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Allenamento
Strumenti
Garmin Edge 830
Testo
<blockquote data-quote="giancarloparisi" data-source="post: 6500450" data-attributes="member: 98220"><p>Qualche aggiornamento dopo circa tre mesi di utilizzo.</p><p>Generale: mi pare un netto miglioramento rispetto a 820. Il touch è finalmente reattivo (anche se ancora lontano da un discreto smartphone), le funzioni aggiuntive sono utili, se utilizzate per quello che sono, ovvero strumenti di aiuto all'allenamento ma non ai livelli dei rispettivi strumenti dedicati (e costosi). Il miglioramento più evidente, comunque, rimane la batteria.</p><p></p><p>In particolare</p><p>Il Touch: sicuramente migliorato nella reattività, anche se non siamo ancora ai livelli di sensibilità di uno smartphone. Poco importa, visto che non lo è, però il mio esemplare con l'acqua fa le bizze. Se il display non è perfettamente asciutto, 9 volte su 10 il touch non funziona. Non è il dispositivo che si impalla, perchè i tasti fisici rispondono. Sto cercando di capire se sia la pellicola protettiva che ho applicato, ma dovrei provare a toglierla quando piove. Oggi è bastata una leggera pioggerella fine per farmi avere difficoltà a passare da una schermata all'altra.</p><p>D'altro canto la modalità con cui è possibile personalizzare i campi dati con il touch, ovvero anche direttamente in modalità allenamento mediante tap prolungato sul campo (tra l'altro aggiornato con la possibilità di switcharne due tra loro), è impagabile rispetto a quanto è possibile fare con i tasti fisici.</p><p></p><p>Navigazione:</p><p>Non è una funzione che uso spesso, anzi, molto di rado. Ma quando l'ho fatto mi è stata utile. Certo, non è come avere il navigatore dell'auto, ma questo dipende dal fatto che è un dispositivo ibrido. Alla fine fa il suo lavoro. Ho trovato macchinoso il ricalcolo dei percorsi e la creazione degli stessi da connect. In pratica in alcuni casi, mentre crei un percorso, dati due punti connect sceglie le strade in modo apparentemente arbitrario e non c'è verso di dirgli che vuoi passare da un'altra parte. Ho provato a creare un percorso di allenamento, erano strade che conoscevo ma che non avevo mai fatto, quindi mi interessava anche Climb Pro. Il risultato è stato che al 98% il percorso era quello, ma alcuni tratti erano diversi da quelli che avrei voluto fare e non riuscendo a creare il percorso esatto su connect l'ho lasciato in quel modo. Quando poi, in bici, ho fatto le strade che volevo, il garmin, piuttosto che ricalcolare, si incaponiva a farmi tornare indietro per seguire il percorso, anche se dopo 1 km avrei comunque ritrovato la rotta. Credo comunque sia legato alla creazione percorsi di connect e al fatto di seguirne uno.</p><p></p><p>Climb Pro:</p><p>l'ho trovata utile. Non ha la precisione di un segmento, ma fornisce un'indicazione utile. Nei tratti parziali le colorazioni per la pendenza corrispondono quasi sempre a tratti più facili o più duri e la durata della salita è abbastanza precisa. Certo, magari termina prima che la pendenza si azzeri completamente, ma come indicazione per salite che non si conoscono è utile. Personalmente l'ho testata su una salita di 18 km. Al ritorno, però, sulla stessa strada ed in piena discesa, per due o trecento metri mi ha segnalato un inizio e fine salita. Credo che la precisione sia legata alle informazioni del percorso. Quindi se è stato creato da un giro fatto realmente in precedenza magari è più preciso, anche se in tal caso sarebbe meno utile la funzione.</p><p></p><p>Segnalazione curve pericolose:</p><p>Avevo snobbato questa funzione, ma poi me la sono ritrovata attiva per errore durante la ricognizione di una GF. In discesa il garmin ha cominciato a bippare più o meno regolarmente e dopo un paio di Madonne ho capito che segnalava le curve pericolose. L'indicazione era molto precisa è mi è stata utile visto che non conoscevo la discesa.</p><p></p><p>Connessione Smartphone e notifiche:</p><p>Anche qui netto miglioramento. Il dispositivo si connette sempre, basta avere cura di avviare l'app connect su smartphone. Non mi è mai capitato che si disconnettessero, ma è successo che a fine giro non caricasse subito la corsa. In qualche caso è successo che, una volta caricata manualmente, dall'app non me la facesse editare (ad esempio per dare un nome al giro) e, piuttosto, si disaccoppiassero i dispositivi, con il colore della schermata del giro che da verde diventa rossa. Successivamente si riaccoppiano, ma per editare la corsa devo andare dal sito. Cancellandola e ricaricandola a volte il problema scompare, ma non sempre. A parte questo i dati di corsa sono corretti.</p><p></p><p>Funzioni di training:</p><p>Sono utili, anche se non hanno la precisione di Training Peaks e gli algoritmi sono commerciali. Il Training Effect e il Training Status sono tendenzialmente corretti, anche se basati su parametri in parte stimati da un algoritmo. In particolare il VO2max, che è alla base dei due sistemi. A mio avviso, se si comprende il funzionamento di questi sistemi e lo si parametra alla propria condizione (percepita o meglio calcolata da software tipo TP) è possibile utilizzarli in maniera utile come complemento all'allenamento. Chiaro che è indispensabile un power meter, diversamente meglio disabilitarli.</p><p></p><p>In Definitiva:</p><p>lo strumento è valido. E' certamente perfettibile, sia come device che come piattaforma completa (connect), ma fornisce molte info sull'allenamento. A mio avviso lavorerei un pò sull'interfaccia e sul software, per renderlo più snello e più user friendly, ma nel complesso sono soddisfatto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="giancarloparisi, post: 6500450, member: 98220"] Qualche aggiornamento dopo circa tre mesi di utilizzo. Generale: mi pare un netto miglioramento rispetto a 820. Il touch è finalmente reattivo (anche se ancora lontano da un discreto smartphone), le funzioni aggiuntive sono utili, se utilizzate per quello che sono, ovvero strumenti di aiuto all'allenamento ma non ai livelli dei rispettivi strumenti dedicati (e costosi). Il miglioramento più evidente, comunque, rimane la batteria. In particolare Il Touch: sicuramente migliorato nella reattività, anche se non siamo ancora ai livelli di sensibilità di uno smartphone. Poco importa, visto che non lo è, però il mio esemplare con l'acqua fa le bizze. Se il display non è perfettamente asciutto, 9 volte su 10 il touch non funziona. Non è il dispositivo che si impalla, perchè i tasti fisici rispondono. Sto cercando di capire se sia la pellicola protettiva che ho applicato, ma dovrei provare a toglierla quando piove. Oggi è bastata una leggera pioggerella fine per farmi avere difficoltà a passare da una schermata all'altra. D'altro canto la modalità con cui è possibile personalizzare i campi dati con il touch, ovvero anche direttamente in modalità allenamento mediante tap prolungato sul campo (tra l'altro aggiornato con la possibilità di switcharne due tra loro), è impagabile rispetto a quanto è possibile fare con i tasti fisici. Navigazione: Non è una funzione che uso spesso, anzi, molto di rado. Ma quando l'ho fatto mi è stata utile. Certo, non è come avere il navigatore dell'auto, ma questo dipende dal fatto che è un dispositivo ibrido. Alla fine fa il suo lavoro. Ho trovato macchinoso il ricalcolo dei percorsi e la creazione degli stessi da connect. In pratica in alcuni casi, mentre crei un percorso, dati due punti connect sceglie le strade in modo apparentemente arbitrario e non c'è verso di dirgli che vuoi passare da un'altra parte. Ho provato a creare un percorso di allenamento, erano strade che conoscevo ma che non avevo mai fatto, quindi mi interessava anche Climb Pro. Il risultato è stato che al 98% il percorso era quello, ma alcuni tratti erano diversi da quelli che avrei voluto fare e non riuscendo a creare il percorso esatto su connect l'ho lasciato in quel modo. Quando poi, in bici, ho fatto le strade che volevo, il garmin, piuttosto che ricalcolare, si incaponiva a farmi tornare indietro per seguire il percorso, anche se dopo 1 km avrei comunque ritrovato la rotta. Credo comunque sia legato alla creazione percorsi di connect e al fatto di seguirne uno. Climb Pro: l'ho trovata utile. Non ha la precisione di un segmento, ma fornisce un'indicazione utile. Nei tratti parziali le colorazioni per la pendenza corrispondono quasi sempre a tratti più facili o più duri e la durata della salita è abbastanza precisa. Certo, magari termina prima che la pendenza si azzeri completamente, ma come indicazione per salite che non si conoscono è utile. Personalmente l'ho testata su una salita di 18 km. Al ritorno, però, sulla stessa strada ed in piena discesa, per due o trecento metri mi ha segnalato un inizio e fine salita. Credo che la precisione sia legata alle informazioni del percorso. Quindi se è stato creato da un giro fatto realmente in precedenza magari è più preciso, anche se in tal caso sarebbe meno utile la funzione. Segnalazione curve pericolose: Avevo snobbato questa funzione, ma poi me la sono ritrovata attiva per errore durante la ricognizione di una GF. In discesa il garmin ha cominciato a bippare più o meno regolarmente e dopo un paio di Madonne ho capito che segnalava le curve pericolose. L'indicazione era molto precisa è mi è stata utile visto che non conoscevo la discesa. Connessione Smartphone e notifiche: Anche qui netto miglioramento. Il dispositivo si connette sempre, basta avere cura di avviare l'app connect su smartphone. Non mi è mai capitato che si disconnettessero, ma è successo che a fine giro non caricasse subito la corsa. In qualche caso è successo che, una volta caricata manualmente, dall'app non me la facesse editare (ad esempio per dare un nome al giro) e, piuttosto, si disaccoppiassero i dispositivi, con il colore della schermata del giro che da verde diventa rossa. Successivamente si riaccoppiano, ma per editare la corsa devo andare dal sito. Cancellandola e ricaricandola a volte il problema scompare, ma non sempre. A parte questo i dati di corsa sono corretti. Funzioni di training: Sono utili, anche se non hanno la precisione di Training Peaks e gli algoritmi sono commerciali. Il Training Effect e il Training Status sono tendenzialmente corretti, anche se basati su parametri in parte stimati da un algoritmo. In particolare il VO2max, che è alla base dei due sistemi. A mio avviso, se si comprende il funzionamento di questi sistemi e lo si parametra alla propria condizione (percepita o meglio calcolata da software tipo TP) è possibile utilizzarli in maniera utile come complemento all'allenamento. Chiaro che è indispensabile un power meter, diversamente meglio disabilitarli. In Definitiva: lo strumento è valido. E' certamente perfettibile, sia come device che come piattaforma completa (connect), ma fornisce molte info sull'allenamento. A mio avviso lavorerei un pò sull'interfaccia e sul software, per renderlo più snello e più user friendly, ma nel complesso sono soddisfatto. [/QUOTE]
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