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I domandoni
[ el ciuciaròda] ovvero l'arte di mettersi a ruota degli sconosciuti
Testo
<blockquote data-quote="maurocip" data-source="post: 6143365" data-attributes="member: 71252"><p>Ieri bella giornata di ciclismo in Valnerina.</p><p>E' stata organizzata una pedalata di solidarietà sotto l'egida dei Ciclisti Uniti per la Valnerina che prevedeva un'uscita da Terni a Visso.</p><p>Tralasciando lo shock di vedere in che condizioni sia Visso, magari ne riparleremo altrove, volevo raccontarvi questo episodio, perchè faccio sempre molta fatica a capire certi comportamenti ciclistici.</p><p>Eravamo partiti da un po' dalla cascata delle Marmore (punto di ritrovo) ed il gruppo in cui mi trovavo io (una 50ina di ciclisti) viaggiava in modo molto ordinato (nessuna macchina ci ha suonato, se non per avvisare che stava arrivando) a circa 32-34 km/h.</p><p>Ad un certo punto incontriamo un ciclista solitario, di una 60ina d'anni che viaggiava a 4-5 km/h più piano... lo superiamo e dopo un po' ce lo troviamo nel gruppo. Ovviamente tutto normale, nessun problema che sfruttasse la scia.</p><p>Al primo strappetto dopo Scheggino alcuni alzano un po' il ritmo e prendono qualche metro di vantaggio. Il tizio, mi supera e corre appresso al gruppetto.</p><p>Dopo lo strappo il gruppetto si fa raggiungere di nuovo e qui inizia la cosa inspiegabile: Il tizio accelera di nuovo e ci stacca di una 50ina di metri... continua in questa sua azione per 3-4 km, voltandosi spesso per vedere dove eravamo... Ovviamente a tutta (lui) tranquilli (noi).</p><p>Poi un po' prima del bivio di Visso, quelli in testa al gruppo alzano il ritmo e si comincia a viaggiare sui 38-40 km/h, il tizio ovviamente viene raggiunto, tenta disperatamente di restare attaccato sbuffando come un mantice e poi piano piano si stacca inesorabilmente.</p><p></p><p>Ora mi domando: ma che scatta nella testa di qualche ciclista in certe condizioni? E' noto che un gruppo, oltretutto con alcuni piuttosto giovani (sulla 30ina) che viaggia tranquillo può facilmente tenere medie superiori al singolo. Vieni raggiunto e se sei in grado di tenere il ritmo cosa c'è di meglio che sfruttare il traino? Ti infastidisce stare in gruppo? allora non accelerare per agganciarti, continua al tuo ritmo più lento e fatti sfilare.</p><p>Ma scattare per staccare il gruppo, voltandoti in continuazione per vedere dov'è e poi scoppiare dopo 4-5 km che senso ha????</p><p>Oltretutto era una persona over 60, sicuramente non un novellino, quindi dovrebbe conoscere bene le dinamiche del ciclismo...</p><p>boh io non capisco <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/scratchhead.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";nonzo%" title="Scratchhead ;nonzo%" data-shortname=";nonzo%" /><img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/scratchhead.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";nonzo%" title="Scratchhead ;nonzo%" data-shortname=";nonzo%" /><img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/scratchhead.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";nonzo%" title="Scratchhead ;nonzo%" data-shortname=";nonzo%" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="maurocip, post: 6143365, member: 71252"] Ieri bella giornata di ciclismo in Valnerina. E' stata organizzata una pedalata di solidarietà sotto l'egida dei Ciclisti Uniti per la Valnerina che prevedeva un'uscita da Terni a Visso. Tralasciando lo shock di vedere in che condizioni sia Visso, magari ne riparleremo altrove, volevo raccontarvi questo episodio, perchè faccio sempre molta fatica a capire certi comportamenti ciclistici. Eravamo partiti da un po' dalla cascata delle Marmore (punto di ritrovo) ed il gruppo in cui mi trovavo io (una 50ina di ciclisti) viaggiava in modo molto ordinato (nessuna macchina ci ha suonato, se non per avvisare che stava arrivando) a circa 32-34 km/h. Ad un certo punto incontriamo un ciclista solitario, di una 60ina d'anni che viaggiava a 4-5 km/h più piano... lo superiamo e dopo un po' ce lo troviamo nel gruppo. Ovviamente tutto normale, nessun problema che sfruttasse la scia. Al primo strappetto dopo Scheggino alcuni alzano un po' il ritmo e prendono qualche metro di vantaggio. Il tizio, mi supera e corre appresso al gruppetto. Dopo lo strappo il gruppetto si fa raggiungere di nuovo e qui inizia la cosa inspiegabile: Il tizio accelera di nuovo e ci stacca di una 50ina di metri... continua in questa sua azione per 3-4 km, voltandosi spesso per vedere dove eravamo... Ovviamente a tutta (lui) tranquilli (noi). Poi un po' prima del bivio di Visso, quelli in testa al gruppo alzano il ritmo e si comincia a viaggiare sui 38-40 km/h, il tizio ovviamente viene raggiunto, tenta disperatamente di restare attaccato sbuffando come un mantice e poi piano piano si stacca inesorabilmente. Ora mi domando: ma che scatta nella testa di qualche ciclista in certe condizioni? E' noto che un gruppo, oltretutto con alcuni piuttosto giovani (sulla 30ina) che viaggia tranquillo può facilmente tenere medie superiori al singolo. Vieni raggiunto e se sei in grado di tenere il ritmo cosa c'è di meglio che sfruttare il traino? Ti infastidisce stare in gruppo? allora non accelerare per agganciarti, continua al tuo ritmo più lento e fatti sfilare. Ma scattare per staccare il gruppo, voltandoti in continuazione per vedere dov'è e poi scoppiare dopo 4-5 km che senso ha???? Oltretutto era una persona over 60, sicuramente non un novellino, quindi dovrebbe conoscere bene le dinamiche del ciclismo... boh io non capisco ;nonzo%;nonzo%;nonzo% [/QUOTE]
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