"Io non credo di poter correre per dieci anni al livello che ho mantenuto negli ultimi tre" T. Pogacar

Maverik89

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posso capire che caratterialmente una persona possa essere più fragile di un' altra, però spero sempre di vedere il Campione che attacca per la voglia di vincere, non perchè vede sullo strumento che può ancora tirare fuori qualche watt.
il powermeter c'entra poco! scusa se ti quoto e faccio il puntiglioso, in realtà sono concorde con gran parte del tuo pensiero ma ci tengo a precisare che, il campione ma anche il "mezzo-campione" ha senz'altro voglia di vincere, ma anche voglia di evitare una sconfitta e peggio ancora evitare critiche da stampa, DS, sponsor e non portando risultati perdere i contratti, se si vuole ottenere un buon risultato si fa efficienza di energie anche se non si usa il powermeter, certamente lo spettacolo ne risente! Da un mental coach ci vai se hai una testa più fragile ma anche se hai una testa forte, perchè soprattutto quello forte cerca in se stesso i propri punti deboli per migliorare.
Pogacar al TdF ha evidentemente gestito male l'economia di corsa non vincendo la terza maglia gialla consecutiva, però consapevole della sua forza, delle vittorie avute durante l'anno ci ha fatto un grande regalo a noi spettatori tentando di attaccare Vingegaard, che è forte, e si sono "nobilitati" i loro rispettivi posti in vetta alla corsa!
 

Marco1_79

Pedivella
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:-)
Essere al massimo comporta sacrifici enormi in uno sport con il ciclismo. Sono sacrifici che penso si possono sopportare solo per un determinato numero di anni. Se passi da juniores a professionista e corri al massimo già a 20 anni penso sia difficilissimo arrivare a 35 allo stesso livello.
 

VADABRUT

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il powermeter c'entra poco! scusa se ti quoto e faccio il puntiglioso, in realtà sono concorde con gran parte del tuo pensiero ma ci tengo a precisare che, il campione ma anche il "mezzo-campione" ha senz'altro voglia di vincere, ma anche voglia di evitare una sconfitta e peggio ancora evitare critiche da stampa, DS, sponsor e non portando risultati perdere i contratti, se si vuole ottenere un buon risultato si fa efficienza di energie anche se non si usa il powermeter, certamente lo spettacolo ne risente! Da un mental coach ci vai se hai una testa più fragile ma anche se hai una testa forte, perchè soprattutto quello forte cerca in se stesso i propri punti deboli per migliorare.
Pogacar al TdF ha evidentemente gestito male l'economia di corsa non vincendo la terza maglia gialla consecutiva, però consapevole della sua forza, delle vittorie avute durante l'anno ci ha fatto un grande regalo a noi spettatori tentando di attaccare Vingegaard, che è forte, e si sono "nobilitati" i loro rispettivi posti in vetta alla corsa!
Non devi scusarti, ci mancherebbe, anche il tuo ragionamento è condivisibile fino ad un certo punto, poi invece, quando parli del mental coach anche per i più forti, non sono più tanto d' accordo, nel senso che una persona determinata, cocciuta e caparbia, probabilmente non ha bisogno di ulteriori stimoli, è già incarognita di suo. Abbi pazienza se ragiono così, ma, anche se ho praticato diversi sport solo a livelli amatoriali, ho dovuto "arrangiarmi da solo" e non so cosa significhi avere degli aiuti. Mi rendo conto che a livello professionistico hanno molte pressioni e quindi nulla va lasciato al caso, quindi spero che tutti questi ragazzi che oggi ci fanno divertire possano durare più a lungo possibile, poi, come in ogni epoca, arriveranno altri più giovani, con maggiore voglia e più "fame".
 
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Queste le sue parole ad un'intervista dove spiega che ora i dispositivi whoop dicono pure che se dormi sei ore non va bene. Che magari le carriere degli agonisti non saranno più corte ma il numero di anni in cui andranno al massimo sarà minore. Che ne pensate?
Lasciamo da parte intensità degli allenamenti e che tendenza attuale è arrivare al Massimo della Forma Boderline con Overtraining...
Che significa stresare il fisico oltre ogni limite e ripetutamente...

La vita sociale di un giovane corridore professionista moderno.
Allenamento, carica allenamento su social, condividilo, stai a rispondere ai vari ebeti da social... Mangia dormi..
Allenamento.... e ogni tanto una gara...

In questo modo la teta non stacca mai sono sempre in tensione... Durare 5 anni è già compromettente a livello Psicologico...
Il 90% è dentro a questo loop...
 
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Francutio

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L'unico esempio che abbiamo al momento è Sagan. Lui a 20 anni gli mancava la distanza ma primeggiava già in ogni corsa in linea. Dopo il mondiale norvegese non è stato più lo stesso, aveva 27 anni, oggi a 32 non è più competitivo. Se lo paragoniamo ad Oss che lo ha sempre affiancato invece, agli inizi andava ben più piano mentre oggi è ancora in grado a di "fare la corsa" se serve, ogni tanto.

Non competitivo mi sembra una definizione ingenerosa per uno che continua a vincere o piazzarsi bene in gare WT. Certo non è paragonabile al suo picco o al picco dei più forti attuali, il punto è proprio capire quale sia la differenza tra top della condizione e condizione ottima ma non al top che finisce per non farti vincere o vincere molto meno.

E a sentire Pogacar questa differenza è sottile nella prestazione assoluta ma rilevante nell'impegno che serve metterci, mentre decenni fa, con preparazioni meno esasperate, non si richiedeva probabilmente questo grado di impegno. E magari nonostante l'impegno massimo il semplice gap di 5/10 anni con avversari più giovani ti lascia quel filino sotto per cui 8/10 su arrivi dietro.

Per quanto è sostenibile? Dipende dalla testa e dalle motivazioni di ognuno, del resto ai livelli di Valverde o Nibali "anziani" verosimilmente potrebbero arrivarci in molti, ma chi glielo fa fare?

Al netto degli ottimi piazzamenti ancora ottenuti (ad esempio Valverde secondo alle Strade Bianche o alla Freccia, Nibali quarto al Giro) a un campione che cosa aggiunge il continuare a impegnarsi?
Di fatto se cancellassimo le ultime stagioni le carriere di Valverde e Nibali resterebbero di identitico valore, bisogna tornare addirittura al 2018 per entrambi per trovare delle corse che realmente arricchiscano il loro palmares, rispettivamente il mondiale e la Sanremo ma persino quei due successi, per altri valevoli un'intera carriera, per loro non sono altro che ciliegine su una torta che per età e concorrenza ormai quella è.

Vale ora per Sagan (se vince una Sanremo o un altro Fiandre cambia il suo posto nella storia del ciclismo?) varrà per Pogacar, varrà per tutti.

Poi qualcuno deciderà di continuare a spremersi (livello facile = Nibali, livello difficile = Rebellin :mrgreen:), la maggior parte verosimilmente no e penso vada benissimo così
 
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palmer

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Mi sembra evidente durante i grandi giri a tappe c'è molta più possibilità da parte delle squadre di tenere controllata la corsa rispetto a molti anni fa. Questo penso dipenda dal fatto che anche i compagni dell'atleta di punta ne hanno più dei gregari di anni fa...

Oppure i fuoriclasse di 50 anni fa erano più forti dei fuoriclasse attuali.
 

leandro_loi

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Oppure i fuoriclasse di 50 anni fa erano più forti dei fuoriclasse attuali.
Guarda, mi sembra che si vada sempre più forte, le medie sono sempre più alte, nonostante certi record fatti da persone "dubbie" negli anni '90 e primi anni 2000 i tempi di scalata si abbassano sempre di più, tendo a pensare che oggi si vada se non più forte di un tempo, almeno non più piano. Di certo più persone hanno accesso ad un buon allenamento, a tecniche di alimentazione migliori, e tendono ad andare più forte.
 

Maverik89

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nel senso che una persona determinata, cocciuta e caparbia, probabilmente non ha bisogno di ulteriori stimoli, è già incarognita di suo
in questo caso ci sarebbe sempre "bisogno" di un mental coach per canalizzare meglio certa energia in obiettivi specifici senza sprecarla.
comunque parlo da ignorante, come te ho cercato anche io di fare il possibile da solo, nello sport come nel resto della vita.
o-o
 
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Nulla di nuovo nelle parole di Pogacar. Salvo casi eccezionali, la vita utile al top di un campione sono 7/8 anni, magari intervallati da qualche stagione negativa. Prima è una crescita e dopo un più o meno veloce declino. Chi è al top presto solitamente declina anche presto e viceversa.

Io ripropongo una domanda che ho sentito su più podcast:
"tra dieci anni quanti di questi baby-fenomeni ci saranno a combattere per i posti che contano?"
Pensando anche a Nibali e la sua carriera infinita, Valverde e tanti altri questo fa riflettere
Valverde abbastanza, Nibali non ha avuto una carriera infinita ma assolutamente normale come durata. A conti fatti ha cominciato a vincere ad alto livello a 26 anni e ha smesso a 34 a giudicare dal suo palmarès. Il picco lo ha avuto giusto a metà col Tour del 2014.
 
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VADABRUT

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Hinault corse 12 da pro e si ritirò, che era ancora ad altissimo livello, prima di compiere i 32 anni.

Vedi l'allegato 370723

ps: pensate che gli sarebbe tornato utile avere il "mental coach"?
Non credo che gli servisse un aiuto mentale, la foto che hai postato rappresenta perfettamente quello che ho scritto sopra...... basta guardare le facce e gli occhi dei due Corridori.
 

Maverik89

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Hinault e il mental coach discutono la strategia per la stagione :mrgreen:

Vedi l'allegato 370724
Sono una bruttissima persona! tutte le vole che vedo questa immagine (deprecabile), scoppio a ridere! scusatemi ma non riesco a trattenermi!

nonostante mi faccia ridere, appunto è una brutta immagine e magari un personaggio come Hinault poteva arginare meglio la propria "rabbia".
 

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Apprendista Cronoman
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Hinault e il mental coach discutono la strategia per la stagione :mrgreen:

Vedi l'allegato 370724

Uno degli ultimi Tour Corso e Vinto dal Tasso Bretone;
Giro del Delfinato che come tutti uomini di classifica il nostro lo correva per preparare il Tour, Il giorno prima c' era stata una tappa combattuta e resa molto dura fin dai primi KM. Quel giorno invece era previsto Arrivo sul Ventoux...
Hinault alla partenza va in testa al gruppo: " Allora ragazzi patti chiari si va tranquilli fino ai piedi della salita e nessuno rompa le balle con scati e controscatti"
Dopo qualche KM..., c'è un tratto mosso e la corsa si anima, iniziano scatti e controscati.., come se nulla fosee stato detto dal capo Branco...
Bene Il Bretone va in testa al gruppo al grido" Mi avete rotto i coglioni!!":azz
Risultato Hinault vince la tappae finiscono la gara in meno di 30!!

Si aveva proprio bisogno del mental coach.. :== :clown:

Ma i confronti non sono sinceri con corridori del 2000 stiamo parlando di epoche ed ere geologiche differenti...
 

leandro_loi

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Uno degli ultimi Tour Corso e Vinto dal Tasso Bretone;
Giro del Delfinato che come tutti uomini di classifica il nostro lo correva per preparare il Tour, Il giorno prima c' era stata una tappa combattuta e resa molto dura fin dai primi KM. Quel giorno invece era previsto Arrivo sul Ventoux...
Hinault alla partenza va in testa al gruppo: " Allora ragazzi patti chiari si va tranquilli fino ai piedi della salita e nessuno rompa le balle con scati e controscatti"
Dopo qualche KM..., c'è un tratto mosso e la corsa si anima, iniziano scatti e controscati.., come se nulla fosee stato detto dal capo Branco...
Bene Il Bretone va in testa al gruppo al grido" Mi avete rotto i coglioni!!":azz
Risultato Hinault vince la tappae finiscono la gara in meno di 30!!

Si aveva proprio bisogno del mental coach.. :== :clown:

Ma i confronti non sono sinceri con corridori del 2000 stiamo parlando di epoche ed ere geologiche differenti...
Con la differenza che se oggi un big si mette davanti in prima persona, quelli dietro lo lasciano fare per qualche decina di km e poi lo vanno a recuperare, e lo staccano pure.
Lo ripeterò fino alla morte, il gap fra un big e un gregario oggi è molto inferiore.
E non è il livello dei big inferiore a quello di una volta, è il livello dei gregari superiore a quello di una volta.
 
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