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Giro d'Italia
Giro d'Italia 2020
Testo
<blockquote data-quote="matteof93" data-source="post: 6510783" data-attributes="member: 18465"><p>Premesso che ho seri dubbi sul fatto che puntino veramente a questo percorso, sarebbe l'occasione per una tappa epica ma anche per una tappa noiosissima. Però attenzione che una tappa del genere porterebbe una quantità di punti enorme per la classifica dei GPM quindi come minimo potrebbe essere movimentata per questo motivo, inoltre la conformazione del territorio si presta molto ad attacchi, mi spiego meglio:</p><p></p><p>Alba -> Casteldelfino è un lungo tratto prima di pianura che tende a salire verso Saluzzo e poi di fondovalle in leggera salita.</p><p>Casteldelfino -> Agnello sono 20km circa che tutti conoscete bene, con un primo tratto impegnativo seguito da un tratto pianeggiante lungo la diga di Pontechianale, poi 9.5km al 10% medio che portano ai 2744m dell'Agnello...bastano pendenza media e altitudine a fare selezione naturale anche se il gruppo vuole andare piano.</p><p>Agnello -> Ville Vieille sono 20km di discesa velocissima su ottima strada (non larghissima in alto) non particolarmente tecnica secondo me.</p><p>Ville Vieille -> Arvieux c'è un po' di fondovalle a scendere ma saranno 7/8 km.</p><p>Arvieux - Izoard -> più facile dell'Agnello ma comunque non semplice in senso assoluto...di solito fa un caldo pazzesco.</p><p>Izoard - Briancon -> discesa super veloce e poco tecnica</p><p>Briancon - Monginevro -> dentro Briancon c'è uno strappo durissimo di 700\800 metri all'11-12% che fa sempre male, poi 3-4 km di fondovalle a salire e salita al Monginevro che presa da sola è facile ma dopo due salite così e con il caldo sarà impegnativa.</p><p>Monginevro - Cesana -> discesa velocissima e zero tecnica</p><p>Cesana - Fraiteve -> salita così così fino a Sestriere, poi non so come sia. Fino a Sestriere presa da sola sarebbe una salita normalissima ma avendo più di 4300 metri di dislivello nelle gambe potrebbe fare molto male già il primo tratto.</p><p></p><p>Morale della favola: ci saranno 20km in totale di fondovalle (a scendere o a salire, contando anche i tratti dove eventuali salite o discese spianano) tra Casteldelfino e il Fraiteve....per il resto o si sale decisi o si scende decisi. Lo spazio per fare sfracelli c'è tutto.</p><p></p><p>Ripeto che rimango dubbioso causa problema neve sull'Agnello, ma dipende dall'inverno che farà. A maggio 2019 c'era "poca" neve perchè è stato un inverno pessimo, a maggio 2018 invece c'era una quantità ingente (in una vallata adiacente all'Agnello ricordo di aver misurato circa 1 metro e 50 di neve residua al 17 giugno 2018 davanti all'ingresso di un rifugio).</p><p>Secondo me rimane più probabile il passaggio dalla bassa Val di Susa o dalla Val Chisone.</p><p></p><p>OT: venendo al discorso Piemonte in generale, ne abbiamo discusso molto in passato sul forum. Diciamo che non siamo bravi a valorizzare quel che abbiamo, spesso preferiamo farci la guerra tra vicini (della serie che se coltivo delle mele tutto quello che mi frega è prendere più €/kg del mio vicino, altro che i consorzi delle mele del Trentino). C'è però anche un problema di fondo dato dal grosso spopolamento delle vallate (Val Chisone e soprattutto Val Susa sono un'eccezione) e dalla morfologia del terreno perchè le vallate sono disposte a raggiera quindi creare strade di collegamento significa andare in alto e non poterle tenere aperte d'inverno (es. Sampeyre è 1000m, il colle è 2300m ed il paesino più vicino dall'altra parte è Elva 1600m). Inoltre nella grande maggioranza dei casi le montagne sono molto ripide rendendo difficile creare strade belle larghe (sul Fauniera lato Valle Maira, anche chiamato Esischie, passa una macchina giusta giusta) ed in alcuni casi è proprio impossibile farci delle strade (ad esempio dove abito io in meno di 15km si passa da 350 metri a 1550 metri, poi a piedi si svalica intorno ai 2300 metri ma è impossibile farci una strada). </p><p>Il risultato è che se vuoi concatenare dei colli saltano fuori dislivelli e distanze da paura (metti insieme Fauniera e Sampeyre e sei già a 3500 d+ e 120km circa), inoltre essendo le vallate a raggiera è molto difficile fare dei percorsi ad anello che non obblighino a fare tanto fondovalle per usare la pianura adiacente come collegamento (a meno di non fare i soliti giri da paura tipo Agnello-Izoard-Monginevro-Sestriere o Lombarda-Bonette-Maddalena o Maddalena-Vars-Izoard-Monginevro o Moncenisio-Telegraphe-Galibier-Monginevro ecc ecc). </p><p>Secondo me quindi la differenza principale è che molti giri dolomitici sono fattibili dal ciclista medio (che secondo me è ben distante dalla media degli utenti del forum, che ritengo più evoluti ed allenati) mentre le salite piemontesi sono fattibili solo singolarmente, prese a gruppi di 2/3/4 diventano improponibili causa distanze e dislivelli.</p><p>Poi la rete stradale non sopporterebbe un afflusso come quello delle dolomiti perchè appunto molte strade sono semplicemente troppo strette quindi spesso sono già sufficienti i merenderos che arrivano dalle zone di pianura inoltrata ad imballare tutto quanto.</p><p>Comunque qualcosa sta cambiando negli ultimi anni, per esempio la Valle Maira ha puntato su un turismo "silenzioso, educato, a basso impatto ambientale, istruito" fatto principalmente di tedeschi, svizzeri, austriaci...vengono in questa vallata perchè c'è pace e tranquillità, oltre che itinerari bellissimi per chi va a piedi o in MTB. Per capire la differenza col Trentino ti basti sapere che in tutta la vallata non esiste nemmeno l'ombra di un impianto da sci, eppure gran parte della valle è oltre i 1500m e sono molte le cime sopra i 3000 metri.</p><p></p><p>PS: il vantaggio di non avere un'impronta turistica come il Trentino è che se vieni qui adesso i colli sono ancora tutti aperti (perchè non ha ancora nevicato, poi dipende di anno in anno) e non c'è anima viva...ricordo 3 anni fa feci il Fauniera salendo da Demonte (il famoso versante della discesa pericolosissima) un venerdì di fine settembre ed incontrai meno di 10 veicoli tra auto e moto tra salita e discesa (50 km totali). Se uno conosce queste zone e apprezza "il senso di solitudine, pace e maestosità" che trasmettono le montagne allora è un posto perfetto...a me per esempio piace molto, non sono mai stato sulle Dolomiti ma quando vedo per esempio le foto del Lago di Braies dove c'è la fila di gente a far la coda per fare la stessa foto mi viene male. Idem la Skyway del Monte Bianco, gran business ma con la montagna non ha nulla a che fare, in certi posti devi poter arrivare solo se hai le capacità fisiche, tecniche e mentali per arrivarci.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="matteof93, post: 6510783, member: 18465"] Premesso che ho seri dubbi sul fatto che puntino veramente a questo percorso, sarebbe l'occasione per una tappa epica ma anche per una tappa noiosissima. Però attenzione che una tappa del genere porterebbe una quantità di punti enorme per la classifica dei GPM quindi come minimo potrebbe essere movimentata per questo motivo, inoltre la conformazione del territorio si presta molto ad attacchi, mi spiego meglio: Alba -> Casteldelfino è un lungo tratto prima di pianura che tende a salire verso Saluzzo e poi di fondovalle in leggera salita. Casteldelfino -> Agnello sono 20km circa che tutti conoscete bene, con un primo tratto impegnativo seguito da un tratto pianeggiante lungo la diga di Pontechianale, poi 9.5km al 10% medio che portano ai 2744m dell'Agnello...bastano pendenza media e altitudine a fare selezione naturale anche se il gruppo vuole andare piano. Agnello -> Ville Vieille sono 20km di discesa velocissima su ottima strada (non larghissima in alto) non particolarmente tecnica secondo me. Ville Vieille -> Arvieux c'è un po' di fondovalle a scendere ma saranno 7/8 km. Arvieux - Izoard -> più facile dell'Agnello ma comunque non semplice in senso assoluto...di solito fa un caldo pazzesco. Izoard - Briancon -> discesa super veloce e poco tecnica Briancon - Monginevro -> dentro Briancon c'è uno strappo durissimo di 700\800 metri all'11-12% che fa sempre male, poi 3-4 km di fondovalle a salire e salita al Monginevro che presa da sola è facile ma dopo due salite così e con il caldo sarà impegnativa. Monginevro - Cesana -> discesa velocissima e zero tecnica Cesana - Fraiteve -> salita così così fino a Sestriere, poi non so come sia. Fino a Sestriere presa da sola sarebbe una salita normalissima ma avendo più di 4300 metri di dislivello nelle gambe potrebbe fare molto male già il primo tratto. Morale della favola: ci saranno 20km in totale di fondovalle (a scendere o a salire, contando anche i tratti dove eventuali salite o discese spianano) tra Casteldelfino e il Fraiteve....per il resto o si sale decisi o si scende decisi. Lo spazio per fare sfracelli c'è tutto. Ripeto che rimango dubbioso causa problema neve sull'Agnello, ma dipende dall'inverno che farà. A maggio 2019 c'era "poca" neve perchè è stato un inverno pessimo, a maggio 2018 invece c'era una quantità ingente (in una vallata adiacente all'Agnello ricordo di aver misurato circa 1 metro e 50 di neve residua al 17 giugno 2018 davanti all'ingresso di un rifugio). Secondo me rimane più probabile il passaggio dalla bassa Val di Susa o dalla Val Chisone. OT: venendo al discorso Piemonte in generale, ne abbiamo discusso molto in passato sul forum. Diciamo che non siamo bravi a valorizzare quel che abbiamo, spesso preferiamo farci la guerra tra vicini (della serie che se coltivo delle mele tutto quello che mi frega è prendere più €/kg del mio vicino, altro che i consorzi delle mele del Trentino). C'è però anche un problema di fondo dato dal grosso spopolamento delle vallate (Val Chisone e soprattutto Val Susa sono un'eccezione) e dalla morfologia del terreno perchè le vallate sono disposte a raggiera quindi creare strade di collegamento significa andare in alto e non poterle tenere aperte d'inverno (es. Sampeyre è 1000m, il colle è 2300m ed il paesino più vicino dall'altra parte è Elva 1600m). Inoltre nella grande maggioranza dei casi le montagne sono molto ripide rendendo difficile creare strade belle larghe (sul Fauniera lato Valle Maira, anche chiamato Esischie, passa una macchina giusta giusta) ed in alcuni casi è proprio impossibile farci delle strade (ad esempio dove abito io in meno di 15km si passa da 350 metri a 1550 metri, poi a piedi si svalica intorno ai 2300 metri ma è impossibile farci una strada). Il risultato è che se vuoi concatenare dei colli saltano fuori dislivelli e distanze da paura (metti insieme Fauniera e Sampeyre e sei già a 3500 d+ e 120km circa), inoltre essendo le vallate a raggiera è molto difficile fare dei percorsi ad anello che non obblighino a fare tanto fondovalle per usare la pianura adiacente come collegamento (a meno di non fare i soliti giri da paura tipo Agnello-Izoard-Monginevro-Sestriere o Lombarda-Bonette-Maddalena o Maddalena-Vars-Izoard-Monginevro o Moncenisio-Telegraphe-Galibier-Monginevro ecc ecc). Secondo me quindi la differenza principale è che molti giri dolomitici sono fattibili dal ciclista medio (che secondo me è ben distante dalla media degli utenti del forum, che ritengo più evoluti ed allenati) mentre le salite piemontesi sono fattibili solo singolarmente, prese a gruppi di 2/3/4 diventano improponibili causa distanze e dislivelli. Poi la rete stradale non sopporterebbe un afflusso come quello delle dolomiti perchè appunto molte strade sono semplicemente troppo strette quindi spesso sono già sufficienti i merenderos che arrivano dalle zone di pianura inoltrata ad imballare tutto quanto. Comunque qualcosa sta cambiando negli ultimi anni, per esempio la Valle Maira ha puntato su un turismo "silenzioso, educato, a basso impatto ambientale, istruito" fatto principalmente di tedeschi, svizzeri, austriaci...vengono in questa vallata perchè c'è pace e tranquillità, oltre che itinerari bellissimi per chi va a piedi o in MTB. Per capire la differenza col Trentino ti basti sapere che in tutta la vallata non esiste nemmeno l'ombra di un impianto da sci, eppure gran parte della valle è oltre i 1500m e sono molte le cime sopra i 3000 metri. PS: il vantaggio di non avere un'impronta turistica come il Trentino è che se vieni qui adesso i colli sono ancora tutti aperti (perchè non ha ancora nevicato, poi dipende di anno in anno) e non c'è anima viva...ricordo 3 anni fa feci il Fauniera salendo da Demonte (il famoso versante della discesa pericolosissima) un venerdì di fine settembre ed incontrai meno di 10 veicoli tra auto e moto tra salita e discesa (50 km totali). Se uno conosce queste zone e apprezza "il senso di solitudine, pace e maestosità" che trasmettono le montagne allora è un posto perfetto...a me per esempio piace molto, non sono mai stato sulle Dolomiti ma quando vedo per esempio le foto del Lago di Braies dove c'è la fila di gente a far la coda per fare la stessa foto mi viene male. Idem la Skyway del Monte Bianco, gran business ma con la montagna non ha nulla a che fare, in certi posti devi poter arrivare solo se hai le capacità fisiche, tecniche e mentali per arrivarci. [/QUOTE]
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