Giri,Salite e Imprese

Hawk83

Ammiraglia
19 Aprile 2009
16.037
96
Bellano (LC)
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Bici
Wilier Zero7 2014 con DurAce Di2
Descrivo ora un'escursione tranfrontaliera compiuta lo scorso 15 luglio. Già tentata (da me ed Alberto) nel 2006, ma allora avevamo dovuto desistere causa maltempo. Quest'anno abbiamo deciso di partire ed arrivare a Roccavione (CN). Verso le 3 partiamo alla volta di Valdieri. La temperatura è fresca al punto giusto, la velocità commisurata a quello che ci aspetta. A Valdieri sosta di rito alla fontana e parziale svestizione: ci aspetta la prima asperità della giornata. Madonna del Colletto inizia con una rampa al 18 %, ma poi la pendenza diventa amica e la strada scorre "veloce" sotto le ruote. Chiaccheriamo interrotti di tanto in tanto dai rumori di qualche animale che si muove nell'oscurità. La discesa successiva verso Festiona la percorriamo con i freni tirati, dato il cattivo stato del manto stradale. Arriviamo sulla militare che albeggia e, a Pratolungo, ci sorprende il posto tappa riservato ai camminatori diretti al santuario di S. Anna. Sosta d'obbligo per un gradito the caldo, prima di iniziare la lunga salita verso il Colle della Lombarda. Superiamo frotte di pellegrini e, senza neanche tribolare troppo, arriviamo al bivio per il santuario. Di lì in avanti solitudine assoluta e panorami idilliaci ci accompagnano fino al Colle, dove giungiamo sorprendemente in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Decidiamo di indugiare a lungo sotto i primi raggi di sole, con la scusa di dover fare il primo pieno di energia. In realtà attendiamo anche che si scaldi un po' l'aria nel fondo del vallone che stiamo per affrontare, memori del gelo vissuto in altre occasioni ... In effetti la discesa è meno fredda del solito: anzi ad Isola ci tocca levarci un bel po' di vestiario di dosso. Scendiamo la luga Val Tinée superando l'abitato di St Sauveur, dopo il quale svoltiamo decisamente a sinistra in direzione di St Martin Vesubie. Siamo ai piedi della terza asperità, il Col St Martin, al cui apice hanno sede alcuni impianti di risalita per sport invernali. La salita è molto bella e costantemente su pendenze abbastanza pedalabili (7 - 8 %). Il Colle purtroppo è colonnizzato da strutture ricettive, tutt'altro ambiente rispetto al precedente. Anche qui rifornimento di vivande proprie, prima di fiondarci in discesa verso St Martin Vesubie. Approfittiamo del bel centro abitato per riempire le borracce e preparare un po' di integratori: la temperatura ora è decisamente estiva e, in salita, il sudore gocciola dappertutto. Ancora un tratto in leggera discesa e poi svolta a sinistra alla volta del Col de Turini. Proprio su questa salita 6 anni fa fummo sorpresi dalla pioggia: quest'anno invece accuso un deciso calo prestazionale. La salita è abbastanza lunga e non concede grandi spazi per rifiatare. A fatica giungo in cima, dove Alberto mi aspetta da un pezzo: è nero perchè non c'è né una fontana né una panchina per riposarsi un attimo. La sosta è breve e la discesa veloce, Sospel, nel fondovalle, è una sorta di forno, dal quale ripartiamo ringalluzziti dall'acqua fresca di una bella fontana e da un bel po' di barrette. Il Col de Brouis, in condizioni normali, si fa tutto d'un fiato, ma a questo punto di fiato me ne è rimasto poco ... Mi salva la brevità della salita, e la consapevolezza che è anche la penultima. A Breil tiriamo dritto verso Tenda, la poca pendenza della bassa Val Roya consente velocità dignitose. La storia cambia radicalmente (almeno per me) quando giungiamo ai piedi della salitona finale, sotto l'imbocco del tunnel del Tenda. Sento di aver spillato le ultime energie, giungo al bivio per il Colle vecchio al lumicino. La spia della riserva è accesa da un bel po': so quello che mi aspetta e mi pare impossibile arrivare sin lassù, a 1871 m. Percorro un tratto bici al fianco, ma la sostanza non cambia granché: sono alla frutta ... In uno scatto d'orgoglio balzo in sella, nella speranza di arrivare prima che a piedi. Il calvario sembra non finire mai, anche se insospettabilmente riesco a pedalare anche nei punti più ripidi e sconnessi. Conosco i luoghi (è la terza volta che affronto in bdc questa salita) e pregusto l'avvicinarsi del Colle da molto lontano. Arrivo su che tira un vento gelido: giustamente Alberto mi aspetta un po' sotto, al riparo del muro di una baita/rifugio. Mi rendo conto di essere giunto al limite: sono perorso da brividi ed ho male dappertutto. Mi preoccupano persino i km di discesa che ci separano dall'auto. Ripartiamo che è quasi buio: velocemente superiamo l'abitato di Limone. A Vernante Alberto suggerisce saggiamente di fermarci a prendere qualcosa di caldo. Il freddo non mi è ancora passato e, ai molti turisti in abiti estivi, così come sono vestito ed imbottito (all'interno del locale non mi tolgo neanche il casco) devo apparire come un extraterrestre ! Ripartiamo e questa volta sono cosciente che è fatta: pochi km di pianura e falsopiani ci riconducono all'auto, lasciata lì ben 19 h fa ...
Complimentoni per l'impresa...
 

eddy 666

Apprendista Scalatore
24 Maggio 2012
1.895
25
toscana
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Bici
BMC srl03; Bianchi Via Nirone
L' ho già detto, sono affezionato a questo thread, e credo che il mio giro di oggi possa rientrarci, nonostante non abbia affrontato salite celebri...

Ecco il racconto: partenza da Rosignano (LI), l' idea è quella di fare un giro circolare che mi porti sotto Campiglia Marittima, dove c' è una salita che ricordo era nota già anni fa ma era sterrata (io sono di quelle parti)...

E' asfaltata, già da diversi anni e se ne parla -anche sul forum ho visto- come di una strada corta ma con strappi davvero assassini"...

Siccome non l' ho ancora fatta decido di cimentarmi in questa nuova ascesa.

Il giro mi ha portato prima nelll' entroterra, a Canneto dove poi ho continuato a salire fino alla deviazione per Lustignano e Lago Boracifero (GR)... di salite ce ne sono, niente di terribile, ma questa strada (Lustignano- Lago) merita una citazione in quanto molto carina secondo me paesaggisticamente, con un po' di boschi, una piattaforma per attraversare il fiume Cornia (oggi sono passato a fatica, l' acqua era sopra al cemento) e i caratteristici soffioni... traffico del tutto assente! o-o

Poi discesa e pianura, Suvereto- Cafaggio e eccoci.. percorsi un' ottantina di chilometri arrivo a via delle Piagge, la salita in questione, sotto Campiglia Marittima.

Parte non troppo ripida, la salgo bene inizialmente col 34/19 e già penso "Avranno tutti esagerato, non mi sembra niente di che, è evidente che io faccio salite abbastanza tranquillamente che per qualcun altro risultano essere durissime.." Un' altra volta conterò fino a tre prima di pensare certe smargiassate :mrgreen:!!

Dopo un primo pezzetto abbordabile mi si staglia davanti un muro, si vede dove spiana un po' ma la pendenza è davvero terribile! Vado su, arrivo a 6 all' ora e 34/23. Spiana... Finita? Ma nemmeno per idea!

Altro strappo, peggio del' altro. Metto il 25, vorrei tanto avere un altro rapporto, stento, arrivo a 4.6 orari (record di lentezza in salita, sul San Pellegrino ero arrivato a 5,1! :wacko:) ma vado su.

E credo sia finita, penso che la fama è meritata ma... dopo un pezzo dove arrivo a inserire il 21 un altro muro come quello precedente! Lo faccio, sono in crisi nera, ho pensato di fermarmi ma ce l' ho fatta... Peccato che ce ne sia un altro :wacko:!

Mi dico che non ce la farò ma provo e penso anche che non posso fermarmi, ormai sono riuscito a affrontare strappi durissimi d' un fiato DEVO SALIRE!

Sono in un bagno di sudore (è novembre? :mrgreen:) le gambe sono rigidissime, il contachilometri segna ancora una volta 4,6 orari finchè lentissimamente la ruota va oltre. SPIANA, e E' FINITA.

Saranno all' incirca un paio di chilometri, ma le pendenze sono davvero tremende, in quei due chilometri sono certo che siano SEMPRE a doppia cifra ma, non avendo dati certi, azzardo a dire che si superi negli strappi peggiori il 20 per cento e comunque non si scenda mai sotto il dodici (ma vedrai anche di più).

In cima mi fermo, ansimante (però l' ho fatta tutta eh! :-x) e un signore in jeep mi chiede ironico "E' dura in salita?" (Ho risposto tirando in ballo l' organo riproduttivo maschile)

Mi dice che lui la fece anni fa in mountain bike, gli dico che a mio avviso questa salita è peggiore di quella di Montebamboli (un' altra lì vicino famosa per uno strappetto) e non credevo...

Parliamo un po' dei posti e delle salite nei dintorni, poi mi saluta facendomi i complimenti...

Ma quant' è bello il nostro sport, anche per queste conversazioni! :-x:-x

Vabbè, riparto, l' impresa comunque è compiuta, altra salitella poi panino e porchetta e birrino nel centro storico di Campiglia (un gioiellino!o-o) e ritorno a casa da San Vincenzo (discesa) e dalla Bolgherese fino a Bibbona (saliscendi)... Totale 141,68 km con media finale di 23.5 (mai stato un velocista!!!)

Chiudo raccomandando ai salitomani del forum, se si trovassero in quei
paraggi di percorrere via delle Piagge, e raccomandando altresì a chi non ama le pendenze tremende di evitarla come la peste!!!
 

eddy 666

Apprendista Scalatore
24 Maggio 2012
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fai spesso dei bei giri e, cosa non trascurabile (che ti rende a me più simpatico) sempre intermezzati da birre e panini !!!
...altro che barrette e sali :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

o-o

No deh barrette e sali li lascio stravolentieri a chi li vole, tra l' altro ho fatto a volte dei giri con gente che si portava dietro quella roba lì e il più delle volte quando mi hanno visto mangià a modo l' hanno fatto anche loro!!! :mrgreen::mrgreen:

Comunque già che si parla di simpatia intanto grazie e poi ricambio alla grande visto l' immagine che hai scelto come firma!!!! o-oo-oo-o
 

Hawk83

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19 Aprile 2009
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L' ho già detto, sono affezionato a questo thread, e credo che il mio giro di oggi possa rientrarci, nonostante non abbia affrontato salite celebri...

Ecco il racconto: partenza da Rosignano (LI), l' idea è quella di fare un giro circolare che mi porti sotto Campiglia Marittima, dove c' è una salita che ricordo era nota già anni fa ma era sterrata (io sono di quelle parti)...

E' asfaltata, già da diversi anni e se ne parla -anche sul forum ho visto- come di una strada corta ma con strappi davvero assassini"...

Siccome non l' ho ancora fatta decido di cimentarmi in questa nuova ascesa.

Il giro mi ha portato prima nelll' entroterra, a Canneto dove poi ho continuato a salire fino alla deviazione per Lustignano e Lago Boracifero (GR)... di salite ce ne sono, niente di terribile, ma questa strada (Lustignano- Lago) merita una citazione in quanto molto carina secondo me paesaggisticamente, con un po' di boschi, una piattaforma per attraversare il fiume Cornia (oggi sono passato a fatica, l' acqua era sopra al cemento) e i caratteristici soffioni... traffico del tutto assente! o-o

Poi discesa e pianura, Suvereto- Cafaggio e eccoci.. percorsi un' ottantina di chilometri arrivo a via delle Piagge, la salita in questione, sotto Campiglia Marittima.

Parte non troppo ripida, la salgo bene inizialmente col 34/19 e già penso "Avranno tutti esagerato, non mi sembra niente di che, è evidente che io faccio salite abbastanza tranquillamente che per qualcun altro risultano essere durissime.." Un' altra volta conterò fino a tre prima di pensare certe smargiassate :mrgreen:!!

Dopo un primo pezzetto abbordabile mi si staglia davanti un muro, si vede dove spiana un po' ma la pendenza è davvero terribile! Vado su, arrivo a 6 all' ora e 34/23. Spiana... Finita? Ma nemmeno per idea!

Altro strappo, peggio del' altro. Metto il 25, vorrei tanto avere un altro rapporto, stento, arrivo a 4.6 orari (record di lentezza in salita, sul San Pellegrino ero arrivato a 5,1! :wacko:) ma vado su.

E credo sia finita, penso che la fama è meritata ma... dopo un pezzo dove arrivo a inserire il 21 un altro muro come quello precedente! Lo faccio, sono in crisi nera, ho pensato di fermarmi ma ce l' ho fatta... Peccato che ce ne sia un altro :wacko:!

Mi dico che non ce la farò ma provo e penso anche che non posso fermarmi, ormai sono riuscito a affrontare strappi durissimi d' un fiato DEVO SALIRE!

Sono in un bagno di sudore (è novembre? :mrgreen:) le gambe sono rigidissime, il contachilometri segna ancora una volta 4,6 orari finchè lentissimamente la ruota va oltre. SPIANA, e E' FINITA.

Saranno all' incirca un paio di chilometri, ma le pendenze sono davvero tremende, in quei due chilometri sono certo che siano SEMPRE a doppia cifra ma, non avendo dati certi, azzardo a dire che si superi negli strappi peggiori il 20 per cento e comunque non si scenda mai sotto il dodici (ma vedrai anche di più).

In cima mi fermo, ansimante (però l' ho fatta tutta eh! :-x) e un signore in jeep mi chiede ironico "E' dura in salita?" (Ho risposto tirando in ballo l' organo riproduttivo maschile)

Mi dice che lui la fece anni fa in mountain bike, gli dico che a mio avviso questa salita è peggiore di quella di Montebamboli (un' altra lì vicino famosa per uno strappetto) e non credevo...

Parliamo un po' dei posti e delle salite nei dintorni, poi mi saluta facendomi i complimenti...

Ma quant' è bello il nostro sport, anche per queste conversazioni! :-x:-x

Vabbè, riparto, l' impresa comunque è compiuta, altra salitella poi panino e porchetta e birrino nel centro storico di Campiglia (un gioiellino!o-o) e ritorno a casa da San Vincenzo (discesa) e dalla Bolgherese fino a Bibbona (saliscendi)... Totale 141,68 km con media finale di 23.5 (mai stato un velocista!!!)

Chiudo raccomandando ai salitomani del forum, se si trovassero in quei
paraggi di percorrere via delle Piagge, e raccomandando altresì a chi non ama le pendenze tremende di evitarla come la peste!!!

Complimenti per la tua impresa!!!
o-oo-o
 

eddy 666

Apprendista Scalatore
24 Maggio 2012
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Bici
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Visti i commenti sul thread "cugino" "Quanti km oggi"... e visto anche l' intensità ciclistica di queste giornate, scrivo due righe qui, fornendo ance maggiori dettagli delle pazzie commesse ultimamente...
Inizio da domenica scorsa... come si legge dalla mia firma ho partecipato all' ultimo "Trittico del Serra"( che prevede le tre salite del Serra tutte intorno al 7-8 per cento medio in una sola giornata).. domenica scorsa c' è stato il raduno prenatalizio :bn: dei Triitici e ho partecipato, vedendo una volta di più che non tutti i ciclisti che vanno forte sono degli ossessi e anche che tra questi ci sono persone veramente squisite, cui va di andare in bici per passione, e di condividere pure questa passione!! :-xo-o
Il raduno è stato meraviglioso da tutti i punti di vista, ho conosciuto tra l' altro altre persone finora" viste" solo sul Forum, altre le ho conosciute un tintinnino di più; il percorso è stato bello, tutti posti per me conosciuti per un totale di 75 km e oltre 1000 m di dsl (ok, Mario? :smile:), il pranzo luculliano e in questo davvero mi sono distinto..:mrgreen::mrgreen:

Breve cronaca... In macchina dopo Castellina trovo il mio compare Tommy che sta salendo in bici, mi affianco e mi dice che non era sicuro di venire e intanto si è avviato per testare le sue condizioni e decidere;:wacko: a Chianni arrivo verso le 8, 45 e lì una volta arrivato Fulgur si parte... C' è anche Tommy, che ha poi deciso di venire e ha tirato un po' per essere presente in orario.

Si parte da Chianni, in discesa... vado subito in crisi, alle discese sono allergico, mi fermo pure per vedere se tutto è ok, sentivo troppo l' asfalto sotto le ruote... Mario che aspetta al bivio(Grazie, anche a Staffoli!!! o-o) mi dice che vedrai è solo l' umidità che fa quest' effetto...

Si continua il percorso... Salita verso il Castagno, caffè a San Vivaldo poi discesa fino al bivio per Peccioli, lì un' altra salita duretta e poi discesa e risalita dove chi vuole torna diretto a Chianni, chi è un po' masochista prima si fa la "pettata" che porta a Rivalto e poi torna a Chianni (mica ci sarà bisogno di dire che ho fatto ;pirlùn^...) Un bel percorso condito oltretutto da chiacchere con i vari compagni, con un pranzo finale magnifico dove la convivialità è stata regina!!o-o :sbavon: (Un salutone è d' obbligo verso Cacaito, Lorenzo e il Ragno, miei vicini di posto e con i quali non sono all' altezza di competere in bici ma forse a tavola sì, nonostante anche lì se la cavino ...:-x)
Lunedi poi riposo causa meteo... Riparto martedi... volevo farmi il precorso Volterra- Casole- San Dalmazio e così parto alle 7.35 per affrontare quei 160 km... Mi trovo sperso in un nebbione assurdo che si dirada solo verso le 9 e rotte, sula salita di Volterra... sono stato costretto a fermarmi più volte, soprattutto per spannare gli occhiali e riprendermi dall' umidità. :wacko:Il paesaggio però, con Volterra che si erge sul colle regnando sulla nebbia a valle e illuminata da un pallido sole, vale il prezzo della sofferenza!
Pausa caffè in città e riparto... dopo i saliscendi già provati ma comunque duretti che portano verso San Gimignano devio per Casole d' Elsa... il fondo stradale è ben messo, il paesaggio meraviglioso con ampi balconi sul mare di colline del volterrano e delle val d' Elsa, il traffico pressochè inesistente... da Casole arrivo a Monteguidi per continui saliscendi poi Montecastelli e San Dalmazio... sono tornato da Montecastelli in poi nel conosciuto, e davvero contento di aver fatto questa strada!:-x

Pranzo a San Dalmazio (gnocchi al pomodoro, vino e caffè corretto) e continuo verso Rosignano... passando però per i 12 tornanti 12 che portano a Micciano, paese tra i più isolati che si possano immaginare e con una strada che per me è il paradiso del ciclista!!! :-x
Rientro alle 16.10 con 160 km precisi percorsi, le gambe in fiamme e un dislivello che dovrebbe essersi attestato verso i 1500-2000 m... Ma non è tutto!

Mercoledi (ieri) parto alle 8 direzione Chianni... e trovo già nella vallata che porta al paese una strada viscida, con addirittura la neve ai lati (ma quand' è nevicato, domenica mica c' era?;nonzo%).. piano piano arrivo. Scendo e rispetto al percorso di domenica mi faccio via della Bonifica, che mi mancava da mesi... una strada alquanto suggestiva, con un' altimetria di tutto rispetto che attraversa paesi tipici altamente caratteristici (Villamagna, Iano, San Vivaldo) oltretutto in questo periodo straripanti di presepi all' aperto...
Unico problema il fondo stradale distrutto, che obbliga a far piano nella speranza di non forare o di non cadere...:wacko:
Sosta a San Vivaldo per una boscaiola ricchissima ma a prezzo modico e ripartenza... non resisto al bivio per Palaia (mi mancava da un pezzo!:mrgreen:) e salgo...
Però arrivo a Montefoscoli ossia a più o meno 60 km da casa e sono le 14 30, considerando che devo ancora attraversare due valli e salire due colline sarà ben difficile farcela prima che faccia buio... spingendo un po' arrivo a casa alle 17 10, buio già da mezz' ora ma per fortuna tutto a posto! E stavolta 158 km con grosso modo 2500 m di dislivello, alla media strabilante di 20,5 km all' ora!

Basta? Macchè, stamani mi sveglio alle 8 30 e penso che senza strafare visto che le gambe
sono un po' pesanti un giretto di un' ottantello ci può stare... Parto alle 9, 15 vestito nemmeno troppo attrezzato e soprattuttto senza guanti (sono bagnati, li lascio a casa), tanto io resisto bene al freddo:roll:... Beh, nella vallata la temperatura si aggira sul grado, mi devo fermare più volte con le mani che si stanno aprendo e con poca sensibilità, rinuncio al percorso prefissato e salgo al bivio subito verso Casale senza le deviazioni che avevo in mente... mi compro in paese un paio di guanti che svolgono egregiamente il loro lavoro e via verso casa! Stavolta un 57 km alla media di 23,5... e visto che rientrerò dalle ferie giovedi prossimo altri giri conto di farne (con i guanti però!)!!!!!!!!!!o-o
 

eddy 666

Apprendista Scalatore
24 Maggio 2012
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toscana
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Bici
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Rieccomi!!
Anche questa volta voglio raccontarvi un mio giro, anche questa volta comprendente una salita dura ma dura davvero!!!!!:wacko:
Sono riuscito a localizzare la salita del Peruzzo (GR), di cui avevo trovato traccia nel forum, solo poco tempo fa, ed ero riuscito a capire che è distante solo una cinquantina di km dalla casa dei miei (Riotorto-LI-).
Beh, il 24 dicembre, con la mia ibridina, avevo provato a farla... riuscendoci pure, ma costretto a fermarmi quasi alla fine della salita -per poi ripartire-, avendo sofferto sia le pendenze assassine, varie volte intorno al 20 per cento, :wacko:sia il sudore che mi scendeva a fiotti negli occhi bruciandomi da morire... ED ERA IL 24 DICEMBRE!!!:bua:
Stavolta, forte sia delle temperature rigide, sia di una fascia che funziona anche da copriorecchie oltre che da tergisudore, sia soprattutto di una bdc a regola d' arte nuova fiammante,:-x ho voluto fare il bis sperando di riuscire a arrivare in cima d' un fiato!!
Verso le 11, dopo aver sofferto fin troppo sino lì, supero il paese di Ribolla e devio a sinistra verso Sassofortino... tramite Peruzzo, appunto: 5 km con una pendenza media del 10,2 per cento.:wacko:
Un lieve falsopiano e dopo poche centinaia di metri i giochi si fanno duri.. il cartello indica 20 per cento per 2 km, la strada sale con un paio di tornanti assassini seguiti da una lievissima spianata (8-10%??);nonzo% e poi un drittone che pare un muro più che una strada; con gli agganci e la bici nuova vado su, 34/25 dopo i tornanti (non lo toglierò fino in cima) e una velocità di crociera intorno agli 8 orari.
Chiaramente non è finita, ci sono una altro paio di tornanti micidiali e un altro muro, le pendenze si assestano intorno al 20%, le gambe sono di gesso e non ce la faccio... pazienza, voglio fermarmi, il cuore batte a mille," non fare boiate", mi dico mentalmente, faccio per sganciare il pedale, alzo il piede... E INVECE SI IMPENNA LA BICI!!!!!:angrymod::-x
A fatica mantengo l' equilibrio, e ormai il pezzo tremendo è passato!!!:mrgreen:... ma invece no!
Ancora un altro cartello fotocopia del primo (20% per 2 km) e tre- quattro curve verso il cielo, seguite da un drittone su cui sembra impossibile arrampicarsi.
Secondo il mio contakm manca meno di un km alla fine del tormento, penso che potrò farcela solo se quel muro è l' ultimo, quello dove mi fermai il 24, a memoria non sono sicuro... io provo (anche perchè la bici mi ha fatto capire prima che non vuole che mi fermi!) :mrgreen:
E tocco la mirabolante velocità di 4.9 km all' ora, salendo a zig zag col cuore in gola ripetendomi mentalmente "se non è l' ultimo cedo!!!"... non è che dopo sia una passeggiata, ma sì... era l' ultimo muro, me lo annuncia il cartello che indica l' ingresso nel paese di Sassofortino, dove arrivo gridando "L' HO FATTA TUTTA, CA..SPIO", ossia quello che è diventato il mio grido di battaglia dopo la scalata del San Pellegrino in Alpe!:-x
A Roccatederighi, paesino a un paio di km, caffeino e chiaccherata col barista (che pare incredulo alla notizia della scalata del Peruzzo, affari suoi) e poi su e giù per una delle mie strade preferite, nel bosco fino sotto Prata di Massa (GR), panino e bicchiere di vino a Niccioleta, paese minerario ormai quasi fantasma; anche qui chiaccherata con l'oste e salitona, magari non un Peruzzo ma comunque bella salita, con neve ai lati, fino sopra Monterotondo Mmo... poi solo discesa, dove cmq vado più piano che in pianura e non è un modo di dire.. e appunto pianura.
In totale 115, 82 km... con 5 che mi ricorderò per tutta la vita.. li rifarò, senz' altro, ma la prima volta che si fa senza piede a terra una salita del genere non si scorda!!!!
 

eddy 666

Apprendista Scalatore
24 Maggio 2012
1.895
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... Ed eccomi tornato su questo thread, ritenendo che la mia trasferta appena conclusa meriti di essere menzionata qui!
Infine ho deciso di tornare a trovarLO, s' intende Sua Maestà Re Stelvio... partendo stavolta direttamente dall' ingresso principale, Prato allo Stelvio con i suoi 48 tornanti, versante alto atesino...
Mercoledi
La partenza da Castelbello, paesino sud tirolese immerso nei meleti dove sono arrivato la sera di martedi, e di buon' ora perchè il meteo è davvero infausto e nel pomeriggio secondo le previsioni peggiorerà.. già la notte ha piovuto tutto il tempo.
Alle 7 sono in strada, sotto le nuvole e mentre pioviggina... ma non sono venuto dalla Toscana per guardare piovere da una finestra d' albergo! :rosik:
Abbandono a Laces la famosa ciclabile della Val Venosta, la Redroute, che collega Merano al Passo Resia, per imboccare la ss 38 dello Stelvio, sia per aver letto proprio qui sul forum che la statale è molto più comoda per le bdc che dopo aver consultato uno dei pochi abitanti del posto che biascicano l' italiano... e verso le 8 30 sotto una pioggerellina insistente sono all' imbocco della Corte di Re Stelvio per la seconda volta da quest' ingresso.
E anche stavolta: 25 km e lo sapevo. 48 tornanti, e lo sapevo. ;pirlùn^
Parto con andatura un po' più "allegra" di due anni fa (ma quella volta ero salito fino al Passo Umbrail da Bormio), e trovo in strada anche qualche altro collega d' avventura... o di sventura visto il tempo.
Beh vado su, Re Stelvio mi vuol rivedere.. e via su per LA salita, fino al fatidico cartello "48 esimo tornante"... e più o meno 15 km all' arrivo.
E ricomincia a piovere, nonchè a soffiare un vento che d' estivo non ha proprio nulla, ma non c' è niente di strano, questo è il saluto di Sua Maestà che vuol mettermi alla prova proprio come due anni fa, più di due anni fa... ma io sono anche più determinato di due anni fa, e anche un po' più allenato!
No, Re Stelvio, non mi impedirai di arrivare su, supero tutti i tornanti, gli ultimi a 7-8 km all' ora, supero diversi sventurati che devono rifiatare tra le insidie che il Re dispone sulla stada per la sua corte in un paesaggio meraviglioso, prima fiabesco ameno e boschivo poi lunare, desolato, montano...
e lì sugli ultimi tornanti mi accorgo che io e il Re ormai ci diamo del tu, in un conto alla rovescia spossante, quando noto che spesso al cambio di direzione corrisponde una spinta col vento, e che a ogni tornante si rifiata, si va su meglio, addirittura passando dai 7-8 orari ai 12-13! :mrgreen:
Questa è LA salita, questa è la corte di Re Stelvio! :hail:
E sul passo, mentre i venditori di bugigattoli stendono i teli contro la pioggia, è tempo delle foto di rito e di brioche e caffè (al vetro, e come mi fanno notare qui lo sanno cos' è, siamo in Lombardia... in Sud Tirolo mi sono dannato per far capire cosa volevo!!! :rosik:)
Re Stelvio mi accoglie e mi saluta dandomi appuntamento alla prossima volta, e lo fa facendo uscire il sole come premio per l' impresa, addirittura facendomi trovare la strada asciutta giù per la Val Mustair, in Svizzera... e graditissima sorpresa la strada COMPLETAMENTE asfaltata, come mi hanno spiegato su al bar del Passo roba di un paio di settimane fa! :-x
Sosta a Spondigna sotto il solicello per canederli e strudel :sbavon: e poi il colpo di coda del Re: imbocco la ciclabile della Val Venosta per non trovarmi sotto la pioggia in mezzo ai tir visto le nubi minacciose che stanno spuntando... e mi ritrovo in un km di sterrato a cercare di evitare la pioggia, impresa oltretutto riuscita solo in parte prima del rientro a Castelbello sotto il temporale.:bua:
117.90 km con dsl ben sopra i 2000 m. :wacko:
Media 19.2, ma dal Re ci sono arrivato!

Giovedi
Dopo aver risalutato il Re l' idea è quella di conoscere un paio di suoi scudieri, ma di quelli tosti... con l' idea di non strafare e andare avanti finchè non sarò stremato, non facendo un dramma se dovrò tornare indietro.
Il meteo stavolta è favorevole e stavolta imbocco la ciclabile della Val Venosta con calma dopo una ricca colazione in albergo,:sbavon: godendomi pienamente il paesaggio rurale altoatesino e fiancheggio l' Adige scambiando il percorso con un sacco di altre bici, mtb, city bike e bdc...
Senza difficoltà comunque, su questa strada posto c' è per tutti e anche i pochi metri di sterrato sono percorribilissimi e ben battuti; questa ciclabile è fatta davvero come si deve, ben altra cosa rispetto a quelle piene di buche, erbacce e bagnanti cui sono abituato ( e non percorro, mio malgrado!:bua:)
E la imbocco fino a Naturno e al bivio per la Val Senales, che mi accoglie con una galleria illuminatissima ma in forte pendenza. Ed eccomi a pensare "Chi me l' ha fatto fare", e non sarà l' unica volta in questo mio faticosissimo compleanno. :wacko:
Galleria superata, la salita continua tra boschi, torrenti e pascoli d' altura.
Mi sembra davvero di veder spuntare Haidi da un momento all' altro, alucinazioni da fatica? :mrgreen:
A parte le battute il paesaggio è il solito meraviglioso tipico delle Alpi, con anche un paio di paesini e un laghetto artificiale.
Continui i cambi di pendenza, si passa da falsopiani a ripide rampe... certo che se Re Stelvio è tosto non è che lo scudiero Senales sia così arrendevole! :wacko:
Mi ero ripromesso di affrontare la salita con calma (come al solito in verità) e così faccio, di fermarmi all' occorrenza... e così non faccio, cocciuto come al solito pedalo ininterrottamente fino a Maso Corto dove la strada finisce oltre i 2000 m slm dopo oltre 20 km di salita.
Discesa veloce (e per chi fa correre davvero la bici in discesa- non certo io :rosik:- qui si corre forte davvero!) e ritorno in Venosta.
Finita? Eh no, manca ancora uno scudiero, il più temibile.
Laces, Coldrano, Morter, Val Martello.
Le 13 passate e l' idea è quella di fermarmi al primo bar o ristorante per la salita.
Il che vuol dire affrontare sotto il sole un rettilineo infame con pendenze in doppia cifra e senza un goccio d' acqua nella borraccia, refrigerato solo dall' irrigazione sui raccolti! :wacko:
Ma dopo 6-7 km e aver pensato una marea di volte "Torno indietro" ecco la meritata sosta in un hotel ristorante a Bagni di Salto, piatto di canderli birrona, acqua in borraccia e grappa alle fragole nello stomaco.:sbavon:o-o
Da qui in poi il rifornimemnto non sarà un problema, sono numerosi gli alberghi ristoranti su per la valle.
Invece un problema è la salita anche qui cambi di pendenza continui e rampe micidiali, forse lo scudiero Martello è anche più ostico di Senales... :wacko: ma forse il paesaggio è pure più caratteristico!
...Un paio di tratti micidiali in corrispodenza di altrattante gallerie, l' attraversamento di annessi rurali in legno tipici e carinissimi in mezzo alle fragole, un lago artificiale...
e il pezzo finale, quello dei tornanti.:wacko:
Eccone una serie al 13%, falsopiano e ecco il lago di Gioveretto con panorama mozzafiato... sono quasi in cima, conoscerò anche Martello, l' idea di tornare indietro non mi sfiora più.
...Anche se c' è l' ultimo ostacolo, il più duro con un' altra serie di tornanti al 14%.
Ma ci sono, col mio solito passo da lumaca salgo fino al parcheggio sotto al massiccio montuoso...
foto di rito e discesa e un' altra cima sopra i 2000 dsl nel curriculum. Due in un giorno non l' avevo mai fatto.
126.67 km con un dsl intorno ai 3000 m e media di ben 17 km all' ora... e tra Senales e Martello questa tappa è stata nche più dura di quella di ieri.... gran soddisfazione per essere riuscito a arrivare in cima entrambe le volte, gran divertimento e Auf Wiedersehen Sud Tirol!!!!
 

giampy63

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Ah, un paio di foto per testimonianza!!! o-o

eddy ma lo sai che quello che te "scali" in una settimana io non lo scalo in un anno... ma come cavolo fai..

Ti invidio e anche parecchio.o-o

p.s. in bdc mi giri intorno ma a tavola sono certo di batterti, li sono campione del mondo.
 

eddy 666

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eddy ma lo sai che quello che te "scali" in una settimana io non lo scalo in un anno... ma come cavolo fai..

Ti invidio e anche parecchio.o-o

p.s. in bdc mi giri intorno ma a tavola sono certo di batterti, li sono campione del mondo.

Tanta tanta cocciutaggine e resistenza.... di certo non sono un campione!!! :rosik:
Tanta passione anche... ma t' avviso che in bdc mi vanno via parecchi, a tavola in pochi!!!! :rosik:

La montagna regala mille emozioni. Complimenti per l' impresa. La montagna è fatica ma la più bella fatica che un ciclista possa fare;);););) Il prossimo anno il Re sarà ancora lì ad aspettarti più maestoso che mai

Sono d' accordo... e detto da una che di salite montane se ne intende fa anche più piacere!!! o-oo-o
Quanto al Re sì,sarà ancora lì non credo di averlo spianato per ora!! :mrgreen::mrgreen:
...Da qui al prossimo anno non sono ovviamente in grado di fare programmi ma in teoria se non da Re Stelvio in visita almeno a qualche salita Principe sulle Alpi credo di tornarci... :-x
 

pantanina.64

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spezzotto
Tanta tanta cocciutaggine e resistenza.... di certo non sono un campione!!! :rosik:
Tanta passione anche... ma t' avviso che in bdc mi vanno via parecchi, a tavola in pochi!!!! :rosik:



Sono d' accordo... e detto da una che di salite montane se ne intende fa anche più piacere!!! o-oo-o
Quanto al Re sì,sarà ancora lì non credo di averlo spianato per ora!! :mrgreen::mrgreen:
...Da qui al prossimo anno non sono ovviamente in grado di fare programmi ma in teoria se non da Re Stelvio in visita almeno a qualche salita Principe sulle Alpi credo di tornarci... :-x
Quando si ama la montagna non si smette mai di sognare e ogni volta che riusciamo a provare quelle intense emozioni, nella nostra testa stiamo già pensando alla prossima scalata. Io domani farò una salita dura e sarà la mia prima volta che percorrerò quella strada. Quant'è bella la nostra Italia da Nord a Sud e quant'è bello poterla vedere dalla nostra bici.
 

eddy 666

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Quando si ama la montagna non si smette mai di sognare e ogni volta che riusciamo a provare quelle intense emozioni, nella nostra testa stiamo già pensando alla prossima scalata. Io domani farò una salita dura e sarà la mia prima volta che percorrerò quella strada. Quant'è bella la nostra Italia da Nord a Sud e quant'è bello poterla vedere dalla nostra bici.

Buona scalata!!! o-oo-o
 

andre.road

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:-)
Oggi al 25% mi stavo veramente ribaltando :sbianca:
Di una strappata di 600 metri saranno stati una ventina sopra il 20

Non ero in affanno. Quando la pendenza è salita ho aumentato un poco la potenza...e la bici si è prima alzata e poi è rimasta ferma lì

Non è una grande impresa è stato solo un attimo :asd: