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Club assemblate (seconda parte)
Testo
<blockquote data-quote="CiccioneInBici" data-source="post: 5875970" data-attributes="member: 88220"><p>Impostazione inevitabilmente tradizionale, visto che l'ultima coppia che ho assemblato era (almeno 10 anni fa) con i classicissimi Mavic Open Pro 32 F, avanti e dietro in seconda + Chorus 10V + raggi acciaio DB (ma prima m'ero concesso pure una radiale anteriore, su cerchi FCS).</p><p>Devo dunque aggiornarmi, ma sembra questione complicata.</p><p></p><p>Intanto ringrazio dell'attenzione, con un gesto di cortesia che offre una considerazione: già tempo fa assemblare sembrava una faccenda per pochi ma oggi, a giudicare dai commenti (in altri spazi virtuali) sembra perfino una cosa da deficienti, vista la grande offerta di preassemblate.</p><p>Sto cercando di capire, per questo mi sto facendo delle configurazioni che condividerò qui per una valutazione comune. Si tratterà di capire se il rapporto qualità/prezzo è superiore rispetto alle preassemblate, al netto del piacere di farsi una ruota unica (io ci voglio mettere due spicchi di raggi colorati per fare farfalle di raggi rossi!).</p><p></p><p><u>Questione carbonio/alluminio</u>: non si scherza col carbonio, che ha rottura fragile e imprevedibile: se ti molla (magari per un tuo errore di serraggio) ti risvegli in ospedale se va bene. </p><p>Attenzione: un cerchio indeformabile per un assemblaggio casalingo NON TI AIUTA, anzi TI INGANNA perché tu tensioni e il cerchio non risponde! Perciò le mani sul carbonio le metto solo se mi regalano uno di quei centraruote spaziali :-)</p><p></p><p><u>Questione raggi blade</u>. </p><p>I raggi piatti hanno risposta asimettrica e non si saggiano a mano, come ai bei tempi. Devi usare il tensiometro, ammesso che funzioni bene.</p><p>Ma, domanda: si guadagna così tanto coi "blade", visto che si prende pure peso? O è inevitabile il blade quando limiti i fori (tipo 20/24) per assicurare tensione adeguata sul piatto ruote?</p><p></p><p><u>Questione assimetrie</u></p><p>Dalle navigazioni su web ho capito che le uniche asimmetrie gestibili "in privato" si riducono al cerchi DT SWISS Asymmetric, che pare unico nel suo genere e che trovo geniale come soluzione perché consente campanatura più equilibrata, perciò più stabile nel tempo (ovviamente complica calcolo lunghezza raggi, ma confido nel calcolatore DT SWISS).</p><p></p><p><u>Straightpull</u>, ben venga, d'accordo. Mi pare, a naso, che il raggio funzioni pure meglio senza tensioni localizzate sul gomito del j-bend. Però trovo di maggiore estetica una raggiatura posteriore destra-sinistra tutta in seconda, pur con qualche grammo in più. Poi, le raggiature non radiali, avendo il raggio più lungo, sono più tolleranti o più tensionabili (il raggio lavora in regime elastico e l'estensione è perciò limitata).</p><p>Piuttosto, bisogna trovare il mozzo giusto.</p><p></p><p><strong>Per ora apprezzo ogni suggerimento, anche brutale e anche su fornitori di mozzi e cerchi on line in Europa</strong>, per una configurazione di massima che sia (al di là delle esemplificazioni contraddittorie) sopratutto di comfort nella qualità, insomma profili non troppo profondi con robustezza dell'assemblaggio e senza manie di leggerezza (un bel chilo e mezzo va più che bene) se questo consente, come penso e vedo, delle sensibili economie.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CiccioneInBici, post: 5875970, member: 88220"] Impostazione inevitabilmente tradizionale, visto che l'ultima coppia che ho assemblato era (almeno 10 anni fa) con i classicissimi Mavic Open Pro 32 F, avanti e dietro in seconda + Chorus 10V + raggi acciaio DB (ma prima m'ero concesso pure una radiale anteriore, su cerchi FCS). Devo dunque aggiornarmi, ma sembra questione complicata. Intanto ringrazio dell'attenzione, con un gesto di cortesia che offre una considerazione: già tempo fa assemblare sembrava una faccenda per pochi ma oggi, a giudicare dai commenti (in altri spazi virtuali) sembra perfino una cosa da deficienti, vista la grande offerta di preassemblate. Sto cercando di capire, per questo mi sto facendo delle configurazioni che condividerò qui per una valutazione comune. Si tratterà di capire se il rapporto qualità/prezzo è superiore rispetto alle preassemblate, al netto del piacere di farsi una ruota unica (io ci voglio mettere due spicchi di raggi colorati per fare farfalle di raggi rossi!). [U]Questione carbonio/alluminio[/U]: non si scherza col carbonio, che ha rottura fragile e imprevedibile: se ti molla (magari per un tuo errore di serraggio) ti risvegli in ospedale se va bene. Attenzione: un cerchio indeformabile per un assemblaggio casalingo NON TI AIUTA, anzi TI INGANNA perché tu tensioni e il cerchio non risponde! Perciò le mani sul carbonio le metto solo se mi regalano uno di quei centraruote spaziali :-) [U]Questione raggi blade[/U]. I raggi piatti hanno risposta asimettrica e non si saggiano a mano, come ai bei tempi. Devi usare il tensiometro, ammesso che funzioni bene. Ma, domanda: si guadagna così tanto coi "blade", visto che si prende pure peso? O è inevitabile il blade quando limiti i fori (tipo 20/24) per assicurare tensione adeguata sul piatto ruote? [U]Questione assimetrie[/U] Dalle navigazioni su web ho capito che le uniche asimmetrie gestibili "in privato" si riducono al cerchi DT SWISS Asymmetric, che pare unico nel suo genere e che trovo geniale come soluzione perché consente campanatura più equilibrata, perciò più stabile nel tempo (ovviamente complica calcolo lunghezza raggi, ma confido nel calcolatore DT SWISS). [U]Straightpull[/U], ben venga, d'accordo. Mi pare, a naso, che il raggio funzioni pure meglio senza tensioni localizzate sul gomito del j-bend. Però trovo di maggiore estetica una raggiatura posteriore destra-sinistra tutta in seconda, pur con qualche grammo in più. Poi, le raggiature non radiali, avendo il raggio più lungo, sono più tolleranti o più tensionabili (il raggio lavora in regime elastico e l'estensione è perciò limitata). Piuttosto, bisogna trovare il mozzo giusto. [B]Per ora apprezzo ogni suggerimento, anche brutale e anche su fornitori di mozzi e cerchi on line in Europa[/B], per una configurazione di massima che sia (al di là delle esemplificazioni contraddittorie) sopratutto di comfort nella qualità, insomma profili non troppo profondi con robustezza dell'assemblaggio e senza manie di leggerezza (un bel chilo e mezzo va più che bene) se questo consente, come penso e vedo, delle sensibili economie. [/QUOTE]
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