gioca un ruolo fondamentale, ed è tutt'altro che semplice garantire cicli termici costanti per tutti gli stampi e per tutte le zone dello stampo (difficilmente è possibile fare due "infornate" identiche).[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=2]Nelle aziende aeronautiche dove la sicurezza impone che i pezzi prodotti siano esenti da difetti, si ovvia a queste incertezze eseguendo controlli non distruttivi (radiografie etc) sui pezzi, ma questo è impensabile nel settore sportivo per via dei costi.[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=2]L'altro problema, la matrice, dipende essenzialmente dalla qualità di quest'ultima, in ogni caso la resina teme alla lunga l'azione del sole......[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=2]Riassumendo, secondo me il composito è una gran bella cosa, ma il titanio è una lega di metalli a tutti gli effetti, di consistenza uniforme e di grandissime proprietà meccaniche, quindi secondo me, a livello di durata...non ce n'è![/SIZE][/FONT] [/FONT] [/QUOTE]
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