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Giro d’Italia 2020, svelate le tre tappe ungheresi
Testo
<blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 6441620" data-attributes="member: 6633"><p>Sbaglierò, ma io questa necessità di esportazione mediante partenze altrove non la vedo. Mi viene da pensare che una volta, quando a stento c'era la tv, essere itineranti poteva far conoscere meglio il prodotto, ma ora a che serve? Per esportare il ciclismo in Giappone, basta usare due impresentabili corridori locali come all'ultimo Giro. Segno che il ciclismo lo possono seguire anche a distanza. Io penso che la necessità sia direttamente economica, non de relato. Napoli, Palermo, Bari (mi spiace, ma è un fatto che il sud abbia spesso meno tappe perchè meno soldi, oltre a essere terra meno "ciclistica" di altre regioni) non possono competere economicamente con Gerusalemme, Budapest, Dublino ecc. e dunque il CO ritiene, da punto di vista economico giustamente, secondo me, dare delle tappe all'estero e di fatto quasi ignorare come quest'anno, o ridurre comunque al minimo la propria presenza nelle zone più in difficoltà economica e logistica.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="samuelgol, post: 6441620, member: 6633"] Sbaglierò, ma io questa necessità di esportazione mediante partenze altrove non la vedo. Mi viene da pensare che una volta, quando a stento c'era la tv, essere itineranti poteva far conoscere meglio il prodotto, ma ora a che serve? Per esportare il ciclismo in Giappone, basta usare due impresentabili corridori locali come all'ultimo Giro. Segno che il ciclismo lo possono seguire anche a distanza. Io penso che la necessità sia direttamente economica, non de relato. Napoli, Palermo, Bari (mi spiace, ma è un fatto che il sud abbia spesso meno tappe perchè meno soldi, oltre a essere terra meno "ciclistica" di altre regioni) non possono competere economicamente con Gerusalemme, Budapest, Dublino ecc. e dunque il CO ritiene, da punto di vista economico giustamente, secondo me, dare delle tappe all'estero e di fatto quasi ignorare come quest'anno, o ridurre comunque al minimo la propria presenza nelle zone più in difficoltà economica e logistica. [/QUOTE]
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