Ciclocross - stagione 2021/22

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
10.117
6.708
Udine
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Uno svizzero pazzo di nome Jan Christen vince a sorpresa la gara maschile degli U19, battendo in volata il belga Aaron Dockx ed il britannico Nathan Smith.
Bici italiana, Guerciotti, per il rossocrociato.
Il grande favorito, l'olandese Haverdings, cade in maniera assurda al secondo giro e rimane sdraiato per una ventina di secondi, buttando via la gara (arriverà nono).
Quindicesimo Luca Paletti.
Ad Haverdings è arrivata una ruota nella schiena, credo che un po' di male deve averlo sentito e gli era andata giù la catena. Ma hai ragione, caduta assurda, l'unico che è caduto in quel punto in 3 giorni di gara.

Christen forse non era il pronosticato numero uno ma è talmente forte (corre tutte le specialità del ciclismo, tranne la bmx...) che forse era l'unico del podio che in un prossimo futuro potrebbe essere nel WT. Tanto che con un anno di U19 da fare ha già firmato il contratto con l'UAE.
 

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Il Belgio ne è uscito un po' con le ossa rotte dal mondiale, terzo nel medagliere. Unica gara dominata l'U23 maschile forse più per demerito dei 3 olandesi che si sono messi a litigare in corsa che per meriti loro (e infatti ha vinto la fuga...).
Ma la vera ecatombe è stata la prova elite maschile. Pidcock ha fatto quello che voleva (3 giri in gruppo senza forzare, 3 giri a tutta, e poi in controllo). Toon è calato subito, Vanthourenhout ci ha provato ma alla fine ha preso quasi un minuto. Iserbyt quando ha provato a seguire Pidcock è andato fuori giri e ha dovuto fare due giri nel gruppo Venturini per recuperare. Gli altri diecimila belgi in gara non sono stati in grado di fare molto. Bravo Van der Haar, basta che non ci siano tavole e lui il risultato lo tira fuori.
 

pedalone della bassa

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9 Ottobre 2013
13.208
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42
modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Uno svizzero pazzo di nome Jan Christen vince a sorpresa la gara maschile degli U19, battendo in volata il belga Aaron Dockx ed il britannico Nathan Smith.
Bici italiana, Guerciotti, per il rossocrociato.
Il grande favorito, l'olandese Haverdings, cade in maniera assurda al secondo giro e rimane sdraiato per una ventina di secondi, buttando via la gara (arriverà nono).
Quindicesimo Luca Paletti.

durante la corsa degli Elite, la commentatrice Ilenia Lazzaro ne ha descritto le qualità come di un "predestinato"
ha detto che è un ragazzo che compete nel cx, nella MTB e pure su strada (andando forte sia a crono che in linea)
e fà anche il quartetto di inseguimento su pista
e tutti molto bene
alla faccia della multidisciplinarietà
 
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bradipus

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23 Luglio 2009
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durante la corsa degli Elite, la commentatrice Ilenia Lazzaro ne ha descritto le qualità come di un "predestinato"
ha detto che è un ragazzo che compete nel cx, nella MTB e pure su strada (andando forte sia a crono che in linea)
e fà anche il quartetto di inseguimento su pista
e tutti molto bene
alla faccia della multidisciplinarietà
Il ragazzo svizzero a me è piaciuto molto, anche per l'approccio 'sbarazzino' alla corsa, però era abbastanza difficile pronosticarlo, dato che nelle tre gare U19 disputate quest'anno in CdM aveva ottenuto un nono, un 15mo ed un 21mo posto (più un decimo agli europei).
Ho visto che in mtb è 63mo nel ranking UCI tra gli junior... probabilmente ha giocato a suo favore il percorso facile che ha esaltato le sue caratteristiche di stradista (più votato alle gare contro il tempo che alle corse in linea, almeno a guardare i suoi risultati del 2021).
 

bradipus

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Il Belgio ne è uscito un po' con le ossa rotte dal mondiale, terzo nel medagliere. Unica gara dominata l'U23 maschile forse più per demerito dei 3 olandesi che si sono messi a litigare in corsa che per meriti loro (e infatti ha vinto la fuga...).
Ma la vera ecatombe è stata la prova elite maschile. Pidcock ha fatto quello che voleva (3 giri in gruppo senza forzare, 3 giri a tutta, e poi in controllo). Toon è calato subito, Vanthourenhout ci ha provato ma alla fine ha preso quasi un minuto. Iserbyt quando ha provato a seguire Pidcock è andato fuori giri e ha dovuto fare due giri nel gruppo Venturini per recuperare. Gli altri diecimila belgi in gara non sono stati in grado di fare molto. Bravo Van der Haar, basta che non ci siano tavole e lui il risultato lo tira fuori.
I belgi hanno fatto tatticamente l'unica cosa che potevano fare per mettere in difficoltà Pidcock, cioè scattare a turno per costringere il britannico ad inseguirli; solo che ad un certo punto lui si è rotto della situazione e se ne è andato, mettendo in campo una superiorità imbarazzante, difficile da prevedere dopo la mezza debacle della domenica precedente ad Hoogerheide.
Così come inaspettata è stata la mezza giornata storta di Iserbyt, beffato anche da un ottimo Van Der Haar.
C'è da dire che quest'anno i 'vecchi' dello squadrone belga sembrano tutti in crisi, al di là di qualche acuto (come quello di Vanthourenhout a Namur): buon per loro che non hanno problemi di ricambio generazionale...
 
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I belgi hanno fatto tatticamente l'unica cosa che potevano fare per mettere in difficoltà Pidcock, cioè scattare a turno per costringere il britannico ad inseguirli; solo che ad un certo punto lui si è rotto della situazione e se ne è andato, mettendo in campo una superiorità imbarazzante, difficile da prevedere dopo la mezza debacle della domenica precedente ad Hoogerheide.
Così come inaspettata è stata la mezza giornata storta di Iserbyt, beffato anche da un ottimo Van Der Haar.
C'è da dire che quest'anno i 'vecchi' dello squadrone belga sembrano tutti in crisi, al di là di qualche acuto (come quello di Vanthourenhout a Namur): buon per loro che non hanno problemi di ricambio generazionale...
Nei primi giri ricordo solo dei timidissimi (ma tanto timidi) allunghi, ma senza che si crei nessuna selezione. I primi tre giri sono stati corsi tra i 6:45 e i 6:50, (Pidcock 6.46, 6.46, 6.52, 6.33, 6.34, 6.39, 6.45, 6.41, 6.49). Iserbyt ha fatto un 6.38 al quarto giro insieme a Pidcock solo che il giro dopo ha stampato un bel 6.52 (perdendo solo in questo giro 18 secondi, una enormità in un percorso simile). I tempi di Pidcock del 4o e 5o giro nessuno li ha avuti nelle gambe. Le tattiche di squadra sono poco più di chiacchere da bar e vaghi propositi nelle interviste pregara. Ieri al massimo Vantourenhout si sarebbe potuto sacrificare per Iserbyt, non certo Schweeck (non corre buon sangue) tanto meno Aerts. Il resto della truppa belga oltre mezzo/un giro coi primi non ha le capacità atletiche di farlo (parlo di Adams, Bastaens, Soete, Vandenbosh).

Domenica scorsa a Hoogerheide non mi stupirebbe che Pidcock abbia anche corso in scioltezza senza forzare al massimo. In questo mi sembra molto più furbo di MvdP e WvA che corrono sempre alla morte che sia il Fiandre o il Gran Premio Bar agli Amici di Adorgnano.
 

bradipus

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Nei primi giri ricordo solo dei timidissimi (ma tanto timidi) allunghi, ma senza che si crei nessuna selezione. I primi tre giri sono stati corsi tra i 6:45 e i 6:50, (Pidcock 6.46, 6.46, 6.52, 6.33, 6.34, 6.39, 6.45, 6.41, 6.49). Iserbyt ha fatto un 6.38 al quarto giro insieme a Pidcock solo che il giro dopo ha stampato un bel 6.52 (perdendo solo in questo giro 18 secondi, una enormità in un percorso simile). I tempi di Pidcock del 4o e 5o giro nessuno li ha avuti nelle gambe. Le tattiche di squadra sono poco più di chiacchere da bar e vaghi propositi nelle interviste pregara. Ieri al massimo Vantourenhout si sarebbe potuto sacrificare per Iserbyt, non certo Schweeck (non corre buon sangue) tanto meno Aerts. Il resto della truppa belga oltre mezzo/un giro coi primi non ha le capacità atletiche di farlo (parlo di Adams, Bastaens, Soete, Vandenbosh).

Domenica scorsa a Hoogerheide non mi stupirebbe che Pidcock abbia anche corso in scioltezza senza forzare al massimo. In questo mi sembra molto più furbo di MvdP e WvA che corrono sempre alla morte che sia il Fiandre o il Gran Premio Bar agli Amici di Adorgnano.
Probabilmente i belgi più di così non riescono a fare, è evidente il calo che le 'vecchie glorie' hanno avuto in questa stagione.
D'altra parte, tolto Iserbyt, sono tutti intorno ai trent'anni, e hanno un 'buco' generazionale tra loro ed i giovani U23; sono veramente pochi, nella parte 'alta' del ranking, quelli nati tra il 1995 ed il 2000.

Sulla gara di Pidcock di domenica può darsi che tu abbia ragione: fosse così, l'inglese dimostrerebbe di avere una gran testa, il che lo porterebbe ad avere una carriera lunga e molto focalizzata sugli obiettivi importanti.
 

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Maglia Gialla
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Probabilmente i belgi più di così non riescono a fare, è evidente il calo che le 'vecchie glorie' hanno avuto in questa stagione.
D'altra parte, tolto Iserbyt, sono tutti intorno ai trent'anni, e hanno un 'buco' generazionale tra loro ed i giovani U23; sono veramente pochi, nella parte 'alta' del ranking, quelli nati tra il 1995 ed il 2000.
Gli olandesi sembrano prevalere anche se c'è un maggiore abbandono della specialità dopo le categorie giovanili. Probabilmente in Belgio si guadagna decentemente per cui anche un Bastaens (per esempio) si costruisce una carriera decennale senza grandi risultati.
In belgio c'è comunque una voragine nel settore femminile.
 

bradipus

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Gli olandesi sembrano prevalere anche se c'è un maggiore abbandono della specialità dopo le categorie giovanili. Probabilmente in Belgio si guadagna decentemente per cui anche un Bastaens (per esempio) si costruisce una carriera decennale senza grandi risultati.
In belgio c'è comunque una voragine nel settore femminile.
Può essere, il che li porta da una parte a riuscire a 'fare il mestiere' senza grossi problemi, dall'altra ad arrivare a trent'anni belli spremuti.

Sul settore femminile, che seguo sempre con grande interesse, mi sono sempre chiesto come mai una nazione con grande tradizione ciclistica come il Belgio non abbia mai avuto molte cicliste di livello; il paragone con la vicina Olanda è impietoso.
Su strada, tolta Lotte Kopecky (ottava nel ranking UCI e iridata su pista) e ritirata Jolien D'Hoore, c'è il vuoto.
Nel ciclocross, con il declino di Sanne Cant, in prospettiva hanno solo la ex iridata U23 Norbert Riberolle (peraltro francese di nascita e diventata belga quest'anno); Alicia Franck ha già 28 anni e non è che abbia combinato granché finora. La dice lunga il fatto che la quarta belga nel ranking sia ancora Ellen Van Loy, 41 anni, e che lo scorso anno al campionato nazionale sia arrivata seconda la già citata Kopecky...
Anche nella mtb non hanno nessuno (una sola rappresentante tra le prime cento del ranking, una trentanovenne).
Veramente strano, forse alle ragazze belghe non piace andare in bici, o forse è solo un problema di cultura sportiva: anche negli altri sport non mi vengono in mente sportive di alto livello, tolta la eptatleta Nafi Thiam.
 

ildoppingnonvincemai

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nome proprio "Morgana"
Probabilmente i belgi più di così non riescono a fare, è evidente il calo che le 'vecchie glorie' hanno avuto in questa stagione.
D'altra parte, tolto Iserbyt, sono tutti intorno ai trent'anni, e hanno un 'buco' generazionale tra loro ed i giovani U23; sono veramente pochi, nella parte 'alta' del ranking, quelli nati tra il 1995 ed il 2000.

Sulla gara di Pidcock di domenica può darsi che tu abbia ragione: fosse così, l'inglese dimostrerebbe di avere una gran testa, il che lo porterebbe ad avere una carriera lunga e molto focalizzata sugli obiettivi importanti.
Io credo sia più probabile che domenica scorsa Pidcock fosse imballato da carichi di lavori importanti mentre nell'ultima settimana abbia rifinito a dovere la condizione per essere al 100% dove bisognava essere al 100%
 
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Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Comunque Pidcock scherzando scherzando in 6 mesi si e' vinto Olimnpiadi in MTB e mondiali nel ciclocross.........non direi ultimo arrivato
E direi che comincia a essere anche costosetto per gli sponsor personali, credo che northwave se lo sia perso per strada, visto che al mondiale ha usato scarpe Specialized camuffate.
 
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Comunque Pidcock scherzando scherzando in 6 mesi si e' vinto Olimnpiadi in MTB e mondiali nel ciclocross.........non direi ultimo arrivato

durane la telecronaca dicevano che avesse come quello di diventare il primo ad essere contemporaneamente campione del mondo di cx, mtb e strada
il primo è andato, sul secondo, ha serie probabilità, ma sul terzo, se non erro, il percorso dei prossimi mondiali è "abbastanza facile"......
dovrebbero essere altri i favoriti principali
 

bradipus

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durane la telecronaca dicevano che avesse come quello di diventare il primo ad essere contemporaneamente campione del mondo di cx, mtb e strada
il primo è andato, sul secondo, ha serie probabilità, ma sul terzo, se non erro, il percorso dei prossimi mondiali è "abbastanza facile"......
dovrebbero essere altri i favoriti principali
il primo maschio, perché LA prima c'è già stata...
 

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Ötztalnauta
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durane la telecronaca dicevano che avesse come quello di diventare il primo ad essere contemporaneamente campione del mondo di cx, mtb e strada
il primo è andato, sul secondo, ha serie probabilità, ma sul terzo, se non erro, il percorso dei prossimi mondiali è "abbastanza facile"......
dovrebbero essere altri i favoriti principali
Tra l'altro si corre a Les Gets, che a detta sua è il tracciato che preferisce.
Wollogong pare sia un tracciato tecnico, potrebbe giocarsela...
 

dinute

Maglia Gialla
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Notizzia bbbomba!!!

il gruppo di atleti della Tormans CX lascerà il gruppo della intermarchè per legarsi da gennaio 2023 alla Quickstep che aprirà una sezione della squadra dedicata al ciclocross sotto la guida di Peeters. Anche Zoe Backsted (già ora tesserata con Tormans CX) arriverà nella squadra femminile della QST
 
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