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I domandoni
[ el ciuciaròda] ovvero l'arte di mettersi a ruota degli sconosciuti
Testo
<blockquote data-quote="rapportoagile" data-source="post: 2279972" data-attributes="member: 10802"><p>Domani prenderò il pomeriggio libero, ma non per andare in bici, bensì per leggere la tua<em> "enciclopedia sul ciucciaruota".</em></p><p></p><p>A me questa categoria dà molto fastidio, con qualche eccezione.</p><p>In particolar modo non sopporto, quelli che raggiungo facilmente (quindi vanno molto piano), ma che trovano l'energie per attaccarsi dopo che li hai superati, e anche per non staccarsi, se si accelera. Quasi sempre questi soggetti, non ti degnano di una parola, ne' ovviamente di darti un cambio. Li senti dietro di te e danno più fastidio che la sabbia nelle mutande (<em>Litizzetto</em>). Le eccezioni sono:</p><p>- Il tizio si offre di dare qualche cambio;</p><p>- Il tizio ti chiede se ti da fastidio averlo a ruota;</p><p></p><p>Piccolo anedotto accaduto un paio di anni fa. Vento veramente molto forte contrario.</p><p>Raggiungo un signore sui 60 anni che pedalava quasi barcollando. Lo supero e lui mi urla:"<em>Eilá, giovane</em>!" (gran complimento per un quasi 50enne).</p><p>"<em>Sono alla frutta e così non ci arrivo a casa. Posso starti a ruota per un po</em>'?" Doveva fare ancora una 20 di km e con quel vento era veramente un'impresa ardua. Non me la sono sentita di abbandonarlo. Così l'ho scortato fino a sotto casa. Nonl'avessi mai fatto. Ho dovuto rifiutare nell'ordine:</p><p>1) 50 Euro di mancia;</p><p>2) invito a cena immediato (erano le 19.00) con un profumino di cose buone che proveniva dalla cucina;</p><p>3) Una fetta di torta alle fragole......</p><p></p><p>Non ho potuto rifiutare una bottiglia di vino (Dolcetto d'Alba), che ha preso il posto della borraccia vuota nel portaboraccia</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="rapportoagile, post: 2279972, member: 10802"] Domani prenderò il pomeriggio libero, ma non per andare in bici, bensì per leggere la tua[I] "enciclopedia sul ciucciaruota".[/I] A me questa categoria dà molto fastidio, con qualche eccezione. In particolar modo non sopporto, quelli che raggiungo facilmente (quindi vanno molto piano), ma che trovano l'energie per attaccarsi dopo che li hai superati, e anche per non staccarsi, se si accelera. Quasi sempre questi soggetti, non ti degnano di una parola, ne' ovviamente di darti un cambio. Li senti dietro di te e danno più fastidio che la sabbia nelle mutande ([I]Litizzetto[/I]). Le eccezioni sono: - Il tizio si offre di dare qualche cambio; - Il tizio ti chiede se ti da fastidio averlo a ruota; Piccolo anedotto accaduto un paio di anni fa. Vento veramente molto forte contrario. Raggiungo un signore sui 60 anni che pedalava quasi barcollando. Lo supero e lui mi urla:"[I]Eilá, giovane[/I]!" (gran complimento per un quasi 50enne). "[I]Sono alla frutta e così non ci arrivo a casa. Posso starti a ruota per un po[/I]'?" Doveva fare ancora una 20 di km e con quel vento era veramente un'impresa ardua. Non me la sono sentita di abbandonarlo. Così l'ho scortato fino a sotto casa. Nonl'avessi mai fatto. Ho dovuto rifiutare nell'ordine: 1) 50 Euro di mancia; 2) invito a cena immediato (erano le 19.00) con un profumino di cose buone che proveniva dalla cucina; 3) Una fetta di torta alle fragole...... Non ho potuto rifiutare una bottiglia di vino (Dolcetto d'Alba), che ha preso il posto della borraccia vuota nel portaboraccia [/QUOTE]
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