resta un corridore assurdo.......pensare che un mese fa' si giocava il mondiale su strada.....
resta un corridore assurdo.......pensare che un mese fa' si giocava il mondiale su strada.....
infatti e' questa la cosa assurda........vince in MTB una settimana dopo su strada come se nulla fosse.....stacca 3 settimane poi ritorna a vincere sul cross.........come atleta potenzialmente e' tecnicamente si puo' considerare il fenomeno del ciclismo almeno di questi ultimi 50 anni se continua con stagioni stile 2019Oltre l'immaginabile. Decenni di picchi di forma e di scienza della preparazione atletica finiti nel cesso.
Oltre l'immaginabile. Decenni di picchi di forma e di scienza della preparazione atletica finiti nel cesso.
A me non pare proprio che Van der Poel trascenda i concetti di programmazione e gestione della forma. Il primo ad esserne consapevole è lui, visto che nella fenomenale stagione scorsa ha volontariamente rinunciato a robetta come Parigi-Roubaix, Coppa del mondo di ciclocross, coppa del mondo di mountain bike, campionato del mondo di mountain bike...
Anche l'andare forte tutto l'anno non è un'invenzione sua, non è forse Valverde la migliore dimostrazione vivente?
Quello che mi sembra sia un po' confuso sia il QUANTO forte vada Van der Poel, per tutto l'anno.
Su strada ha già vinto oltre venti corse, ma quasi tutte di secondo (ma anche terzo e quarto) piano. E bisognerebbe prendere atto del fatto che nel ciclocross e nella mountain bike il livello è estremamente più basso rispetto alla strada. Questo aiuta enormemente un fenomeno (perché tale è) come Van Der Poel a vincere sempre: non gli serve essere sempre al top, visto che la concorrenza, in queste due discipline è (relativamente, per carità) bassa.
Ogni commento di gare di ciclocross o mountain bike inizia con considerazioni sulle posizioni in griglia, sulla difficoltà di rimontare, su come tutti partano a mille, ecc. Ma nessuno si ricorda di Rio 2016? Sagan partendo letteralmente dal fondo tempo 1 minuto ed era davanti a tutti con la bocca chiusa. Poi è andata come è andata, ma a livello fisico non c'è paragone tra gli stradisti e il resto del mondo.
Van Der Poel può vincere qualsiasi gara? Si è già detto per Sagan, Gilbert, Cancellara, Moscon (!), e mica eoni fa eh, il ricordo dovrebbe essere recente.
Van Der Poel è il fenomeno degli ultimi 50 anni? E Evenepoel? E Bernal, Sagan, Gilbert, Cancellara, Valverde, Froome, Contador, Armstrong, Boonen, Museeuw, Kelly, Indurain, Moser, Hinault?
Mi pare che ti sei perso il quarto posto al fiandre all'esordio e la vittoria all'Amstel all'esordio.
Per gli avversari in MTB e cross credo che sminuire il livello di Shurter non sia molto corretto (qualche appassionato di MTB potrebbe bannarti solo per averlo pensato) , tanto meno quello di Van Aert.
Poi che possa vincere qualsiasi gara (su strada) credo che non sarà possibile. Sicuramente in salita o nelle classifiche generali dei GT non può essere competitivo (per banali questioni di stazza fisica e caratteristiche atletiche, del resto è competitivo negli sprint). Le varie classiche potenzialmente sì: Sanremo, al Fiandre, alla Roubaix certamente, la Liegi forse (c'è riuscito il padre al quale assomiglia molto ma in anni precedenti alla iperspecializzazione cominciata negli anni 90. Il padre ha top10 in tutte e cinque classiche monumento, vittorie a fiandre e liegi). Poi che ci riesca sarà tutto da vedere.
Quello che è più interessante, di Van der Poel, è la sicurezza con cui affronta le sfide, al di là delle pressioni (enormi) della stampa e dei tifosi.
Questa primavera alla Roubaix (adattissima a lui) ha deciso di non andarci perchè confliggeva coi i programmi di MTB. E non ci è andato.
In MTB poteva vincere la classifica di coppa del mondo ma ha rinunciato all'ultima prova per preparare il mondiale su strada, e non gliene fregato niente di cambiare i programmi anche se era in testa alla classifica. Idem i mondiali di MTB, doveva preparare quelli su strada.
Adesso correrà i cross:
“I want to ride as many races as possible." In January he will go on training camp, so he won't ride the World Cup in Nommay.
No training camp in Spain in December and no Christmas break this cyclocross season for him"
(quindi niente riposo a Natale e salterà la gara francese dove, per via del nonno, ha più tifosi che in Olanda)
Immagino che su strada il programma sarà quello dello scorso anno visto che dopo deve preparare il cross country per Tokyo e dopo le olimpiadi (se la sua squadra verrà invitata) esordirà nei grandi giri alla Vuelta.
Per tornare alla tua domanda: Van Der Poel è il fenomeno degli ultimi 50 anni?
Comincia a esserci qualche indizio...
dire che vince solo corse di secondo terzo o quarto piano non e' un' assurdita'........ovviamente non serve neanche continuare a discuttere,per capirci il mondiale lo stava vincendo facile anche su strada...una crisi di fame con quel tempo poteva starci....ma era la' comunque....ed il mondiale non mi sembra sia la corsa del paeseA me non pare proprio che Van der Poel trascenda i concetti di programmazione e gestione della forma. Il primo ad esserne consapevole è lui, visto che nella fenomenale stagione scorsa ha volontariamente rinunciato a robetta come Parigi-Roubaix, Coppa del mondo di ciclocross, coppa del mondo di mountain bike, campionato del mondo di mountain bike...
Anche l'andare forte tutto l'anno non è un'invenzione sua, non è forse Valverde la migliore dimostrazione vivente?
Quello che mi sembra sia un po' confuso sia il QUANTO forte vada Van der Poel, per tutto l'anno.
Su strada ha già vinto oltre venti corse, ma quasi tutte di secondo (ma anche terzo e quarto) piano. E bisognerebbe prendere atto del fatto che nel ciclocross e nella mountain bike il livello è estremamente più basso rispetto alla strada. Questo aiuta enormemente un fenomeno (perché tale è) come Van Der Poel a vincere sempre: non gli serve essere sempre al top, visto che la concorrenza, in queste due discipline è (relativamente, per carità) bassa.
Ogni commento di gare di ciclocross o mountain bike inizia con considerazioni sulle posizioni in griglia, sulla difficoltà di rimontare, su come tutti partano a mille, ecc. Ma nessuno si ricorda di Rio 2016? Sagan partendo letteralmente dal fondo tempo 1 minuto ed era davanti a tutti con la bocca chiusa. Poi è andata come è andata, ma a livello fisico non c'è paragone tra gli stradisti e il resto del mondo.
Van Der Poel può vincere qualsiasi gara? Si è già detto per Sagan, Gilbert, Cancellara, Moscon (!), e mica eoni fa eh, il ricordo dovrebbe essere recente.
Van Der Poel è il fenomeno degli ultimi 50 anni? E Evenepoel? E Bernal, Sagan, Gilbert, Cancellara, Valverde, Froome, Contador, Armstrong, Boonen, Museeuw, Kelly, Indurain, Moser, Hinault?
Sono parzialmente d'accordo con te, tuttavia, converrete tutti con me, sul fatto che la poliedricità e la costanza di questo ragazzo sono davvero impressionanti, oserei dire pressoché uniche, perlomeno negli ultimi 20/30 anni.Non mi sono perso niente, non ho messo un quasi a caso, citando i suoi risultati su strada.
Schurter è un altro fuori categoria per la MTB: 5 mondiali di fila, due anni fa ha vinto tutte le prove di CdM e per me vincerà Tokyo l'anno prossimo. Lo svizzero però non sposta il livello per il resto della banda, che dopo Absalon e prima dell'olandese di fatto non gli ha offerto rivali credibili.
Discorso analogo per Van Aert, che (soprattutto fino a due anni fa, quando ha iniziato a spostare maggiormente il focus sulla strada) nel ciclocross faceva gli stessi solchi di Van der Poel, confermando il livello generale non eccelso.
Sul suo modo di affrontare la stagione mi pare che siamo perfettamente d'accordo: i suoi risultati sono il frutto (anche) di un grande lavoro di programmazione e non solo del suo eccezionale talento. Che pare invece essere il pensiero dominante quando si legge che salta di disciplina in disciplina.
Tutti i nomi che ho citato (tranne ovviamente Evenepoel, il cui potenziale però appare ancora più grande) hanno ottenuto risultati incomparabilmente migliori di Van Der Poel, che l'olandese si erga al di sopra di tutti loro come fece ai tempi Merckx personalmente lo ritengo molto difficile, di sicuro è prestissimo per annunciarlo.
questo intanto un sopralluogo del percorso di Silvelle valido per il campionato europeo. Sarà tanto fango per cui immagino che i favoriti possano essere quelli di ieri. Tra le donne salgono le quotazioni della Alvarado e scendono quelle delle nostre azzurre, tra i maschi molto probabile un ridimensionamento di Iserbit che fino a sabato aveva sbaragliato il campo, ma come detto da qualcuno ... lunga vita al re!
In effetti l'ho pensato anch'io. Ad ogni modo il fuoristrada sembra su erba che quando sarà il giorno di gara diventerà fango. Li il terreno è estremamente argilloso per cui viste le previsioni anche in caso di bel tempo il giorno di gara sarà senza dubbio molto pesante.Non si capisce tantissimo ma senza fango sarebbe fin troppo facile: comunque faccio notare che gli scalini li hanno fatti con le vecchie traversine ferroviarie di legno che sono un rifiuto pericoloso da smaltire opportunamente e non da utilizzare in manifestazioni pubbliche. Se arriva l'ASL o l'ARPAV gli chiude tutto, ahahahah
(un po' esagero e spero che non succeda, ma le traversine di treno non si dovrebbero usare proprio...)
dire che vince solo corse di secondo terzo o quarto piano non e' un' assurdita'........ovviamente non serve neanche continuare a discuttere,per capirci il mondiale lo stava vincendo facile anche su strada...una crisi di fame con quel tempo poteva starci....ma era la' comunque....ed il mondiale non mi sembra sia la corsa del paese
Metterlo fra i più grandi talenti del ciclismo degli ultimi venti/trenta anni non mi pare fuori luogo visto quello che ha già fatto vedere, il tempo ( e davanti ne ha ancora parecchio) ci dirà se è davvero uno dei più grandi.
Ha vinto l'Amstel come corsa di primo piano, la Dwars/Attraverso le Fiandre e se vogliamo la Freccia del Brabante come corse di secondo piano. Fine. Ne ha anche corse pochissime, per carità, ma le somme si tirano alla fine, altrimenti dopo il 2004 di Cunego...
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