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Gare amatoriali in circuito
gare in salita e cronoscalate il ciclismo del futuro
Testo
<blockquote data-quote="Canx" data-source="post: 3889127" data-attributes="member: 21000"><p>Quoto, almeno in parte.</p><p>Non sono d'accordo sulle partenze uniche con classifiche separate, che senso ha riconoscere diversi livelli di corridori se poi costringi i lenti a tenere il ritmo dei più forti e questi ultimi a trovarsi di mezzo persone che non possono essere competitive ma fanno numero e, di conseguenza, caos?</p><p>Comunque fondamentalmente la cosa delle due serie Udace non è male, anche se le differenze spesso sono sfumate (un sacco di gente corre dove non dovrebbe) le medie spesso variano anche abbastanza tra le due partenze, e più persone hanno la possibilità di levarsi qualche seppur piccola soddisfazione.</p><p></p><p>Un paio di anni fa ho corso per qualche mese in Inghilterra, lì non c'è una differenza tra amatori e juniores/dilettanti, ci sono solo 4 Categorie (più gli Elite ovviamente), inizi obbligatoriamente dalla 4a, poi se fai x punti (pochi, basta una vittoria o un paio di piazzamenti, ma il livello non è molto alto appunto) passi nella 3a, da cui non si può retrocedere (per non "inquinare" la 4a categoria,anche perchè più si va avanti più è difficile vincere o piazzarsi) e servono più punti per andare avanti. La 2a e la 1a sono più dure, e bisogna lottare abbastanza per restarci.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Canx, post: 3889127, member: 21000"] Quoto, almeno in parte. Non sono d'accordo sulle partenze uniche con classifiche separate, che senso ha riconoscere diversi livelli di corridori se poi costringi i lenti a tenere il ritmo dei più forti e questi ultimi a trovarsi di mezzo persone che non possono essere competitive ma fanno numero e, di conseguenza, caos? Comunque fondamentalmente la cosa delle due serie Udace non è male, anche se le differenze spesso sono sfumate (un sacco di gente corre dove non dovrebbe) le medie spesso variano anche abbastanza tra le due partenze, e più persone hanno la possibilità di levarsi qualche seppur piccola soddisfazione. Un paio di anni fa ho corso per qualche mese in Inghilterra, lì non c'è una differenza tra amatori e juniores/dilettanti, ci sono solo 4 Categorie (più gli Elite ovviamente), inizi obbligatoriamente dalla 4a, poi se fai x punti (pochi, basta una vittoria o un paio di piazzamenti, ma il livello non è molto alto appunto) passi nella 3a, da cui non si può retrocedere (per non "inquinare" la 4a categoria,anche perchè più si va avanti più è difficile vincere o piazzarsi) e servono più punti per andare avanti. La 2a e la 1a sono più dure, e bisogna lottare abbastanza per restarci. [/QUOTE]
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