Mi è capitato di rileggere questo articolo su Marco Pantani dopo la morte. Secondo me è il più grande omaggio alla figura di Pantani che ho letto, molto intelligente e profondo: "Siamo spesso soli, tutti, specie nei momenti decisivi: non possiamo chiedere proprio a un uomo che cercava sempre la fuga, l'arrivo solitario, di aiutarci a rimanere intruppati nella desolante mediocrità dei nostri alibi."
http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/sport/pantani/colpe/colpe.html?refresh_ce
Qualcuno dice che Marco Pantani divide. Tutti gli sportivi dividono , c'è chi è a favore e chi contro , c'è chi quel giorno era triste ma anche chi lo detestava e magari quel giorno sarà uscito con qualche frase infelice.
Ma ha unito il giornalismo. Quel giorno , e nel corso degli anni , su tutti i giornali sono apparsi bellissimi articoli , anche di giornalisti che magari pensavi che non seguissero il ciclismo. Non so se questa parte del mio messaggio può violare le regole del forum. Purtroppo , quelli che mi hanno deluso sono i giornalisti sportivi , nel corso degli anni e soprattutto dopo Madonna di Campiglio , giorno che ha decretato la morte sportiva di Marco , si sono letti articoli di critica anche feroce verso il nostro campione , ci stanno le critiche , però la memoria torna a poco prima , quando il campione dava spettacolo , e gli stessi autori di articoli critici enfatizzavano le gesta sportive , quasi a fare apparire il Pirata più che un personaggio sportivo eroe mitologico.
A volte mi capita di leggere quotidiani nazionali , dove la pagina sportiva è minimamente rappresentata , e fanno la parte del leone la cronaca politica e nazionale. Una notizia è commentata in modo diametralmente opposto. Leggi di Marco Pantani , il ricordo che ha lasciato , le emozioni , sembrano scritte dalla stessa persona e invece sono diametralmente opposte.