Di Luca tra le due realtà

ShockBlazeGuy

Pedivella
13 Luglio 2012
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Shockblaze Kosmos mkIII
Insomma, non ha detto niente.
Anche il discorso delle combines, credevo sparasse chissà quali nomi (erano state molto più succose le rivelazioni di L.A. Confidentiel), invece solo frasi generiche su accordi tra corridori: capirai, succede da sempre e se ne parla pure apertamente.

Si sarà intascato una bella parcella e quelli delle Iene avranno alzato gli indici di ascolto.
 

mescal

Bioesorcista
7 Settembre 2008
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quelle che non usa Peggio

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
In caso contrario non vivremmo in questo mondo e non ci sarebbero, furti, omicidi, e reati e l'essere umano non sarebbe un essere imperfetto.
Ma alcuni questo concetto elementare lo scordano fino a pensare che siano le regole a rendere i comportamenti perfetti.

Infatti spesso capita di sentire dire: " Non sono mai stato trovato positivo, sono sempre risultato in REGOLA"
Armstrong per fare un nome a caso è sempre risultato in REGOLA=perfetto?;nonzo%


Lo Sport moderno, ivi ciclismo incluso dovrebbe avere la franchezza di sostenere, non siamo piu' uno SPORT ma facciamo, garantiamo esibizioni
in effetti stanno cercando di eliminare il doping dicendo che non c'è. sei dentro il pb? non c'è doping. sei sotto il 50? non c'è doping. prendi il tramadol (ho scritto il traumadol sbagliando)? non c'è doping. è una via umanamente comprensibile ma a stretta logica dovrebbero dire che tentiamo di controllarlo, di tenerlo sotto determinati limiti. ma il doping inteso in senso stretto c'è e il fatto che la gazzetta (esempio ad hoc) ogni volta dica che è il giro della pulizia dà la garanzia che quello che scrive utah è vero. è un circo. basta essere intellettualmente onesti ed ammetterlo. sarebbe un primo passo. quello che sta succedendo invece è che il primo corridore che viene beccato fa cadere dal pero l'intero mondo dei pro. il numero della mela marcia è in cartellone da un bel po', dal 1998. a suo modo uno spettacolo pure quello.
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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Repubblica come al solito racconta quel che gli pare.

credo che ormai siano passati 15 anni, negli USA quelli del Wrestling sono passati sotto un'inchiesta federale.
Davanti al congresso hanno spiegato in modo semplice e lampante che il loro non è uno sport e non lo vuole essere, ma bensì un'esibizione.
Ad ogni modo l'inchiesta se non ricordo male verteva sul fatto che il Wrestling era altamente diseducativo nei confronti dei minori, induceva a comportamenti violenti.
Credo che siano pure stati sanzionati a riguardo...

Tornando al Circo dei prof..
Un modello che potrebbero prendere ad esempio è la NBA.

Sempre meglio che il letame che si spalano addosso in questi anni:cry

C'è da riflettere sui casi ecclatanti degli ultimi anni.


Rasmussen, Ricco & Piepoli, Armstrong, Di Luca è Santambrogio.
Rasmussen lo hanno beccato perchè non teneva la bocca chiusa e in gruppo raccontava come faceva fessi gli inspettori.
Ricco' bè Ricco' è the King degli sganassa:mrgreen:, uno così ti vien spontaneo.. ci riesce persino Clouseau:mrgreen:
Di Luca al tempo in cui correva con la Liquigas, Dott mito non lo ha voluto come assistito, parlava sempre troppo e rischiava sempre troppo.. Lo scorso anno poi ci si è messo pure l'ignoranza degli sponsor Santambrogio è stato beccato perchè hanno voluto rivedere analisi, se non beccavano Di Luca...
Armstrong poi.. ne ha pestati di piedi finchè non ha pestato una M piu' grande di lui...

Sono esempi di persone che nei comportamenti e nel carattere andavano sopra le righe... ma nei casi di corridori che sono piu' ligi nei comportamenti e nelle relazioni..?
Poi cìè da aggiungere che tra federazione e federazione le cose cambiano.
Ma abbiamo presente che concetto di etica c'è in Kazakistan..:mrgreen:?
Qualcuno di voi aìha mai avuto rapporti commerciali con i Russi..?:mrgreen:
Li i Borgia li mandano ad addestrare Boy Scaut.
Alcuni atleti poi da soli rappresentano il 99% dello sport del loro paese, vedi Sagan, ma potrebbe essere il caso di Cancellara, i Flli Lussemburghesi.. e altri..
Siamo sicuri che in questi casi non ci sia interesse a chiudere un occhio se vi è la possibilità?
Gli Inglesi non ci sfiora neppure il dubbio.. hanno anche presidenza UCI..

Bene dopo tutto questo immaginiamo un atleta Italiano neopro che passa in una squadra di secondo piano, del tipo CSF.. per fare esempio, ha due anni di contratto per far vedere che puo' stare nel circo.., sa benissimo che una CURA ben fatta fa la differenza tra un atleta di livello eccelso ed un atleta di livello medio..
Bene gli diciamo vai..!!

Naturalmente questo è un ciclismo diverso..
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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[MENTION=1850]Ser pecora[/MENTION] quale ritieni sia una politica efficace per combattere il fenomeno doping?

L'ho scritto nell'articolo: cercare di cambiare parte della cultura sportiva non facendo sentire i corridori come facenti parte di un mondo a parte.
Responsabilizzando le societa', rendendo antieconomici i casi di doping, precludendo per tot tempo la partecipazione ad ogni competizione. Ma legando gli sponsor alle societa', perche' com'e' ora, e' evidente che basta fare una societa' "cuscinetto", che se va male si chiude e se ne apre un'altra con lo stesso personale per bypassare il problema e far rimanere puliti gli sponsor.
Uniformando la legislazione tra paesi. A me pare fin troppo evidente che ci sono paesi dove anche i presunti superbombati stranamente non vincono mai, e guarda caso sono quelli con la legislazione piu' "opaca" in tema doping.

Inasprire i controlli o le pene non serve a molto secondo me. La strategia punitiva non e' efficace se il barare continua a valere il rischio economicamente.

Chiaro che per fare qualcosa ci vuole la volonta', e se non c'e' indipendenza tra i vari organi di governo e' difficile che ci sia.
Idem per i tifosi ed appassionati: inutile trattare i corridori come delinquenti patentati se poi la morale dominante e' quella del truffo/arraffo/imbroglio ad ogni livello, e ci si fa venire le lacrime davanti alla trasmissione epica sul campione inevitabilmente bombato del passato.
 

scott 1

Novellino
9 Novembre 2009
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Roma
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Di Luca ha alle spalle una carriera lunga più di 10 anni...ha corso in varie squadre (saeco, liquigas), ha vinto abbastanza e quindi incassato, aveva sponsor che sostenevano lui e di riflesso la squadra per cui correva...

in molti ne hanno beneficiato...

vice vedi che il sig.di luca era appena rientrato sempre da squalifica ed era la prima corsa che faceva per la vini fantini (giro D'italia) ed e stato subito risqualificato e vero che a corso 10 anni ma per tre volte trovato positivo e anche nelle altre squadre ha fatto licenziare la gente per un suo torna conto personale ora o tu sei il fratello o il nipote che lo difendi a spada tratta io non difendo uno trovato 3 volte drogato perchè io questo sport lo amo a differenza di te mi dispiace stai difendendo l'indifendibile Almeno per quanto mi riguarda- penso che tu hai corso si hai corso solo da cicloamatore e questo ti fa onore ma per dare giudizi credo sia giusto viverli da dentro ciao ti auguro una buona serata scott 1
 

MIKE SCOTT

via col vento
21 Ottobre 2008
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nell'etere
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L'ho scritto nell'articolo: cercare di cambiare parte della cultura sportiva non facendo sentire i corridori come facenti parte di un mondo a parte.
Responsabilizzando le societa' (COME?),
rendendo antieconomici i casi di doping, precludendo per tot tempo la partecipazione ad ogni competizione.
su questo si sono già tutelati fanno firmare il protocollo etico o come kaiser si chiama e a quel punto la società se ne lava le mani se viene pigliato ricade tutto su l'atleta e del resto legalmento è difficile fare qualcosa di diverso.
Ma legando gli sponsor alle societa', perche' com'e' ora, e' evidente che basta fare una societa' "cuscinetto", che se va male si chiude e se ne apre un'altra con lo stesso personale per bypassare il problema e far rimanere puliti gli sponsor. (QUESTA E' DA LIBRO DEI SOGNI e comunque legalmente qualsiasi cosa potrebbe essere impugnabile - no way!)
Uniformando la legislazione tra paesi (estremamente difficle ed improbabile). A me pare fin troppo evidente che ci sono paesi dove anche i presunti superbombati stranamente non vincono mai, e guarda caso sono quelli con la legislazione piu' "opaca" in tema doping.

Inasprire i controlli o le pene non serve a molto secondo me. La strategia punitiva non e' efficace se il barare continua a valere il rischio economicamente.

Chiaro che per fare qualcosa ci vuole la volonta', e se non c'e' indipendenza tra i vari organi di governo e' difficile che ci sia. (nel mondo dello sport che io sappia i casi di controllori veramente indipendenti è direi quasi inesistente - chiediti perchè?)
Idem per i tifosi ed appassionati: inutile trattare i corridori come delinquenti patentati se poi la morale dominante e' quella del truffo/arraffo/imbroglio ad ogni livello (vabbè alla fine è una professione anche quella del ciclista e come imbrogliano in tutti i settori professionali lo fanno pure qui non li vedo più deprecabili di altri professionisti nella loro condotta), e ci si fa venire le lacrime davanti alla trasmissione epica sul campione inevitabilmente bombato del passato (appunto tutti bombati e vai con lo spettacolo:mrgreen: - son sicuro che con il doping libero ci sarebbe comunque gente ad infervorarsi per questo o per quello ... insomma cadrebbe anche l'ultimo degli altarini IL TIFOSO).

doping libero!

o-o
 

MIKE SCOTT

via col vento
21 Ottobre 2008
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Repubblica come al solito racconta quel che gli pare.

credo che ormai siano passati 15 anni, negli USA quelli del Wrestling sono passati sotto un'inchiesta federale.
Davanti al congresso hanno spiegato in modo semplice e lampante che il loro non è uno sport e non lo vuole essere, ma bensì un'esibizione.
Ad ogni modo l'inchiesta se non ricordo male verteva sul fatto che il Wrestling era altamente diseducativo nei confronti dei minori, induceva a comportamenti violenti.
Credo che siano pure stati sanzionati a riguardo...

Tornando al Circo dei prof..
Un modello che potrebbero prendere ad esempio è la NBA.

Sempre meglio che il letame che si spalano addosso in questi anni:cry

C'è da riflettere sui casi ecclatanti degli ultimi anni.


Rasmussen, Ricco & Piepoli, Armstrong, Di Luca è Santambrogio.
Rasmussen lo hanno beccato perchè non teneva la bocca chiusa e in gruppo raccontava come faceva fessi gli inspettori.
Ricco' bè Ricco' è the King degli sganassa:mrgreen:, uno così ti vien spontaneo.. ci riesce persino Clouseau:mrgreen:
Di Luca al tempo in cui correva con la Liquigas, Dott mito non lo ha voluto come assistito, parlava sempre troppo e rischiava sempre troppo.. Lo scorso anno poi ci si è messo pure l'ignoranza degli sponsor Santambrogio è stato beccato perchè hanno voluto rivedere analisi, se non beccavano Di Luca...
Armstrong poi.. ne ha pestati di piedi finchè non ha pestato una M piu' grande di lui...

Sono esempi di persone che nei comportamenti e nel carattere andavano sopra le righe... ma nei casi di corridori che sono piu' ligi nei comportamenti e nelle relazioni..?
Poi cìè da aggiungere che tra federazione e federazione le cose cambiano.
Ma abbiamo presente che concetto di etica c'è in Kazakistan..:mrgreen:?
Qualcuno di voi aìha mai avuto rapporti commerciali con i Russi..?:mrgreen:
Li i Borgia li mandano ad addestrare Boy Scaut.
Alcuni atleti poi da soli rappresentano il 99% dello sport del loro paese, vedi Sagan, ma potrebbe essere il caso di Cancellara, i Flli Lussemburghesi.. e altri..
Siamo sicuri che in questi casi non ci sia interesse a chiudere un occhio se vi è la possibilità?
Gli Inglesi non ci sfiora neppure il dubbio.. hanno anche presidenza UCI..

Bene dopo tutto questo immaginiamo un atleta Italiano neopro che passa in una squadra di secondo piano, del tipo CSF.. per fare esempio, ha due anni di contratto per far vedere che puo' stare nel circo.., sa benissimo che una CURA ben fatta fa la differenza tra un atleta di livello eccelso ed un atleta di livello medio..
Bene gli diciamo vai..!!

Naturalmente questo è un ciclismo diverso..


L' Anthony Giddens delle Pampas :mrgreen:
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
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7 Tour de France consecutivi!
in effetti stanno cercando di eliminare il doping dicendo che non c'è. sei dentro il pb? non c'è doping. sei sotto il 50? non c'è doping. prendi il tramadol (ho scritto il traumadol sbagliando)? non c'è doping. è una via umanamente comprensibile ma a stretta logica dovrebbero dire che tentiamo di controllarlo, di tenerlo sotto determinati limiti. ma il doping inteso in senso stretto c'è e il fatto che la gazzetta (esempio ad hoc) ogni volta dica che è il giro della pulizia dà la garanzia che quello che scrive utah è vero. è un circo. basta essere intellettualmente onesti ed ammetterlo. sarebbe un primo passo. quello che sta succedendo invece è che il primo corridore che viene beccato fa cadere dal pero l'intero mondo dei pro. il numero della mela marcia è in cartellone da un bel po', dal 1998. a suo modo uno spettacolo pure quello.

Quoto !!! Ti dopi e stai sotto i 50% sei pulito, sopra sei dopato!!!
 

Ser pecora

Diretur
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QUESTA E' DA LIBRO DEI SOGNI e comunque legalmente qualsiasi cosa potrebbe essere impugnabile - no way!o-o

Fino ad un certo punto e comunque vale sia in un senso che nell'altro: ricordo il caso USPS/Tailwind.

Ovvio che poi tutto possa essere contestato. Io credo che sia più realizzabile la politica dei piccoli passi piuttosto che le utopie futuriste del radere al suolo tutto. Anche se sono tornate di moda ultimamente.
 

MIKE SCOTT

via col vento
21 Ottobre 2008
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nell'etere
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Fino ad un certo punto e comunque vale sia in un senso che nell'altro: ricordo il caso USPS/Tailwind.

Ovvio che poi tutto possa essere contestato. Io credo che sia più realizzabile la politica dei piccoli passi piuttosto che le utopie futuriste del radere al suolo tutto. Anche se sono tornate di moda ultimamente.


chi rade al suolo ha idee io ho paura di chi ha idee in qualsiasi settore preferisco chi fa se possibili con un certo grado di creatività per cui bene i piccoli passi e il procedere per prove ed errori e piccoli miglioramenti ... credo che liberalizzare il doping - come ripeto elemento di discontinuità sarebbe una prova da fare per poniamo 5 anni - sarebbe uno shock anche all'interno del mondo degli atleti senza contare che per molti versi metterebbe con le spalle al muro tutti i profittatori (cioè che tendono al profitto) che vivono nel mondo dello sport media sponsor etc....
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
Repubblica come al solito racconta quel che gli pare.

credo che ormai siano passati 15 anni, negli USA quelli del Wrestling sono passati sotto un'inchiesta federale.
Davanti al congresso hanno spiegato in modo semplice e lampante che il loro non è uno sport e non lo vuole essere, ma bensì un'esibizione.
Ad ogni modo l'inchiesta se non ricordo male verteva sul fatto che il Wrestling era altamente diseducativo nei confronti dei minori, induceva a comportamenti violenti.
Credo che siano pure stati sanzionati a riguardo...

Tornando al Circo dei prof..
Un modello che potrebbero prendere ad esempio è la NBA.

Sempre meglio che il letame che si spalano addosso in questi anni:cry

C'è da riflettere sui casi ecclatanti degli ultimi anni.


Rasmussen, Ricco & Piepoli, Armstrong, Di Luca è Santambrogio.
Rasmussen lo hanno beccato perchè non teneva la bocca chiusa e in gruppo raccontava come faceva fessi gli inspettori.
Ricco' bè Ricco' è the King degli sganassa:mrgreen:, uno così ti vien spontaneo.. ci riesce persino Clouseau:mrgreen:
Di Luca al tempo in cui correva con la Liquigas, Dott mito non lo ha voluto come assistito, parlava sempre troppo e rischiava sempre troppo.. Lo scorso anno poi ci si è messo pure l'ignoranza degli sponsor Santambrogio è stato beccato perchè hanno voluto rivedere analisi, se non beccavano Di Luca...
Armstrong poi.. ne ha pestati di piedi finchè non ha pestato una M piu' grande di lui...

Sono esempi di persone che nei comportamenti e nel carattere andavano sopra le righe... ma nei casi di corridori che sono piu' ligi nei comportamenti e nelle relazioni..?
Poi cìè da aggiungere che tra federazione e federazione le cose cambiano.
Ma abbiamo presente che concetto di etica c'è in Kazakistan..:mrgreen:?
Qualcuno di voi aìha mai avuto rapporti commerciali con i Russi..?:mrgreen:
Li i Borgia li mandano ad addestrare Boy Scaut.
Alcuni atleti poi da soli rappresentano il 99% dello sport del loro paese, vedi Sagan, ma potrebbe essere il caso di Cancellara, i Flli Lussemburghesi.. e altri..
Siamo sicuri che in questi casi non ci sia interesse a chiudere un occhio se vi è la possibilità?
Gli Inglesi non ci sfiora neppure il dubbio.. hanno anche presidenza UCI..

Bene dopo tutto questo immaginiamo un atleta Italiano neopro che passa in una squadra di secondo piano, del tipo CSF.. per fare esempio, ha due anni di contratto per far vedere che puo' stare nel circo.., sa benissimo che una CURA ben fatta fa la differenza tra un atleta di livello eccelso ed un atleta di livello medio..
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o-o
 

Low Freq

Novellino
9 Ottobre 2013
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Bianchi
Nibali che da del cerebroleso a DiLuca è una ammissione di colpevolezza. E l'associazione dei ciclisti professionisti che si prepara a querele per difendere l'immagine della categoria fa venire da piangere...cioè, di fronte a una montagna di sterco di ste proporzioni (scusate la finezza) tu tu preoccupi di tutelare l'immagine? Il la federciclismo che si difende con la recita del "siamo i più controllati" non fa certo figura migliore. Mai come adesso mi è chiaro come non c'è nessuna intenzione di liberarsi di un male che toglie la voglia di seguire le gare.
Ho la nausea!
 

peggio

Mod da quasi kom
20 Aprile 2006
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Centumcellae - Terra di Cafoni
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Semiprofessionale con meccanismo ragazzo di campagna
scusatemi ma se la stessa uci implicitamente lo legalizza fissando il limite dell'ematocrito al 50% perchè stiamo ancora a discutere sul doping,;nonzo% in pratica vengono beccati solo quelli che esagerano oppure non sono abili nel farlo, mentre tutti quelli se sono vicini a quel limite sono "legalmente" dopati e nessuno gli può fare niente:-x...ma la differenza dove sta???;nonzo%
Questa affermazione equivale a dire che il doping non altera il risultato, perché tutti lo assumono, affermazioni che fanno comodo a chi lo usa e non riportano ad una realtà distorta del mondo parallelo dei dopati.
Quel mondo di cui fa parte di luca.
Nessuno ha mai dichiarato che il doping era libero e i ciclisti puliti c'hanno rimesso, altro che legalizzato l'epo.
L'intervista penso non sia catalogabile nel giornalismo, è soltanto uno show fatto da chi vive in una realtà parallela, che non si è sciolta neanche dopo la radiazione e chi vuole speculare come al solito sul ciclismo, poi c'è la tv che ancora una volta rafforza l'immagine di ciclismo=doping, per il resto quasi il nulla.
L'unica cosa nuova è che ha ammesso di aver assunto doping fin da dilettante.
Io raramente guardo la tv ma essendo in settimana bianca i miei amici hanno messo sto programma, a seguire mi sono beccato i soliti 60 minuti di "ciclisti dopati", questo è quello che ha percepito chi ha guardato la trasmissione.
p.s. propongo che per tutti i ciclisti squalificati non si usino le maiuscole nel cognome, visto che sono persone minuscole, io già lo faccio da tempo.
Alhoa
 

bicimix

Ammiraglia
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7 Tour de France consecutivi!
Questa affermazione equivale a dire che il doping non altera il risultato, perché tutti lo assumono, affermazioni che fanno comodo a chi lo usa e non riportano ad una realtà distorta del mondo parallelo dei dopati.
Quel mondo di cui fa parte di luca.
Nessuno ha mai dichiarato che il doping era libero e i ciclisti puliti c'hanno rimesso, altro che legalizzato l'epo.
L'intervista penso non sia catalogabile nel giornalismo, è soltanto uno show fatto da chi vive in una realtà parallela, che non si è sciolta neanche dopo la radiazione e chi vuole speculare come al solito sul ciclismo, poi c'è la tv che ancora una volta rafforza l'immagine di ciclismo=doping, per il resto quasi il nulla.
L'unica cosa nuova è che ha ammesso di aver assunto doping fin da dilettante.
Io raramente guardo la tv ma essendo in settimana bianca i miei amici hanno messo sto programma, a seguire mi sono beccato i soliti 60 minuti di "ciclisti dopati", questo è quello che ha percepito chi ha guardato la trasmissione.
p.s. propongo che per tutti i ciclisti squalificati non si usino le maiuscole nel cognome, visto che sono persone minuscole, io già lo faccio da tempo.
Alhoa

Il doping diffuso non ha fatto altro che aumentare le medie e i watt poi come tutti ormai sappiamo questo non basta a farti diventare un fuoriclasse dato che poi è la genetica che dice la sua...ps quando imponi un limite implicitamente ammetti l'impossibilità di controllare i valori all'interno di esso!
 

mescal

Bioesorcista
7 Settembre 2008
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quelle che non usa Peggio
Questa affermazione equivale a dire che il doping non altera il risultato, perché tutti lo assumono, affermazioni che fanno comodo a chi lo usa e non riportano ad una realtà distorta del mondo parallelo dei dopati.
Quel mondo di cui fa parte di luca.
Nessuno ha mai dichiarato che il doping era libero e i ciclisti puliti c'hanno rimesso, altro che legalizzato l'epo.
L'intervista penso non sia catalogabile nel giornalismo, è soltanto uno show fatto da chi vive in una realtà parallela, che non si è sciolta neanche dopo la radiazione e chi vuole speculare come al solito sul ciclismo, poi c'è la tv che ancora una volta rafforza l'immagine di ciclismo=doping, per il resto quasi il nulla.
L'unica cosa nuova è che ha ammesso di aver assunto doping fin da dilettante.
Io raramente guardo la tv ma essendo in settimana bianca i miei amici hanno messo sto programma, a seguire mi sono beccato i soliti 60 minuti di "ciclisti dopati", questo è quello che ha percepito chi ha guardato la trasmissione.
p.s. propongo che per tutti i ciclisti squalificati non si usino le maiuscole nel cognome, visto che sono persone minuscole, io già lo faccio da tempo.
Alhoa
il tuo nickname ha la minuscola :face4:
 

peggio

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Semiprofessionale con meccanismo ragazzo di campagna
Il doping diffuso non ha fatto altro che aumentare le medie e i watt poi come tutti ormai sappiamo questo non basta a farti diventare un fuoriclasse dato che poi è la genetica che dice la sua...ps quando imponi un limite implicitamente ammetti l'impossibilità di controllare i valori all'interno di esso!
La genetica ti dice solo chi riesce ad avere un maggior beneficio da certe sostanze, se parli di dopati.
Poi ci sono gli atleti veri, quelli che non si sono mai dopati, ma sono di un altro pianeta rispetto alla banda dei dopati che vincono solo in base a chi risponde meglio ai medicinali.
Il concetto di imporre un limite serviva per non farci scappare il morto, ma non per liberalizzare nessuna sostanza.
Nell'anno in cui veniva introdotto il limite nel tesserino c'era scritto: "il doping non vince mai" mai letto potete doparvi fino al 50% di ematocrito.
Se poi ti fa piacere pensare che il tuo paladino fosse il più forte di tutti e che è stato costretto a ricorrere al doping per correre ad armi pari bhe allora parliamo di realtà diverse.
Nella lista delle sostanze dopanti nel '96 c'era l'epo e nessuno l'ha mai legalizzato, ne ha mai detto che era lecito usarlo, ci sono cose che mi sono perso?
il tuo nickname ha la minuscola :face4:

Il mio nick non è ne un nome ne un cognome, ma un aggettivo e non si mette la maiuscola.
p.s. ritieni che merito la maiuscola;nonzo%
Alhoa