News Il progetto francese di una squadra con migliaia di sponsor

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
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Olmo ZeroTre Disc
Certo che la visibilità della sponsorizzazione sarebbe più o meno pari a zero... A meno che uno non si metta davanti alla TV con la lente di ingrandimento...
Mi pare più un progetto di beneficienza/partecipazione.
 
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sembola

Scalatore
22 Aprile 2004
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verde
Pago 1500 euro per avere in cambio cosa, a parte un francobollo sulla maglia? Una foto autografata dai corridori?

Mi ricorda un po' gli influencer, intanto li paghiamo e pazienza se non esiste il modo di misurare il ROI.
 
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ghiro.

Apprendista Passista
29 Giugno 2010
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SESSANTALLORA Parma
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R3
Pago 1500 euro per avere in cambio cosa, a parte un francobollo sulla maglia? Una foto autografata dai corridori?

Mi ricorda un po' gli influencer, intanto li paghiamo e pazienza se non esiste il modo di misurare il ROI.
ma a parte il main sponsor che da anche il nome ad un world team, tu ricordi per caso gli altri microsponsor sulle maglie dei ciclisti? io zero!
in molti sport ci sono sponsor che nemmeno compaiono sulle maglie da gioco. sono solo partner.
al contrario, ad esempio nel volley, ogni sponsor finisce sulla maglia. ad esempio perugia la piu forte squadra italiana e tra le piu forti del mondo avra almeno 50 sponsor sulla maglia che nemmeno si vedono..... ma chi li legge? chi li guarda? io faccio fatica a credere che ci possa essere un ritorno d'immagine da uno sponsor grosso come una moneta buttato su una maglia....
 
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martin_galante

Nel Gruppetto
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cletta
Pago 1500 euro per avere in cambio cosa, a parte un francobollo sulla maglia? Una foto autografata dai corridori?

Mi ricorda un po' gli influencer, intanto li paghiamo e pazienza se non esiste il modo di misurare il ROI.
Secondo me il ritorno dello sponsor sulla maglia e' vicino allo zero. Va detto che molti sponsor, soprattutto in passato, investivano sulle squadre senza un chiaro ritorno, spesso motivate dalla passione della dirigenza. Visto che questi non possono piu' sostenere una squadra da soli, possono in qualche modo mettersi insieme per sostenere una sola squadra. Penso che in parte questo progetto si spieghi cosi', e se dovesse essere il caso mi sembra difficile che duri nel tempo.

Dall'altro lato pero' posso pensare ad un modello di business diverso, in cui il ritorno di immagine non sia legato alla maglia, ma al far parte del progetto. Ad esempio in Francia ci sono molte piccole catene di brasserie e cafe, che sono l'espressione piu' tipica della cucina francese. Queste potrebbero in qualche modo esporre il marchio della squadra e fregiarsi del titolo di sponsor. Posso immaginare ad esempio qualche brasserie particolarmente battuta dai gruppi di ciclisti nelle pause, che puo' senz'altro investire 1500 o 3000 euro l'anno magari per avere in ritorno merchandising esclusivo della squadra con cui addobbare il posto o proporre una esperienza ai clienti piu' vicina al ciclismo pro. Oppure il dirigente d'azienda appassionato che si mette dietro le spalle la targa di ringraziamento firmata dal DS e dai corridori, quando fa il discorso stile Cobram ai dipendenti, e via dicendo. Sicuramente ci sara' interesse da parte di diversi piccoli attori, difficile pero' pensare di raccimolare 60 milioni l'anno in questo modo. Forse potrebbero pensare ad un modello misto; in cui introducono qualche taglio di finanziamento maggiore che ha una visibilita' sulla maglia, piu' una parte della maglia ed un merchandising 'mille-scritte' con tutti gli sponsor. Francamente mi sembra piu' realizzabile con squadre non al top (protour?), con corridori noti solo tra gli appassionati, che magari da contratto devono dedicare qualche giorno l'anno per visitare il negozio di bici sponsor o il caffe dei ciclisti (sponsor) previo solo rimborso spese. Comunque in Francia realta' tipo EDF o TotalEnergies pronte a mettere un 50k per dire di sostenere lo sport francese, o magari pagare extra per avere una volta l'anno un corridore francese ad un evento corporate, ce ne sono.
 
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Varese
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Cube, Specialized
Nel basket Varese qualche anno fa ha creato qualcosa si simile con un consorzio, dove vari sponsor mettono una quota e i tifosi partecipano fino ad una percentuale fissa del totale.
Non è che stia funzionando molto bene.
 

bradipus

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qualunquemente
Secondo me il ritorno dello sponsor sulla maglia e' vicino allo zero. Va detto che molti sponsor, soprattutto in passato, investivano sulle squadre senza un chiaro ritorno, spesso motivate dalla passione della dirigenza. Visto che questi non possono piu' sostenere una squadra da soli, possono in qualche modo mettersi insieme per sostenere una sola squadra. Penso che in parte questo progetto si spieghi cosi', e se dovesse essere il caso mi sembra difficile che duri nel tempo.

Dall'altro lato pero' posso pensare ad un modello di business diverso, in cui il ritorno di immagine non sia legato alla maglia, ma al far parte del progetto. Ad esempio in Francia ci sono molte piccole catene di brasserie e cafe, che sono l'espressione piu' tipica della cucina francese. Queste potrebbero in qualche modo esporre il marchio della squadra e fregiarsi del titolo di sponsor. Posso immaginare ad esempio qualche brasserie particolarmente battuta dai gruppi di ciclisti nelle pause, che puo' senz'altro investire 1500 o 3000 euro l'anno magari per avere in ritorno merchandising esclusivo della squadra con cui addobbare il posto o proporre una esperienza ai clienti piu' vicina al ciclismo pro. Oppure il dirigente d'azienda appassionato che si mette la targa di ringraziamento firmata dal DS e dai corridori, quando fa il discorso stile Cobram ai dipendenti, e via dicendo. In questo senso, sicuramente c'e' interesse da parte di diversi piccoli attori, difficile pero' pensare di raccimolare 60 milioni l'anno in questo modo, pero'. Forse potrebbero pensare ad un modello misto; in cui introducono qualche taglio di finanziamento maggiore che ha una visibilita' sulla maglia, piu' una parte della maglia ed un merchandising 'mille-scritte' con tutti gli sponsor. Francamente mi sembra piu' realizzabile con squadre non al top (protour?), con corridori noti solo tra gli appassionati, che magari da contratto devono dedicare qualche giorno l'anno per visitare il negozio di bici sponsor o il caffe dei ciclisti (sponsor) previo solo rimborso spese. Comunque in Francia realta' tipo EDF o TotalEnergies pronte a mettere un 50k per dire di sostenere lo sport francese, o magari pagare extra per avere una volta l'anno un corridore francese ad un evento corporate, ce ne sono.
Un tempo, perlomeno in Italia, il 'chiaro ritorno' delle sponsorizzazioni era evadere il fisco, dato che le società sportive non erano tenute a presentare i bilanci.

Per quanto concerne il progetto francese, penso che la tua valutazione sia corretta: l'obiettivo dei piccoli sponsor potrebbe essere quello di diventare attrattivi sul territorio, come parte del progetto, in un paese dove il ciclismo è ancora una grande passione popolare.
 

Lumi

Maglia Amarillo
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Colnago V3Rs
Se avete letto la descrizione dei livelli di sponsorizzazione (non conosco il francese ma si capisce abbastanza), vedete che il ritorno non e’ dato solo dal nome sulla maglia ma da altro tipo di contenuti. Se quei contenuti giustifichino il valore richiesto non lo so giudicare, ma il progetto sembra chiaro, spero che abbia successo, le cose innovative fanno sempre bene.
 
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martin_galante

Nel Gruppetto
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cletta
Un tempo, perlomeno in Italia, il 'chiaro ritorno' delle sponsorizzazioni era evadere il fisco, dato che le società sportive non erano tenute a presentare i bilanci.
Ah si, era una realta' di cui ero a conoscenza ma forse non a tutti i livelli. Ma non fatico a credere che fosse appunto la norma ad ogni livello.
Per quanto concerne il progetto francese, penso che la tua valutazione sia corretta: l'obiettivo dei piccoli sponsor potrebbe essere quello di diventare attrattivi sul territorio, come parte del progetto, in un paese dove il ciclismo è ancora una grande passione popolare.
 
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sartormassimo

Apprendista Scalatore
27 Aprile 2013
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bella è bella...
A mio parere il maggior ritorno per gli eventuali partecipanti potrebbe essere quello di creare sinergie fra le aziende stesse che, impegnate in un progetto comune potrebbero, e qui secondo me contano anche l'intuito e la capacità di coinvolgere di chi l'ha pensata, dare vita a progetti imprenditoriali trasversali. Sembra un potenziale sistema per fare "rete" e personalmene non lo sottovaluterei nemmeno in termini di ritorno pubblicitario perchè se dovesse funzionare se ne parlerebbe molto di più (probabilmente anche al di fuori di questo mondo) di quanto succeda se metti il logo su una maglia.
 

edovsedo

Novellino
28 Giugno 2020
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Canyon Ultimate Disc Di2
Il ritorno sulla sponsorizzazione non viene dal nome minuscolo sulla maglia, ma dalla possibilita di associare la squadra (WT idealmente) alla propria attivitá.
Un negozio di bici grande potrebbe essere interessato a pagare 1500E/anno e non fatico a immaginare come questo sia elemento di attrazione, sopratutto per chi é meno appassionato.
Negozio normale o negozio che sponsorizza una squadra WT/Conti? Per chi non ne sa niente, mi sembra una scelta abbastanza facile.
Esattamente

Poi, sono dell'idea che chi aderirá lo fará principalmente per passione
Fosse una squadra italiana con un progetto serio, ci farei un pensierio pure io come privato
 

sembola

Scalatore
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Un tempo, perlomeno in Italia, il 'chiaro ritorno' delle sponsorizzazioni era evadere il fisco, dato che le società sportive non erano tenute a presentare i bilanci.
Si e no. Sì, le sponsorizzazioni creavano evasione ma no, non perchè mancasse la contabilità. Io ti sponsorizzo per 100, tu mi fai una fattura per 100, poi "rimborsi" atleti e dirigenti per 30 in contanti (che fino ad un certo tetto non devono dichiararli) e me li giri nella valigetta. Io scarico 100 e 30 me li metto in tasca "puliti"...

 

bradipus

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Si e no. Sì, le sponsorizzazioni creavano evasione ma no, non perchè mancasse la contabilità. Io ti sponsorizzo per 100, tu mi fai una fattura per 100, poi "rimborsi" atleti e dirigenti per 30 in contanti (che fino ad un certo tetto non devono dichiararli) e me li giri nella valigetta. Io scarico 100 e 30 me li metto in tasca "puliti"...
Dimentichi che i 30 che ti metti in tasca, se le cose fossero state fatte regolarmente, sarebbero stati 30 di utili in più, su cui avresti dovuto pagare le tasse (e i dividendi ai piccoli e medi azionisti, che venivano fregati anche loro)...
 

Iceman75

BDC - MTB
9 Maggio 2016
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Castelvetro di Modena
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Giant - Bianchi
Dimentichi che i 30 che ti metti in tasca, se le cose fossero state fatte regolarmente, sarebbero stati 30 di utili in più, su cui avresti dovuto pagare le tasse (e i dividendi ai piccoli e medi azionisti, che venivano fregati anche loro)...
Tutto vero e sacrosanto...
Però almeno c erano tante società sportive, professionali e non, squadre giovanili... Oggi c'è il nulla... Ma il nulla cosmico proprio ...
 

bradipus

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23 Luglio 2009
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Tutto vero e sacrosanto...
Però almeno c erano tante società sportive, professionali e non, squadre giovanili... Oggi c'è il nulla... Ma il nulla cosmico proprio ...
La situazione attuale è diretta conseguenza di quella di allora, con società sportive guidate da maneggioni (ci siamo già dimenticati dei corridori 'con la valigia'?) anziché da persone capaci, in grado di elaborare progetti a medio e lungo termine appetibili per gli sponsor.
 
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