Giorni fa mi sono fermato davanti alla vetrina di un negozio di bici locale ad ammirare una Giant Propel disc. Gran bella bici, e non nascondo che mi piacerebbe averla.
Soffermandomi ad osservare i dettagli, ho iniziato a pensare: ma in fondo, a parte l'estetica indubbiamente più accattivante, il materiale carbonifero più performante, i freni a disco e il cambio elettronico, non c'é stata poi questa grande evoluzione nella bici da corsa. Nel senso, i componenti sono sempre quelli (anche se di materiali più leggeri e tecnologici): raggi con nipples, catena con incroci, cambio con pulegge....Tutta "roba" che esiste da molti decenni.
Mi sarei aspettato un'evoluzione del cambio nel mozzo (tipo Rohloff), della cinghia al posto della catena, di ruote a razze invece che i raggi. Componenti già realizzati e in vendita, ma rimasti alle bici da turismo. Ok, capisco che la bici da corsa deve avere determinate caratteristiche (leggerezza, rigidità) che attualmente vengono garantite solo dalle attuali tecnologie, ma mi pare che ci sia poco impegno, per non dire alcun impegno nel trovare soluzioni "rivoluzionarie". Probabilmente in considerazione che gli appassionati mal digeriscono novità "troppo futuristiche" (vedi freni a disco).
E dopo aver fatto queste considerazioni ieri l'altro ho spezzato la catena della mia MTB; ho dovuto ripararla su posto, smerdandomi le mani di grasso, imprecando perchè un'estremità della catena si era incastrata tra telaio e movimento centrale, mezz'ora buona di lavoro con un caldo-umido-afoso, e con le zanzare e tafani che banchettavano sulle mi gambe. Lì ho proprio pensato quanto bello sarebbe avere un cambio nel mozzo e un cinghia bella pulita....
Soffermandomi ad osservare i dettagli, ho iniziato a pensare: ma in fondo, a parte l'estetica indubbiamente più accattivante, il materiale carbonifero più performante, i freni a disco e il cambio elettronico, non c'é stata poi questa grande evoluzione nella bici da corsa. Nel senso, i componenti sono sempre quelli (anche se di materiali più leggeri e tecnologici): raggi con nipples, catena con incroci, cambio con pulegge....Tutta "roba" che esiste da molti decenni.
Mi sarei aspettato un'evoluzione del cambio nel mozzo (tipo Rohloff), della cinghia al posto della catena, di ruote a razze invece che i raggi. Componenti già realizzati e in vendita, ma rimasti alle bici da turismo. Ok, capisco che la bici da corsa deve avere determinate caratteristiche (leggerezza, rigidità) che attualmente vengono garantite solo dalle attuali tecnologie, ma mi pare che ci sia poco impegno, per non dire alcun impegno nel trovare soluzioni "rivoluzionarie". Probabilmente in considerazione che gli appassionati mal digeriscono novità "troppo futuristiche" (vedi freni a disco).
E dopo aver fatto queste considerazioni ieri l'altro ho spezzato la catena della mia MTB; ho dovuto ripararla su posto, smerdandomi le mani di grasso, imprecando perchè un'estremità della catena si era incastrata tra telaio e movimento centrale, mezz'ora buona di lavoro con un caldo-umido-afoso, e con le zanzare e tafani che banchettavano sulle mi gambe. Lì ho proprio pensato quanto bello sarebbe avere un cambio nel mozzo e un cinghia bella pulita....