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Testo
<blockquote data-quote="matteof93" data-source="post: 5567728" data-attributes="member: 18465"><p>Nel cuneese le domande non se le pongono semplicemente perchè non c'è alcuna volontà di valorizzare il patrimonio esistente e lo dico davvero a malincuore.</p><p></p><p>Siamo una provincia dove si pensa di più al proprio orticello piuttosto che a progetti che coinvolgano la comunità, le differenze con altre regioni italiane sono evidenti. Figurati che nemmeno i comuni da 5mila abitanti come il mio riescono consociarsi per fare un progetto unico per prendere i contributi europei per tracciare, segnalare e manutenere i sentieri e le vecchie vie sterrate.</p><p>La mentalità di molte persone è rimasta indietro di molti decenni, non si pensa a collaborare in un'ottica nazionale\internazionale anzi l'obiettivo è fare di più del concorrente diretto, ovvero il vicino di casa o magari l'azienda che sta a 10km di distanza.</p><p></p><p>Tutto questo, unito ad altri fattori (sociali, geografici, economici....non tutto è imputabile alla mentalità dei cuneesi) porta a non avere la capacità di competere con altre realtà nazionali, figuriamoci internazionali (mi riferisco alla perfetta organizzazione del sistema francese...se non sei mai andato fai un salto a briancon per esempio).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="matteof93, post: 5567728, member: 18465"] Nel cuneese le domande non se le pongono semplicemente perchè non c'è alcuna volontà di valorizzare il patrimonio esistente e lo dico davvero a malincuore. Siamo una provincia dove si pensa di più al proprio orticello piuttosto che a progetti che coinvolgano la comunità, le differenze con altre regioni italiane sono evidenti. Figurati che nemmeno i comuni da 5mila abitanti come il mio riescono consociarsi per fare un progetto unico per prendere i contributi europei per tracciare, segnalare e manutenere i sentieri e le vecchie vie sterrate. La mentalità di molte persone è rimasta indietro di molti decenni, non si pensa a collaborare in un'ottica nazionale\internazionale anzi l'obiettivo è fare di più del concorrente diretto, ovvero il vicino di casa o magari l'azienda che sta a 10km di distanza. Tutto questo, unito ad altri fattori (sociali, geografici, economici....non tutto è imputabile alla mentalità dei cuneesi) porta a non avere la capacità di competere con altre realtà nazionali, figuriamoci internazionali (mi riferisco alla perfetta organizzazione del sistema francese...se non sei mai andato fai un salto a briancon per esempio). [/QUOTE]
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