chi ha comprato da Vetta

scotts50

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La bici pesa 10kg che secondo me è una bici leggera per la componentistica che monta adatta comunque ad un ciclo amatore come me, certo che se poi cambiamo le ruote investendo un pochino già possiamo avere una bici abbondantemente sotto i 10kg.
Il mio interesse principale a 40 anni era di avere un telaio in acciaio su misura eterno anche per questo abbiamo optato con Vetta per una forcella sempre in acciaio.


Bah una bici da 10 kg mi sembra un'esagerazione nel 2018.....anche se uno ha come prerogativa il confort........ se sicuro che pesi così tanto???? 10kg pesano quelle della Decathlon da 300 euro.......
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Su questo devo un pochino dissentire, non è per niente strano, 2cm sono normali

Ma proprio no, 2cm di stacco sotto al manubrio, in un progetto a misura, non sono affatto normali. Tu puoi sostenerlo fino alla morte, ma ti assicuro che in un progetto a misura 2cm sotto al manubrio non sono normali. Poi puoi anche farti fare un vestito a misura e metterlo rimboccando le maniche (si sa mai che le braccia si allunghino un giorno) ma non è questo il caso.

E sto parlando di 2cm, non di 5mm, che invece potrebbe avere senso, viste le diverse tipologie di serie sterzo in commercio.

, ti spiego:

Mi sono appena fatto fare un telaio di un altro metallo da un altro artigiano (ma se dovessi farmi fare un acciaio, e prima o poi lo farò, sarà da Vetta si o si), e ne è risultato lo stesso progetto, un motivo (penso) c'è: avendo il tubo sterzo così lungo, ed immagino non troppo dislivello sella-manubrio, probabilmente per questioni antropometriche e/o di postura, è meglio fare 2cm in meno di tubo sterzo, e 2 in più di spessori (e 2cm di spessori è una cosa perfettamente normale, non sono bici aero), che avere poco svettamento sella o uno slooping esagerato.

Dovresti motivare il concetto di "è meglio". Perché il concetto di "aero" non è legato al tubo sterzo, ma alla geometria delle sezioni, quindi non c'entra nulla. Mentre 2cm sotto l'attacco (ripeto, in un telaio a misura) lo assorbi tranquillamente in mille modi (soprattutto se ne assorbi 1,5cm e lasci 0,5 fuori), senza snaturare il telaio. Se poi si usa lo sloping, in tal caso sei al top, visto che su quel tipo di taglia non risulta assolutamente esagerato, come invece hai scritto tu.

Del resto, ma qua andiamo sui gusti personali, se un artigiano mi facesse un telaio alla Pegoretti (per di più pagandolo certe cifre), quindi volutamente senza slooping, ma, necessitando di poco differenziale sella-manubrio per adattarsi alle caratteristiche del ciclista, con un tubo sterzo svettante sull'orizzontale di parecchi cm, prima lo segherei con il flessibile, poi lo tirerei in testa al genio che l'ha partorito.

Il tubo sterzo alla Pegoretti a me non è mai piaciuto, è un sistema per traguardare lo sterzo alla quota voluta, ma di certo non l'unico, anzi. Il fatto di non volere lo sloping in questi casi ti penalizza, tuttavia non stiamo parlando di un 60cm di taglia, quindi anche in questo caso non ci sarebbero stati problemi, bastava quotare meglio il telaio nel suo complesso.

Cioè, nel caso del nostro amico qua sopra, per rispettare le quote, o si aumenta lo slooping, o si diminuisce il differenziale (oppure si fa un tubo sterzo Pego obbrobrioso), ma entrambe le cose possono non essere gradite esteticamente, meglio a quel punto mettere 2cm di spessori, che non sono niente di che, in quanto non sta scritto in nessun manuale che l'attacco deve essere in battuta sulla serie sterzo (e per di più così si può giocare con gli spessori eventualmente).

Non sta scritto in nessun manuale nemmeno che ci debbano essere gli spessori se è per questo. C'è un'altra possibilità invece, che è quella di "muovere" tutta la geometria del telaio senza limitarsi allo sterzo; quindi avere un modello geometrico (cad oppure lo fai a mano) che ti consenta di mettere mano al resto della geometria (alzando il carro posteriore) e riposizionando il telaio (reach e stack) in maniera da avere la quota desiderata, e ripeto, assecondando 5mm sotto all'attacco per mille motivi già detti. Il lavoro fatto in questo caso invece è limitato ad una sola parte del telaio, che ovviamente non può soddisfare il risultato esatto.

p.s. io ho invece scelto un telaio molto slooping, che non mi fa impazzire, ma giocoforza o era così o avrei avuto una sella poco sopra l'orizzontale, che IMHO era pure peggio, oppure mi sarei dovuto far trapiantare una schiena nuova, soluzione però poco praticabile (la soluzione Pego invece non l'ho neanche considerata).

La soluzione Pegoretti come dicevo non mi è mai piaciuta, ma è un gusto personale, la sua valenza la mantiene.
La geometria sloping resta la soluzione migliore, ma anch'essa va valutata nel suo complesso, non solo nella parte anteriore, per fare ciò o ti metti a disegnare di nuovo tutto il telaio da zero con le squadrette, oppure usi il cad, ma di certo il progetto lo devi rifare da zero.
 
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Ma proprio no, 2cm di stacco sotto al manubrio, in un progetto a misura, non sono affatto normali. Tu puoi sostenerlo fino alla morte, ma ti assicuro che in un progetto a misura 2cm sotto al manubrio non sono normali. Poi puoi anche farti fare un vestito a misura e metterlo rimboccando le maniche (si sa mai che le braccia si allunghino un giorno) ma non è questo il caso.

non lo sostengo fio alla morte, semplicemente ti sono già stati fatti due esempi da altre persone con altri artigiani che hanno ritenuto di metterceli, il che significa che non è affatto anormale come sostieni tu, non è che se lo assicuri tu allora è vero neh?
Personalmente non vedo tanto strana nessuna delle due soluzioni, non esiste alcun abisso concettuale tra mettere 2 cm 2 di spessori e mettere in battuta, non farla più grossa di quello che è, a parte l'estetica, che è una cosa soggettiva, pensi che possa cambiare qualcosa a livello strutturale e comportamentale?

Dovresti motivare il concetto di "è meglio". Perché il concetto di "aero" non è legato al tubo sterzo, ma alla geometria delle sezioni, quindi non c'entra nulla. Mentre 2cm sotto l'attacco (ripeto, in un telaio a misura) lo assorbi tranquillamente in mille modi (soprattutto se ne assorbi 1,5cm e lasci 0,5 fuori), senza snaturare il telaio. Se poi si usa lo sloping, in tal caso sei al top, visto che su quel tipo di taglia non risulta assolutamente esagerato, come invece hai scritto tu.

il riferimento al telaio aero era solo un esempio estetico fine a se stesso

Il tubo sterzo alla Pegoretti a me non è mai piaciuto, è un sistema per traguardare lo sterzo alla quota voluta, ma di certo non l'unico, anzi. Il fatto di non volere lo sloping in questi casi ti penalizza, tuttavia non stiamo parlando di un 60cm di taglia, quindi anche in questo caso non ci sarebbero stati problemi, bastava quotare meglio il telaio nel suo complesso.

La soluzione Pegoretti come dicevo non mi è mai piaciuta, ma è un gusto personale, la sua valenza la mantiene.
La geometria sloping resta la soluzione migliore, ma anch'essa va valutata nel suo complesso, non solo nella parte anteriore, per fare ciò o ti metti a disegnare di nuovo tutto il telaio da zero con le squadrette, oppure usi il cad, ma di certo il progetto lo devi rifare da zero.

perfettamente d'accordo, la trovo semplicemente un segno di superficialità per non doversi sbattere a riprogettare tutto come si conviene, poi la si può motivare come un'estrosità del progettista, e qualcuno se la può anche bere così, va bene lo stesso dato che ognuno spende i propri soldi come meglio crede, ma personalmente mi farebbe incazzare.
A parte poi i gusti personali, strutturalmente non è ne meglio ne peggio (sempre che si parli di un paio di cm).

Non sta scritto in nessun manuale nemmeno che ci debbano essere gli spessori se è per questo. C'è un'altra possibilità invece, che è quella di "muovere" tutta la geometria del telaio senza limitarsi allo sterzo; quindi avere un modello geometrico (cad oppure lo fai a mano) che ti consenta di mettere mano al resto della geometria (alzando il carro posteriore) e riposizionando il telaio (reach e stack) in maniera da avere la quota desiderata, e ripeto, assecondando 5mm sotto all'attacco per mille motivi già detti. Il lavoro fatto in questo caso invece è limitato ad una sola parte del telaio, che ovviamente non può soddisfare il risultato esatto.

penso che non stia scritta in nessun manuale nessuna delle due soluzioni, finchè si parla di 2cm siamo nel campo dell'estica più che della funzionalità, non vedo scandalosa ne una ne l'altra.
 
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non lo sostengo fio alla morte, semplicemente ti sono già stati fatti due esempi da altre persone con altri artigiani che hanno ritenuto di metterceli, il che significa che non è affatto anormale come sostieni tu, non è che se lo assicuri tu allora è vero neh?
Personalmente non vedo tanto strana nessuna delle due soluzioni, non esiste alcun abisso concettuale tra mettere 2 cm 2 di spessori e mettere in battuta, non farla più grossa di quello che è, a parte l'estetica, che è una cosa soggettiva, pensi che possa cambiare qualcosa a livello strutturale e comportamentale?

Se cambiasse qualcosa a livello strutturale e comportamentale le biciclette a catalogo non le venderebbero, invece le vendono.

La domanda quindi è: perché fare un progetto a misura, se poi lasci lo sterzo come se acquistassi la bici dal primo negozio sotto casa?

Infine, non la faccio per nulla più grossa di quella che è, e te lo dice uno che ha avuto un solo telaio a misura in 50 anni, così tanto per dire…… ma se mi faccio un telaio a misura, il telaio (LUI) deve soddisfare tutte le misure, non solo qualcuna, altrimenti non vedo motivi per fare un telaio "a misura". Anche perché TUTTE le altre quote le raggiungo attraverso opportuni componenti (pedivelle, setback del reggisella, attacco).

Poi questo è il mio pensiero, come ti dicevo puoi farti cucire una camicia e rimboccare le maniche, oppure girare due volte il colletto, tutto a "gusto personale" che è sempre indiscutibile, o a scelta del sarto a cui ti rivolgi.
 

arwen

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Se cambiasse qualcosa a livello strutturale e comportamentale le biciclette a catalogo non le venderebbero, invece le vendono.

La domanda quindi è: perché fare un progetto a misura, se poi lasci lo sterzo come se acquistassi la bici dal primo negozio sotto casa?

Infine, non la faccio per nulla più grossa di quella che è, e te lo dice uno che ha avuto un solo telaio a misura in 50 anni, così tanto per dire…… ma se mi faccio un telaio a misura, il telaio (LUI) deve soddisfare tutte le misure, non solo qualcuna, altrimenti non vedo motivi per fare un telaio "a misura". Anche perché TUTTE le altre quote le raggiungo attraverso opportuni componenti (pedivelle, setback del reggisella, attacco).

Poi questo è il mio pensiero, come ti dicevo puoi farti cucire una camicia e rimboccare le maniche, oppure girare due volte il colletto, tutto a "gusto personale" che è sempre indiscutibile, o a scelta del sarto a cui ti rivolgi.

Però se fai un su misura, si presume che non abbia intenzione di cambiarlo a breve, e nell'arco del tempo ci possono essere variazioni fisiche che ti impongono di cambiare la postura in sella, vuoi un problema alla schiena che si presenta o si risolve, vuoi un aumento o diminuzione importante di peso che aumentano o diminuiscono la possibilità di piegarsi in avanti, secondo me la zona sterzo è bene che possa essere modificabile, nei limiti di 1 o due spessori in più o in meno, come ad esempio non ritengo corretto tagliare a filo la forcella, anche se esteticamente molto più bello avere un tappo a filo dell'attacco manubrio, ma se un domani, per qualsiasi ragione, avessi necessità di alzare l'attacco sarei fregata e dovrei cambiare forcella o pedalare in modo non confortevole.
Poi se a te piace avere l'attacco manubrio a filo della serie sterzo ben per te, a me non disturbano affatto un paio di spessori sotto, anzi li preferisco.
Infatti ad esempio io quando mi sono fatta prendere le misure per il telaio avevo problemi alla schiena e non riuscivo a piegarmi più di tanto, dopo un anno di fisioterapia adesso ho la schiena apposto e riesco a toccare terra con tutto il palmo, ho abbassato nel frattempo il manubrio di 1 cm, avessi avuto zero spessori me lo tenevo come prima ed ero fregata.
 

servarel

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Se cambiasse qualcosa a livello strutturale e comportamentale le biciclette a catalogo non le venderebbero, invece le vendono.

La domanda quindi è: perché fare un progetto a misura, se poi lasci lo sterzo come se acquistassi la bici dal primo negozio sotto casa?

Infine, non la faccio per nulla più grossa di quella che è, e te lo dice uno che ha avuto un solo telaio a misura in 50 anni, così tanto per dire…… ma se mi faccio un telaio a misura, il telaio (LUI) deve soddisfare tutte le misure, non solo qualcuna, altrimenti non vedo motivi per fare un telaio "a misura". Anche perché TUTTE le altre quote le raggiungo attraverso opportuni componenti (pedivelle, setback del reggisella, attacco).

Poi questo è il mio pensiero, come ti dicevo puoi farti cucire una camicia e rimboccare le maniche, oppure girare due volte il colletto, tutto a "gusto personale" che è sempre indiscutibile, o a scelta del sarto a cui ti rivolgi.

ma guarda, penso che siamo d'accordo, si tratta di dettagli che stanno nel range che va dalle idee del progettista a quelle dell'utilizzatore.

Personalmente ho fatto progettare al telaista 8 disegni, man mano più centrati come dettagli, partendo dal suo primo in base alle quote ed indicazioni dategli da me.
Io chiedevo e lui proponeva, consigliandomi o sconsigliandomi questa o quella cosa, dicendomi;"ok, questo si può fare, ma varia quest'altro", oppure "meglio di no, perchè varierebbe quest'altro troppo", nessuno dei due ha voluto imporsi (anche se ovviamente l'esperto è lui e l'ignorante io), ed alla fine ho preferito abbassare il tubo sterzo di un pochino, mettendo più spessori, per ridurre lo slooping, tutto qua, ma anche la soluzione precedente non sarebbe stata assurda.

Il parto di un telaio credo debba essere un confronto, non un'imposizione di uno dei due, progettista o utilizzatore, perchè è ovvio che l'esperto è lui, ma chi la userà sarò io.

Lo capisco e lo vedo che sarebbe più bella e filante magari più bassa e lunga, o più/meno questo/quell'altro, ma ci devo pedalare (io) e non appenderla in salotto, e se non ce la fo' messa giù in un certo modo, non ce la fo', perchè alla fine è la bici che si deve adattare al ciclista non il contrario.

Poi sta all'intelligenza ed all'esperienza dei due conoscere i limiti e sapere dove fermarsi o dove insistere nelle richieste o imposizioni.
 
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servarel

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Però se fai un su misura, si presume che non abbia intenzione di cambiarlo a breve, e nell'arco del tempo ci possono essere variazioni fisiche che ti impongono di cambiare la postura in sella, vuoi un problema alla schiena che si presenta o si risolve, vuoi un aumento o diminuzione importante di peso che aumentano o diminuiscono la possibilità di piegarsi in avanti, secondo me la zona sterzo è bene che possa essere modificabile, nei limiti di 1 o due spessori in più o in meno, come ad esempio non ritengo corretto tagliare a filo la forcella, anche se esteticamente molto più bello avere un tappo a filo dell'attacco manubrio, ma se un domani, per qualsiasi ragione, avessi necessità di alzare l'attacco sarei fregata e dovrei cambiare forcella o pedalare in modo non confortevole.
Poi se a te piace avere l'attacco manubrio a filo della serie sterzo ben per te, a me non disturbano affatto un paio di spessori sotto, anzi li preferisco.
Infatti ad esempio io quando mi sono fatta prendere le misure per il telaio avevo problemi alla schiena e non riuscivo a piegarmi più di tanto, dopo un anno di fisioterapia adesso ho la schiena apposto e riesco a toccare terra con tutto il palmo, ho abbassato nel frattempo il manubrio di 1 cm, avessi avuto zero spessori me lo tenevo come prima ed ero fregata.

Perfettamente d'accordo, sono nella tua stessa situazione fisica (spero in evoluzione positiva e non stagnante), ed ho preferito tenermi qualche porticina aperta che non mi disturba affatto esteticamente.
Attualmente la mia bici è "mobile" ed io no, ma spero di arrivare alla situazione inversa
 

Mardot

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Però se fai un su misura, si presume che non abbia intenzione di cambiarlo a breve, e nell'arco del tempo ci possono essere variazioni fisiche che ti impongono di cambiare la postura in sella, vuoi un problema alla schiena che si presenta o si risolve, vuoi un aumento o diminuzione importante di peso che aumentano o diminuiscono la possibilità di piegarsi in avanti, secondo me la zona sterzo è bene che possa essere modificabile, nei limiti di 1 o due spessori in più o in meno, come ad esempio non ritengo corretto tagliare a filo la forcella, anche se esteticamente molto più bello avere un tappo a filo dell'attacco manubrio, ma se un domani, per qualsiasi ragione, avessi necessità di alzare l'attacco sarei fregata e dovrei cambiare forcella o pedalare in modo non confortevole.
Poi se a te piace avere l'attacco manubrio a filo della serie sterzo ben per te, a me non disturbano affatto un paio di spessori sotto, anzi li preferisco.
Infatti ad esempio io quando mi sono fatta prendere le misure per il telaio avevo problemi alla schiena e non riuscivo a piegarmi più di tanto, dopo un anno di fisioterapia adesso ho la schiena apposto e riesco a toccare terra con tutto il palmo, ho abbassato nel frattempo il manubrio di 1 cm, avessi avuto zero spessori me lo tenevo come prima ed ero fregata.

Quello che racconti applicato al tuo caso specifico ha senso, ma ti assicuro che è la prima volta in vita mia che vedo una persona cambiare la postura per ragioni legate alle schiena. Anzi la schiena tipicamente non è un fattore problematico con la bici da corsa. Posso fare da controesempio il mio caso, non riesco assolutamente a poggiare i palmi delle mani per terra, tuttavia ho 9cm di dislivello sella-manubrio e, soprattutto, riesco a percorrere anche 30km (si, hai capito bene, lo ripeto, TRENTACHILOMETRI lungomare da Savona a Finale L.) in presa bassa. Prova a cronometro a squadre. Eppure con la schiena non mi piego tanto quanto te.

Questo perché la schiena non è un fattore tipicamente problematico, come dicevo, anzi spesso il fisioterapista sconsiglia la MTB per ragioni legate alla postura eretta, per consigliare la BdC che con la postura in avanti scarica la spina dorsale.

Quanto ti pieghi in avanti dipende invece dalla conformazione fisica del costato, ed infatti alcuni corridori anche professionisti devono fare particolarissimi esercizi in tal senso, perché il problema che insorge nel piegarsi è la respirazione. Ma questo è legato al professionismo, tipicamente una bici negli anni non si muove sulle quote dello sterzo.

E comunque, casomai uno dovesse alzare lo sterzo a causa un radicale cambiamento, può sempre cambiare forcella oppure inserire i distanziali al momento opportuno, sempre meglio che prevederli in anticipo. Per questo concordo che se uno non si sente sicuro, può lasciare lo steerer della forcella più lungo.
 
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Mardot

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Il parto di un telaio credo debba essere un confronto, non un'imposizione di uno dei due, progettista o utilizzatore, perchè è ovvio che l'esperto è lui, ma chi la userà sarò io.

Il telaio è una struttura geometrica funzionale.
Questo significa che deve avere certe quote (in funzione del tuo fisico) e certe altre quote (in funzione della funzione, strada, salita, cronometro, ecc...). L'insieme di queste quote (lunghezze e angoli) risolvono le due problematiche legate alle dimensioni del corridore e al tipo di bici che si vuole.

Quindi, se ti affidi a un telaista bravo, i passi dovrebbero essere i seguenti, in questa sequenza:
1 - tu dai a lui le tue misure fisiche
2 - tu dai a lui le informazioni sulla funzione che vuoi espletare con il tuo telaio (ad esempio una bici più orientata alle lunghe distanze, oppure da salita, o da cronometro, ecc...)
3 - lui progetta e ti rende il telaio a disegno

Infine a quel punto, casomai avessi a disposizione un telaio di riferimento con cui ti trovi particolarmente bene, puoi fare un confronto, per assicurarti che non sia venuto fuori un risultato del tutto diverso.
 

servarel

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beati voi, io non mi sono mai toccato neanche lontanamente in vita mia le dita dei piedi a gambe dritte, ne da eretto, ne da seduto.
In compenso riuscivo a mettermi entrambe le gambe dietro la nuca ed a fare la spaccata laterale "alla VanDamme", quindi come detto da @Mardot non è tanto una questione di elasticità, quanto di conformazione.
 
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servarel

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Il telaio è una struttura geometrica funzionale.
Questo significa che deve avere certe quote (in funzione del tuo fisico) e certe altre quote (in funzione della funzione, strada, salita, cronometro, ecc...). L'insieme di queste quote (lunghezze e angoli) risolvono le due problematiche legate alle dimensioni del corridore e al tipo di bici che si vuole.

Quindi, se ti affidi a un telaista bravo, i passi dovrebbero essere i seguenti, in questa sequenza:
1 - tu dai a lui le tue misure fisiche
2 - tu dai a lui le informazioni sulla funzione che vuoi espletare con il tuo telaio (ad esempio una bici più orientata alle lunghe distanze, oppure da salita, o da cronometro, ecc...)
3 - lui progetta e ti rende il telaio a disegno

Infine a quel punto, casomai avessi a disposizione un telaio di riferimento con cui ti trovi particolarmente bene, puoi fare un confronto, per assicurarti che non sia venuto fuori un risultato del tutto diverso.

nel mio caso è stato proprio così, ed il passo di guardare anche il telaio di riferimento è stato fatto tra il punto 2 e 3.
Poi dopo il 3 sono subentrate alcune mie richieste di poter variare alcuni dettagli per idee che avevo in testa, ed è stato lui a dirmi si, non cambia quello a cui eravamo arrivati con il punto 3, oppure no, viene un'altra cosa
 

scotts50

Apprendista Velocista
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Per me il punto è un altro. Ossia va bene il su misura, possono andare bene anche gli spessori...... tuttavia (premetto che non sono fissato sul peso) se il risultato finale è una bici da 10 kg qualche perplessità complessiva sulla resa e la risposta della bici l'avrei...... Ho una bici in acciaio da 10kg, una da 8kg con componentistica di medio alta gamma e già la differenza è abissale.... se poi salgo su quella in carbonio altra musica ancora..... per questo chiedevo sopra se i 10 kg di peso erano reali o una valutazione diciamo a naso
 

arwen

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Per me il punto è un altro. Ossia va bene il su misura, possono andare bene anche gli spessori...... tuttavia (premetto che non sono fissato sul peso) se il risultato finale è una bici da 10 kg qualche perplessità complessiva sulla resa e la risposta della bici l'avrei...... Ho una bici in acciaio da 10kg, una da 8kg con componentistica di medio alta gamma e già la differenza è abissale.... se poi salgo su quella in carbonio altra musica ancora..... per questo chiedevo sopra se i 10 kg di peso erano reali o una valutazione diciamo a naso

dipende soprattutto come la monti una bici, quella in foto non capisco che gruppo monta ma solo le ruote sono over 2 kg.
Puoi avere anche un telaio ultra light ma se poi lo assembli con componenti pesanti il risultato non sarà sicuramente leggero.
Anche la forcella in acciaio porta su il peso rispetto ad una in carbonio
 

Mardot

Velocista
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Ruote pesanti, forcella in acciaio, tubazioni Zona (ndr: con congiunzioni); anche senza prendere in considerazione il resto dei componenti ce n'è d'avanzo per arrivare a pesi eccessivi.
 

Shadowplay

Passista
12 Giugno 2017
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Olmo Link Pro
Su questa domanda non ti so rispondere comunque il mio ciclista ha rispettato le quote dateci da Vetta, il disegno riportava 20mm, calcola che il tubo sterzo è da 176mm una quota alta comunque quindi secondo le mie caratteristiche fisiche ci sono voluti altri 20mm che andavano recuperati sugli spessori ma non so se è corretto quello che sto dicendo.
Non so se la foto inganni, ma sembra che tu abbia un attacco molto negativo (-17°): se così fosse, montandone uno normale (-6°) potresti rimuovere gli spessori e mantenere all'incirca lo stesso dislivello sella manubrio. La quota dell'angolo la trovi sull'attacco.
 

Cyboraf

Scalatore
11 Giugno 2012
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Wilier SLR 0 su Ultegra Elettrico - Vetta Acciao su Campy
Ciao a tutti
Sono stato da Vetta alla metà di Ottobre.
Io sono di Roma ho prenotato il treno con largo anticipo spendendo in totale 70€ a/r,
La sua officina dista circa un km dalla stazione una volta arrivato ho incontrato il Sig.Antonio persona veramente gentile che vuole conoscere a fondo come utilizzi la bici o vorresti utilizzarla: tracciati ,distanze, competizione o ciclo amatoriale dopodiché ti sistema sul suo ciclosimulatore dove ti prende le misure facendoti pedalare per circa un'ora calibrando e chiedendoti le sensazioni, comunque il tempo dipende molto dal fisico del soggetto interessato siamo tutti diversi.
Finita la parte tecnica dell'incontro abbiamo definito i dettagli del telaio quindi le varie tipologie: congiunzioni o saldatura forcella carbonio o acciaio dimensione e forma dei tubi. Per la colorazione c'è un campionario in officina che si può trovare anche su internet perché è definito da un codice RAL se non sbaglio.
Ho dato un acconto e quando la bici era pronta ho saldato la parte restante, devo dire che anche da questo punto di vista il signor Antonio mi è sembrato molto disponibile.
La bici viene spedita con pacco assicurato il giorno dopo l'ho ricevuta.
Ecco il risultato

Vedi l'allegato 172444
Bravo, anche io ho fatto fare un telaio da Vetta, forse un po' più ricercato del tuo per colorazione personalizzata e finalità d'uso : ho richiesto una bici per fare gran fondo e adatta anche alla salita.
Sinceramente non l' ho pesata, ma anche a me sono rimasti due spessori sotto il manubrio e prossimamente andrò dal bio per verificare il tutto: probabilmente il meccanico ha fatto qualche errore nel rispettare le misure nel montaggio e di alcune cose mi sono già accorto e le ho sistemate io.
Non che sia un problema , la bici è imho molto bella e filante, ma anche io mi sarei aspettato al max uno spessore sotto l' attacco. Vedremo. qui è a fianco alla mia bici in carbonio
 

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