Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Dove pedalare
AAA Compagni di avventura cercasi
Lombardia-Veneto
Chi c'è di Bergamo? (parte terza)
Testo
<blockquote data-quote="lucas." data-source="post: 6172187" data-attributes="member: 9087"><p>Report Coppa Asteria 2018 di ieri sabato 02/06/2018.</p><p>Il tempo letteralmente vola e siamo ritornati a giugno ed è nuovamente tempo di coppa Asteria.</p><p>L'edizione 2018 è rinnovata sia come location che come percorso , 80 % praticamente nuovo. E più duro delle altre due edizioni, molto più duro. Si vedeva già dall'altimetria e dal tipo di salite previste.</p><p>Procedendo con ordine, per quanto mi riguarda arrivavo dal turno di notte ed ho preso appositamente le ferie giovedi e venerdì notte: ci stava.</p><p>Tuttavia ho scoperto di avere noie meccaniche alla mtb ed in breve tra una cosa e l'altra ho iniziato a metterci le mani alle 17:30 di venerdì 1 finendo praticamente alle 3 di notte con in mezzo altre cose "casalinghe" + spesa da fare ed in ultimo un sacrosanto lavaggio prima di mettersi sotto le coperte <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/wacko.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":wacko:" title="Wacko :wacko:" data-shortname=":wacko:" /> . Colpa mia e del turno di notte, nulla da dire.</p><p>Risultato 2 ore e mezza di sonno ed alle 6:20 di sabato mattina la sveglia suonava regolarmente.</p><p>Colazione e vestizione lentissime + all'ultimo mi accorgo che la traccia dell'Asteria non è caricata regolarmente e quindi altri 15 minuti persi per ricaricare la traccia sul Garmin.</p><p>Parto tardissimo alle 8:10 quando dovevo trovarmi alle 8 al ritrovo all'Edonè. Ma fa niente, ho montato le gomme semislick e sono veloce "quasi" come con la bdc, anzi! E in 50 minuti arrivo alla partenza , non prima di incrociare i grupponi dei partenti. La prtenza era alla francese 8:30-9:30, quindi dopo la punzonatura riesco a partire alle 9:08 circa. Meteo di giornata: caldo e afoso, ma meno rispetto al 2017, poi snocciolerò anche dei numeri.</p><p>Parto quindi, "quasi per ultimo" e subito dopo 300 metri incrocio in via corridoni il buon Stradino Basco con una bella "carramba che sorpresa" mattutina: come non cominciare nel migliore dei modi la coppa Asteria ? <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /></p><p>Poi si prosegue: Borgo s. Caterina>Bajoni>Ciclabile>Castagneta. supero qualcuno e vengo passato da un ragazzo del TB almè in mtb, fortissimo. Si rientra su via orsarola>vetta>roccoli>fontana. Qui recupero ancora qualcuno e poi si va verso la nuova ciclabile in zona pascolo dei tedeschi ed un nuovo tratto verso...il monte di mozzo, bellissima. Discesa classica e solito passaggio sul tratto semisterrato che sbuca alla madonna del bosco, poi discesa e risalita da via S martino della pigrizia, reimmessa dopo l'assenza del 2017, poi passaggio a borgo canale, via tre armi>san giacomo>fara>boccola, poi si risale a "sotto le mura di s. alessandro" . Qui risupero gente. Poi si svolta sx per reimmettersi sulla salita di san vigilio dove vengo sorpassato dal gruppo Ciaparàt, una spanna sopra come "classe" .</p><p>In cima a san vigilio mi fermo perchè ho beccato il buon Andrea con tutta la sua ciurma di amici già abbastanza "stanchi". Ma sono stati affrontate sole 7 salite e 23 km a chiudere , diciamo , la prima parte del percorso.</p><p>Infatti adesso ci aspetta un bel traferimento di 14 km abbastanza piatti.</p><p>Quindi discesa a san sebastiano, di nuovo la ciclabile e poi passaggio a Valbrembo>Briolo>Locate>mapello. Qui si attacca Fontanella lato Mapello, sempre bella dura fino al tratto cementato dove non metto piede a terra ma devo inclinarmi in avanti per evitare il ribaltamento. Pensavo di non farcela ed invece la tripla mi salva. E' una killing climb ed infatti l'adesivo da mettere sull'orizzontale la riporta come salita da 5 lacrime: fra le più dure, dunque. Poi, sempre con Andrea e gruppetto scendiamo verso Sotto il Monte, Valtrighe , Villa Gromo>Mapello>palazzago. Qui acchiappo Diego, gravellista di Brescia ed un suo amico con biciclettina in titanio con ruote da 20": spettacolo.</p><p>Inizia la salita di Gaggio, la 9° di giornata, 4 lacrime. Durissima e con 50 metri in cemento dove salgo a 4 kmh col rischio di ribaltarmi. Nel frattempo avevamo "raccolto" un bel gruppone di partecipanti tra cui i cicloidi e qualche CSCC ( scappati di casa) . Anche ragazze baldanzose con belle bdc in carbonio ma costrette a salire a piedi già qui a Gaggio. Poi discesina e risalita a Gronfaleggio, dura pure questa, e ultima salitella per il ristoro all'agiturismo Polisena. Ristoro bellissimo dove c'è anche Giò pirotta e riconosco il caro Patrizio Gambirasio con maglia di lana della castelli e bici Rossin degli anni 80. Non voglio nemmeno sapere i rapporti che ha usato per salire. Nel frattempo ha iniziato a fare un caldo assurdo e pure afoso, forse a livello del 2017 o "quasi". Finito il lungo ristoro tra chiacchiere e risate si ridiscende, si torna sulla Briantea per affrontare Picco alto. 5 lacrime per un'altra killing climb che costringe al piede a terra molti ciclisti tra cui alcune ragazze che non riescono nemmeno a farla a piedi da tanto che è dura. Sudo come in una sauna col sudore che gocciola ovunque ma per fortuna la salita finisce. Da qui c'è un breve pezzo di sterrato da fare in discesa. Io in mtb lo supero benino ma altri con la bdc rischiano e non ce la fanno, uno cade e rompe il cambio. Il buon gambirasio invece se la fa in sella con la sua Rossin con "la pipa in bocca". A fine sterrato non mi fermo ad aspettare, certo di essere ripreso più avanti visto che è tutto asfalto anche se non è facile visto che c'è un'altra salita che sbuca sulla discesa della Roncola in località Cà Castrone. Quindi scendo a tutta fino ad Almenno per poi imboccare la strada per ubiale-clanezzo. Prima del ponte si scende a destra per fare una scalinata e seguente ponte tibetano piuttosto suggestivo. Poi di nuovo ciclabile sterrata fino alla località fonderia dove una salitella ci porta sulla provinciale a Villa d'Almè. 75 km fatti e salita "fonderia", la n. 13, da 1 lacrima che chiude la 2° parte del tracciato.</p><p>Poi si torna verso Bg ove affrontiamo bruntino e san mauro, salita che reputo da 3 lacrime anche se l'adesivo ne riporta solo 2.</p><p>La lucidità comincia a calare e ridiscesi a petosino , si sale per via mida, sempre terribile ed esposta al sole, 3 lacrime per lei. Pausa per rabbocco acqua in piazza a sorisole e corostatina, con un altro concorrente. Aspetto Andrea per un un po' ma non arriva nessuno, evidentemente la sua crew inizia a sentire la stanchezza, con ancora il Castello da fare per altro.</p><p>Mancano 4 salite e guarda un po', 2 da 5 lacrime una da 3 ed una da 4 <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/wacko.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":wacko:" title="Wacko :wacko:" data-shortname=":wacko:" /></p><p>Discesina a Ponteranica e qui iniziano le combo della Popolare. Si inizia con via Libertà , altra killing climb da 5 lacrime. Non metto piede a terra ma devo fare attenzione a non ribaltarmi. Poi anzichè scendere il dottor Asteria ci fa salire a via Casnidelli ma ci grazia facendoci aggirare la montagna per iniziare la salita del Castello. Qui un compagno di viaggio, che avevo appena ripreso su via Libertà, mette piede a terra. Io non mi fermo e tengo duro ma sento di essere al limite e salgo a 4-5 kmh. a metà salita altri ragazzi erano fermi a chiacchierare e rifiatare. Tiro dritto e scollino scendendo dal lato Maresana verso Ponteranica per effettuare il classicissimo raccordo che mi porta su via Corridoni.</p><p>17 climbs fatte, ne mancano 2: San Rocco e l'inedita colle Zanino. Vado a Ranica e percorro San Rocco, decisamente in crisi di fame ma non mangio perchè non ho più voglia, bevo soltanto. A san rocco dei ragazzi della popolare con un drone mi chiedono quanti ne abbia dietro, e gli dico "parecchi" anche se , a mio parere, molti hanno tagliato le ultime due salite.</p><p>Inizia la discesa e si affronta colle Zanino. Inedita e durissima salita da 4 lacrime. E' tutta cementata e sembra quella del castello, solo che più corta. In cima c'è anche un breve ma brutto sterrato che quasi mi costringe al piede a terra. Resisto ma il pezzo più difficile è la discesa in cemento "verticale" dove scendo a 10 kmh perchè ho paura di ribaltarmi in avanti, mai visto nulla di simile. Poi si addolcisce ed in breve si ritorna a Ranica, via Corridoni e, finalmente, stravolto dalla fatica, l'arrivo all'Edonè di Bergamo. Al pasta party appare magicamente Stradino Basco per la seconda carrambata di giornata con cui faccio quattro chiacchiere e bevo qualcosa.</p><p>Totale 113 km e reali 2350 e qualcosa metri di dislivello ( nel 2017 era sotto i 2000) . Tempo pedalato di 7h 10' alla media di 15.8. Tempo totale di 8h 06'.</p><p>Alcuni superati al castello sono arrivati mezz'ora dopo di me. Altri hanno proprio tagliato le ultime due salite e tornati direttamente all'arrivo. Alcuni tornati indietro a metà Castello.</p><p>Che dire, edizione a mio parere durissima, la più dura delle 3 svolte sin'ora. A dire il vero mai visto un "percorso" così duro con pendenze così alte e con così tante salite dure concatenate tra loro. Un genio del male chi l'ha disegnato . Però bello, bellissimo.</p><p>Insomma un'altra splendida giornata da incorniciare e ricordare a lungo ed un Grande grazie a " La popolare Ciclistica" per queste bellissime giornate che ci fanno vivere sui colli di bergamo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lucas., post: 6172187, member: 9087"] Report Coppa Asteria 2018 di ieri sabato 02/06/2018. Il tempo letteralmente vola e siamo ritornati a giugno ed è nuovamente tempo di coppa Asteria. L'edizione 2018 è rinnovata sia come location che come percorso , 80 % praticamente nuovo. E più duro delle altre due edizioni, molto più duro. Si vedeva già dall'altimetria e dal tipo di salite previste. Procedendo con ordine, per quanto mi riguarda arrivavo dal turno di notte ed ho preso appositamente le ferie giovedi e venerdì notte: ci stava. Tuttavia ho scoperto di avere noie meccaniche alla mtb ed in breve tra una cosa e l'altra ho iniziato a metterci le mani alle 17:30 di venerdì 1 finendo praticamente alle 3 di notte con in mezzo altre cose "casalinghe" + spesa da fare ed in ultimo un sacrosanto lavaggio prima di mettersi sotto le coperte :wacko: . Colpa mia e del turno di notte, nulla da dire. Risultato 2 ore e mezza di sonno ed alle 6:20 di sabato mattina la sveglia suonava regolarmente. Colazione e vestizione lentissime + all'ultimo mi accorgo che la traccia dell'Asteria non è caricata regolarmente e quindi altri 15 minuti persi per ricaricare la traccia sul Garmin. Parto tardissimo alle 8:10 quando dovevo trovarmi alle 8 al ritrovo all'Edonè. Ma fa niente, ho montato le gomme semislick e sono veloce "quasi" come con la bdc, anzi! E in 50 minuti arrivo alla partenza , non prima di incrociare i grupponi dei partenti. La prtenza era alla francese 8:30-9:30, quindi dopo la punzonatura riesco a partire alle 9:08 circa. Meteo di giornata: caldo e afoso, ma meno rispetto al 2017, poi snocciolerò anche dei numeri. Parto quindi, "quasi per ultimo" e subito dopo 300 metri incrocio in via corridoni il buon Stradino Basco con una bella "carramba che sorpresa" mattutina: come non cominciare nel migliore dei modi la coppa Asteria ? :mrgreen: Poi si prosegue: Borgo s. Caterina>Bajoni>Ciclabile>Castagneta. supero qualcuno e vengo passato da un ragazzo del TB almè in mtb, fortissimo. Si rientra su via orsarola>vetta>roccoli>fontana. Qui recupero ancora qualcuno e poi si va verso la nuova ciclabile in zona pascolo dei tedeschi ed un nuovo tratto verso...il monte di mozzo, bellissima. Discesa classica e solito passaggio sul tratto semisterrato che sbuca alla madonna del bosco, poi discesa e risalita da via S martino della pigrizia, reimmessa dopo l'assenza del 2017, poi passaggio a borgo canale, via tre armi>san giacomo>fara>boccola, poi si risale a "sotto le mura di s. alessandro" . Qui risupero gente. Poi si svolta sx per reimmettersi sulla salita di san vigilio dove vengo sorpassato dal gruppo Ciaparàt, una spanna sopra come "classe" . In cima a san vigilio mi fermo perchè ho beccato il buon Andrea con tutta la sua ciurma di amici già abbastanza "stanchi". Ma sono stati affrontate sole 7 salite e 23 km a chiudere , diciamo , la prima parte del percorso. Infatti adesso ci aspetta un bel traferimento di 14 km abbastanza piatti. Quindi discesa a san sebastiano, di nuovo la ciclabile e poi passaggio a Valbrembo>Briolo>Locate>mapello. Qui si attacca Fontanella lato Mapello, sempre bella dura fino al tratto cementato dove non metto piede a terra ma devo inclinarmi in avanti per evitare il ribaltamento. Pensavo di non farcela ed invece la tripla mi salva. E' una killing climb ed infatti l'adesivo da mettere sull'orizzontale la riporta come salita da 5 lacrime: fra le più dure, dunque. Poi, sempre con Andrea e gruppetto scendiamo verso Sotto il Monte, Valtrighe , Villa Gromo>Mapello>palazzago. Qui acchiappo Diego, gravellista di Brescia ed un suo amico con biciclettina in titanio con ruote da 20": spettacolo. Inizia la salita di Gaggio, la 9° di giornata, 4 lacrime. Durissima e con 50 metri in cemento dove salgo a 4 kmh col rischio di ribaltarmi. Nel frattempo avevamo "raccolto" un bel gruppone di partecipanti tra cui i cicloidi e qualche CSCC ( scappati di casa) . Anche ragazze baldanzose con belle bdc in carbonio ma costrette a salire a piedi già qui a Gaggio. Poi discesina e risalita a Gronfaleggio, dura pure questa, e ultima salitella per il ristoro all'agiturismo Polisena. Ristoro bellissimo dove c'è anche Giò pirotta e riconosco il caro Patrizio Gambirasio con maglia di lana della castelli e bici Rossin degli anni 80. Non voglio nemmeno sapere i rapporti che ha usato per salire. Nel frattempo ha iniziato a fare un caldo assurdo e pure afoso, forse a livello del 2017 o "quasi". Finito il lungo ristoro tra chiacchiere e risate si ridiscende, si torna sulla Briantea per affrontare Picco alto. 5 lacrime per un'altra killing climb che costringe al piede a terra molti ciclisti tra cui alcune ragazze che non riescono nemmeno a farla a piedi da tanto che è dura. Sudo come in una sauna col sudore che gocciola ovunque ma per fortuna la salita finisce. Da qui c'è un breve pezzo di sterrato da fare in discesa. Io in mtb lo supero benino ma altri con la bdc rischiano e non ce la fanno, uno cade e rompe il cambio. Il buon gambirasio invece se la fa in sella con la sua Rossin con "la pipa in bocca". A fine sterrato non mi fermo ad aspettare, certo di essere ripreso più avanti visto che è tutto asfalto anche se non è facile visto che c'è un'altra salita che sbuca sulla discesa della Roncola in località Cà Castrone. Quindi scendo a tutta fino ad Almenno per poi imboccare la strada per ubiale-clanezzo. Prima del ponte si scende a destra per fare una scalinata e seguente ponte tibetano piuttosto suggestivo. Poi di nuovo ciclabile sterrata fino alla località fonderia dove una salitella ci porta sulla provinciale a Villa d'Almè. 75 km fatti e salita "fonderia", la n. 13, da 1 lacrima che chiude la 2° parte del tracciato. Poi si torna verso Bg ove affrontiamo bruntino e san mauro, salita che reputo da 3 lacrime anche se l'adesivo ne riporta solo 2. La lucidità comincia a calare e ridiscesi a petosino , si sale per via mida, sempre terribile ed esposta al sole, 3 lacrime per lei. Pausa per rabbocco acqua in piazza a sorisole e corostatina, con un altro concorrente. Aspetto Andrea per un un po' ma non arriva nessuno, evidentemente la sua crew inizia a sentire la stanchezza, con ancora il Castello da fare per altro. Mancano 4 salite e guarda un po', 2 da 5 lacrime una da 3 ed una da 4 :wacko: Discesina a Ponteranica e qui iniziano le combo della Popolare. Si inizia con via Libertà , altra killing climb da 5 lacrime. Non metto piede a terra ma devo fare attenzione a non ribaltarmi. Poi anzichè scendere il dottor Asteria ci fa salire a via Casnidelli ma ci grazia facendoci aggirare la montagna per iniziare la salita del Castello. Qui un compagno di viaggio, che avevo appena ripreso su via Libertà, mette piede a terra. Io non mi fermo e tengo duro ma sento di essere al limite e salgo a 4-5 kmh. a metà salita altri ragazzi erano fermi a chiacchierare e rifiatare. Tiro dritto e scollino scendendo dal lato Maresana verso Ponteranica per effettuare il classicissimo raccordo che mi porta su via Corridoni. 17 climbs fatte, ne mancano 2: San Rocco e l'inedita colle Zanino. Vado a Ranica e percorro San Rocco, decisamente in crisi di fame ma non mangio perchè non ho più voglia, bevo soltanto. A san rocco dei ragazzi della popolare con un drone mi chiedono quanti ne abbia dietro, e gli dico "parecchi" anche se , a mio parere, molti hanno tagliato le ultime due salite. Inizia la discesa e si affronta colle Zanino. Inedita e durissima salita da 4 lacrime. E' tutta cementata e sembra quella del castello, solo che più corta. In cima c'è anche un breve ma brutto sterrato che quasi mi costringe al piede a terra. Resisto ma il pezzo più difficile è la discesa in cemento "verticale" dove scendo a 10 kmh perchè ho paura di ribaltarmi in avanti, mai visto nulla di simile. Poi si addolcisce ed in breve si ritorna a Ranica, via Corridoni e, finalmente, stravolto dalla fatica, l'arrivo all'Edonè di Bergamo. Al pasta party appare magicamente Stradino Basco per la seconda carrambata di giornata con cui faccio quattro chiacchiere e bevo qualcosa. Totale 113 km e reali 2350 e qualcosa metri di dislivello ( nel 2017 era sotto i 2000) . Tempo pedalato di 7h 10' alla media di 15.8. Tempo totale di 8h 06'. Alcuni superati al castello sono arrivati mezz'ora dopo di me. Altri hanno proprio tagliato le ultime due salite e tornati direttamente all'arrivo. Alcuni tornati indietro a metà Castello. Che dire, edizione a mio parere durissima, la più dura delle 3 svolte sin'ora. A dire il vero mai visto un "percorso" così duro con pendenze così alte e con così tante salite dure concatenate tra loro. Un genio del male chi l'ha disegnato . Però bello, bellissimo. Insomma un'altra splendida giornata da incorniciare e ricordare a lungo ed un Grande grazie a " La popolare Ciclistica" per queste bellissime giornate che ci fanno vivere sui colli di bergamo. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Dove pedalare
AAA Compagni di avventura cercasi
Lombardia-Veneto
Chi c'è di Bergamo? (parte terza)
Alto
Basso