Ieri sera dopo aver postato ho fatto un giro sui media belgi, e sul Brussels Times la notizia era stata aggiornata con il dettaglio che il ciclista era stato trattenuto una notte in guardina dopo essersi presentato per fornire la sua versione dei fatti.
Detto questo, che tra i ciclisti belgi ci possano essere degli imbecilli o solamente dei maleducati è pacifico, se non altro per una questione statistica. Per averci passato un po' di tempo, sia come pedone che ciclista che automobilista, devo però dire che la percentuale di comportamenti irregolari sulle strade è oggettivamente molto diversa da quella di casa nostra. In 2200 km, per dire, sono stato sorpassato " a pelo" due volte, di cui una in una strada urbana residenziale col limite di 30 km/h da un Cayenne a.... 30km/h.
Dopo di che mi faccio delle domande.
Mi chiedo, per esempio, quanti in Italia, tra gli automobilisti che hanno sbirillato un pedone od un ciclista, se la sono svignata e successivamente si sono presentati a dare la loro versione, siano stati trattenuti una notte in guardina. Ma mi chiedo pure come mai per noi ciclisti ogni incidente che ci vede vittime è senza dubbio colpa dell'automobilista, che leggeva il cellulare, andava troppo veloce, era distratto o addirittura l'ha fatto apposta, e quando viene documentato un ciclista che investe un pedone siamo certi senza alcun dubbio che non l'ha fatto apposta. Ed infine rifletto sull' utilità della documentazione video di quello che accade intorno a noi.
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