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Club assemblate (seconda parte)
Testo
<blockquote data-quote="CiccioneInBici" data-source="post: 6241652" data-attributes="member: 88220"><p>Non ho mai rotto un raggio su una ruota mia, mentre m'è successo per ruote assemblate da altri (motivo per cui ho cominciato a farmele io), e non ho mai avuto un peso inferiore a 76 kg. E devo dire che di raggi rotti in decenni di gruppi ne ho visti davvero pochi. Un caso non è statistica, però vale la pena fare qualche calcolo.</p><p>In Meccanica si parla di "rottura a fatica "(almeno ai tempi miei, ho studiato negli anni '70) quando la rottura si manifesta per sollecitazioni molto più basse di quelle "critiche" (uso termini non tecnici, per capirsi) e dopo 1 milione di cicli. Se ipotizziamo che un praticante medio faccia con una ruota 8.000 km/anno, il raggio alla fin fine subisce 4 milioni di cicli, ogni anno. Questo per dire che, secondo me, se rompi un raggio i motivi sono altri e credo siano da ricercare nell'accuratezza delle lavorazioni del mozzo, nella qualità del raggio, in sovra-tensionamenti occasionali che incrudiscono gli acciai e li fragilizzano, abbassando i carichi di snervamento/rottura e innescando gli effetti di una più facile rottura a fatica.</p><p>Deduco ciò anche dal fatto che ho visto rompere raggi solo sul drive side, il più tensionato, mentre sul lato opposto ho visto solo allentamenti di nipple.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CiccioneInBici, post: 6241652, member: 88220"] Non ho mai rotto un raggio su una ruota mia, mentre m'è successo per ruote assemblate da altri (motivo per cui ho cominciato a farmele io), e non ho mai avuto un peso inferiore a 76 kg. E devo dire che di raggi rotti in decenni di gruppi ne ho visti davvero pochi. Un caso non è statistica, però vale la pena fare qualche calcolo. In Meccanica si parla di "rottura a fatica "(almeno ai tempi miei, ho studiato negli anni '70) quando la rottura si manifesta per sollecitazioni molto più basse di quelle "critiche" (uso termini non tecnici, per capirsi) e dopo 1 milione di cicli. Se ipotizziamo che un praticante medio faccia con una ruota 8.000 km/anno, il raggio alla fin fine subisce 4 milioni di cicli, ogni anno. Questo per dire che, secondo me, se rompi un raggio i motivi sono altri e credo siano da ricercare nell'accuratezza delle lavorazioni del mozzo, nella qualità del raggio, in sovra-tensionamenti occasionali che incrudiscono gli acciai e li fragilizzano, abbassando i carichi di snervamento/rottura e innescando gli effetti di una più facile rottura a fatica. Deduco ciò anche dal fatto che ho visto rompere raggi solo sul drive side, il più tensionato, mentre sul lato opposto ho visto solo allentamenti di nipple. [/QUOTE]
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