Come mi è venuta di andare in bici?

guido laurenti

Novellino
16 Luglio 2009
58
8
cuneo
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Ciao a tutti
Vi racconto come mi e' venuta la bizzarra stravagante e per certi versi assurda idea di salire su di una bici a 30 anni.
Prima dell' arrivo della mountain bike , non pensavo salire nemmeno su di una Graziella. Adesso in garage ci sono 6 biciclette tra rampichini e corsa piu' una Graziella.
Benedetto il giorno che si è inventata la bicicletta da montagna.
Lo diro' sempre , la bici con la tripla ha messo in sella un casino di gente. Prendi uno come me. Se fossi salito su una da corsa con 42-53 non sarei andato da nessuna parte, avrei pensato subito che tanto non ce la faccio e tutto moriva lì.
Corre l' anno '89, scoppia la moda del rampichino.
Ne vendono una cosa esagerata, lo compriamo anche noi, un gruppo di amici, tutti intorno ai 30 anni, tanto per fare un po' di sport.
Le prime uscite sono tremende, si và su in montagna anche in alto, e più quello che ti porti la bici a spalle che quello che ci pedali.
Si porta pranzo e ci si diverte un sacco a scendere. Non tanto a salire, perche' lo spirito giusto del ciclismo deve ancora prendermi.
Il primo anno lo passo così tra un ' escursione e l' altra solo di domenica. Il secondo anno si inizia a pedalare già in febbraio, a metà stagione la marcia inserita e' un 'altra.
Iniziamo così a divertirci anche in salita.
Appena cambiano le ore a Marzo si inizia a fare le gite serali.
Quì a Cuneo le montagne non mancano.
Ci sono un sacco di sentieri nei boschi a 5 minuti di macchina da casa . Ritrovo alle 19, salita ancora al chiaro , cena al sacco e discesa di notte con i frontalini per illuminare il sentiero.
Che risate, c'è chi si perde e finisce fuori strada, altri che non si orientano e finiscono in piazza del paese vicino a dove abbiamo lasciato le macchine e arrivano mezz' ora dopo.
Per 3 anni la bicicletta per noi si chiama mountauin bike. non si conoscono altre, non siamo attratti dalle bici da corsa.
Si pensa che pedalare su strada in mezzo al traffico non sia per niente divertente, si crede che non si riuscirebbe a fare tanti km e tante ore in bicicletta.
Si partecipa così solo a qualche raduno di mountain. All' inizio degli anni '90 sono tantissimi i club che ne organizzano. A Fiammenga, un paese a 20 km da casa, ci si ritrova a Settembre per una lunga escursione.
Il nome del raduno è " Sui sentieri di Napoleone" e siamo sempre 400 iscritti. Si sale fino a Pratonevoso, il totale dei km è sempre attorno ai 70 e in mountain non sono pochi. Arriva così la primavera del '92 , il fratello viene contagiato dalla bici da corsa.
Ne compra una di seconda mano, è un po' grande per me, ma non importa. Per provare và benissimo. Io ci provo. Sono ben allenato dalla mountain, mi spingo lontano da casa preso dall' euforia di avere scoperto quanto sia bello pedalare su una specialissima.
Totale 120 km tutti di pianura nella prima uscita. Mica male.
Faccio che prenderne una anch'io. Dopo un paio di uscite già ne sono innamorato.
Provo a fare qualche colle importante, in salita grazie al mio peso piuma riesco a salire anche se a velocità di uno a piedi. Quì da noi si corre la Fausto Coppi, una Gran fondo bella tosta.
Il percorso è lungo 243 km, ci sono in frequenza il colle dell' Agnello di 2744 mt , poi il colle del Vars di 2300 mt e infine il Maddalena di 2000 mt di altezza. Uno che abita a Cuneo come me e ha la passione della bici , almeno una volta nella vita la deve provare. Ok ci provo.
Continua..........................
 

Febox

Apprendista Passista
24 Febbraio 2008
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Lavalledellelacrime....
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Bici
Canyon Cf SLX
Ciao a tutti
Benedetto il giorno che si è inventata la bicicletta da montagna.
Lo diro' sempre , la bici con la tripla ha messo in sella un casino di gente. Prendi uno come me. Se fossi salito su una da corsa con 42-53 non sarei andato da nessuna parte, avrei pensato subito che tanto non ce la faccio e tutto moriva lì.

Proprio vero. Sacrosante parole. Molti sono arrivati alla BDC attraverso la MTB. Io sono uno di quelli, ma ne conosco tantissimi che hanno fatto lo stesso.
 

guido laurenti

Novellino
16 Luglio 2009
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cuneo
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Bel racconto!Come ti invidio, in quella zona c'è solo l'imbarazzo della scelta....

Ieri salita al Fauniera dalla parte di Demonte
25 km di salita dalla piazza del paese allo scollinamento dove è situato il monumento a Pantani. Salendo incontro una coppia di 60enni, lui in mountain, si vede che è ben allenato. Sta salendo con un bel passo , a ruota la moglie pedala su una bici elettrica . Porca miseria gli tiene le ruote
come niente fosse, non sembra neanche tanto impegnata. Ma quanto cavolo spingono 'ste bici.....
Tra qualche anno potrei prenderne una anch'io
 

guido laurenti

Novellino
16 Luglio 2009
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cuneo
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Mercoledì scorso risalita al Fauniera di nuovo da Demonte
il mio amico Nino aveva bisogno di compagnia così non l'ho lasciato solo.........
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taeon82

Apprendista Velocista
25 Maggio 2009
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San donà di piave
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Bici
De rosa Merak
Ciao a tutti
Vi racconto come mi e' venuta la bizzarra stravagante e per certi versi assurda idea di salire su di una bici a 30 anni.
Prima dell' arrivo della mountain bike , non pensavo salire nemmeno su di una Graziella. Adesso in garage ci sono 6 biciclette tra rampichini e corsa piu' una Graziella.
Benedetto il giorno che si è inventata la bicicletta da montagna.
Lo diro' sempre , la bici con la tripla ha messo in sella un casino di gente. Prendi uno come me. Se fossi salito su una da corsa con 42-53 non sarei andato da nessuna parte, avrei pensato subito che tanto non ce la faccio e tutto moriva lì.
Corre l' anno '89, scoppia la moda del rampichino.
Ne vendono una cosa esagerata, lo compriamo anche noi, un gruppo di amici, tutti intorno ai 30 anni, tanto per fare un po' di sport.
Le prime uscite sono tremende, si và su in montagna anche in alto, e più quello che ti porti la bici a spalle che quello che ci pedali.
Si porta pranzo e ci si diverte un sacco a scendere. Non tanto a salire, perche' lo spirito giusto del ciclismo deve ancora prendermi.
Il primo anno lo passo così tra un ' escursione e l' altra solo di domenica. Il secondo anno si inizia a pedalare già in febbraio, a metà stagione la marcia inserita e' un 'altra.
Iniziamo così a divertirci anche in salita.
Appena cambiano le ore a Marzo si inizia a fare le gite serali.
Quì a Cuneo le montagne non mancano.
Ci sono un sacco di sentieri nei boschi a 5 minuti di macchina da casa . Ritrovo alle 19, salita ancora al chiaro , cena al sacco e discesa di notte con i frontalini per illuminare il sentiero.
Che risate, c'è chi si perde e finisce fuori strada, altri che non si orientano e finiscono in piazza del paese vicino a dove abbiamo lasciato le macchine e arrivano mezz' ora dopo.
Per 3 anni la bicicletta per noi si chiama mountauin bike. non si conoscono altre, non siamo attratti dalle bici da corsa.
Si pensa che pedalare su strada in mezzo al traffico non sia per niente divertente, si crede che non si riuscirebbe a fare tanti km e tante ore in bicicletta.
Si partecipa così solo a qualche raduno di mountain. All' inizio degli anni '90 sono tantissimi i club che ne organizzano. A Fiammenga, un paese a 20 km da casa, ci si ritrova a Settembre per una lunga escursione.
Il nome del raduno è " Sui sentieri di Napoleone" e siamo sempre 400 iscritti. Si sale fino a Pratonevoso, il totale dei km è sempre attorno ai 70 e in mountain non sono pochi. Arriva così la primavera del '92 , il fratello viene contagiato dalla bici da corsa.
Ne compra una di seconda mano, è un po' grande per me, ma non importa. Per provare và benissimo. Io ci provo. Sono ben allenato dalla mountain, mi spingo lontano da casa preso dall' euforia di avere scoperto quanto sia bello pedalare su una specialissima.
Totale 120 km tutti di pianura nella prima uscita. Mica male.
Faccio che prenderne una anch'io. Dopo un paio di uscite già ne sono innamorato.
Provo a fare qualche colle importante, in salita grazie al mio peso piuma riesco a salire anche se a velocità di uno a piedi. Quì da noi si corre la Fausto Coppi, una Gran fondo bella tosta.
Il percorso è lungo 243 km, ci sono in frequenza il colle dell' Agnello di 2744 mt , poi il colle del Vars di 2300 mt e infine il Maddalena di 2000 mt di altezza. Uno che abita a Cuneo come me e ha la passione della bici , almeno una volta nella vita la deve provare. Ok ci provo.
Continua..........................
pensa che io sono di jesolo e per vedere una salita devo sognarmela tutta la settimana......per poi poterla fare solo il sabato o la domenica!!!!tempo permettendo!!!!e prendendomi parole dalla donna perchè arrivano i conti dell'autostrada e del benzinaio!!!!!!
 

guido laurenti

Novellino
16 Luglio 2009
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cuneo
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pensa che io sono di jesolo e per vedere una salita devo sognarmela tutta la settimana......per poi poterla fare solo il sabato o la domenica!!!!tempo permettendo!!!!e prendendomi parole dalla donna perchè arrivano i conti dell'autostrada e del benzinaio!!!!!!

Ti capisco veramente!!!!
A me personalmente la cosa che dà più soddisfazione e' scalare un colle importante, se vieni a Cuneo fammi sapere che ti do' qualche dritta sulle salite , lunghezza pendenza ecc.
 

Angelo.2701

Apprendista Scalatore
5 Febbraio 2008
2.222
196
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Verona
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Bici
Tagliaro, Look 785 Huez 105
Quì da noi si corre la Fausto Coppi, una Gran fondo bella tosta.
Il percorso è lungo 243 km, ci sono in frequenza il colle dell' Agnello di 2744 mt , poi il colle del Vars di 2300 mt e infine il Maddalena di 2000 mt di altezza. Uno che abita a Cuneo come me e ha la passione della bici , almeno una volta nella vita la deve provare. Ok ci provo.
Continua..........................

Bel racconto! Ma... poi l'hai fatta la GF?
Si è vero molti sono arrivati alla bdc dalla MTB dopo il boom dei primi anni '90: anche per me è andata così.
Ma perchè dici che è una idea bizzarra per un trentenne iniziare ad andare in bicicletta? Io fino a a 4 anni fa ci andavo solo saltuariamente ed ora ho superato gli 8000 km in un anno e di anni ne ho un po' di più di 30!
 

guido laurenti

Novellino
16 Luglio 2009
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Bel racconto! Ma... poi l'hai fatta la GF?
Si è vero molti sono arrivati alla bdc dalla MTB dopo il boom dei primi anni '90: anche per me è andata così.
Ma perchè dici che è una idea bizzarra per un trentenne iniziare ad andare in bicicletta? Io fino a a 4 anni fa ci andavo solo saltuariamente ed ora ho superato gli 8000 km in un anno e di anni ne ho un po' di più di 30!

Mi fà molto piacere la tua domanda , per farti capire perchè è stata una idea un po' stravagante il salire in bici per me, ti chiedo se hai notato qualcosa di strano nella foto sotto. Ti chiederai come mai i pantaloni lunghi in agosto , ebbene la sfiga si è accorta di me molto presto
praticamente subito. A 2 anni mi sono beccato una cosa che mi ha lasciato la gamba sx inerte . Morta completamente. Va bè . Mica potevo accettare sta cosa. Prima in gioventù, ho fatto adattare la moto per il mio problema e ho fatto motocross, poi dopo aver scoperto la MTB e essere folgorato dalla nuova passione, mi sono buttato sulla BDC e sì la GF l'ho fatta per ben 7 volte. Sempre il percorso lungo. Aggiungo 2 BRA-BRA 2 9 colli e una Gimondi sempre lunghe. Sono stato il personaggio del mese su CicloTurismo 05 1998. Grandi soddisfazioni e riconoscimenti da chi come me ama tantissimo la bici.
Ti ringrazio per avermi dato l'occasione per raccontare sta cosa
Ciao
Guido



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mescal

Bioesorcista
7 Settembre 2008
18.952
657
47
Garage - Officina
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Bici
quelle che non usa Peggio
Mi fà molto piacere la tua domanda , per farti capire perchè è stata una idea un po' stravagante il salire in bici per me, ti chiedo se hai notato qualcosa di strano nella foto sotto. Ti chiederai come mai i pantaloni lunghi in agosto , ebbene la sfiga si è accorta di me molto presto
praticamente subito. A 2 anni mi sono beccato una cosa che mi ha lasciato la gamba sx inerte . Morta completamente. Va bè . Mica potevo accettare sta cosa. Prima in gioventù, ho fatto adattare la moto per il mio problema e ho fatto motocross, poi dopo aver scoperto la MTB e essere folgorato dalla nuova passione, mi sono buttato sulla BDC e sì la GF l'ho fatta per ben 7 volte. Sempre il percorso lungo. Aggiungo 2 BRA-BRA 2 9 colli e una Gimondi sempre lunghe. Sono stato il personaggio del mese su CicloTurismo 05 1998. Grandi soddisfazioni e riconoscimenti da chi come me ama tantissimo la bici.
Ti ringrazio per avermi dato l'occasione per raccontare sta cosa
Ciao
Guido

penso tu non sia umano....

o forse sei un ciclista appassionato

qualunque cosa tu sia (:mrgreen:) è bello leggerti, perchè riesci a far trasparire la tua passione per la bici, complimenti per la tua passione, per la tua storia, per la tua bici .... e per la tua gamba!! tanti quà dentro se la sognano assieme alle conigliette di playboy una gamba così!! o-o
 

guido laurenti

Novellino
16 Luglio 2009
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cuneo
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Quì da noi si corre la Fausto Coppi, una Gran fondo bella tosta.
Il percorso è lungo 243 km, ci sono in frequenza il colle dell' Agnello di 2744 mt , poi il colle del Vars di 2300 mt e infine il Maddalena di 2000 mt di altezza. Uno che abita a Cuneo come me e ha la passione della bici , almeno una volta nella vita la deve provare. Ok ci provo.
Continua..........................

Segue...........
Luglio '93 la data della prima volta. La maglia è blu. Bellissima. Mi faccio spiegare dagli esperti cosa devo mangiare e come prepararmi. Mi dicono che la cosa più importante è fare dei bei lunghi, tipo 150 km con salite toste, una settimana prima fare l' ultimo lungo e poi solo più uscite brevi, tipo 50 km prima della Gran fondo.
E così mi adeguo.
Inizio dal giovedì la dieta a base di carboidrati. Per 3 giorni solo pasta. 3 piatti al giorno. Ma la più tosta da mangiare è la pasta delle 5,30 della domenica mattina della corsa.
Cavoli quanto è dura buttarla giù.
Ok partiamo da casa direttamente in bici io e il fratello. A 3 km c'è piazza Galimberti luogo del ritrovo. Alle 6,30 siamo pronti per partire. L' adrenalina è a 1000. WOW. Si alza l' elicottero, vuol dire che si parte.
Ci incolonniamo dietro la macchina del direttore di corsa, per 50 km fino a Sampeyre si viaggia tutti uniti a 25 all' ora. Che figata, senza fatica nel gruppo si fanno i primi 50 km in 2 ore.
Tutti fermi poi in piazza del paese per la procedura di partenza e primo rifornimento. Tutti ne approfittano per pisciare. Alle 9 in punto viene dato il via. Chi punta al risultato si mette in prima fila e parte a razzo. Io che non ho idea di cosa mi aspetta parto al rallentatore .
Mi hanno detto di risparmiare il più possibile le forze. Che nel finale con il Maddalena, una salita di 17 km che arriva dopo 170 km, se si è alla frutta non si sale più e ci si ritira. Ok. Prendo nota di tutto.
Il colle dell' Agnello propio non lo conosco. Arrivo a Chianale dopo 22 km di salita pedalabile, una sbarra alzata è lì a segnare la frontiera con la Francia. 50 mt dopo inizia L' INFERNO. 10 km di salita con pendenza media del 10 %, punte anche al 18 %. Si và sù alla velocità stratosferica dei 6/7 all' ora. Ovviamente non puo' mancare il vento, talmente forte da far cadere più di un ciclista.
Mi capita di superare 2 volte lo stesso concorrente , subito non capisco, poi osservando meglio noto che su qualche macchina con bicicletta sul tetto, ci sono dei partecipanti che si fanno portare un pezzo perchè la salita è troppo dura.
A me personalmente non disturba propio, tanto la gara la prendo come una festa, solo non capisco che soddisfazione si prende uno che ne fà una parte in macchina e un' altra in bici. Mi diranno poi che c'è addirittura chi và in macchina sull' ultimo colle , aspetta che passino i primi e poi scende fino all' arrivo in bici con tanto di maglia e numero di gara per far vedere agli amici che è arrivato magari mezz'ora dopo il primo . Non capisco che senso abbia sta cosa.
Sull' Agnello la notte prima ha nevicato, le punte della montagna sono tutte bianche, appesi alle rocce ci sono i ghiaccioli, la temperatura non supera i 2/3 gradi, in cima ai 2744 mt a mezzogiorno di gradi non ce n'è nessuno siamo a 0. Salendo scambio di impressioni (smaronnate) con 2 ragazzi Calabresi, mi dicono che sono venuti apposta per provare la GF più tosta d'Italia. Pensa te, la mia prima GF e subito la più dura.
Comunque subito scambio di indirizzi per spedir loro le foto che una mia amica ci ha scattato. La salita successiva si chiama colle del Vars, una ventina di km di ascesa con 1300 mt di dislivello, di nuovo bella dura specie gli ultimi km dopo il paese di Vars.
I Francesi hanno preparato un rifornimento ben fornito. C'è persino il vino. Mi fermo e per togliermi il gusto del dolce, mi faccio anche una bevuta di rosso. Riparto, ok ce la faccio ancora, adesso mancano 100 km a Cuneo. 17 di salita del Maddalena e gli altri quasi tutti di discesa. Continuo. Ai piedi dell' ultima salita mi fermo un 10 minuti buoni per riprendere fiato e riorganizzare le idee.
Sarebbe uno zuccherino sto Maddalena se non ci fossero già 170 km nella gamba , adesso mi sembra l'Everest. Tengo duro e scollino alle 6 di sera. Sono di nuovo in Italia. Sono ormai al digestivo ma continuo. Dopo una trentina di km tutti in discesa , mi restano 37 km con 3 salitelle da niente che pero' spaccano mica male i maroni, il brutto è che c'è il vento e io sono solo.
Faccio appello ormai solo all' orgoglio perchè le energie sono finite da un pezzo e con gioia immensa alle 20 giungo all' arrivo in piazza Galimberti. Sono talmente morto che quasi non riesco a salire le scale di casa .
Non ho neanche appetito, mi butto sul letto e dormo fino al mattino dopo. Ok la prima è fatta.
Continua..........................



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Angelo.2701

Apprendista Scalatore
5 Febbraio 2008
2.222
196
69
Verona
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Bici
Tagliaro, Look 785 Huez 105
Complimenti! la mia più sincera ammirazione.
Di fronte a te i miei giretti ed i miei stupidi lamenti per un ginocchio capriccioso scompaiono! Hai una forza di volontà che ha del sovrumano!
 
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