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Giro d'Italia 2020
Testo
<blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 6794748" data-attributes="member: 6633"><p>Per giorni lo ho definito mediocre come campo dei partecipanti proprio per questo. Montagne a parte che in qualche maniera muovono le acque, una sola tappa è stata scoppiettante. Chi la ha vinta? Sagàn. Ma che caso. La medriocrità di questo Giro, che molti hanno scambiato per mediocrità degli uomini di classifica (anche), era la mediocrità di tutto il gruppo con troppe poche eccezioni. Non piace il termine mediocrità? Usate livello basso (sempre nell'ambito prò, non credo ci dovrebbe essere bisogno di spiegarlo, ma con certi chiari di luna non si sa mai), usate il termine che si vuole. Ma quello è stato.</p><p></p><p>Non è che bisogna saperlo fare. Bisogna avere un capitano che non si fa cuocere dai "gregari". La minchiata che Froome vinceva per la squadra, era fotonica. Lui vinceva perchè aveva più gamba di tutti, inclusi quelli della sua squadra e quando quelli esageravano, perchè magari riposati dalle tappe precedenti o perchè dovevano farsi solo un pezzo di salita a trombissima, lui sapeva subito richiamarli all'andatura giusta. Nella tappa del Finestre lui ha dimostrato, oltre a gran gamba, di sapere perfettamente misurarsi, di sapere perfettamente andare al massimo dei suoi watt e non mezzo in più, tanto che poi ha fatto l'ultima salita senza accusare nulla. E così faceva con i suoi compagni. Quelli cuocevano tutti tranne lui, perchè? Perchè era il più forte. Con buona pace degli ignoranti, dei detrattori per principio e degli haters vari. Per quello tante volte certe tappe non piacciono. Uno li vede lì in fila e pensa sia banale. Pochi che si chiedono il perchè da quel gruppo si staccano come le ciliegie quando scuoti l'albero....e non sono mezze tacche che si staccano. Si stacca pure gente forte forte. In termini diversi è come vedere il Barcellona di Guardiola. Tiki taka che sembra noioso, e nessuno che si chiedeva come cavolo facessero quelli a fare 50 passaggi trovando sempre l'uomo libero. Quelli erano movimenti preparati, studiati, allenati, ripetuti. E poi c'era il piccoletto che imprimeva l'accelerazione e veniva il gol.</p><p></p><p>Diverse volte ha dimostrato ottime doti anche in salita. Ma un conto è farsi 3/4 di Giro a spasso e poi fare un andatura forse anche più forte degli Hart/Hindley di turno. Un altro è farsi un GT sempre davanti e poi averne per staccare i vari Bernal, Pogacar, Roglic, Froome, Contador ecc.. Ci passa il mondo fra le due cose.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="samuelgol, post: 6794748, member: 6633"] Per giorni lo ho definito mediocre come campo dei partecipanti proprio per questo. Montagne a parte che in qualche maniera muovono le acque, una sola tappa è stata scoppiettante. Chi la ha vinta? Sagàn. Ma che caso. La medriocrità di questo Giro, che molti hanno scambiato per mediocrità degli uomini di classifica (anche), era la mediocrità di tutto il gruppo con troppe poche eccezioni. Non piace il termine mediocrità? Usate livello basso (sempre nell'ambito prò, non credo ci dovrebbe essere bisogno di spiegarlo, ma con certi chiari di luna non si sa mai), usate il termine che si vuole. Ma quello è stato. Non è che bisogna saperlo fare. Bisogna avere un capitano che non si fa cuocere dai "gregari". La minchiata che Froome vinceva per la squadra, era fotonica. Lui vinceva perchè aveva più gamba di tutti, inclusi quelli della sua squadra e quando quelli esageravano, perchè magari riposati dalle tappe precedenti o perchè dovevano farsi solo un pezzo di salita a trombissima, lui sapeva subito richiamarli all'andatura giusta. Nella tappa del Finestre lui ha dimostrato, oltre a gran gamba, di sapere perfettamente misurarsi, di sapere perfettamente andare al massimo dei suoi watt e non mezzo in più, tanto che poi ha fatto l'ultima salita senza accusare nulla. E così faceva con i suoi compagni. Quelli cuocevano tutti tranne lui, perchè? Perchè era il più forte. Con buona pace degli ignoranti, dei detrattori per principio e degli haters vari. Per quello tante volte certe tappe non piacciono. Uno li vede lì in fila e pensa sia banale. Pochi che si chiedono il perchè da quel gruppo si staccano come le ciliegie quando scuoti l'albero....e non sono mezze tacche che si staccano. Si stacca pure gente forte forte. In termini diversi è come vedere il Barcellona di Guardiola. Tiki taka che sembra noioso, e nessuno che si chiedeva come cavolo facessero quelli a fare 50 passaggi trovando sempre l'uomo libero. Quelli erano movimenti preparati, studiati, allenati, ripetuti. E poi c'era il piccoletto che imprimeva l'accelerazione e veniva il gol. Diverse volte ha dimostrato ottime doti anche in salita. Ma un conto è farsi 3/4 di Giro a spasso e poi fare un andatura forse anche più forte degli Hart/Hindley di turno. Un altro è farsi un GT sempre davanti e poi averne per staccare i vari Bernal, Pogacar, Roglic, Froome, Contador ecc.. Ci passa il mondo fra le due cose. [/QUOTE]
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