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I nomi dell'Operacion Puerto potrebbero finalmente essere rivelati
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<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 6257145" data-attributes="member: 1850"><p>-Conconi è stato condannato per i reati sino al 1995, ma prescritto.</p><p>-Fuentes non è stato condannato perché il doping come reato in Spagna è entrato in vigore dal 2007, dopo l'Operación Puerto. Ha avuto vari appelli, ma nel 2016 è stato assolto definitivamente perché il possesso di sacche di sangue non è reato in Spagna (non essendo un medicinale, pur se pimpato di Epo & c.).</p><p>-Gli iItaliani non andavano da lui direttamente perché aveva un referente in Italia: Luigi Cecchini. Basso, Scarponi e Jaksche andavano da Cecchini. Le sacche di sangue le "arricchiva" e teneva Fuentes in Spagna. Il corriere era un dirigente di ciclismo locale di Trieste: Alessandro Kalc, detto "Manos Pequeñas". Anche il famoso "Clasicomano Luigi" (che per anni si pensava fosse Cancellara, invece pare fosse Thomas Dekker), era cliente della parte italica. </p><p></p><p>Fuentes aveva referenti in Italia, Germania (referente Markus Choina, che pare "eserciti" ancora alle Canarie) e Francia (Pascal Hervé). Più una filiale a Valencia, in Spagna. Infatti quella dell'Operazione Puerto è sempre stata classificata come una "rete". Di un'ampiezza tutto sommato ben diversa dal camperino del Dottor Mito...</p><p></p><p>Una cosa curiosa: si è sempre fatto gran clamore attorno all'identificazione degli atleti tramite le sacche di sangue, ma a suo tempo non sono stati ammessi come prove 5 computer portatili di Fuentes e Labarta, che contenevano tutti gli estremi dei bonifici che Fuentes riceveva dai clienti su un conto svizzero. Cosa che avrebbe facilmente portato all'identificazione dei clienti, oltre ad aprire il capitolo evasione fiscale per Fuentes & c. Che invece l'ha scampata. In un paese come gli Usa lo avrebbero inchiodato facilmente proprio per questo ed avrebbe visto il sole a scacchi fino all'anzianità.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 6257145, member: 1850"] -Conconi è stato condannato per i reati sino al 1995, ma prescritto. -Fuentes non è stato condannato perché il doping come reato in Spagna è entrato in vigore dal 2007, dopo l'Operación Puerto. Ha avuto vari appelli, ma nel 2016 è stato assolto definitivamente perché il possesso di sacche di sangue non è reato in Spagna (non essendo un medicinale, pur se pimpato di Epo & c.). -Gli iItaliani non andavano da lui direttamente perché aveva un referente in Italia: Luigi Cecchini. Basso, Scarponi e Jaksche andavano da Cecchini. Le sacche di sangue le "arricchiva" e teneva Fuentes in Spagna. Il corriere era un dirigente di ciclismo locale di Trieste: Alessandro Kalc, detto "Manos Pequeñas". Anche il famoso "Clasicomano Luigi" (che per anni si pensava fosse Cancellara, invece pare fosse Thomas Dekker), era cliente della parte italica. Fuentes aveva referenti in Italia, Germania (referente Markus Choina, che pare "eserciti" ancora alle Canarie) e Francia (Pascal Hervé). Più una filiale a Valencia, in Spagna. Infatti quella dell'Operazione Puerto è sempre stata classificata come una "rete". Di un'ampiezza tutto sommato ben diversa dal camperino del Dottor Mito... Una cosa curiosa: si è sempre fatto gran clamore attorno all'identificazione degli atleti tramite le sacche di sangue, ma a suo tempo non sono stati ammessi come prove 5 computer portatili di Fuentes e Labarta, che contenevano tutti gli estremi dei bonifici che Fuentes riceveva dai clienti su un conto svizzero. Cosa che avrebbe facilmente portato all'identificazione dei clienti, oltre ad aprire il capitolo evasione fiscale per Fuentes & c. Che invece l'ha scampata. In un paese come gli Usa lo avrebbero inchiodato facilmente proprio per questo ed avrebbe visto il sole a scacchi fino all'anzianità. [/QUOTE]
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