Chi è il "principiante"? conoscenza e/o capacità?

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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torino
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Bici
Gios Prodigiosa
Per come la intendo io, essere dei principianti non dipende dal livello di prestazione che si ottiene ma dall'esperienza che ci si deve ancora fare.
Se si leggono attentamente le varie discussioni aperte nella sessione principianti, ci si accorge che il "problema velocità" emerge facilmente come elemento di valutazione rispetto ad altri aspetti come:
1) la posizione in sella ("ho male al collo...ho mal di schiena...è normale?)
2) il mezzo ("se monto questo gruppo vado più forte? queste ruote vanno bene?")
3) l'alimentazione ("mangio? non mangio? dopo 30km non vad
o più avanti")
4) l'allenamento ("faccio uscite da 40km...come mi devo allenare per migliorare?")
5) l'abbigliamento ("mi copro bene? troppo? come mai in discesa mi congelo?")
6) la salute ("sto praticando questo sport nella maniera migliore? quali sono i parametri che devo considerare per non fare danni?")
7) l'età e la "storia sportiva" ("ho 20anni...ne ho 60...inizio oggi...ho sempre fatto sport...sono preparato ed è proporzionato alle mie caratteristiche lo sforzo che vado a sostenere?")

Eppure noto che, molto spesso (forse ingenuamente) la tendenza sia quella di fissarsi sul primo numerino che appare sul ciclocomputer, come se tutto il resto fosse marginale rispetto al fine che si vuole conseguire e che la prestazione in se è già sinonimo di "categoria di appartenenza".
Se da una parte questo è più comprensibile da parte di un principiante che non ha "cultura" sufficiente, dall'altra lo è meno da chi ha molta più esperienza e asseconda e valuta "il numerino" del cosiddetto principiante, senza indurgli tanti altri parametri di valutazione generale (quelli che ho provato ad elencare), che sono ben chiari in chi pratica questo sport da molto tempo.

Le conseguenti domande sono:
1) voi "principianti", per definirvi tali, come vi autovalutate?
2) voi "esperti", quali elementi della vostra esperienza siete soliti trasmettere?
a voi le risposte...o-o

P.S. questa discussione vorrebbe avere l'intento di recuperare lo spirito della sessione dedicata ai principianti che il buon Mika aveva aperto, che aveva come pretesto di fondo di fornire i rudimenti basilari per praticare questo sport, non certo di fornire consigli su come spendere 5mila euro per questo o quel telaio!
 
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Mr.25000

Apprendista Velocista
1 Febbraio 2013
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Roma Est - Tiburtina
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Bici
Giant TCR Advanced SL2
Per come la intendo io, essere dei principianti non dipende dal livello di prestazione che si ottiene ma dall'esperienza che ci si deve ancora fare.
Se si leggono attentamente le varie discussioni aperte nella sessione principianti, ci si accorge che il "problema velocità" emerge facilmente come elemento di valutazione rispetto ad altri aspetti come:
1) la posizione in sella ("ho male al collo...ho mal di schiena...è normale?)
2) il mezzo ("se monto questo gruppo vado più forte? queste ruote vanno bene?")
3) l'alimentazione ("mangio? non mangio? dopo 30km non vad
o più avanti")
4) l'allenamento ("faccio uscite da 40km...come mi devo allenare per migliorare?")
5) l'abbigliamento ("mi copro bene? troppo? come mai in discesa mi congelo?")
6) la salute ("sto praticando questo sport nella maniera migliore? quali sono i parametri che devo considerare per non fare danni?")
7) l'età e la "storia sportiva" ("ho 20anni...ne ho 60...inizio oggi...ho sempre fatto sport...sono preparato ed è proporzionato alle mie caratteristiche lo sforzo che vado a sostenere?")

Eppure noto che, molto spesso (forse ingenuamente) la tendenza sia quella di fissarsi sul primo numerino che appare sul ciclocomputer, come se tutto il resto fosse marginale rispetto al fine che si vuole conseguire e che la prestazione in se è già sinonimo di "categoria di appartenenza".
Se da una parte questo è più comprensibile da parte di un principiante che non ha "cultura" sufficiente, dall'altra lo è meno da chi ha molta più esperienza e asseconda e valuta "il numerino" del cosiddetto principiante, senza indurgli tanti altri parametri di valutazione generale (quelli che ho provato ad elencare), che sono ben chiari in chi pratica questo sport da molto tempo.

Le conseguenti domande sono:
1) voi "principianti", per definirvi tali, come vi autovalutate?
2) voi "esperti", quali elementi della vostra esperienza siete soliti trasmettere?
a voi le risposte...o-o
2) Le senzazioni, conseguenza della conoscenza del proprio corpo e dei segnali che manda ogni minuto della giornata. Al mattino appena svegli, durante le ore di lavoro e negli allenamenti. Il tutto se valutato correttamente ci da la risposta su come si è riposati la notte e perchè, su cosa mangiare in funzione dell'allenamento e come pianificarlo. Il nostro corpo va assecondato ogni giorno, ogni ora. Non esistono strumenti più complessi e precisi allo stesso tempo come i segnali che il nostro fisico ci manda quotidianamente. Per arrivare ad interpretarli ci voglio mesi, anni di attento allenamento in un continuo ascoltarsi, solo così possiamo trarre il massimo beneficio psicofisico da quella perfetta macchina umana che noi tutti siamo.
 
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Giammafix

average waifu enjoyer
26 Settembre 2013
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BTwin Triban 5 + De Visini S.C. Palladio acciaio
1) secondo me dal punto 1 al 7, ossia le domande da principianti che a chi pratica questo sport da più di 30 anni , possono sembrare strane, sono invece normalissime ed esprimono dubbi e incertezze di chi si avvicina per la prima volta a questo sport.
magari alcune sono un pò esagerate, magari il principiante dovrebbe cominciare a far gamba invece che soppesare i grammi delle ruote, ecc. ecc.
ma tenete conto che il principiante sa poco e nulla di questo sport, e se ha imparato dei rudimenti, li ha percepiti da chi già va in bici e dal proprio spirito di osservazione. non sempre i "sivende" danno consigli giusti, perché alla fine diciamolo, "hanno interesse a venderti ciò che vogliono loro o sembra giusto per loro".
riassumendo, io mi definisco principiante semplicemente perchè sono consapevolissimo che i miei 40 km giornalieri possono sembrare ridicoli a chi ne mangia 150 come nulla, la mia media idem, la mia tecnica o la mia inesperienza con i vari componenti della bici.
tutto sta a farsi le ossa e come per ogni cosa c'è la gavetta...poi certo, c'è chi è più portato e chi no... :)
in ogni caso, parlando sempre da novellino, ecco una mia constatazione: negli sport come il calcio, il nuoto, il basket ecc. in genere ti iscrivi agli allenamenti che pratichi regolarmente in una struttura con un allenatore o se c'è, una squadra.
nel ciclismo, almeno mi è parso di capire, ciò non avviene: sbaglio o ancora non esistono vere e proprie "scuole di ciclismo"? certo, a parte chi inizia dai 12 anni una carriera agonistica, e magari si iscrive in seguito a società o federazioni, ma gli altri? i ciclisti sono per la maggior parte "autodidatti"? e si basano solo sui consigli dei più navigati? non ci sono veri e propri "allenatori" che ti danno istruzioni o sbaglio? certo, ci sono squadre o gruppi, ma é diverso da ciò che avviene con degli allenamenti calcistici...almeno, per la mia esperienza é così, avendo io provato tutti gli sport esistenti su questo pianeta! XD (o quasi!)
ps: alla luce di ciò, se fosse confermato, trovo pienamente legittime le più stupide domande dei principianti, dovendo arrangiarsi per molte cose da soli e non potendo disporre di un allenatore che ti segue di giorno in giorno... XD
 

pavarik

Passista
14 Settembre 2012
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Wilier Filante SLR
1) secondo me dal punto 1 al 7, ossia le domande da principianti che a chi pratica questo sport da più di 30 anni , possono sembrare strane, sono invece normalissime ed esprimono dubbi e incertezze di chi si avvicina per la prima volta a questo sport.
magari alcune sono un pò esagerate, magari il principiante dovrebbe cominciare a far gamba invece che soppesare i grammi delle ruote, ecc. ecc.
ma tenete conto che il principiante sa poco e nulla di questo sport, e se ha imparato dei rudimenti, li ha percepiti da chi già va in bici e dal proprio spirito di osservazione. non sempre i "sivende" danno consigli giusti, perché alla fine diciamolo, "hanno interesse a venderti ciò che vogliono loro o sembra giusto per loro".
riassumendo, io mi definisco principiante semplicemente perchè sono consapevolissimo che i miei 40 km giornalieri possono sembrare ridicoli a chi ne mangia 150 come nulla, la mia media idem, la mia tecnica o la mia inesperienza con i vari componenti della bici.
tutto sta a farsi le ossa e come per ogni cosa c'è la gavetta...poi certo, c'è chi è più portato e chi no... :)
in ogni caso, parlando sempre da novellino, ecco una mia constatazione: negli sport come il calcio, il nuoto, il basket ecc. in genere ti iscrivi agli allenamenti che pratichi regolarmente in una struttura con un allenatore o se c'è, una squadra.
nel ciclismo, almeno mi è parso di capire, ciò non avviene: sbaglio o ancora non esistono vere e proprie "scuole di ciclismo"? certo, a parte chi inizia dai 12 anni una carriera agonistica, e magari si iscrive in seguito a società o federazioni, ma gli altri? i ciclisti sono per la maggior parte "autodidatti"? e si basano solo sui consigli dei più navigati? non ci sono veri e propri "allenatori" che ti danno istruzioni o sbaglio? certo, ci sono squadre o gruppi, ma é diverso da ciò che avviene con degli allenamenti calcistici...almeno, per la mia esperienza é così, avendo io provato tutti gli sport esistenti su questo pianeta! XD (o quasi!)
ps: alla luce di ciò, se fosse confermato, trovo pienamente legittime le più stupide domande dei principianti, dovendo arrangiarsi per molte cose da soli e non potendo disporre di un allenatore che ti segue di giorno in giorno... XD

ti quoto alla grande...
 

Tatil

Cronoman
8 Giugno 2012
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Cosenza
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Canyon Ultimate CF SL Durace 7900
Il sentirmi principiante comincia dal dubbio "se buco una gomma come diavolo farò? oppure quando durante un giro di 100 Km con varie centinaia di metri di dislivello fatto mancano ancora 30 km per arrivare e mi sento già bello e cotto e penso "porca vacca oggi l'ho programmato male questo giro! ... ho fatto il passo più lungo della gamba...l'ho fatta grossa ed ora come rimedio? e si perpetua quando intravedendo in lontananza un tizio in mtb sento la necessità di accelerare, di superarlo ..."perchè si sà la mtb è più lenta della bdc.. di tutte le bdc...anche della mia!!!... per poi morire con le pulsazioni a mille con un solo pensiero "le mtb sono lente ?? Mahh forse è una leggenda metropolitana???!!!
Dalla mia esperienza in altri sport finirà non tanto o solo per la velocità media tenuta (ma anche un pò per quella) quanto nel sentirmi padrone delle situazioni. Da quando programmo il giro a quando saprò regolare i cambio. Quando riuscirò a capire quando è il momento di fermarsi per una sosta oppure quando è il caso di portare il giubbotto pesante. Insomma quando sarò capace di gestirmi prima, all'inizio, durante ed alla fine del giro. In fondo un motociclista capace lo si vede da come sale sulla moto, un bravo cavaliere da come gira col cavallo alla corda. Non c'è bisogno di cronometrarli!
 

lucas.

Scalatore
17 Aprile 2008
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583
Isola bergamasca (BG)
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Bici
Coppi mythical
risposta 2) cerco di trasmettere i punti 1, 3, 4 che sono le basi del ciclismo. Gli altri sono aspetti più o meno secondari. Di solito il pricipiante invece mette al primo posto questi ultimi anche perchè sono meno faticosi mentre i primi sono "duri" e richiedono fatica ed impegno ma anche capacità, pertanto sono difficili da perseguire.
Il principiante ciclista medio:
1) non sa nulla di biomeccanica e spesso smette di praticare per vizi biomeccanici che ignora o che non riesce/vuole sistemare.
3) sa poco di alimentazione, presentandosi al via con i peggiori vizi ( a meno che non fosse già uno sportivo di un certo livello)
4)allenamento sa meno di zero, andando quasi sempre a caso.
Tutte lacune che con un paio di libricini/manualetti sulla Teoria verrebbero sanate in pochi giorni ma di fatto non viene (quasi) mai fatto.
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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torino
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Gios Prodigiosa
Rivolto ai moderatori: avevo inserito questa discussione nella sessione principianti apposta, pensando che il mio pensiero fosse proprio rivolto a questa sessione, visto l'uso improprio che spesso viene fatto di questo spazio, usato non solo per rivolgere domande "da principianti" alle quali sarebbe ben lecito rispondere... Trovo invece che il post viene spostato, mentre rimangono discussioni del tipo "ho 5mila euro, cosa mi compro?".... Credo che indurre delle riflessioni ulteriori (come quelle lette finora) possano permettere ad un principiante di esprimere il proprio punto di vista e coglierne altri, che magari non sarebbero nemmeno venuti in mente... A meno che i moderatori intervengano ogni volta spostando le (tante) discussioni fuori luogo che vengono aperte nella sessione principianti, come "compro questo o quello?... Che taglia?... Per salite al 22% che rapporto usare?"
 

Ang3licA

Pignone
29 Agosto 2013
127
5
Messina
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Elios Hybrid
Io da principiante mi sono interessata come prima cosa alla posizione, reduce da dolori sulla mia vecchia mtb che usavo per spostarmi in città!
Quindi mi sono informata sulle varie misure e accorgimenti da prendere per stare comoda!
Adesso che esco più frequentemente mi sto anche informando sull'alimentazione, e visto che le temperature sono scese mi sto fissando con l'abbigliamento!
Sinceramente le prestazioni ancora poco le guardo perchè sono agli inizi e poi perchè penso che quelle vengano in secondo luogo dopo aver risolto tutti i problemi principalei che sono stati detti nel primo post e che condivido.
Per ora al massimo controllo solo se ho fatto lo stesso tragitto in meno tempo e a che velocità considerato il vento che dalle mie parti la fa da padrone!
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
risposta 2) cerco di trasmettere i punti 1, 3, 4 che sono le basi del ciclismo. Gli altri sono aspetti più o meno secondari. Di solito il pricipiante invece mette al primo posto questi ultimi anche perchè sono meno faticosi mentre i primi sono "duri" e richiedono fatica ed impegno ma anche capacità, pertanto sono difficili da perseguire.
Il principiante ciclista medio:
1) non sa nulla di biomeccanica e spesso smette di praticare per vizi biomeccanici che ignora o che non riesce/vuole sistemare.
3) sa poco di alimentazione, presentandosi al via con i peggiori vizi ( a meno che non fosse già uno sportivo di un certo livello)
4)allenamento sa meno di zero, andando quasi sempre a caso.
Tutte lacune che con un paio di libricini/manualetti sulla Teoria verrebbero sanate in pochi giorni ma di fatto non viene (quasi) mai fatto.
sono d'accordo, anche se poi i punti da te elencati si potrebbero racchiudere sotto la voce più generale di "salute", ovvero il concetto primo per il quale si fa sport. Essere ben messo in sella consente di praticare nelle migliori condizioni (più o meno come quando si sceglie un buon paio di scarpe per andare a correre), avere una sana condotta alimentare e variarla in base allo sforzo che si va a sostenere, e poi l'allenamento... cosa valutare durante le mie uscite, imparare a gestire la fatica, quanta "benzina" brucio più che "quale media riesco a tenere". Un esempio su tutti che ho letto tempo fa: "credo di essere soggetto a crampi perchè dopo 30-40km inizio ad avere i muscoli contratti.... che cosa devo usare come integratore?" la domanda potrebbe essere anche lecita, se solo non venissero omessi altri particolari, ovvero che il ciclista in questione aveva 50anni, da poco tempo andava in bici, e che le prime due ore le aveva sostenute ad una media di 165 battiti!(cosa a suo dire normale). La scarsa cultura sportiva porta ad ignorare molti aspetti importanti e tende ad assorbire invece solo alcuni concetti che vanno per la maggiore (gli integratori).. per dirla in parole povere..."partire a razzo per finire a caxxo!:mrgreen:
 

Giammafix

average waifu enjoyer
26 Settembre 2013
2.038
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BTwin Triban 5 + De Visini S.C. Palladio acciaio
Rivolto ai moderatori: avevo inserito questa discussione nella sessione principianti apposta, pensando che il mio pensiero fosse proprio rivolto a questa sessione, visto l'uso improprio che spesso viene fatto di questo spazio, usato non solo per rivolgere domande "da principianti" alle quali sarebbe ben lecito rispondere... Trovo invece che il post viene spostato, mentre rimangono discussioni del tipo "ho 5mila euro, cosa mi compro?".... Credo che indurre delle riflessioni ulteriori (come quelle lette finora) possano permettere ad un principiante di esprimere il proprio punto di vista e coglierne altri, che magari non sarebbero nemmeno venuti in mente... A meno che i moderatori intervengano ogni volta spostando le (tante) discussioni fuori luogo che vengono aperte nella sessione principianti, come "compro questo o quello?... Che taglia?... Per salite al 22% che rapporto usare?"

infatti non capivo come mai questa discussione fosse qua :mrgreen:

ti quoto alla grande...

grazie, mi conforta sapere che non sono il solo a vederla in questo modo :mrgreen:

Il sentirmi principiante comincia dal dubbio "se buco una gomma come diavolo farò? oppure quando durante un giro di 100 Km con varie centinaia di metri di dislivello fatto mancano ancora 30 km per arrivare e mi sento già bello e cotto e penso "porca vacca oggi l'ho programmato male questo giro! ... ho fatto il passo più lungo della gamba...l'ho fatta grossa ed ora come rimedio? e si perpetua quando intravedendo in lontananza un tizio in mtb sento la necessità di accelerare, di superarlo ..."perchè si sà la mtb è più lenta della bdc.. di tutte le bdc...anche della mia!!!... per poi morire con le pulsazioni a mille con un solo pensiero "le mtb sono lente ?? Mahh forse è una leggenda metropolitana???!!!
Dalla mia esperienza in altri sport finirà non tanto o solo per la velocità media tenuta (ma anche un pò per quella) quanto nel sentirmi padrone delle situazioni. Da quando programmo il giro a quando saprò regolare i cambio. Quando riuscirò a capire quando è il momento di fermarsi per una sosta oppure quando è il caso di portare il giubbotto pesante. Insomma quando sarò capace di gestirmi prima, all'inizio, durante ed alla fine del giro. In fondo un motociclista capace lo si vede da come sale sulla moto, un bravo cavaliere da come gira col cavallo alla corda. Non c'è bisogno di cronometrarli!

tutto vero! ahah!

Il principiante ciclista medio:
1) non sa nulla di biomeccanica e spesso smette di praticare per vizi biomeccanici che ignora o che non riesce/vuole sistemare.
4)allenamento sa meno di zero, andando quasi sempre a caso.
Tutte lacune che con un paio di libricini/manualetti sulla Teoria verrebbero sanate in pochi giorni ma di fatto non viene (quasi) mai fatto.

d'accordissimo, ma tieni conto che, come nel mio caso,
1) non so nulla di biomeccanica perché non ho studiato da biomeccanico, passo molto tempo a sistemare sellino, manubrio ecc. perché devo arrangiarmi da solo e provare empiricamente se ci sto bene o no, per il fatto che nessun sivende mi ha mai dato consigli, nè i miei genitori ne capiscono nulla e non possono aiutarmi, nè ho i soldi per andare da un biomeccanico. :-x
4) in effetti vado quasi sempre a caso dato che parto quasi da zero, mi servirebbero forse dei consigli pratici, perché alla luce del mio romanzo scritto sopra, nessun veterano mi ha mai insegnato "dal vivo".
ok, vedo scritto il post "l'allenamento del ciclista" e vedo solo una marea di numeri, "allenati col 50/34, 20/15" o chissà cos'altro, vedo solo numeri e operazioni e continuo a non capirci nulla :mrgreen: che poi è un circolo vizioso, perché magari col rapporto consigliato mi stanco troppo il ginocchio per poi scoprire che succede a causa del sellino troppo basso o altra roba. XD

piccolo ps: se avessi avuto i soldi per biomeccanico e manuali, non girerei su una triban XD
 

lucas.

Scalatore
17 Aprile 2008
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piccolo ps: se avessi avuto i soldi per biomeccanico e manuali, non girerei su una triban XD

Torniamo al vecchio errore dei principianti. Passi parzialmente per la biomeccanica che cmq basta uno dei tanti libri in commercio che si acquista a max 30 euro, ma che cmq necessita di un minimo di esperienza. Ma per l'allenamento ci sono un sacco di risorse free in rete o libricini da 10-20 euro in commercio. Non è necessario 2000 euro di libri ma lo 0,01 % di questa cifra ed idem non c'è necessità della bici da 8000 Euro, la triban basta ed avanza per pedalare seriamente soprattutto all'inizio.
La morale è che se ne fa sempre una questione di soldi mentre invece è solo una questione di tecnica e capacità/conoscenze che si ottiene non grazie ai milioni in banca ma solo grazie ad impegno e costanza. Come in tutte le cose.
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Torniamo al vecchio errore dei principianti. Passi parzialmente per la biomeccanica che cmq basta uno dei tanti libri in commercio che si acquista a max 30 euro, ma che cmq necessita di un minimo di esperienza. Ma per l'allenamento ci sono un sacco di risorse free in rete o libricini da 10-20 euro in commercio. Non è necessario 2000 euro di libri ma lo 0,01 % di questa cifra ed idem non c'è necessità della bici da 8000 Euro, la triban basta ed avanza per pedalare seriamente soprattutto all'inizio.
La morale è che se ne fa sempre una questione di soldi mentre invece è solo una questione di tecnica e capacità/conoscenze che si ottiene non grazie ai milioni in banca ma solo grazie ad impegno e costanza. Come in tutte le cose.
Credo che tu abbia colto nel segno, o perlomeno ci siamo intesi... se stessimo parlando di nuoto o di podismo sono sicuro che l'approccio allo sport sarebbe diverso. La bici, come "attrezzo da lavoro", ha un piccolo difetto, ovvero che è comunque affascinante e di questo attrezzo ci si innamora, tanto da rubar la scena ad aspetti fondamentali (ma forse meno attraenti) come quelli citati da lucas... ecco che allora ci si fissa troppo sul mezzo e meno sul fatto che ciò che di fondamentale si va a fare è uno sport. Se si praticasse il nuoto saremmo forse qui a disquisire per pagine e pagine sulle caratteristiche tecniche di un costume da bagno?;nonzo% chi inizia ad andare in bici spesso lo fa pensando di fare una passeggiata, per poi in breve tempo rendersi conto di spingersi sempre oltre, fino a raggiungere i propri limiti. Ma questo quanto consapevolmente viene fatto? oltre al 20enne spavaldo che nulla lo ferma, al ciclismo si approccia spesso una categoria di 30-50enni che scelgono la bici per fare sport, sport che magari non hanno mai praticato in vita loro, mantenendo abitudini o costruendosi un'idea non proprio esatta rispetto a ciò che vorrebbero ottenere... provate a leggere la pagina in cui si parla dei malanni vari (tendiniti, mal di schiena, ernie, cervicale,problemi di crampi, mal di testa, inappetenza, ecc)... il cimitero degli elefanti insomma! Certo, poi è difficile ammettere che la causa di tanti problemi sia legata alla bici... "con quello che l'ho pagata!":wacko:
 

abatta68

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7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Io da principiante mi sono interessata come prima cosa alla posizione, reduce da dolori sulla mia vecchia mtb che usavo per spostarmi in città!
Quindi mi sono informata sulle varie misure e accorgimenti da prendere per stare comoda!
Adesso che esco più frequentemente mi sto anche informando sull'alimentazione, e visto che le temperature sono scese mi sto fissando con l'abbigliamento!
Sinceramente le prestazioni ancora poco le guardo perchè sono agli inizi e poi perchè penso che quelle vengano in secondo luogo dopo aver risolto tutti i problemi principalei che sono stati detti nel primo post e che condivido.
Per ora al massimo controllo solo se ho fatto lo stesso tragitto in meno tempo e a che velocità considerato il vento che dalle mie parti la fa da padrone!
...e direi che sei partita con il piede giusto, a dispetto della tua giovane età e della tua inesperienza! lo sport deve essere salute e per conseguirla occorre mettersi nelle migliori condizioni possibili... essere ben messi sulla bici significa non patire in seguito una infinità di dolori e dolorini, significa finire un giro più riposati. Sapersi alimentare correttamente ti aiuta molto nello sport, ottimizzi le energie, non ingrassi o, al contrario, non rischi di rimanere "senza benzina". Essere adeguatamente coperti, sia in estate che di inverno, ti aiuta a non sudare eccessivamente o a non congelarti di inverno affrontando una discesa (dalle tue parti magari non corri questo rischio). Tu poi parlavi del vento... quanto è difficile regolarsi durante una uscita quando c'è molto vento? a volte ti sembra di non andare avanti e allora spingi di più, guardando la velocità e dimenticandosi di guardare i battiti del cuore che, nel frattempo sono schizzati in su facendoti bruciare un sacco di calorie, per poi lasciarti magari con le gambe vuote per gli ultimi interminabili 30km:wacko:... sapersi "gestire" durante un'uscita non è cosa affatto semplice ed è frutto dell'esperienza, ma anche della propria saggezza e del sapersi ascoltare
 
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Giammafix

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26 Settembre 2013
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BTwin Triban 5 + De Visini S.C. Palladio acciaio
Credo che tu abbia colto nel segno, o perlomeno ci siamo intesi... se stessimo parlando di nuoto o di podismo sono sicuro che l'approccio allo sport sarebbe diverso. La bici, come "attrezzo da lavoro", ha un piccolo difetto, ovvero che è comunque affascinante e di questo attrezzo ci si innamora, tanto da rubar la scena ad aspetti fondamentali (ma forse meno attraenti) come quelli citati da lucas... ecco che allora ci si fissa troppo sul mezzo e meno sul fatto che ciò che di fondamentale si va a fare è uno sport. Se si praticasse il nuoto saremmo forse qui a disquisire per pagine e pagine sulle caratteristiche tecniche di un costume da bagno?;nonzo% chi inizia ad andare in bici spesso lo fa pensando di fare una passeggiata, per poi in breve tempo rendersi conto di spingersi sempre oltre, fino a raggiungere i propri limiti. Ma questo quanto consapevolmente viene fatto? oltre al 20enne spavaldo che nulla lo ferma, al ciclismo si approccia spesso una categoria di 30-50enni che scelgono la bici per fare sport, sport che magari non hanno mai praticato in vita loro, mantenendo abitudini o costruendosi un'idea non proprio esatta rispetto a ciò che vorrebbero ottenere... provate a leggere la pagina in cui si parla dei malanni vari (tendiniti, mal di schiena, ernie, cervicale,problemi di crampi, mal di testa, inappetenza, ecc)... il cimitero degli elefanti insomma! Certo, poi è difficile ammettere che la causa di tanti problemi sia legata alla bici... "con quello che l'ho pagata!":wacko:
tutto vero :mrgreen:
però tieni conto che stiamo parlando sempre di cose diverse, lasciamo da parte i costumi da bagno, quando praticavo baseball ciascuno di noi possedeva la propria attrezzatura, ossia mazze e guantoni (più ovviamente la divisa) e anche lì gira e rigira era tutta una questione di equipaggiamento (e anche di soldi) : passi per il nostro allenatore che dopo 40 anni di questo gioco poteva fare un fuoricampo a occhi chiusi con un bastone di legno :mrgreen: ma ciascuno di noi si trovava meglio con un guantone anzi che un altro, una mazza di alluminio invece che di legno, una maglia, pantalone, e via dicendo. poi le mazze erano più o meno rifinite, più o meno leggere e resistenti, i guantoni idem ce ne erano di più comodi e con più grip rispetto a quelli da due soldi :-x
insomma, é ovvio che sono cose talmente minimali che un principiante equipaggiato con l'una o con l'altra cosa non se ne accorge neanche, nè incrementa le sue performance, ma basta comunque un annetto di allenamento intenso ad ingranare il baseball che le differenze le marchi.
tornando alle bici, secondo me con le bici da corsa queste differenze possono arrivare ad essere talmente macroscopiche che talvolta anche un principiante se ne accorge.
anche perché, se ogni bici e ogni ruota fossero uguali fra loro, tutti i pro starebbero a gareggiare nelle granfondo sopra le grazielle arrugginite senza cambio che si vedono in città.......... :mrgreen:
 

Ang3licA

Pignone
29 Agosto 2013
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Elios Hybrid
Tu poi parlavi del vento... quanto è difficile regolarsi durante una uscita quando c'è molto vento? a volte ti sembra di non andare avanti e allora spingi di più, guardando la velocità e dimenticandosi di guardare i battiti del cuore che, nel frattempo sono schizzati in su facendoti bruciare un sacco di calorie, per poi lasciarti magari con le gambe vuote per gli ultimi interminabili 30km:wacko:... sapersi "gestire" durante un'uscita non è cosa affatto semplice ed è frutto dell'esperienza, ma anche della propria saggezza e del sapersi ascoltare

Hai perfettamente ragione su quest'ultima parte!
Se inzialmente infatti cercavo di continuare a pedalare tenendo la media, in salita e con il vento, adesso ho capito che è inutile sforzarsi, e mi rendo conto ripensandoci che arrivavo a casa con le gambe molle molle, appena scendevo dalla bici praticamente rischiavo di cadere perchè non mi reggevano, ed era bruttissimo! Adesso questo problema non si pone più perchè preferisco andare normalmente quando non posso andare più di cosi!

Cmq se è possibile, potreste mettere il titoli di questi libri o le fonti sulla biomeccanica e sull'allenamento? Grazie mille
 
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lcecchetto

Pedivella
15 Novembre 2011
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Mestre
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Kuota Kebel, Felt B2 (TT), Bianchi Rekord 74, Bottecchia Bs430, Fondriest (CX), Atala Gs '87,...
Io mi sento e sentirò un principiante finchè avrò un qualcosa di nuovo da scoprire sul mondo delle bdc (alimentazione ,allenamento, etc...) prendendo spunto da quello che leggo/vedo attorno a me. Ovviamente più saranno gli spunti che continuerò ad incontrare, e che necessiteranno di studio e, più principiante sarò.

A ricordarci di essere principianti poi vi è il forum: se uno di noi mette qualche suo dato veritiero, arriveranno frotte di altri forumendoli con dati fantascientifici (spesso ritoccati al rialzo).... e alla fine ci sentiremo sempre dei principianti.
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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torino
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Bici
Gios Prodigiosa
Io mi sento e sentirò un principiante finchè avrò un qualcosa di nuovo da scoprire sul mondo delle bdc (alimentazione ,allenamento, etc...) prendendo spunto da quello che leggo/vedo attorno a me. Ovviamente più saranno gli spunti che continuerò ad incontrare, e che necessiteranno di studio e, più principiante sarò.

A ricordarci di essere principianti poi vi è il forum: se uno di noi mette qualche suo dato veritiero, arriveranno frotte di altri forumendoli con dati fantascientifici (spesso ritoccati al rialzo).... e alla fine ci sentiremo sempre dei principianti.

Infatti è proprio questo che va evitato... Buttare li un numero a caso ti espone inevitabilmente alla gogna! E soprattutto non serve a nulla... Fare dei confronti in termini prestazionali a chi serve? L'ambito in cui ci si confronta con gli altri è la competizione, l'allenamento invece è quello in cui ci si confronta con noi stessi e basta. Lo spirito competitivo può essere più o meno presente in ognuno di noi, ma ci sono luoghi e modi idonei per manifestarlo. Per il lavoro che svolgo, seguo anche dei ragazzini che praticano diversi sport, uno la boxe; la prima cosa che viene insegnata è che il ring è l'unico spazio consentito per colpire un'altra persona, per il resto devi solo allenarti e basta, per essere pronto a salirci nelle migliori condizioni....
 

lcecchetto

Pedivella
15 Novembre 2011
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Mestre
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Kuota Kebel, Felt B2 (TT), Bianchi Rekord 74, Bottecchia Bs430, Fondriest (CX), Atala Gs '87,...
Infatti è proprio questo che va evitato... Buttare li un numero a caso ti espone inevitabilmente alla gogna! E soprattutto non serve a nulla... Fare dei confronti in termini prestazionali a chi serve? L'ambito in cui ci si confronta con gli altri è la competizione, l'allenamento invece è quello in cui ci si confronta con noi stessi e basta. Lo spirito competitivo può essere più o meno presente in ognuno di noi, ma ci sono luoghi e modi idonei per manifestarlo. Per il lavoro che svolgo, seguo anche dei ragazzini che praticano diversi sport, uno la boxe; la prima cosa che viene insegnata è che il ring è l'unico spazio consentito per colpire un'altra persona, per il resto devi solo allenarti e basta, per essere pronto a salirci nelle migliori condizioni....

La mia infatti era una battuta :mrgreen:
Io non ho mai postato nessun dato che mi riguardi, perchè credo che siano utili solo a me per valutare i miei progressi o regressi.

Inizio OT

Il confronto però è insito nella società ed ogni realtà o sport ha i suoi :sborone:
Basta guardare quanta gente usa Strava (et similia) solo per poter mostrare che loro "ce l'hanno più duro" , o per dare un minimio di credibilità alle loro performance ... magari mettendo una media di 40km/h su un tratto di 200 metri per poi poter dire che in realtà loro la tengono per 200 km :-x

O allargando la mira: il successo di Facebook (che io non ho... sarò mica sociopatico? :-x) nasce dal poter mettere on-line le proprie verità, deformate , edulcorate o semplicemente trasformate per poter far sapere agl'altri che si esiste... che si è!

"Mettersi in vetrina" è un'attitudine a cui l'uomo e la società si rivolge sempre più spesso negl'ultimi anni... e il successo dei social network ne è la prova.

Fine OT
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Si anche se "mettersi in vetrina", perlomeno in ambito sportivo, è una connotazione molto più maschile che femminile... Fenomeno strano, visto che questo è un aspetto più caratteristico in una donna che in uomo. Il "voler sembrare di essere..." nel ciclismo amatoriale (anche in quello non competitivo) è una verità, inutile nascondersi..