Costa crociere concordia

MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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Tornando al discorso "manovra per mettere in salvo le persone" : chi era in plancia sembrerebbe confermare che non sia stata fatta alcuna manovra e tutto sia frutto della "fortuna" (Ovviamente trattandosi di notizia riportata da giornalisti, è da prendere per ora con il beneficio di inventario).


[URL]http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/23/news/costa_ufficiali_schettino-28599339/[/URL]

GROSSETO - I verbali di interrogatorio degli ufficiali "in plancia" della "Concordia"
...
...
Silvia Coronika, terzo ufficiale in coperta
...
...
"Manovra? Solo confusione e panico"
Ricorda ancora la Coronika: "Le persone presenti sul ponte di comando al momento dell'accostata, salite con Schettino e non preposte ai servizi di navigazione, disturbavano le manovre con un conseguente calo di attenzione. Erano presenti, tra gli altri, il maitre (Antonello Tievoli ndr.) e l'hotel director Manrico Giampetroni (il sopravvissuto ritrovato tre giorni dopo il naufragio e di cui il presidente del senato Schifani ha voluto omaggiare nei giorni scorsi "l'eroismo" ndr.), che continuava a chiedere "Che isola è?"". Alle 21.42, l'impatto, che la Coronika vede dalla plancia. Pochi minuti dopo, la prima bugia di Schettino, che lei ascolta distintamente: "La capitaneria di porto ci chiese se ci fossero problemi a bordo e il comandante ordinò all'ufficiale preposto alla radio di dire che c'era solo un black-out. Ci chiesero se avevamo bisogno di assistenza e quello rispose: "Al momento, no". Non ricordo, a quel punto, se il comandante avesse dato qualche ordine. Andava da una parte all'altra della plancia per il panico". Nessuna manovra per mettere in salvo la nave e i suoi passeggeri, dunque. Che, come si voleva far credere, sarebbe stata miracolosamente condotta con il solo timone, la forza della corrente e "l'effetto perno" delle ancore. Dalla scialuppa che la porta in salvo verso il Giglio, la Coronika osserva infatti "la nave già sbandata con la prua verso il porto. Una posizione che era stata assunta senza che avessi sentito ordini dal comandante al riguardo. Al timoniere o alle macchine". Una circostanza, quella dell'assenza di manovra, che conferma anche il comandante in seconda, Roberto Bosio: "Schettino mi disse di dare fondo alle ancore. Prima quella di destra e qualche minuto dopo, quella di sinistra. Con la nave ormai completamente ferma e con un angolo di sbandata di cinque gradi".

Massimo
 

SoftMachine

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Tornando al discorso "manovra per mettere in salvo le persone" : chi era in plancia sembrerebbe confermare che non sia stata fatta alcuna manovra e tutto sia frutto della "fortuna" (Ovviamente trattandosi di notizia riportata da giornalisti, è da prendere per ora con il beneficio di inventario).


[URL="http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/23/news/costa_ufficiali_schettino-28599339/"][url]http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/23/news/costa_ufficiali_schettino-28599339/[/URL][/URL]

GROSSETO - I verbali di interrogatorio degli ufficiali "in plancia" della "Concordia"
...
...
Silvia Coronika, terzo ufficiale in coperta
...
...
"Manovra? Solo confusione e panico"
Ricorda ancora la Coronika: "Le persone presenti sul ponte di comando al momento dell'accostata, salite con Schettino e non preposte ai servizi di navigazione, disturbavano le manovre con un conseguente calo di attenzione. Erano presenti, tra gli altri, il maitre (Antonello Tievoli ndr.) e l'hotel director Manrico Giampetroni (il sopravvissuto ritrovato tre giorni dopo il naufragio e di cui il presidente del senato Schifani ha voluto omaggiare nei giorni scorsi "l'eroismo" ndr.), che continuava a chiedere "Che isola è?"". Alle 21.42, l'impatto, che la Coronika vede dalla plancia. Pochi minuti dopo, la prima bugia di Schettino, che lei ascolta distintamente: "La capitaneria di porto ci chiese se ci fossero problemi a bordo e il comandante ordinò all'ufficiale preposto alla radio di dire che c'era solo un black-out. Ci chiesero se avevamo bisogno di assistenza e quello rispose: "Al momento, no". Non ricordo, a quel punto, se il comandante avesse dato qualche ordine. Andava da una parte all'altra della plancia per il panico". Nessuna manovra per mettere in salvo la nave e i suoi passeggeri, dunque. Che, come si voleva far credere, sarebbe stata miracolosamente condotta con il solo timone, la forza della corrente e "l'effetto perno" delle ancore. Dalla scialuppa che la porta in salvo verso il Giglio, la Coronika osserva infatti "la nave già sbandata con la prua verso il porto. Una posizione che era stata assunta senza che avessi sentito ordini dal comandante al riguardo. Al timoniere o alle macchine". Una circostanza, quella dell'assenza di manovra, che conferma anche il comandante in seconda, Roberto Bosio: "Schettino mi disse di dare fondo alle ancore. Prima quella di destra e qualche minuto dopo, quella di sinistra. Con la nave ormai completamente ferma e con un angolo di sbandata di cinque gradi".

Massimo



Ci sono non poche incongruenze:
Se la manovra e' stata condotta con "con il solo timone, la forza della corrente e "l'effetto perno" delle ancore" indica che l'ordine di calare le ancore e al timoniere di variare la rotta e' stato dato e con la nave in movimento.
Incongruenza messa in evidenza anche da Bosio: "Schettino mi disse di dare fondo alle ancore. Prima quella di destra e qualche minuto dopo, quella di sinistra. Con la nave ormai completamente ferma e con un angolo di sbandata di cinque gradi".
Si evince che il comandante un ordine lo ha dato.
Oltretutto, il primo testimone dice che la manovra e' stata fatta grazie all'effetto "perno" delle ancore, l'altro dice che le ancore sono state calate a nave completamente ferma.
Oramai siamo al "si salvi chi puo'"
Mezogne, omissioni, scaricabarile.
Inaffidabili.
 

Granfondista

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Da quello che si legge stamane a riguardo, sembra che gli "INCHINI" fossero spesso concordati con la Costa!!!;nonzo%;nonzo%;nonzo%

Saluti Mima
Non credo si possa essere così ingenui da pensare veramente che queste manovre fossero fatte all'insaputa compagnia armatrice.
Navi dal valore di svariati milioni di euro, con migliaia di persone a bordo ad ogni viaggio, e i comandanti lo fanno senza il beneplacito della compagnia?
Non penso proprio.
 

Ma a che serve? Ormai al Comandante rimane solo il suicidio.

Dopo questo (come pensavo) ogni commento è superfluo:

"Acqua in sala macchine"
Sostiene Schettino che gli ci volle del tempo per verificare la gravità di quanto era accaduto. Che, nei suoi conciliaboli con Roberto Ferrarini, marine operator di Costa, il problema era quello di evitare di essere "sad and sorry". Di anticipare, senza ragione, l'evacuazione della nave. Bene, racconta Alberto Fiorito ai pm. "Tutto si mise a tremare. Ho capito che avevamo preso qualcosa. Scendendo la rampa del ponte B, nei locali del generatore di prora, ho aperto la porta e ho visto lo squarcio nella fiancata della nave. E l'acqua che entrava... Nel giro di due minuti era già tutto allagato. Ho aperto la porta del quadro elettrico generale, ma c'erano già quasi due metri d'acqua. Giuseppe Pillon (altro ufficiale in sala macchine ndr.) mi ha chiesto di aspirare. Ma era già tutto sommerso d'acqua e le pompe non giravano. Le porte stagne erano chiuse e Pillon parlava con il ponte. Abbiamo contato che cinque locali erano allagati e sappiamo che la nave può reggere fino a tre locali allagati". Pillon conferma i ricordi di Fiorito e aggiunge un dettaglio cruciale: "Ho dato la situazione al comandante Schettino. Gli ho detto che sala macchine, quadro elettrico e zona poppiera della nave erano allagate. Gli ho detto che avevamo perso il controllo della nave. Che al suo interno c'era un pezzo di scoglio. A volte ho parlato con il comandante, altre volte con un altro ufficiale". Che aspettava Schettino? Parlava con Ferrarini di Costa. Forse preoccupato, come lui, di essere "sad and sorry".
 

mika

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9 Novembre 2007
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Ma a che serve? Ormai al Comandante rimane solo il suicidio.

Dopo questo (come pensavo) ogni commento è superfluo:

"Acqua in sala macchine"
Sostiene Schettino che gli ci volle del tempo per verificare la gravità di quanto era accaduto. Che, nei suoi conciliaboli con Roberto Ferrarini, marine operator di Costa, il problema era quello di evitare di essere "sad and sorry". Di anticipare, senza ragione, l'evacuazione della nave. Bene, racconta Alberto Fiorito ai pm. "Tutto si mise a tremare. Ho capito che avevamo preso qualcosa. Scendendo la rampa del ponte B, nei locali del generatore di prora, ho aperto la porta e ho visto lo squarcio nella fiancata della nave. E l'acqua che entrava... Nel giro di due minuti era già tutto allagato. Ho aperto la porta del quadro elettrico generale, ma c'erano già quasi due metri d'acqua. Giuseppe Pillon (altro ufficiale in sala macchine ndr.) mi ha chiesto di aspirare. Ma era già tutto sommerso d'acqua e le pompe non giravano. Le porte stagne erano chiuse e Pillon parlava con il ponte. Abbiamo contato che cinque locali erano allagati e sappiamo che la nave può reggere fino a tre locali allagati". Pillon conferma i ricordi di Fiorito e aggiunge un dettaglio cruciale: "Ho dato la situazione al comandante Schettino. Gli ho detto che sala macchine, quadro elettrico e zona poppiera della nave erano allagate. Gli ho detto che avevamo perso il controllo della nave. Che al suo interno c'era un pezzo di scoglio. A volte ho parlato con il comandante, altre volte con un altro ufficiale". Che aspettava Schettino? Parlava con Ferrarini di Costa. Forse preoccupato, come lui, di essere "sad and sorry".

Per ogni azione prodotta vi è dietro una motivazione particolare, che può anche nascere dalla inadeguatezza, mica voglio negarlo.
Si dovrà mettere insieme tutto prima di trarre conclusioni definitive, alltrimenti mettiamolo subito al muro e fine. Anche gli alti ufficiali nazisti furono processati a Norimberga e non tutti furono giustiziati.
Non credo abbiamo capito molto di più così, fino a quando non si chiarirà in modo inequivocabile tutto quanto successo dopo l'impatto. Quali decisioni sono state prese e perchè. L'eventualità di evacuare subito la nave poteva portare all'affondamento della stessa trascinandosi dietro qualche persona oppure no? ( io penso di no, ma io conto meno di nulla e poi non ero lì a dover decidere della vita delle persone). Certo in quei momenti non lo si può sapere con certezza scientifica però bisogna decidere in tempi rapidi.
Credo che Schettino ne possa uscire o totalmente colpevole e con qualche aggravante di peso, oppure tali colpe potranno essere notevolmente ridimensionate.
Spero si faccia luce su tutto e chiunque sia stato indirettamente o direttamente artefice di questo disastro deve essere punito in maniera esemplare.
Per questo dico: hai qualcosa di certo e sicuro da dire? ok parla, ma poi lo confrontiamo e se dichiari il falso verrai perseguito ai termini di legge. Non si può distrarre le indagini, buttare fumo e malignità così, come si stesse raccontando una favola, magari perchè in cerca di visibilità mediatica, esempio.
 
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Mima62

Apprendista Passista
6 Agosto 2007
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Non credo si possa essere così ingenui da pensare veramente che queste manovre fossero fatte all'insaputa compagnia armatrice.
Navi dal valore di svariati milioni di euro, con migliaia di persone a bordo ad ogni viaggio, e i comandanti lo fanno senza il beneplacito della compagnia?
Non penso proprio.


Sono d'accordo con te!!!

Saluti Mima
 

Spartano

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Da quello che si legge stamane a riguardo, sembra che gli "INCHINI" fossero spesso concordati con la Costa!!!;nonzo%;nonzo%;nonzo%

Saluti Mima

E' quello che penso da un pò di tempo, senza voler togliere alcuna colpa a Schettino, chiaramente. Affermare che la manovra non è vietata, mi pare nascondersi dietro a un formalismo, ipotesi: se con un autobus pieno di persone l'autista si divertisse, ripetutamente, con il compiacimento (ed anche l'ordine) dell'azienda, e sotto gli occhi dell'autorità, pur avendo modo di passare più in là, a lambire l'orlo di un precipizio, la volta che andasse male che succede? Tutte le colpe sarebbero imputabili al conducente? Probabile di si, formalmente. Come sempre in Italia, tutti sanno, non appena succede qualcosa TUTTI si nascondono dietro a un dito...... Saluti, Fabrizio.
 
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LU

Passista
24 Luglio 2007
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FM015
Non credo si possa essere così ingenui da pensare veramente che queste manovre fossero fatte all'insaputa compagnia armatrice.
Navi dal valore di svariati milioni di euro, con migliaia di persone a bordo ad ogni viaggio, e i comandanti lo fanno senza il beneplacito della compagnia?
Non penso proprio.

La compagnia Costa Crociere pretendeva i passaggi in nei pressi, nella vicinanza di isole o località turistiche di pregio perchè, dal loro punto di vista, era tutta pubblicità e visibilità in più; all'interno di questa consuetudine mi sembra di capire che si fosse generata una sorta di folle gara tra i vari comandanti a chi faceva "l'inchino" più "figo", in altre parole: la gara era a "chi passa più vicino"; l'ex comandante di Costa Crociere Palombo nel suo libretto "La mia vita da uomo di mare" parla dei suoi passaggi spericolati con una sorta di orgoglio, il suo allievo era Schetino che voleva superare il maestro; ci sono inoltre tracce di mail con l'altro comandante in servizio Garbarino dove si annunciano tra di loro i vari passaggi (o inchini - parola odiosa - ), ed agli occhi di Schettino il vecchio comandante Palombo era diventato una sorta di arbrito o testimoine della sua bravura, tanto che era al telefono con lui proprio nel momenti dello speronamento.
Questa descritta sopra è una mia idea del retroterra che ha portato al disastro.

Oltretutto questi passaggi hanno senso in periodo estivo, quando le località lambite dalle navi sono piene di gente e le navi possono mostrarsi; una fredda sera di gennaio con il Giglio deserto e con a bordo tutti al chiuso nei ristoranti, non è un obiettivo per farsi pubblicità, presumo che invece che sia stato il campo di gioco in cui mostrare la propria bravura da parte di Schettino.
 
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lukk

Apprendista Velocista
24 Marzo 2009
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Fiorano Modenese
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sì..sì... ce l'ho, rossa e nera
Oltretutto questi passaggi hanno senso in periodo estivo, quando le località lambite dalle navi sono piene di gente e le navi possono mostrarsi; una fredda sera di gennaio con il Giglio deserto e con a bordo tutti al chiuso nei ristoranti, non è un obiettivo per farsi pubblicità, presumo che invece che sia stato il campo di gioco in cui mostrare la propria bravura da parte di Schettino.
ecco questa è la cosa piu' assurda ,ed è quello che ho pensato pure io
che motivo c'era? che publicita' puo' esserci a gennaio passare vicinio a un'isola deserta con i passeggeri a cena?
solo l'ego, la pazzia o la spacconggine di un comandante
 

Granfondista

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27 Agosto 2008
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Come sempre in Italia, tutti sanno, non appena succede qualcosa TUTTI si nascondono dietro a un dito...... Saluti, Fabrizio.

Non sono molto d'accordo su questa tua conclusione:te la immagini una società armatrice straniera, ammettere pubblicamente:"sì, queste manovre venivano fatte con il nostro permesso, per cui quello che è successo è anche colpa nostra"......

Naaaaaaa:mrgreen:
 
S

skylite

Guest
se con un autobus pieno di persone l'autista si divertisse, ripetutamente, con il compiacimento (ed anche l'ordine) dell'azienda, e sotto gli occhi dell'autorità, pur avendo modo di passare più in là, a lambire l'orlo di un precipizio, la volta che andasse male che succede?

Non so...un conto è dire ad un comandante di passare vicino o nei pressi, altra cosa è dire di passare più vicino possibile costi quel che costi.
Tra le due situazioni c'è un abisso.


Oltretutto questi passaggi hanno senso in periodo estivo, quando le località lambite dalle navi sono piene di gente e le navi possono mostrarsi; una fredda sera di gennaio con il Giglio deserto e con a bordo tutti al chiuso nei ristoranti, non è un obiettivo per farsi pubblicità, presumo che invece che sia stato il campo di gioco in cui mostrare la propria bravura da parte di Schettino.

Purtroppo credo sia questa la incredibile verità, un megalomane da comandante e un vigliacco come uomo.
 

Spartano

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Non sono molto d'accordo su questa tua conclusione:te la immagini una società armatrice straniera, ammettere pubblicamente:"sì, queste manovre venivano fatte con il nostro permesso, per cui quello che è successo è anche colpa nostra"......

Naaaaaaa:mrgreen:

Beh, volendo si trova tanta robetta su ciò, poi gli inquirenti dovrebbero anche tenerne conto..... Purtroppo i morti non ce li può restituire nessuno, ma a questo punto che qualcuno si frughi in tasca ci vuole eppoi soprattutto abbiamo il dovere di tenere presente la lezione.
 

robg

Pedivella
1 Aprile 2008
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a pedali
buongiorno a tutti, ho letto tutto il topic, vorrei solo fare delle considerazioni, dal basso delle mie esperienze di crociera.con un'altra compagnia italiana.
in primo luogo, una preghiera per i caduti e i dispersi , con annesse famiglie.

Al calar della sera, , noi uomini di mare a Te leviamo o Signore la nostra preghiera ed i nostri cuori: i vivi sulle navi, i morti in fondo al mare.
Fa che la notte passi serena per chi veglia nel lavoro, per chi stanco si riposa.
Fa che ogni navigante, prima del sonno, si segni col tuo segno, nel Tuo amore, nel Tuo perdono ed in pace coi fratelli.
Fa che ogni nave conservi la sua rotta ed ogni navigante la sua fede.
Comanda ai venti ed alle onde di non cimentare la nostra nave, comanda al Maligno di non tentare i nostri cuori.
Conforta la nostra solitudine con il ricordo dei nostri cari, la nostra malinconia con la speranza del domani, le nostre inquietudini con la certezza del ritorno.
Benedici le famiglie che lasciammo sulla riva;
Benedici la nostra Patria e tutte le Patrie dei naviganti, che il mare unisce e non divide:
Benedici chi lavora sul mare per meritarsi il pane quotidiano;
Benedici chi lavora sui libri per meritarsi il mare;
Benedici chi in fondo al mare attende la Tua luce ed il Tuo perdono.
E COSÌ SIA!

altra considerazione, dal momento dell 'impatto, la nave non aveva piu'motori, quadro elettrico, e 5 compatimenti allagati.
unica fonte di energia era fornita dal "paperino", gruppo di back-up della isotta fraschini , posto sul ponte sole , vicino alla cimeniera.
quindi scordiamoci i trusther, che assorbono circa 1.7 mw, assolutamente fuori dalle possibilita'del generatore.
e'assodato che le ancore sono state rilasciate a nave gia' sbandata e ferma sulle scole , dove attualmente si trova.
quindi anche l' ultimo presunto salvataggio in extremis, non e' dovuto dal comando, ma dall' abbrivio, correnti , vento e dall' intercessione dell' altissimo!!
mi risulta che la concordia sia a propulsione tradizionale, con eliche a passo fisso e timone.
quindi no azipod
vorrei dire un miliardo di cose, a proposito delle fregnacce dette dai vari programmi tv, purtroppo non corrette dai vari capitani e ammiragli della cp, ospiti delle stesse.
zelig era piu' formativo!
in ultimo, per qualche coniglio, che era in plancia, a bordo vi erano 1000 leoni!! oltre 4000 anime , non si salvano, con l' improvvisazione e la mancanza di addestramento.
grazie ragazzi, non ho mai navigato , con voi, ma vedro' di farlo al piu' presto!!
inoltre mi scuso , di essere stato poco chiaro, ma ho come detto prima 1000 cose da dire, ma purtroppo sono un cattivo amanuense!
per altre domande , sono a disposizione
buon mare!!
roberto

E' meglio veder terra dal mare che il mare da terra....

 

Spartano

Apprendista Velocista
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Non so...un conto è dire ad un comandante di passare vicino o nei pressi, altra cosa è dire di passare più vicino possibile costi quel che costi.
Tra le due situazioni c'è un abisso.


Purtroppo credo sia questa la incredibile verità, un megalomane da comandante e un vigliacco come uomo.



E' scritto qualche post sopra, controlla, i comandanti facevano a gara ad inchinarsi.... sotto lo sguardo compiaciuto della compagnia e quello un pò annebbiato delle autorità...
 

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Maglia Iridata
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buongiorno a tutti, ho letto tutto il topic, vorrei solo fare delle considerazioni, dal basso delle mie esperienze di crociera.con un'altra compagnia italiana.
in primo luogo, una preghiera per i caduti e i dispersi , con annesse famiglie.

Al calar della sera, , noi uomini di mare a Te leviamo o Signore la nostra preghiera ed i nostri cuori: i vivi sulle navi, i morti in fondo al mare.
Fa che la notte passi serena per chi veglia nel lavoro, per chi stanco si riposa.
Fa che ogni navigante, prima del sonno, si segni col tuo segno, nel Tuo amore, nel Tuo perdono ed in pace coi fratelli.
Fa che ogni nave conservi la sua rotta ed ogni navigante la sua fede.
Comanda ai venti ed alle onde di non cimentare la nostra nave, comanda al Maligno di non tentare i nostri cuori.
Conforta la nostra solitudine con il ricordo dei nostri cari, la nostra malinconia con la speranza del domani, le nostre inquietudini con la certezza del ritorno.
Benedici le famiglie che lasciammo sulla riva;
Benedici la nostra Patria e tutte le Patrie dei naviganti, che il mare unisce e non divide:
Benedici chi lavora sul mare per meritarsi il pane quotidiano;
Benedici chi lavora sui libri per meritarsi il mare;
Benedici chi in fondo al mare attende la Tua luce ed il Tuo perdono.
E COSÌ SIA!

altra considerazione, dal momento dell 'impatto, la nave non aveva piu'motori, quadro elettrico, e 5 compatimenti allagati.
unica fonte di energia era fornita dal "paperino", gruppo di back-up della isotta fraschini , posto sul ponte sole , vicino alla cimeniera.
quindi scordiamoci i trusther, che assorbono circa 1.7 mw, assolutamente fuori dalle possibilita'del generatore.
e'assodato che le ancore sono state rilasciate a nave gia' sbandata e ferma sulle scole , dove attualmente si trova.
quindi anche l' ultimo presunto salvataggio in extremis, non e' dovuto dal comando, ma dall' abbrivio, correnti , vento e dall' intercessione dell' altissimo!!
mi risulta che la concordia sia a propulsione tradizionale, con eliche a passo fisso e timone.
quindi no azipod
vorrei dire un miliardo di cose, a proposito delle fregnacce dette dai vari programmi tv, purtroppo non corrette dai vari capitani e ammiragli della cp, ospiti delle stesse.
zelig era piu' formativo!
in ultimo, per qualche coniglio, che era in plancia, a bordo vi erano 1000 leoni!! oltre 4000 anime , non si salvano, con l' improvvisazione e la mancanza di addestramento.
grazie ragazzi, non ho mai navigato , con voi, ma vedro' di farlo al piu' presto!!
inoltre mi scuso , di essere stato poco chiaro, ma ho come detto prima 1000 cose da dire, ma purtroppo sono un cattivo amanuense!
per altre domande , sono a disposizione
buon mare!!
roberto

E' meglio veder terra dal mare che il mare da terra....




Ovviamente non credo che i trusther fossero alimentati dal "paperino". Puo' essere che avessero alimentazione dedicata. Come abbiamo gia' detto, ci muoviamo nel campo delle supposizioni.

Il fatto che le ancore siano state calate SICURAMENTE a nave ferma, non mi risulta ma posso sbagliare.

E trovo assai improbabile che la nave sia scarrocciata fino al punto dell'incaglio grazie alle correnti(?) e in assenza di vento (che 3 nodi intraversino una nave ed in pochi minuti la spostino in quel modo mi pare davvero fantascientifico).
Se poi parliamo di intercessione dell'Altissimo, beh, sui "misteri della fede" alzo le mani.
Non essendo cattolico, per di piu', mi riesce difficile anche solo il comprendere una tesi simile.
In un tribunale pero' la vedrei come difficilmente accettabile.
o-o
 

robg

Pedivella
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a pedali
bhe', per le ancore lo dicono i sommozzatori dei carabinieri!, mica pizza e fichi :mrgreen:
cmq troppi misteri, pc spariti, estranei in plancia, vdr non funzionanti e addirittura clandestini!!!.
solo roba , per far felici i pennivendoli, speriamo che la magistratura appuri la verita', e sopratutto in tempi rapidi.
vedi SoftMachine, io in tutte le crociere che ho effettuato, io mi sentivo a casa, protetto, coccolato , conscio che al comando vi erano persone responsabili e competenti, che mai e poi mai avrebbero solo pensato di far rischiare a passeggeri e equipaggio, e in ultimo la loro nave un pericolo inutile.
ora questa fiducia la sento incrinata, tradita, non so se rendo l'idea di cosa provo, certamente navighero' ancora, sto gia' sfogliando il catalogo per la prossima transatlantica!!

roberto

Chi va per mare naviga, chi sta a terra giudica.
 

SoftMachine

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bhe', per le ancore lo dicono i sommozzatori dei carabinieri!, mica pizza e fichi :mrgreen:
cmq troppi misteri, pc spariti, estranei in plancia, vdr non funzionanti e addirittura clandestini!!!.
solo roba , per far felici i pennivendoli, speriamo che la magistratura appuri la verita', e sopratutto in tempi rapidi.
vedi SoftMachine, io in tutte le crociere che ho effettuato, io mi sentivo a casa, protetto, coccolato , conscio che al comando vi erano persone responsabili e competenti, che mai e poi mai avrebbero solo pensato di far rischiare a passeggeri e equipaggio, e in ultimo la loro nave un pericolo inutile.
ora questa fiducia la sento incrinata, tradita, non so se rendo l'idea di cosa provo, certamente navighero' ancora, sto gia' sfogliando il catalogo per la prossima transatlantica!!

roberto

Chi va per mare naviga, chi sta a terra giudica.




Ti comprendo.
Io ho navigato molto, in gruppo, in crociera, in solitaria.
Di fronte ad un dramma del genere e' ovvio che la mia fiducia verso chi sta al comando possa subire un duro colpo ma, nel contempo, mi rendo conto del fatto che esistano casualita' ed errori nel mondo degli umani.
Io stesso, da solo, al comando dopo miglia e miglia in condizioni di tempo ottimo o tempestoso, mi rendo conto di aver commesso a volte errori in navigazione. Casualmente e fortunatamente dagli esiti meno gravi.
Non ricordo il nome ma colui che rese celebre la frase "una mano per me e una per la barca", skipper monumentale e conoscitore del Mare, durante l'ennesima traversata a vela in Atlantico, cadde fuori bordo e mori'.
Venne meno a quella regola da lui forgiata in un caso solo, probabilmente, ma sfortunatamente fatale.
Siamo umani.
E, alla stessa maniera, per sopravvivere, omettiamo, mentiamo.
Sta semplicemente accadendo questo.
Una manovra fatta mille volte, una manovra approvata ed esaltata da tutti, per un misero errore, diventa qualcosa da fuggire, qualcosa da rinnegare.
A volte, la distanza tra la folla che acclama e l'inferno e' davvero una sottile linea.
E non amo ne' le folle acclamanti ne' gli inferni.
Ecco, semplicemente questo.
 
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