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Il mito del "si dopano tutti uguale". Intervista a Robin Parisotto
Testo
<blockquote data-quote="ian" data-source="post: 6088090" data-attributes="member: 40123"><p>Certo certo, anche con un po' meno di arroganza.</p><p>Comunque a proposito di quello specifico periodo non si parla delle doti della Ferrari o della Cadillac, ma delle varie McLaren, Mercedes, Red Bull che a vario titolo hanno minacciato la continuità del settennato e sono state richiamate all'ordine da Aigle (che parallelamente occultava situazioni imbarazzo quali Tour 99 o Giro di Svizzera 2001). Cioè, che il potere abbia giocato una partita molto importante in quella fase storica come in nessun altra a favore di un atleta ormai è accertato dalla cronaca del tempo. Poi c'era solo quello? Assolutamente no, c'era dedizione, allenamento, doti naturali e sacrificio (e anche doping ovviamente). Ma questi aspetti erano presenti anche in chi insidiava quel trono e avrebbe potuto meritatamente metterlo a rischio, senza le pesanti interferenze politiche che ci furono. In particolare ciò che accadde alla vigilia del sesto Tour fu imbarazzante</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ian, post: 6088090, member: 40123"] Certo certo, anche con un po' meno di arroganza. Comunque a proposito di quello specifico periodo non si parla delle doti della Ferrari o della Cadillac, ma delle varie McLaren, Mercedes, Red Bull che a vario titolo hanno minacciato la continuità del settennato e sono state richiamate all'ordine da Aigle (che parallelamente occultava situazioni imbarazzo quali Tour 99 o Giro di Svizzera 2001). Cioè, che il potere abbia giocato una partita molto importante in quella fase storica come in nessun altra a favore di un atleta ormai è accertato dalla cronaca del tempo. Poi c'era solo quello? Assolutamente no, c'era dedizione, allenamento, doti naturali e sacrificio (e anche doping ovviamente). Ma questi aspetti erano presenti anche in chi insidiava quel trono e avrebbe potuto meritatamente metterlo a rischio, senza le pesanti interferenze politiche che ci furono. In particolare ciò che accadde alla vigilia del sesto Tour fu imbarazzante [/QUOTE]
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