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Ciclocross - stagione 2019/20
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<blockquote data-quote="dinute" data-source="post: 6572497" data-attributes="member: 15666"><p>Nell'attesa del grande show di MvdP vi ricordo le sconfitte più micidiali degli ultimi anni (su 5, MvdP compare 2 volte):</p><p><strong>2017 Lussemburgo</strong>: doveva esserci neve e ghiaccio, invece le temperature si alzano e il percorso (disegnato da Adrie van der Poel, tante furono le polemiche a causa di questo in Belgio) diventa fangoso. Il tracciato si snoda in un parco che era una vecchia discarica di una fabbrica di vetro. Dopo pochi giri cominciano le forature. MvdP prende il largo ma buca una volta, una seconda...alla fine bucherà 4 volte. Wout van Aert buca solo una volta, montava dei vecchissimi Michelin verdi (l'idea di montarli fu di Niels Albert che lo guidava ai box), non scorrono come i tubolari "moderni" ma resistono ai tagli meglio di quelli degli avversari. Sul palco l'olandese piange ma il giorno dopo si è già ripreso: posta su instagram una foto del cruscotto della sua BMW che lo avvisa che ha bucato e scrive: What? Seriuosly?</p><p><strong>2016 Zolder</strong>: Mvdp guarda un po' vola, arriva a Zolder stra-favorito, sullo stesso percorso ha già vinto dominando poche settimane prima. Ma nella famosa rampa la ruota posteriore gli perde aderenza, deve mettere giù il piede che gli si infila nei raggi della ruota di Van Aert. Il piede non esce, lui e Van Aert perdono 20-30 secondi, per loro è finita. Van den Haar se ne va, sembra il suo giorno, Van der Poel molla. Van Aert no, insegue a testa bassa, il Belgio è tutto con lui, Sven Nys sacrifica le sue possibilità di podio per il giovane compagno. All'ultimo giro Van Aert supera un Van der Haar esausto e vince.</p><p><strong>2009 Hoogerheide</strong>: Lars Boom è il grande favorito, ha corso poco e la preparazione è tutta focalizzata sul tentativo di ripetere la vittoria di Treviso dell'anno prima. Ma in gara è un fantasma, il Belgio una corazzata stile Sky che porta Albert alla vittoria. Boom finirà 20esimo...</p><p><strong>2001 Tabor:</strong> I due favoriti Vervecken e De Clerq si odiano. Due anni prima De Clercq vinse il mondiale in combutta coi gli organizzatori che all'ultimo modificarono il percorso (ma questa è un'altra storia). Adrie Van der Poel parlò senza mezzi termini di complotto. Vervecken definì Mario de Clercq un "bastardo". Ma a Tabor De Clercq rimborsa i suoi debiti: sempre giocando sporco come solo lui sapeva fare. All'ultima rampa di scale (a 300 m dall'arrivo) sono in tre, De clercq, Vervecken e il ceco Dlask. De Clercq spinge il ceco che è costretto a rallentare, Vervecken guadagna 50 m e la vittoria. Ai giorni nostri i due belgi sarebbero squalificati, De Clercq sicuramente. Nelle Fiandre fare le "declercqate" diventa gergo, sinonimo di imbroglio, "gioco sporco".</p><p><strong>Pontchateau 2004</strong>: Nys arriva da grande favorito (come ogni mondiale del resto), insieme a lui a condividere i favori del pronostico e dei tifosi Bart Wellems. Ma mentre Wellens vincerà con una gara perfetta, Nys naufraga, crolla. A fine gara fugge per evitare tifosi e stampa, più tardi dichiarerà: "non sapevo cosa stesse succedendo quel giorno". Gli succedesse pure a Koksijde nel 2012. Quando Mathieu van der Poel crollerà nello stesso modo a Valkenburg la stampa fiamminga parlerà di "sindrome di Pontchateau". E' inutile che vi dica che per me è la più terribile tra quelle di Stoccolma o Stendhal.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="dinute, post: 6572497, member: 15666"] Nell'attesa del grande show di MvdP vi ricordo le sconfitte più micidiali degli ultimi anni (su 5, MvdP compare 2 volte): [B]2017 Lussemburgo[/B]: doveva esserci neve e ghiaccio, invece le temperature si alzano e il percorso (disegnato da Adrie van der Poel, tante furono le polemiche a causa di questo in Belgio) diventa fangoso. Il tracciato si snoda in un parco che era una vecchia discarica di una fabbrica di vetro. Dopo pochi giri cominciano le forature. MvdP prende il largo ma buca una volta, una seconda...alla fine bucherà 4 volte. Wout van Aert buca solo una volta, montava dei vecchissimi Michelin verdi (l'idea di montarli fu di Niels Albert che lo guidava ai box), non scorrono come i tubolari "moderni" ma resistono ai tagli meglio di quelli degli avversari. Sul palco l'olandese piange ma il giorno dopo si è già ripreso: posta su instagram una foto del cruscotto della sua BMW che lo avvisa che ha bucato e scrive: What? Seriuosly? [B]2016 Zolder[/B]: Mvdp guarda un po' vola, arriva a Zolder stra-favorito, sullo stesso percorso ha già vinto dominando poche settimane prima. Ma nella famosa rampa la ruota posteriore gli perde aderenza, deve mettere giù il piede che gli si infila nei raggi della ruota di Van Aert. Il piede non esce, lui e Van Aert perdono 20-30 secondi, per loro è finita. Van den Haar se ne va, sembra il suo giorno, Van der Poel molla. Van Aert no, insegue a testa bassa, il Belgio è tutto con lui, Sven Nys sacrifica le sue possibilità di podio per il giovane compagno. All'ultimo giro Van Aert supera un Van der Haar esausto e vince. [B]2009 Hoogerheide[/B]: Lars Boom è il grande favorito, ha corso poco e la preparazione è tutta focalizzata sul tentativo di ripetere la vittoria di Treviso dell'anno prima. Ma in gara è un fantasma, il Belgio una corazzata stile Sky che porta Albert alla vittoria. Boom finirà 20esimo... [B]2001 Tabor:[/B] I due favoriti Vervecken e De Clerq si odiano. Due anni prima De Clercq vinse il mondiale in combutta coi gli organizzatori che all'ultimo modificarono il percorso (ma questa è un'altra storia). Adrie Van der Poel parlò senza mezzi termini di complotto. Vervecken definì Mario de Clercq un "bastardo". Ma a Tabor De Clercq rimborsa i suoi debiti: sempre giocando sporco come solo lui sapeva fare. All'ultima rampa di scale (a 300 m dall'arrivo) sono in tre, De clercq, Vervecken e il ceco Dlask. De Clercq spinge il ceco che è costretto a rallentare, Vervecken guadagna 50 m e la vittoria. Ai giorni nostri i due belgi sarebbero squalificati, De Clercq sicuramente. Nelle Fiandre fare le "declercqate" diventa gergo, sinonimo di imbroglio, "gioco sporco". [B]Pontchateau 2004[/B]: Nys arriva da grande favorito (come ogni mondiale del resto), insieme a lui a condividere i favori del pronostico e dei tifosi Bart Wellems. Ma mentre Wellens vincerà con una gara perfetta, Nys naufraga, crolla. A fine gara fugge per evitare tifosi e stampa, più tardi dichiarerà: "non sapevo cosa stesse succedendo quel giorno". Gli succedesse pure a Koksijde nel 2012. Quando Mathieu van der Poel crollerà nello stesso modo a Valkenburg la stampa fiamminga parlerà di "sindrome di Pontchateau". E' inutile che vi dica che per me è la più terribile tra quelle di Stoccolma o Stendhal. [/QUOTE]
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