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Giro d’Italia 2020, svelate le tre tappe ungheresi
Testo
<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 6441640" data-attributes="member: 1850"><p>Partenze dall'estero Giro d'Italia: 14 (prima volta nel 1965 da ----S.Marino----)</p><p>Partenze dall'estero Tour de France: 22 (prima volta nel 1954 da Amsterdam)</p><p></p><p>La storia della promozione all'estero non è solo legata alle città che pagano, ma alla promozione del "brand" Giro d'Italia, con tutto quello che ci sta dietro (merchandising, legami con sponsor locali, etc..).</p><p>Poi non lo so...sta cosa che i soldi puzzano...il Giro non è una "celebrazione" di niente...come tutti i grandi giri è nato per far vendere più copie dei giornali che li organizzavano. Cosi come la gran parte delle classiche sono nate per promuovere i velodromi locali.</p><p></p><p>Il Tour è sempre finito a Parigi per una questione di comodità loro, visto che oltretutto per n edizioni è partito anche da Parigi. Ma ad esempio l'arrivo sugli Champs-Elysées è cosa piuttosto recente. Tanto per dire Merckx non ci è arrivato nemmeno una volta, visto che la granparte sono finiti nell'anonimo velodromo della Cipale.</p><p></p><p>A me sta'idea che un grande Giro debba essere una sorta di grande sagra paesana celebrativa dell'orgoglio francoispanoitalico fa un po' Istituto Luce...</p><p></p><p>Che poi se le tappe all'estero, tipo queste Ungheresi, se fatte in Italia sarebbero super-spettacolari non saprei proprio...dal punto di vista paesaggistico/scenografico ovviamente le migliori sono in montagna, ma gli ultimi Giri hanno sforato tutti i 50.000mt di dislivello!! Con un trend in netta crescita (a discapito delle cronometro, universalmente ritenute noiose -finché non salterà fuori un italiano forte a crono-).</p><p>Adesso infiliamoci anche gli Urali tanto per arrivare a 60.000 e fare cifra tonda...</p><p>Se fossero fatte in Italia sarebbero tappe da sprinter tali e quali, e mi pare sappiamo come siano le parti piatte in Italia: <a href="http://www.padaniaclassics.com" target="_blank">http://www.padaniaclassics.com</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 6441640, member: 1850"] Partenze dall'estero Giro d'Italia: 14 (prima volta nel 1965 da ----S.Marino----) Partenze dall'estero Tour de France: 22 (prima volta nel 1954 da Amsterdam) La storia della promozione all'estero non è solo legata alle città che pagano, ma alla promozione del "brand" Giro d'Italia, con tutto quello che ci sta dietro (merchandising, legami con sponsor locali, etc..). Poi non lo so...sta cosa che i soldi puzzano...il Giro non è una "celebrazione" di niente...come tutti i grandi giri è nato per far vendere più copie dei giornali che li organizzavano. Cosi come la gran parte delle classiche sono nate per promuovere i velodromi locali. Il Tour è sempre finito a Parigi per una questione di comodità loro, visto che oltretutto per n edizioni è partito anche da Parigi. Ma ad esempio l'arrivo sugli Champs-Elysées è cosa piuttosto recente. Tanto per dire Merckx non ci è arrivato nemmeno una volta, visto che la granparte sono finiti nell'anonimo velodromo della Cipale. A me sta'idea che un grande Giro debba essere una sorta di grande sagra paesana celebrativa dell'orgoglio francoispanoitalico fa un po' Istituto Luce... Che poi se le tappe all'estero, tipo queste Ungheresi, se fatte in Italia sarebbero super-spettacolari non saprei proprio...dal punto di vista paesaggistico/scenografico ovviamente le migliori sono in montagna, ma gli ultimi Giri hanno sforato tutti i 50.000mt di dislivello!! Con un trend in netta crescita (a discapito delle cronometro, universalmente ritenute noiose -finché non salterà fuori un italiano forte a crono-). Adesso infiliamoci anche gli Urali tanto per arrivare a 60.000 e fare cifra tonda... Se fossero fatte in Italia sarebbero tappe da sprinter tali e quali, e mi pare sappiamo come siano le parti piatte in Italia: [URL]http://www.padaniaclassics.com[/URL] [/QUOTE]
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