Il ciclismo italiano non ha via di scampo? Commenti sull'intervista del Giornale a Saronni

filixeo

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Cosa ne pensate?
Io vedo una certa crisi, o volendo essere ottimisti, il mondo sta cambiando e chissà cosa vedranno i nostri figli. Anche per quanto riguarda gli sport fatti e non solo guardati. Perciò mi chiedo: Saronni vede una crisi (o un cambiamento) maggiore nel ciclismo rispetto al resto degli sport o non vede al di là del suo, di sport?
 

RamboGuerrazzi

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Cosa ne pensate?
Io vedo una certa crisi, o volendo essere ottimisti, il mondo sta cambiando e chissà cosa vedranno i nostri figli. Anche per quanto riguarda gli sport fatti e non solo guardati. Perciò mi chiedo: Saronni vede una crisi (o un cambiamento) maggiore nel ciclismo rispetto al resto degli sport o non vede al di là del suo, di sport?

L'offerta di sport non si moltiplica solo in italia, anzi. E' un'evoluzione che si osserva ovunque. Quello che non cambia mai, qui, è la classe dirigente...
 

filixeo

Apprendista Passista
25 Novembre 2015
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L'offerta di sport non si moltiplica solo in italia, anzi. E' un'evoluzione che si osserva ovunque. Quello che non cambia mai, qui, è la classe dirigente...
Esatto, forse non sono riuscito a esprimerlo ma mi pare che sia una situazione diffusa a tutti gli sport e non solo nel ciclismo. Fermo restando che di ciclismo giovanile non ne so nulla, ma neanche degli altri sport, la mia opinione "da bar" è che ci siano rare eccezioni di società che si impongono di tramettere ai piccoli il divertimento, il piacere dello stare insieme e il beneficio del praticare uno sport, altrettanto poche trasmettano disciplina e sacrificio ai pochi che proseguono dopo l'adolescenza; mentre molti sono i modelli effimeri (social, sponsorizzazioni, interviste).

Ma, ripeto, in questo ci perdono tutti gli sport, non solo il ciclismo.

E per quanto riguarda la nostra classe dirigente, beh, non alimento alcun flame ma sono arcisicuro di quanto segue: non abbiamo alcun buon esempio da seguire.
 

Super Ciuk

Apprendista Cronoman
23 Ottobre 2012
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a pedali
Secondo me sono due i fattori che panalizzano gli Italiani, il primo è che il ciclismo oramai ha una diffusione quasi globale, 30 anni fa èra quasi esclusivamente europeo con predominanza dell'italia, francia, spagna e paesi bassi, quindi ora c'è più concorrenza.
Il secondo è l'esaperazione delle categorie giovanili, già da esordienti (13 e 14 anni) c'è chi si allena come se ne avesse 17 o 18 di anni, da allievi (15 e 16 anni) invece devi per forza andare forte altrimenti non ti fanno passare junior, e da junior (17-18 anni) non ti dico come funziona, i più forti sono già dei professionisti, vanno in scuole private per potersi allenare come si deve e i migliori al termine del biennio passano direttamente professionisti, ma purtroppo molti si bruciano e smettono ..
Inoltre i percorsi sopratutto da junior spesso hanno salite esageratamente dure, le vanno proprio a cercare col lanternino, e questo penalizza troppo i più robusti, devono essere molto leggeri, per capirci con 5,5 W/kg forse riesci a finire qualche corsa, per stare davanti devi avere sopra i 6 W/Kg
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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dovunque si possa pedalare
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mia
Saronni è il classico della vecchia guardia, che invece che lottare perchè il suo sport abbia maggiore appeal degli altri, si lamenta della grande offerta di sport che i giovani possono praticare oggi. In tutti questi anni non hanno mai fatto niente perchè una corsa sia bella da andare a vedere, e quindi con un po' di pubblico lo sponsor possa permettersi un cartellone un po' più grande, una macchina di inizio o fine gara wrappata, un aiuto maggiore alle squadre giovanili.
Finchè alle corse ci vanno nonni, nonne, zii parenti cugini compari e nipoti di chi corre...
 

bochic

Apprendista Velocista
22 Febbraio 2005
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potenza
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Cannondale system six
In Italia COme in altri paesi europei l offerta degli sport è notevolmente aumentata ela natalità é diminuita quindi basta fare due calcoli per capire che la base da cui attingere si è erosa. La differenza tra l Italia e le altre nazioni europee è nelle infrastrutture pensate per il ciclismo. Se a Berlino ci sono 150 mila km di piste ciclabili e a Ferrara prima città in Italia 150 qualcosa vorrà dire?
 

EliaCozzi

Scalatore
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Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Personalmente ritengo che il discorso sia molto complesso, con diversi fattori da considerare:
- come è già stato detto, gli sport che possono praticare i ragazzi ora sono molti di più rispetto a 10-15 anni fa;
- il calcio, con l'illusione dei superpagati della serie A, si porta via una grossa fetta;
- i ragazzi preferiscono una struttura al coperto (piscina, basket, tennis, ecc.) perché più confortevole
- gli sponsor vanno dove va la gente, quindi seguono solo gli sport più praticati
- il ciclismo è uno sport mooooolto pericoloso
ma ... ma ...
ma nel ciclismo non ti puoi nascondere, non puoi far finta, non puoi aspettare che ti passino la palla, non puoi sgarrare, non puoi abbuffarti, non puoi ingrassare, non puoi saltare 3 settimane di allenamento, perché tanto hai i piedi buoni e la palla la metti in porta anche se non hai fiato, la salita non perdona e se perdi il gruppo di testa ciao ciao.

Seguo diverse gare di allievi/esordienti/juniores perché la squadra per cui sono tesserato fa servizi di scorta tecnica motociclistica e vedo ragazzi ragazzi che sono tutti tirati fisicamente già a 15 anni, la gara si conclude sempre intorno ai 40 di media, e quando si festeggia la vittoria si concedono 1/4 di pizza.
Aggiungo anche che la gara dura 60-70 minuti in cui sei a tutta dall'inizio alla fine.
Partita a calcio: forse corrono 4-5km i difensori, gli attaccanti meno di 3km
Nuoto: 4-5 minuti di gara, quelle che durano tanto
Mi pare ci sia una bella differenza

Se i risultati arrivano, allora la vita "diversa" dai tuoi amici continui a farla, ad andare a dormire alle 21 del sabato sera perché alle 9 del mattino sei in griglia, magari a 100km da casa; se i risultati non arrivano molli tutto e vai a fare uno sport più facile.
 

N.O.T.B.

Scalatore
24 Febbraio 2019
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Personalmente ritengo che il discorso sia molto complesso, con diversi fattori da considerare:
- come è già stato detto, gli sport che possono praticare i ragazzi ora sono molti di più rispetto a 10-15 anni fa;
- il calcio, con l'illusione dei superpagati della serie A, si porta via una grossa fetta;
- i ragazzi preferiscono una struttura al coperto (piscina, basket, tennis, ecc.) perché più confortevole
- gli sponsor vanno dove va la gente, quindi seguono solo gli sport più praticati
- il ciclismo è uno sport mooooolto pericoloso
Pratico ciclismo per divertimento, ma non farei mai praticare questo sport a un figlio.

Rigurado al calcio, oltre all'illusione che hai detto e posso assicurarti che non è così per il 99% dei genitori, è molto più divertente rispetto al ciclismo o qualsiasi altro sport di resistenza.
 

j-axl

Passista
29 Maggio 2013
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ce l'ho
Ma è sempre stata così l'offerta.... 40 anni fa ho cominciato col nuoto, pallamano, calcio, ed in fine ciclismo.
Ma avrei potuto fare anche altri sport.
La differenza sta nelle squadre e nelle persone.
Nel mo paese avevo 2 squadre ciclistiche che facevano correre i ragazzi gratis, li portavano ad allenare tutti i giorni, tutte le domeniche a correre, ecc.... Era per quelle persone impegnate, un vero e proprio secondo lavoro è tempo tolto alle proprie famiglie, ovviamente gratis.
Tutta passione.
Di quelle due squadre ne è rimasta una che contempla solo il giro domenicale amatoriale.
È mancato il ricambio.
Anche volendo, i ragazzi dove vanno a correre?
La mia squadra era composta da quelli che oggi sono i miei amici, tutti ragazzi di paese, non esistivano esterni o ragazzi selezionati e pagati.
Manca il volontariato e la volontà di intraprendere quel percorso.
Nel comune limitrofo esiste una squadra ciclistica composta da anziani che, o girano in bici per i fatti propri, o si ritrovano a sbaraccare il giovedì sera con i soldi degli sponsor....
Saronni ha ragione, ma non contempla che quella che è cambiata è la gente e la loro poca volontà di sacrificio, ognuno pensa solo al proprio interesse.
Potrei andare avanti ancora, ma mi son dilungato abbastanza.
 
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leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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dovunque si possa pedalare
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Manca il volontariato e la volontà di intraprendere quel percorso.
Nel comune limitrofo esiste una squadra ciclistica composta da anziani che, o girano in bici per i fatti propri, o si ritrovano a sbaraccare il giovedì sera con i soldi degli sponsor....
Vorrei proprio conoscere la squadra che va a sbaraccare una volta la settimana coi soldi dello sponsor.
Saronni ha ragione, ma non contempla che quella che è cambiata è la gente e la loro poca volontà di sacrificio, ognuno pensa solo al proprio interesse.
Potrei andare avanti ancora, ma mi son dilungato abbastanza.
E' cambiato il mondo, soldi non ne ha più nessuno, non vedi che la gente lavora mediamente molti più anni rispetto a 40 anni fa? Oggi paghiamo i pensionati baby di 40 anni fa.
 

N.O.T.B.

Scalatore
24 Febbraio 2019
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ma non contempla che quella che è cambiata è la gente e la loro poca volontà di sacrificio, ognuno pensa solo al proprio interesse.
Potrei andare avanti ancora, ma mi son dilungato abbastanza.
Questi discorsi li sentivo fare da piccolo da persone più grandi di me...Adesso i giovani di allora che venivano considerati scansafatiche sono gli stessi che danno degli scansafatiche alle nuove generazioni.

I giovani fanno sport, quelli che non lo fanno è spesso per colpa dei genitori, la facilità di parcheggiarli in casa, il poco tempo per seguire i figli a causa del lavoro oltre al lato economico che qualche famiglia non può sostenere.

Lavorando entrambi i genitori spesso diventa difficile accompagnare i figli a 2/3 allenamenti settimanali.
 

j-axl

Passista
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ce l'ho
Vorrei proprio conoscere la squadra che va a sbaraccare una volta la settimana coi soldi dello sponsor.

E' cambiato il mondo, soldi non ne ha più nessuno, non vedi che la gente lavora mediamente molti più anni rispetto a 40 anni fa? Oggi paghiamo i pensionati baby di 40 anni fa.
E io te li farei conoscere visto che uno lavora con me, m non simo vicino ed il nome non ti cambierebbe nulla.
Il fatto che la gente lavori di più non significa nulla, i miei accompagnatori erano tutti turnisti che si alternano per accompagnare noi, c'erano anche pensionati, ma per la gara, a volte, quando non c'era nessun altro.
Questi discorsi li sentivo fare da piccolo da persone più grandi di me...Adesso i giovani di allora che venivano considerati scansafatiche sono gli stessi che danno degli scansafatiche alle nuove generazioni.

I giovani fanno sport, quelli che non lo fanno è spesso per colpa dei genitori, la facilità di parcheggiarli in casa, il poco tempo per seguire i figli a causa del lavoro oltre al lato economico che qualche famiglia non può sostenere.

Lavorando entrambi i genitori spesso diventa difficile accompagnare i figli a 2/3 allenamenti settimanali.
Nessun impegno. Ho accompagnato mio figlio 2/3 volte a settimana in palestra, a tennis, ecc in comuni limitrofi, un genitore che non sia un menefreghista lo fa senza problemi.
Un tempo tutti i comuni qua da noi nei pressi alla mia abitazione avevano una squadra giovanile. Ora non c'è ne nemmeno una. E lasciamo stare il discorso sponsor che la mia squadra amatoriale ne ha a voglia.... E un genitore è disposto a sganciare 2 o 300 euro per l'abbigliamento e altri per l'acquisto di una bici, se poi il resto lo fa la squadra. Ma il problema è che il resto non lo fa la squadra.
È non ho mai parlato di scansafatiche, ho detto che adesso se uno deve impegnare il suo tempo, più che nel sociale lo fa per i fatti suoi.
Ai miei tempi ho fatto il civile in croce rossa, dovevano mettere un limite alle persone che volevano prestare servizio, ora devono pagare gente per andare a guidare le ambulanze.
Ecc... Cerchiamo di non travisare.
 

paolone8

Apprendista Passista
13 Giugno 2008
975
430
52
Lago maggiore
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Casati laser chorus
Personalmente ritengo che il discorso sia molto complesso, con diversi fattori da considerare:
- come è già stato detto, gli sport che possono praticare i ragazzi ora sono molti di più rispetto a 10-15 anni fa;
- il calcio, con l'illusione dei superpagati della serie A, si porta via una grossa fetta;
- i ragazzi preferiscono una struttura al coperto (piscina, basket, tennis, ecc.) perché più confortevole
- gli sponsor vanno dove va la gente, quindi seguono solo gli sport più praticati
- il ciclismo è uno sport mooooolto pericoloso
ma ... ma ...
ma nel ciclismo non ti puoi nascondere, non puoi far finta, non puoi aspettare che ti passino la palla, non puoi sgarrare, non puoi abbuffarti, non puoi ingrassare, non puoi saltare 3 settimane di allenamento, perché tanto hai i piedi buoni e la palla la metti in porta anche se non hai fiato, la salita non perdona e se perdi il gruppo di testa ciao ciao.

Seguo diverse gare di allievi/esordienti/juniores perché la squadra per cui sono tesserato fa servizi di scorta tecnica motociclistica e vedo ragazzi ragazzi che sono tutti tirati fisicamente già a 15 anni, la gara si conclude sempre intorno ai 40 di media, e quando si festeggia la vittoria si concedono 1/4 di pizza.
Aggiungo anche che la gara dura 60-70 minuti in cui sei a tutta dall'inizio alla fine.
Partita a calcio: forse corrono 4-5km i difensori, gli attaccanti meno di 3km
Nuoto: 4-5 minuti di gara, quelle che durano tanto
Mi pare ci sia una bella differenza

Se i risultati arrivano, allora la vita "diversa" dai tuoi amici continui a farla, ad andare a dormire alle 21 del sabato sera perché alle 9 del mattino sei in griglia, magari a 100km da casa; se i risultati non arrivano molli tutto e vai a fare uno sport più facile.
Quello che ho notato io è che in molte squadre giovanili si pensa al risultato subito, saper andare in bici non conta più. Questo anche perché i genitori vogliono vedere il figlio sul podio e se devono scegliere tra una squadra che punta alla formazione di base e una che fa vincere subito decidono per la seconda. Il risultato è che sempre più società non hanno bambini da far correre e questo si somma alla difficoltà di trovare sponsor. Sempre meno squadre, meno gare, gimkane se ne fanno pochissime e vengono snobbate da tutti
 

Bullxr4

Pedivella
8 Settembre 2018
481
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La Gatta
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Trek
Quello che ho notato io è che in molte squadre giovanili si pensa al risultato subito, saper andare in bici non conta più. Questo anche perché i genitori vogliono vedere il figlio sul podio e se devono scegliere tra una squadra che punta alla formazione di base e una che fa vincere subito decidono per la seconda. Il risultato è che sempre più società non hanno bambini da far correre e questo si somma alla difficoltà di trovare sponsor. Sempre meno squadre, meno gare, gimkane se ne fanno pochissime e vengono snobbate da tutti
Per assurdo c'è forse una esasperazione maggiore da junior e allievi che da dilettanti; nei primi (dato anche il poco tempo a disposizione) tutti ormai lavorano con misuratore e tabelle, mentre nei dilettanti ci sono ancora molti ds "vecchio stile" e relativamente pochi corridori che fa si che ci siano ancora alcuni ragazzi che si allenano senza preparatore e tabelle varie...
Inoltre ormai le corse da juniores sono troppo lunghe a detta di molti perchè arrivano ad essere da 110/120 già ad inizio stagione quando gli under 23 stanno sui 130/150 con medie maggiori e corsa spesso più scorrevole e controllata....
 

Sergio58

Pignone
13 Novembre 2019
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218
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Borso TV
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Vetta
Secondo me un fattore mancante è; una cultura della biciletta come mezzo di trasporto quotidiano, vedi paesi a nord della alpi. Se ciò accadesse tutto quello che viene dopo a livello di sport/passione per giri in bici, avrebbe una crescita esponenzile.