Dalla fornace di Maestro Carlo Carlà…

richsea

Pedivella
25 Maggio 2008
302
15
Salento...dove il mare è turchese
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OttoTubi XCR. Passoni Top Evolution decorata da Pegoretti. Singlespeed Columbus Spirit di Barco.
Dalla fornace di Maestro Carlo Carlà…un vento di Scirocco

Maestro Carlo (“Mesciu Carlo”..come si dice nel Salento), alla soglia degli 80 anni, non è solo uno dei più anziani, prolifici e appassionati artigiani della tradizione telaistica italiana, ma molto di più: un autodidatta e un maestro della meccanica; molti degli attrezzi della sua officina sono frutto di fantasia, ingegno e abilità uniti ad una mente in continuo fermento, alimentata da pura curiosità e sostenuta da rara intelligenza.
Ha costruito anche un orologio con pezzi di bicicletta; gli ingranaggi sono corone e pignoni montati su un telaio, con catene che trasmettono il movimento ad un quadrante costruito sulla ruota posteriore.
La bicicletta non è il fine ma lo strumento della sua conoscenza. Attraverso la bicicletta ha intrecciato, in decenni di attività, rapporti umani e amicizia con i più strani e vari personaggi che hanno avuto la fortuna di sostare nel suo laboratorio, ammirare le sue opere, e chiederne la realizzazione. Dal semplice operaio al professore universitario, tutti livellati dal fascino che ispira questo inventore di telai, di oggetti di strumenti.
Il suo orecchio attento a percepire ogni strano rumore mette a nudo il più complesso dei dispositivi meccanici. Non è solo esperienza, ma conoscenza dei principi della fisica, che Lui riesce a spiegare con semplicità. Lo sguardo vivo e il sorriso quando comprende che ti ha stupito.
Ha collaborato con grandi aziende, prodigo di consigli (a volte inascoltati).
Non è diventato famoso in Italia..perché non ha cercato la fama, e forse perché ai suoi tempi l’informazione e le immagini viaggiavano più lente di ora.
Ha conosciuto personalmente Masi, Pogliaghi, Colnago, De Rosa, di cui parla con ammirazione.
Oggi nutre grande stima per Darren Crisp “..capace di saldare il titanio come solo un grandissimo artigiano..” e adora Pegoretti, di lui dice: “..il più grande..!”.
Insomma una persona umile con cui si può parlare per ore spaziando dalla politica alla storia, la nostra storia, ma anche la storia del ciclismo a quella della bicicletta.
Collezionista di libri e riviste antiche su ogni argomento.
Ti accoglie felice nella sua fornace e ti racconta i suoi progetti..un telaio in legno...le freneria interna al manubrio…e così via..senza fine..
Mentre le sue mani lavorano l’acciaio per realizzare l’ultimo lavoro, la sua mente sta già disegnando il progetto che verrà.
“Scirocco” è il vento che spazza le coste del Salento soffiando da Sud Est. E’ un vento che accarezza il mare per centinaia di chilometri, unisce popoli, portando profumi e parole da terre lontane.
La storia della mia bicicletta “Scirocco”, uno degli ultimi manufatti di Maestro Carlo, sarà una storia muta accompagnata solo da foto…un omaggio affettuoso a questo Maestro di vita.
 

richsea

Pedivella
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col vento di "Scirocco"..

La bicicletta é quella che vedete, compagna di pedalate per la città e tra silenziose strade di campagna. E' una bicicletta pensata e realizzata per il piacere di "andare" guardandosi intorno...
I giudizi tecnici ed estetici li lascio a Voi, esperti del forum... a me riservo il piacere di pedalare.

Ciao

Riccardo
 

lupin IV

Maglia Gialla
21 Settembre 2008
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Basilicata del sud
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Rose X-Lite Six, Canyon Ultimate CF10
Ho pedalato con una Carlà qualche mese l'inverno scorso, prestatami da un amico perchè avevo rotto la mia. Una bici d'altri tempi (per me) ma montata Record con ruote che sembravano due lame...l'unica difficoltà l'uso del cambio visto che ho cominciato direttamente dall'ergopower, per il resto un telaio perfetto con passaggio dei fili all'interno dei tubi....insomma era un top di gamma ai suoi tempi....complimenti al maestro.o-o
PS: il mio amico si chiedeva se lavorasse ancora, sarà felice di sapere che sforna a ancora ottimi telai
 

richsea

Pedivella
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La testa della forcella originale, ottenuta per microfusione, è stata tagliata per inserire e saldare una piastra di acciaio, allo scopo di ottenere una testa di forcella a tripla piastra come si vede nelle foto, in cui il Sig. Carlà lavora di trapano e di lima sulla stessa forcella.
Una delle tante invenzioni del maestro Carlo.
Il telaio è stato poi sottoposto a nichelatura/cromatura e successivamente verniciato (queste ultime lavorazioni sono state fatte da artigiani da cui si serve il Sig.Carlà, credo in provincia di Verona).
Il disegno, i colori e la grafica sono stati scelti dal sottoscritto con il "permesso" del Maestro..:)
Le ruote sono state montate dal Maestro Carlà:
cerchi a 36 fori ("rigorosamente..!!!"...dice il Maestro) Gippiemme
Raggi in acciaio DT da 2 mm a spessore costante
mozzo anteriore campagnolo Record
mozzo posteriore Miche Primato e relativa ruota libera
Freno anteriore e Guarnitura Campagnolo Veloce (i denti del 53 sono stati fresati per ottenere una specie di carter...idea mia..:smile:)
Reggisella in titanio pmp
serie sterzo tradizionale Campagnolo Record da 1"
Sella Brooks aged con molle in acciaio (pesante ma comoda), manopole e borsetta Brooks
Pipa anonima verniciata in sintonia col telaio.
Tutte componenti (ruote a parte) smontate da un'altra bici...:)
 
S

sante pollastri

Guest
bravo Riccardo,io sono arrivato ad avere una passione ed una sensibilità simili alle tue a quarant'anni suonati.
splendido racconto,pieno d'ammirazione ed anche venato da una sottile malinconia,dettata dalla consapevolezza che Gente così non ne nascerà piu'......
anch'io ho la fortuna di conoscere un'Artista come Carlào-o
 
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richsea

Pedivella
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OttoTubi XCR. Passoni Top Evolution decorata da Pegoretti. Singlespeed Columbus Spirit di Barco.
il lavoro sulle congiunzioni è eccessivamente, per il mio gusto, decorativo

Certamente si vedono telai realizzati con congiunzioni "più essenziali e pulite".
Belli. E indubbiamente in questo telaio emerge il gusto e la ricerca della congiunzione cromata che risalti. E' qualcosa che ho cercato.
Come nella modifica della testa di forcella: lì ha prevalso il desiderio di originalità.
Dal vivo...garantisco..è molto più bella!
Per contrasto ho scelto colori non troppo appariscenti, Bianco e il Celeste perla, e un disegno classico.
Comunque...ho massimo rispetto dei gusti altrui.
 

richsea

Pedivella
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OttoTubi XCR. Passoni Top Evolution decorata da Pegoretti. Singlespeed Columbus Spirit di Barco.
bravo Riccardo,io sono arrivato ad avere una passione ed una sensibilità simili alle tue a quarant'anni suonati.
splendido racconto,pieno d'ammirazione ed anche venato da una sottile malinconia,dettata dalla consapevolezza che Gente così non ne nascerà piu'......
anch'io ho la fortuna di conoscere un'Artista come Carlào-o

Hai compreso perfettamente il senso di questo mio intervento sul forum.
La bicicletta in sé forse non ha un gran valore: il telaio è realizzato con oneste tubazioni in acciaio Columbus, non tra le più leggere e performanti, ma certamente è il frutto di un patrimonio di esperienza, di una passione artigiana, di una "cultura dell'invenzione" che ormai va perdendosi.
"Pensare e progettare la bicicletta" insieme a questo anziano artista dei telai e assistere alle tappe di questa realizzazione è stata un'esperienza emozionante. Questa bicicletta, davvero "fatta a mano", è un pezzo di Storia e va difeso, valorizzato e tramandato.
 

gianluigi

Apprendista Scalatore
19 Agosto 2009
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Scapin R8, Scapin KS-25
Questo post me lo segno: un artigiano del sud (io sono un moderno emigrante) mi riempie di soddisfazione!
Non è la bici che avrei fatto io, ma è la tua bici: bravo.
 

orsoarcubo

Velocista
29 Ottobre 2008
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il lavoro sulle congiunzioni è eccessivamente, per il mio gusto, decorativo

Condivido la nota,come ho già scritto in altri post anche a me non esaltano i ghirigori sulle congiunzioni,comunque in questa bici sono di buon gusto ed intonate all'oggetto finito.

Certamente si vedono telai realizzati con congiunzioni "più essenziali e pulite".
Belli. E indubbiamente in questo telaio emerge il gusto e la ricerca della congiunzione cromata che risalti. E' qualcosa che ho cercato.
Come nella modifica della testa di forcella: lì ha prevalso il desiderio di originalità.
Dal vivo...garantisco..è molto più bella!
Per contrasto ho scelto colori non troppo appariscenti, Bianco e il Celeste perla, e un disegno classico.
Comunque...ho massimo rispetto dei gusti altrui.

Se le hai volute tu nulla da dire,sopra i gusti non c'è critica...
Premetto che non mi attirano affatto le single speed ma di fronte alla tua vista la raffinatissima realizzazione artigianale,la totale personalizzazione,il buon gusto per i colori e gli accostamenti cromatici ed il montaggio di alta gamma e "furbo" (eccellente l'idea di tenere il 53 senza dentatura,la guarnitura UT risalta ancora di più) non posso che dire che hai realizzato una gran bella bici,meglio di molte di titolatissimi costruttori esoterici esteri che costano una montagna di soldi.
Se le congiunzioni non sono esattamente le mie preferite in compenso ti garantisco che la testa di forcella mi piace da morire,bella,massiccia,lavorata ma non pacchiana,veramente bella e ben costruita.
Complimenti,dimostri una grandissima passione ed un gran buon gusto,bravo!!!o-o
 

gioop64

Pignone
20 Marzo 2010
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corsa e MTB artigianali
Hai compreso perfettamente il senso di questo mio intervento sul forum.
La bicicletta in sé forse non ha un gran valore: il telaio è realizzato con oneste tubazioni in acciaio Columbus, non tra le più leggere e performanti, ma certamente è il frutto di un patrimonio di esperienza, di una passione artigiana, di una "cultura dell'invenzione" che ormai va perdendosi.
"Pensare e progettare la bicicletta" insieme a questo anziano artista dei telai e assistere alle tappe di questa realizzazione è stata un'esperienza emozionante. Questa bicicletta, davvero "fatta a mano", è un pezzo di Storia e va difeso, valorizzato e tramandato.

non puoi dire che la bicicletta non ha un gran valore.....i tubi che la compongono non hanno un gran valore, ma la bicicletta oltre a tutte le cose che citi (esperienza, passione, professionalità ecc.) comunque è frutto di molte ore di lavoro del Maestro che, anche se in italia non siamo abituati a monetizzare ed a retribuire adeguatamente, valgono materialmente molto di più di qualsiasi tubo, anche il più sofisticato: Il vero valore stà nell'uomo artigiano/maestro di vita che soffocato dalle politiche commerciali oggi sta letteralmente scomparendo (scusa la retorica, ma la penso proprio così :cry)

Ammiro come sei riuscito ad esprimere le tue emozioni....che sono diventate anche le mie.

Fatto secondario ma non ultimo bellissima bici anche perchè assolutamente unica.

Ciao
 

richsea

Pedivella
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Poesia . Fiaba .
Mi levo cappello e pure i capelli .
Ammirazione, tanta , e anche un poca di sana invidia per un uomo a cui il tempo non è riuscito a rubare la passione .
Un saluto maestro , di cuore.
Dario Pegoretti

Gentile Dario Pegoretti, queste parole, scritte da una una persona che maestro Carlà ammira profondamente, lo renderanno infinitamente felice.

Grazie