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Lombardia-Veneto
Chi c'è di Bergamo? (parte terza)
Testo
<blockquote data-quote="figure4" data-source="post: 6423218" data-attributes="member: 10092"><p>dopo tanti dubbi alla fine alla Coppa Asteria decido di lasciare la BDC a casa ed utilizzare la MTB.</p><p>parto da casa verso le 8 già in bici per fare i 12km per arrivare all'Edonè cercando di essere lì per partire il prima possibile per potere comunque arrivare presto nel pomeriggio (cosa che non si avvererà :-) ) . Sono d'accordo con un amico (lui con la gravel) di fare il percorso con lui ed infatti per le 8.35-8.40 scoprendo solo nelle foto dopo la gara dell'esistenza del foglio firma (sarà per la prossima Asteria).</p><p>Praticamente partiamo con un bel gruppetto verso San Alessandro che passa senza problemi così come la salita di Ubiale e fino a San pellegrino con un ritmo abbondantemente controllato perdendo la scia del gruppetto ben consci che la vera Asteria comincia a San pellegrino.</p><p>Finalmente arriva Alino che conosco relativamente avendola affrontato più volte in discesa, ma mai in salita; la salita è molto dura, credo più verso il 15% di media che il dieci se togliamo il falsopiano centrale. A un certo punto mi supera anche Barbin che praticamente porta verso la cima sia se stesso che un suo amico</p><p>Dopo aver recuperato la pistola del Pianetti in cima ad Alino ,andiamo velocemente in discesa e poi verso Camerata Cornello dove parte la salita di Portiera, una salita che parte abbastanza cattiva, per poi addolcirsi nella parte finale arrivando fino alle miniere dove c'è il ristoro.</p><p>Anche se c'erano allentanti formaggi e salamelle, decido, per la mia salute e per avere qualche possibilità di arrivare, di mangiare solo crostate e frutta per poi partire, attraversando praticamente la pista da motocross, verso il paese di Dossena andando poi verso San govanni Bianco facendo una variante che non conoscevo e non il solito San Gallo</p><p>Da lì si va verso la Val taleggio e si gira subito a sinistra verso Pianca. Lì la luce comincia a spegnersi e benedico la tripla, anche se comunque vedo che non sono il solo con difficoltà, anche perché il primo caldo, oltre alle pendenze, si fa sentire</p><p>Arrivando quasi in cima mi fermo alla fontana dove riempio oltre alla borraccia anche la pistola giocattolo per rinfrescarmi… da lì saliamo per l'ultimo km e mezzo per poi scendere velocemente, non prima di avere mangiato un amaretto gentilmente offerto</p><p>pensando che ormai il peggio sia finito ci facciamo trainare da un signore con i baffi della Popolare ciclistica (uno degli organizzatori del Coglia Coglia Coglia) che ci trascina verso Stabello che supero con parecchia difficoltà visto che cominciano ad entrare i crampi</p><p>le scalette di Almenno decido di farle a piedi visto che la lucidità è quella che è e non vorrei finire direttamente sul ciottolato con la faccia.</p><p>manca ormai solo Ramera e, visto che le energie sono proprio al lumicino, la faccio a ritmo molto blando pensando solo ad arrivare e infatti arriviamo poi velocemente all'edonè verso le 16.15 (7 ore per fare i 130km) dove ci aspetta il pasta party con pasta e birra e il meritato riposo.</p><p>Io sto lì un'oretta per poi tornare a casa a ritmo da bradipo arrivando verso le 18</p><p>In conclusione una bella giornata che probabilmente rifarò anche l'anno prossimo, ma con una gravel che ho già in mente di comprare prima che finisca l'anno</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="figure4, post: 6423218, member: 10092"] dopo tanti dubbi alla fine alla Coppa Asteria decido di lasciare la BDC a casa ed utilizzare la MTB. parto da casa verso le 8 già in bici per fare i 12km per arrivare all'Edonè cercando di essere lì per partire il prima possibile per potere comunque arrivare presto nel pomeriggio (cosa che non si avvererà :-) ) . Sono d'accordo con un amico (lui con la gravel) di fare il percorso con lui ed infatti per le 8.35-8.40 scoprendo solo nelle foto dopo la gara dell'esistenza del foglio firma (sarà per la prossima Asteria). Praticamente partiamo con un bel gruppetto verso San Alessandro che passa senza problemi così come la salita di Ubiale e fino a San pellegrino con un ritmo abbondantemente controllato perdendo la scia del gruppetto ben consci che la vera Asteria comincia a San pellegrino. Finalmente arriva Alino che conosco relativamente avendola affrontato più volte in discesa, ma mai in salita; la salita è molto dura, credo più verso il 15% di media che il dieci se togliamo il falsopiano centrale. A un certo punto mi supera anche Barbin che praticamente porta verso la cima sia se stesso che un suo amico Dopo aver recuperato la pistola del Pianetti in cima ad Alino ,andiamo velocemente in discesa e poi verso Camerata Cornello dove parte la salita di Portiera, una salita che parte abbastanza cattiva, per poi addolcirsi nella parte finale arrivando fino alle miniere dove c'è il ristoro. Anche se c'erano allentanti formaggi e salamelle, decido, per la mia salute e per avere qualche possibilità di arrivare, di mangiare solo crostate e frutta per poi partire, attraversando praticamente la pista da motocross, verso il paese di Dossena andando poi verso San govanni Bianco facendo una variante che non conoscevo e non il solito San Gallo Da lì si va verso la Val taleggio e si gira subito a sinistra verso Pianca. Lì la luce comincia a spegnersi e benedico la tripla, anche se comunque vedo che non sono il solo con difficoltà, anche perché il primo caldo, oltre alle pendenze, si fa sentire Arrivando quasi in cima mi fermo alla fontana dove riempio oltre alla borraccia anche la pistola giocattolo per rinfrescarmi… da lì saliamo per l'ultimo km e mezzo per poi scendere velocemente, non prima di avere mangiato un amaretto gentilmente offerto pensando che ormai il peggio sia finito ci facciamo trainare da un signore con i baffi della Popolare ciclistica (uno degli organizzatori del Coglia Coglia Coglia) che ci trascina verso Stabello che supero con parecchia difficoltà visto che cominciano ad entrare i crampi le scalette di Almenno decido di farle a piedi visto che la lucidità è quella che è e non vorrei finire direttamente sul ciottolato con la faccia. manca ormai solo Ramera e, visto che le energie sono proprio al lumicino, la faccio a ritmo molto blando pensando solo ad arrivare e infatti arriviamo poi velocemente all'edonè verso le 16.15 (7 ore per fare i 130km) dove ci aspetta il pasta party con pasta e birra e il meritato riposo. Io sto lì un'oretta per poi tornare a casa a ritmo da bradipo arrivando verso le 18 In conclusione una bella giornata che probabilmente rifarò anche l'anno prossimo, ma con una gravel che ho già in mente di comprare prima che finisca l'anno [/QUOTE]
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