Prima di tutto buon Natale e l'augurio di un felice anno nuovo.
Una volta ricordo fu fatto un sondaggio del genere, ma sul cerca non ho trovato niente, comunque sarebbe bello non dire solamente dove si pratica ciclismo al di fuori dei nostri confini nazionali, ma soprattutto le differenze nell'ambito dei movimenti amatoriali.
Per quanto mi riguarda ho cominciato a fare ciclismo sportivo proprio durante la mia prima visita di lavoro all'estero in Belgio e dopo altri 4 anni sono ritornato qui, non ho pedalato solamente con Belgi, Valloni e fiamminghi (chi vive qui può capire la differenza), ma anche con inglesi, norvegesi, francesi, olandesi (altra patria del ciclismo in tutti i sensi) e danesi.
La differenza principale sta nel modo di vivere il ciclismo, qui è una vera passione per l'amatore, ma anche uno stile di vita per intenderci non usa la bici solo per fare sport anche per andare a lavoro a bruxelles anche con i rigori invernali e le strade ghiacciate vedo gente con bici da corsa in carbonio circolare per strada.
C'è molto più rispetto degli automobilisti in generale, ma diciamo che qui troppi hanno l'abitudine di stare in mezzo la strada, però ci sono raramente automobilisti che strombazzano.... anche perchè c'è un codice stradale che tutela il soggetto più debole sulla strada.
In secondo luogo ritengo che il nostro movimento amatoriale sia più esasperato ed il livello più alto. Qui ci sono poche gare per amatori e tantissime cicloturistiche. Se da noi sono un ciclista di medio livello che in pianura non fa la differenza e sto spesso nella pancia del gruppo, mentre in salita mi difendo abbastanza bene e riesco spesso a stare con i primi, qui salite ce ne sono poche, decisamente ci sono dei muri, dove conta più la potenza che il rapporto peso/potenza. Per fare un esempio raramente qui si trova il 50enne che stacca colui che ha 10/15 anni di meno, anche perchè il baby pensionato qui non sta tutti i giorni in bici per fare gare la domenica, ma si gode il panorama. Sono pochi gli amatori che fanno intorno ai 10.000 km l'anno e molti se mai cavalcano una bici nei fine settimana nelle randonneur (la più famosa quella che riprende il giro delle fiandre), come per noi è la classica partitella di calcio del sabato.
Qual'è la votra esperienza?
Una volta ricordo fu fatto un sondaggio del genere, ma sul cerca non ho trovato niente, comunque sarebbe bello non dire solamente dove si pratica ciclismo al di fuori dei nostri confini nazionali, ma soprattutto le differenze nell'ambito dei movimenti amatoriali.
Per quanto mi riguarda ho cominciato a fare ciclismo sportivo proprio durante la mia prima visita di lavoro all'estero in Belgio e dopo altri 4 anni sono ritornato qui, non ho pedalato solamente con Belgi, Valloni e fiamminghi (chi vive qui può capire la differenza), ma anche con inglesi, norvegesi, francesi, olandesi (altra patria del ciclismo in tutti i sensi) e danesi.
La differenza principale sta nel modo di vivere il ciclismo, qui è una vera passione per l'amatore, ma anche uno stile di vita per intenderci non usa la bici solo per fare sport anche per andare a lavoro a bruxelles anche con i rigori invernali e le strade ghiacciate vedo gente con bici da corsa in carbonio circolare per strada.
C'è molto più rispetto degli automobilisti in generale, ma diciamo che qui troppi hanno l'abitudine di stare in mezzo la strada, però ci sono raramente automobilisti che strombazzano.... anche perchè c'è un codice stradale che tutela il soggetto più debole sulla strada.
In secondo luogo ritengo che il nostro movimento amatoriale sia più esasperato ed il livello più alto. Qui ci sono poche gare per amatori e tantissime cicloturistiche. Se da noi sono un ciclista di medio livello che in pianura non fa la differenza e sto spesso nella pancia del gruppo, mentre in salita mi difendo abbastanza bene e riesco spesso a stare con i primi, qui salite ce ne sono poche, decisamente ci sono dei muri, dove conta più la potenza che il rapporto peso/potenza. Per fare un esempio raramente qui si trova il 50enne che stacca colui che ha 10/15 anni di meno, anche perchè il baby pensionato qui non sta tutti i giorni in bici per fare gare la domenica, ma si gode il panorama. Sono pochi gli amatori che fanno intorno ai 10.000 km l'anno e molti se mai cavalcano una bici nei fine settimana nelle randonneur (la più famosa quella che riprende il giro delle fiandre), come per noi è la classica partitella di calcio del sabato.
Qual'è la votra esperienza?