Ciclismo solitario....

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
2.036
3.191
59
vicino alla montagna
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Bici
spezzotto
Ho letto e riletto il racconto di Pavarik, veramente emozionante;) Sembra impossibile che una bici possa dare così tanto. Non ha un cuore ma riesce a far battere forte il nostro dalle emozioni che previamo quando pedaliamo e solo che pratica questo sport riesce a capirlo. Grazie Riccardo per il tuo racconto
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
6.586
1.750
Padova
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Bici
B'Twin Triban 5
Notai che c'erano due ciclisti che partivano come me da Rovigo, decisi quindi di "seguirli"... mi portarono fino a Baone... solo che non fecero il versante che conoscevo, ma decisero di fare via Chiesette Branchine (2 km al 10% di pendenza media con punte al 15)... fu parecchio tosta ma riuscii ad arrivare in cima...al loro ritmo...alla loro velocità...con una bici in acciaio... con il 42-26 e non con un 34-27/28 compact .

Nel fare le Chiesette col 42-26 non ti è partita una rotula a bordo strada? :mrgreen: Io se son bravo la faccio col 30x23 e già snocciolo abbondanti rosari :mrgreen:

Comunque, avere un hobby, una passione, degli interessi, vorrei dire che è essenziale per superare i momenti duri e anche per vivere una vita più intensa.

Personalmente preferisco uscire in solitaria o con chi condivide più o meno il mio (scarso) ritmo o la mia preferenza per certi percorsi piuttosto che per altri. Perciò alla fine esco o da solo o in coppia. Devo dire che preferisco quando viaggio con un'altra persona piuttosto che quando sono da solo.
 

maurocip

Scalatore
16 Luglio 2014
6.537
2.361
Terni, Umbria
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Bici
Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
uscito in solitaria... rientrato grazie ad un trenino... :mrgreen:

in genere le uscite in solitaria mi piacciono in allenamento se faccio salite (beh, non prendetemi per uno forte... intendo dire quando faccio km per evitare di essere una superpippa nelle uscite del fine settimana).

ma in questo periodo dell'anno l'allenamento base dalle mie parti è la Valnerina (falsopiano più o meno costante a salire ed ovviamente il contrario al rientro).

Peccato che sabato tirasse un vento al rientro devastante, spesso mi dovevo alzare sui pedali (facendo però da vela!!!!:cry:) per tenere i 24-25 all'ora... a 20 km da Terni ero morto...

ma un gruppetto di tre ragazzotti mi ha raggiunto, ho chiesto se mi potessero dare un passaggio e mi sono accodato, facendo con loro cambi regolari... siamo tornati a casa a 35 all'ora ed ero moooolto più riposato di prima...


Insomma ciclismo solitario sì, ma meglio se si fanno molte salite/discese o-o
 

collia

Novellino
10 Dicembre 2014
23
0
Hone (Ao) - Novara
www.corradocolliard.vpsite.it
Bici
BIANCHI REKORD 746 Pepino CHP 395 Bianchi Infinito
sono piuttosto giovane (dal punto di vista ciclistico...), ma innamorato follemente di questo sport. L'anno appena concluso è stato per me il terzo. nel 2013 ho percorso 2300 km, nel 2014, 4300 e nel 2015, 7548, 6300 dei quali sempre in sella alla mia amata bianchi rekord, che ora ho sostituito con un mezzo leggermente più performante (la bianchi c'è ancora però..)
Ho fatto due uscite nel 2013, una nel 2014 e due nel 2015 in compagnia. per il resto sempre in assoluta solitudine.
Un po' per i miei orari che non combaciano con quelli dei vari gruppi, un po' perchè sono un orso, un po' perchè trovo che il rapporto con la bici sia personale e intimo. Se soffia il vento vado piano, se sono stanco rallento, se mi va cambio itirneraio... E' vero che anche in compagnia pedalare è un'azione che si compie in solitaria, soli ascoltando il proprio corpo ma nel gruppo le dinamiche cambiano. subentra forte l'ego, che si voglia o no, e si inizia a fare i conti con il compagno, si spinge di più (forse per l'allenamneto è meglio). Mi piace ascoltare molto, il suono dell'attrito dei copertoni sull'asfalto in salita in mezzo ai boschi, l'odore dell'aria che cambia man mano che si sale di quota, tutte le sensazioni di stanchezza, affanno, doloretti vari, il dubbio di riuscire a portare a termine la salita...
tutte cose fra me, la mia bici,il mio corpo e la natura circostante. Tante teste tante idee...o-o
 
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pavarik

Passista
14 Settembre 2012
3.972
377
Rovigo
www.strava.com
Bici
Wilier Filante SLR
Ultimamente ho avuto modo di pedalare in compagnia di persone che fanno Granfondo. Cercando di conoscere le persone singolarmente, ho notato che chi partecipa a gare ha un modo di intendere la bici completamente diverso rispetto al mio. É comunque positivo conoscere persone che hanno una visione della bici diversa dalla tua perché ti confronti, vedi i tuoi limiti, vedi cosa vuol dire allenarsi con "criterio"...é una forma di arricchimento perché si migliora la prestazione. In particolare, conosco un compagno di pedalate che va forte, da quest'anno si fa seguire da un preparatore e utilizza il tempo che ha a disposizione finalizzandolo solamente alla preparazione per le gare in programma... il prestigioso Prestigio...la medaglia d'oro delle salite sul Grappa e altro. É un modo di intendere la bici diverso dal mio, rarissime volte l'ho sentito ammirare il paesaggio, é tutto un guardare il cardio, la soglia, allenarsi al medio... é proprio un modo diverso di allenarsi...e pensare che fino a l'altro ieri io mi "allenavo" a sensazione...senza cardio e contapedalate. Ho acquistato un garmin edge 810 completo e ho scoperto per la prima volta ieri quante pedalate facevo e qual era il mio battito...pensate un po'. E poi mi dicono: "Ti allenavi SENZA CARDIO?!? Oh mamma...davvero?? Pazzo!! "
Il problema delle persone che vanno in bici e fanno le granfondo, almeno in base alla mia piccolissima esperienza personale (poi dipende da caso a caso), é che si parla solo di quello: "sai, questo ha fatto questo tempo, io punto a stare sotto le tot ore, il mio personale é, mi sono iscritto al Prestigio, ho pedalato con Fausto Pinarello, ho fatto 10km in salita con Indurain, ho scambiato battute con Cassani, si ma hai fatto il Manghen ok..prova a farlo dopo 130km di gara etc etc"... poi quando ti vedono che riesci a stare al loro passo,dato che loro fanno le granfondo, ti chiedono: "ma chi sei tu? Sei iscritto a qualche squadra? ...però...vai forte... ma perché fai tutti quei km? Vieni a gareggiare...mettiti alla prova dai... Hai una buona gamba...potresti avere delle grandi soddisfazioni...sei sprecato se non gareggi, ha più senso fare lo Stelvio in gara piuttosto che farlo da soli, non credi?! ".Poi quando si sentono affrontati ti dicono: "eh ma io mi sto allenando al medio...sto seguendo una tabella specifica...il mio massimo lo faccio solo quando sono in gara"! Ecco diciamo che questo modo di intendere il ciclismo cerco di prenderlo a piccole dosi...giusto perché é allenante uscire in gruppo...se esci con chi va forte un pochino migliori, ma é solo uno stimolo personale...perché purtroppo non riesco a condividere nient'altro. Per il resto, io la penso diversamente, appunto. A me piace ammirare il paesaggio, fermarmi a fare qualche foto, certo...guardo anche la prestazione difatti stoppo il contakm quando mi fermo ma é una visione diversa la mia. Io penso che nessuno del gruppo che conosco sarebbe in grado di stare in sella tutta una giornata, fermarsi alle fontane, ammirare il paesaggio, sentire gli odori, i profumi e guardarsi attorno insomma...e perdersi pure...rimanere soli . Poi non capisco come si possa riuscire a parlare in gruppo mentre si pedala...io quando pedalo sto zitto...risparmio il fiato... dico due tre parole ma per il resto me ne sto in silenzio con la mia fatica. Purtroppo é difficile trovare il compagno/compagni ideale/i con cui pedalare... il sogno sarebbe trovare la ragazza con cui condividere queste cose... quello sí che sarebbe bello... ma il ciclismo é uno sport di fatica...tanta fatica...e le ragazze di oggi col cavolo che vogliono far fatica (io non le ho trovate)...non concepiscono proprio questo modo di fare sport...preferiscono andare a fare zumba in piscina o correre per la ciclabile o la bici la usano per andare a fare aperitivo...tó! Fortunati quelli che hanno trovato una compagna che va in bici, stesso ritmo, stesso modo di intendere il ciclismo, stessa filosofia di vita...quello sì che dev'essere il Paradiso. Vabbè... io mi accontento di quello che ho e so come sono fatto... so io cosa scegliere....ma sapete qual è la cosa che più mi da fastidio?? É quando ti dicono: ho visto il tuo giro più lungo su Strava...hai fatto 250km... ma eri ad una Granfondo? E io rispondo: "no...li ho fatti in compagnia di un amico." E quanto ci hai messo? -"12 ore più o meno...tutto il giorno in bici, con le soste ovviamente" .
A che media e quanto il dislivello complessivo? -" Sopra i 26 e più di 3000m".
"...Eh ma...questi risultati non valgono niente se non fai gare... quelle si che contano."
Come se il rispetto e la considerazione uno ce la debba avere solamente se porta a termine il Prestigio o qualsiasi altro cavolo di granfondo. Dico io ma, pensi che io non abbia fatto fatica a fare 250 km in giorno andando sul Manghen e tornando? Pensi che non abbia fatto fatica andando al Branchetto? In Lessinia? In Valchiampo? Sul Grappa? Ad Asiago, al Vezzena? A Cima Campo? 190,200,220,230,250 km?!? Pensi che sia uno sprecato solo perché non faccio le granfondo?? Ma porta un po' di rispetto...le mie imprese sono altrettanto importanti...come le tue...anche se non sono "in gara". Io sono orgoglioso di quello che ho fatto!
Io non sono meglio degli altri, ma neanche gli altri sono meglio di me.
Io mi alleno con il Virtual Partner, con Strava, con Garmin Connect, con i Pr....cercando di migliorare i miei tempi..... Qualche problema?!? Ognuno intende la bici come meglio crede...l'importante é stare bene, fare sport e sentirsi felici e appagati.
Come diceva Sartre... l'inferno sono gli altri. ;)
 
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luposolitario

Cronoman
20 Gennaio 2010
713
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torino
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scott r1
Ultimamente ho avuto modo di pedalare in compagnia di persone che fanno Granfondo. Cercando di conoscere le persone singolarmente, ho notato che chi partecipa a gare ha un modo di intendere la bici completamente diverso rispetto al mio. É comunque positivo conoscere persone che hanno una visione della bici diversa dalla tua perché ti confronti, vedi i tuoi limiti, vedi cosa vuol dire allenarsi con "criterio"...é una forma di arricchimento perché si migliora la prestazione. In particolare, conosco un compagno di pedalate che va forte, da quest'anno si fa seguire da un preparatore e utilizza il tempo che ha a disposizione finalizzandolo solamente alla preparazione per le gare in programma... il prestigioso Prestigio...la medaglia d'oro delle salite sul Grappa e altro. É un modo di intendere la bici diverso dal mio, rarissime volte l'ho sentito ammirare il paesaggio, é tutto un guardare il cardio, la soglia, allenarsi al medio... é proprio un modo diverso di allenarsi...e pensare che fino a l'altro ieri io mi "allenavo" a sensazione...senza cardio e contapedalate. Ho acquistato un garmin edge 810 completo e ho scoperto per la prima volta ieri quante pedalate facevo e qual era il mio battito...pensate un po'. E poi mi dicono: "Ti allenavi SENZA CARDIO?!? Oh mamma...davvero?? Pazzo!! "
Il problema delle persone che vanno in bici e fanno le granfondo, almeno in base alla mia piccolissima esperienza personale (poi dipende da caso a caso), é che si parla solo di quello: "sai, questo ha fatto questo tempo, io punto a stare sotto le tot ore, il mio personale é, mi sono iscritto al Prestigio, ho pedalato con Fausto Pinarello, ho fatto 10km in salita con Indurain, ho scambiato battute con Cassani, si ma hai fatto il Manghen ok..prova a farlo dopo 130km di gara etc etc"... poi quando ti vedono che riesci a stare al loro passo,dato che loro fanno le granfondo, ti chiedono: "ma chi sei tu? Sei iscritto a qualche squadra? ...però...vai forte... ma perché fai tutti quei km? Vieni a gareggiare...mettiti alla prova dai... Hai una buona gamba...potresti avere delle grandi soddisfazioni...sei sprecato se non gareggi, ha più senso fare lo Stelvio in gara piuttosto che farlo da soli, non credi?! ".Poi quando si sentono affrontati ti dicono: "eh ma io mi sto allenando al medio...sto seguendo una tabella specifica...il mio massimo lo faccio solo quando sono in gara"! Ecco diciamo che questo modo di intendere il ciclismo cerco di prenderlo a piccole dosi...giusto perché é allenante uscire in gruppo...se esci con chi va forte un pochino migliori, ma é solo uno stimolo personale...perché purtroppo non riesco a condividere nient'altro. Per il resto, io la penso diversamente, appunto. A me piace ammirare il paesaggio, fermarmi a fare qualche foto, certo...guardo anche la prestazione difatti stoppo il contakm quando mi fermo ma é una visione diversa la mia. Io penso che nessuno del gruppo che conosco sarebbe in grado di stare in sella tutta una giornata, fermarsi alle fontane, ammirare il paesaggio, sentire gli odori, i profumi e guardarsi attorno insomma...e perdersi pure...rimanere soli . Poi non capisco come si possa riuscire a parlare in gruppo mentre si pedala...io quando pedalo sto zitto...risparmio il fiato... dico due tre parole ma per il resto me ne sto in silenzio con la mia fatica. Purtroppo é difficile trovare il compagno/compagni ideale/i con cui pedalare... il sogno sarebbe trovare la ragazza con cui condividere queste cose... quello sí che sarebbe bello... ma il ciclismo é uno sport di fatica...tanta fatica...e le ragazze di oggi col cavolo che vogliono far fatica (io non le ho trovate)...non concepiscono proprio questo modo di fare sport...preferiscono andare a fare zumba in piscina o correre per la ciclabile o la bici la usano per andare a fare aperitivo...tó! Fortunati quelli che hanno trovato una compagna che va in bici, stesso ritmo, stesso modo di intendere il ciclismo, stessa filosofia di vita...quello sì che dev'essere il Paradiso. Vabbè... io mi accontento di quello che ho e so come sono fatto... so io cosa scegliere....ma sapete qual è la cosa che più mi da fastidio?? É quando ti dicono: ho visto il tuo giro più lungo su Strava...hai fatto 250km... ma eri ad una Granfondo? E io rispondo: "no...li ho fatti in compagnia di un amico." E quanto ci hai messo? -"12 ore più o meno...tutto il giorno in bici, con le soste ovviamente" .
A che media e quanto il dislivello complessivo? -" Sopra i 26 e più di 3000m".
"...Eh ma...questi risultati non valgono niente se non fai gare... quelle si che contano."
Come se il rispetto e la considerazione uno ce la debba avere solamente se porta a termine il Prestigio o qualsiasi altro cavolo di granfondo. Dico io ma, pensi che io non abbia fatto fatica a fare 250 km in giorno andando sul Manghen e tornando? Pensi che non abbia fatto fatica andando al Branchetto? In Lessinia? In Valchiampo? Sul Grappa? Ad Asiago, al Vezzena? A Cima Campo? 190,200,220,230,250 km?!? Pensi che sia uno sprecato solo perché non faccio le granfondo?? Ma porta un po' di rispetto...le mie imprese sono altrettanto importanti...come le tue...anche se non sono "in gara". Io sono orgoglioso di quello che ho fatto!
Io mi alleno con il Virtual Partner, con Strava, con Garmin Connect, con i Pr....cercando di migliorare i miei tempi..... Qualche problema?!? Ognuno intende la bici come meglio crede...l'importante é stare bene, fare sport e sentirsi felici e appagati.
Come diceva Sartre... l'inferno sono gli altri. ;)

Sei un grande,stessa filosofia tua,ricordiamoci sempre che pedaliamo nella leggenda perchè il ciclismo è leggenda.
 

Pina78

Apprendista Passista
2 Luglio 2013
925
73
Cafasse (TO)
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Bici
Pinarello FP2 / Scott Foil
Ultimamente ho avuto modo di pedalare in compagnia di persone che fanno Granfondo.

Per fortuna non tutti quelli che fanno granfondo sono come descrivi tu. Probabilmente la maggior parte è così ma un buon numero sa apprezzare le cose della bdc che piacciono anche a te.

Io granfondo ne faccio, per quello che posso faccio del mio meglio in gara(sempre nel rispetto degli altri) e cerco di curare un minimo l'allenamento. Come molti guardo anche le classifiche e i tempi, so che arrivare dietro o davanti a tizio e/o caio più o meno del tuo livello coi quali ti confronti fa differenza, per l'autostima e un pochino di invidia.

Mi piace però alternare, partecipare anche a cicloturistiche o brevi randonee dove lo spirito è molto più tranquillo e meno competitivo.
Fare uscite di gruppo a buon ritmo (di rado) o altre fermandosi ad ogni bar.

Però adoro anche andare da solo. Sia quando ho giusto un'ora/ una e mezza per fare un allenamento sia quando decido di farmi un bel lungo per conto mio (max che ho fatto 200km).
Come te, se mi va mi fermo a fare delle foto, faccio delle deviazioni per vedere qualcosa di caratteristico poi magari vado forte per un pezzo e poi mi rifermo. Così, per il piacere di essere solo con la mia bicicletta a girovagare.

In sostanza imho quelli che hai conosciuto tu non li classificherei come "persone che fanno gf" ma magari agonisti o "tuonati" come li chiamano in zona da me.

Il mio consiglio è di sperimentare un po' di tutto con la bici (da poco ho iniziato anche con la MTB), alternando le tipologie di uscita e decidendo di volta in volta cosa si preferisce fare e con chi (l'unica che non mi ha mai detto di no è la mia bici :mrgreen: ) senza essere categorici: io mai da solo, io mai in gruppo, io mai gf, ecc.

Poi ognuno fa un po' come gli pare l'importante è divertirsi... siamo o non siamo cicloamatori?
 
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kikhit

Scalatore
21 Dicembre 2004
6.028
2.896
tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
www.thegroupmtb.it
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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
Per fortuna non tutti quelli che fanno granfondo sono come descrivi tu. Probabilmente la maggior parte è così ma un buon numero sa apprezzare le cose della bdc che piacciono anche a te.

Io granfondo ne faccio, per quello che posso faccio del mio meglio in gara(sempre nel rispetto degli altri) e cerco di curare un minimo l'allenamento. Come molti guardo anche le classifiche e i tempi, so che arrivare dietro o davanti a tizio e/o caio più o meno del tuo livello coi quali ti confronti fa differenza, per l'autostima e un pochino di invidia.

Mi piace però alternare, partecipare anche a cicloturistiche o brevi randonee dove lo spirito è molto più tranquillo e meno competitivo.
Fare uscite di gruppo a buon ritmo (di rado) o altre fermandosi ad ogni bar.

Però adoro anche andare da solo. Sia quando ho giusto un'ora/ una e mezza per fare un allenamento sia quando decido di farmi un bel lungo per conto mio (max che ho fatto 200km).
Come te, se mi va mi fermo a fare delle foto, faccio delle deviazioni per vedere qualcosa di caratteristico poi magari vado forte per un pezzo e poi mi rifermo. Così, per il piacere di essere solo con la mia bicicletta a girovagare.

In sostanza imho quelli che hai conosciuto tu non li classificherei come "persone che fanno gf" ma magari agonisti o "tuonati" come li chiamano in zona da me.

Il mio consiglio è di sperimentare un po' di tutto con la bici (da poco ho iniziato anche con la MTB), alternando le tipologie di uscita e decidendo di volta in volta cosa si preferisce fare e con chi (l'unica che non mi ha mai detto di no è la mia bici :mrgreen: ) senza essere categorici: io mai da solo, io mai in gruppo, io mai gf, ecc.

Poi ognuno fa un po' come gli pare l'importante è divertirsi... siamo o non siamo cicloamatori?

o-o o-o o-o
 

Fran Cesco

Gregario
29 Gennaio 2015
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Celestiale
Poi ognuno fa un po' come gli pare

Questo è il punto a mio avviso! Se giocare a calcetto è solo competizione o fare passeggiate in montagna è solo contemplazione della natura, andare in bdc lascia molto spazio alla interpretazione del singolo, si può pedalare per turismo, divertimento, fitness o agonismo. MI ritrovo molto con i commenti che ho letto finora ma prima o poi una uscita in gruppone me la dovrò fare, che la diversità, anche quando provoca repulsione, fa sempre crescere. I pochi chilometri che ho fatto dando e seguendo la ruota di sconosciuti ciclisti di passaggio ho notato che le prestazioni migliorano di brutto, un po' perche la scia aiuta veramente tanto a togliere l'aria, un po', un BEL po' perchè ci si ingarella. Ognuno ha il suo carattere, a me la competizione non attira tanto quanto il solievo di prendermi due ore SOLO per me la mia bdc ed i miei pensieri. Esiste solo un modo giusto di interpretare il ciclismo, e quel modo è il PROPRIO modo, espressione del proprio carattere. E ora meglio che vado a pulire il telaio che con ste strade ormai è in crosta di sale grosso manco fosse un branzino.
 

tornoindietro72

Apprendista Velocista
13 Ottobre 2015
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624
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Francavilla al Mare
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Berta2 Bmc SLR01 RIM
o-oo-oo-o

è vero o meglio può essere vero quel che ho letto, da parte di Pavarik e Pina78, alcuni vivono questo sport in maniera assoluta spesso azzerando tutto il resto del vivere quotidiano, tutto finalizzato alla bici ed alla prestazione, ma sono scelte personali, condivisibili o meno, ma sono sempre personali e per me da rispettare a prescindere.
Poi ci sono le esagerazioni come in tanti altri sport e passioni e quindi ti ritrovi con chi ti giudica sbagliando a priori.
E' pur vero che nello sport la prestazione ha il suo valore, anche contro se stessi, sempre, come il miglioramento o il voler superare taluni limiti ed in questo senso per me, novello pedalatore :mrgreen:, la bici è uno sport che ti porta quasi naturalmente a questo voler andare oltre ed il bello è che spesso neanche ci si accorge di ciò.
Così ti ritrovi a pedalare, chilometri, fatica, sudore ed ogni tanto qualche imprecazione contro automobilisti, pedoni, buche, gatti e cani:mrgreen::mrgreen: ...da veri masochisti se visti dal di fuori e se si pensa al prima, a quando vedevamo noi chi pedalava e spesso li prenbdevamo per pazzi.
Anche fare 150km per puro piacere e goduria personale di arrivare,,,tutto extra competizione magari in solitaria, fermandosi per foto, abbeveraggio e vari può sembrare ad alcuni esagerato, da pazzi quasi, ma come è stato detto basta sentirsi bene, appagati il resto conta poco.

comunque...visto il topic...io sono per il solitarioo-o
 
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Hellbound

Pignone
10 Ottobre 2019
217
205
35
Palermo
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Cipollini MCM Allroad, Marin Gestalt Two
Quasi sempre uscito da solo quando andavo in mtb, e sempre uscito solo da quando vado in bdc...posso uscire ai miei orari e con i miei tempi, evito noiose e spezza-ritmo soste a bar/fontanelle e quant'altro, e soprattutto ne approfitto per staccare pensieri, preoccupazioni e quant'altro e godermi il paesaggio, concentrarmi sulla pedalata e sulla respirazione e ritrovare un po' di serenità.
 

Zugnajima#11

Team Lotus Camel Honda
14 Giugno 2010
11.587
13.235
49
Nußdorf am Inn, Bayern
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Quasi sempre uscito da solo quando andavo in mtb, e sempre uscito solo da quando vado in bdc...posso uscire ai miei orari e con i miei tempi, evito noiose e spezza-ritmo soste a bar/fontanelle e quant'altro, e soprattutto ne approfitto per staccare pensieri, preoccupazioni e quant'altro e godermi il paesaggio, concentrarmi sulla pedalata e sulla respirazione e ritrovare un po' di serenità.
Io iniziai circa 10 anni fa a pedalare, per fuggire in un certo senso alla tristezza (nulla di tragisch per caritä, il mio cane se n'era andato cielo). Ero ormai un calciatore Dilettanten a fine ciclo (35 anni) ed iniziai questa bellissima avventura. Le mie uscite erano al 90% in solitaria, piü il restante fatto con poche ma veramente valide persone, sia in bici che nella vita "reale".
Persone che ovviamente vivevano questa passione come me.
2 Anni e mezzo fa ho "stravolto" la mia vita e, dopo una pausa "malattia", ripreso a pedalare (e pure a lavorare nel mondo bici).
Tanti i nuovi piccoli traguardi raggiunti, sempre da solo, in una terra nuova e con la consapevolezza di essere pure io diverso, in tante cose (fisico, etä, obbiettivi), dal ciclista che ero.
Ora ho conosciuto qualcuno con cui ogni tanto uscire, bravi ciclisti (rispettosi del codice della strada e della mia scarsezza) e belle persone pure Post Giro.
Io perö ho messo le mani avanti, con cautela perchè non nel mio idioma, che mi piace uscire con loro ma che ho, ed avrö, sempre bisogno delle mia Intimität, dei miei giri in cui penso alle mie cose senza nessuno attorno.
Come dici te, quei momenti in cui si stacca da tutto, dai "rumori" della vita, dalla quotidianitä, dai piccoli grandi problemi.
Solo noi, la bici e la Nostra bella fatica...
 
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Lorenzocrisi

Pignone
19 Luglio 2022
228
232
Cordenons (PN)
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Trek Domane SL 8 2017
Bdc da luglio 2022: uscite non da solo = 1
Il tutto parte da una profonda paura di confronto da chi "mastica" il mezzo da più tempo di me (sia di prestazioni sia del mondo che circonda la bdc), ma questa è una mia piccola riflessione perché mi conosco (e comunque non desiste dal trovare nel confronto un motivo di crescita, anzi).
Esco, dunque, sempre solo e, quello che mi restituisce la bdc in solitaria, è molto più chi quello che io penso di poter dare al prossimo quando esco in gruppo.

Ho superato anni fa i 100 kg (persi in poco più di un anno di impegno fisico e mentale) con una alimentazione scandalosa motivata da una paura di confronto sociale (accettazione di me come individuo calato in una società produttrice di valori con cui non credo di condividere molto) da un lato, dall'altro da un personale fallimento in ambito musicale.
Il tutto prosegue con un ritorno alla street art (passione che avevo da quando ero sedicenne) con storici amici, con cui mi son reso conto di non condividere niente e per cui son rimasto deluso dal profondo senso individualistico della produzione e dall'annichilimento valoriale in termini di amicizia con chi mi stava intorno.
Esperienze che mi hanno demotivato a stare col prossimo e che han segnato un ritorno verso me stesso.

Qui entra la bdc e le uscite in solitaria (la stessa cosa vale per il podismo in solitaria) per due motivi:
1. mi permettono di estrapolare un sentimento interno rielaborarlo sotto forma di obiettivo e rendermelo raggiungibile in potenza, senza l'intervento terzo che vada a giudicarlo (senza capirlo come avviene sovente nell arte), di esempi ne ho una marea: arrivare ai primi 100 km, raggiungere un posto sconosciuto lontano da me, effettuare dei dislivelli, programmare mezzo Everesting.
Raggiungere un fine senza la proiezione sugli altri è per me un grande traguardo e aiuta nella crescita individuale.

2. uscire da solo permette, almeno a me, di dare importanza ad una serie di sensazioni che non coglierei o lascerei in disparte se fossi in gruppo (o almeno non mi ci soffermerei): da una bella vallata a un tramonto anche dietro ad una fabbrica se mi trovo ben disposto ad accogliere.
È una sensazione molto potente e che mi ha riempito positivamente, tanto da mettere da parte due grossissime passioni che mi hanno accompagnato per 20 anni: quello che accolgo è tanto e riguarda il rapporto tra individuo che contempla e oggetto contemplato, il resto è superfluo in quel momento.

Questi 2 motivi mi fanno optare per uscire da solo rendono l'uscita in bdc un "percorso" e hanno un senso catartico.

NB: massimo rispetto x chi esce in gruppo, chi vuole fare tempi ecc ecc.
Parlo di quello che succede a me.

Detto ciò, da poco sono incuriosito da un confronto (sano e di accrescimento personale) con altri che hanno la mia stessa passione: il Sellaronda Bike Day dello scorso anno mi ha illuminato su quante persone esistano nel mondo che condividono quello che ci accomuna, cioè la bici (in maniera più o meno costante, alienante, stressante, motivante, ecc, insomma con le differenze del caso) ed è interessante sempre il confronto.
Questo apre uno scenario potenzialmente fighissimo: trovare persone fighe con cui condividere le stesse emozioni, far nascere rapporti umani di stima, aiuto reciproco, motivazione ecc ecc ma questo è un altro capitolo, al momento in solitaria mi sta dando molto.

Scusate il pippone domenicale e i tratti evidentissimi di OT.
 
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