La mia Ötztaler: sogno o incubo?

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Scapin Dyapason
Apro questa discussione in questa sezione perchè mi piacerebbe se, chi ha partecipato, scrivesse le sue impressioni emotive, e non solo agonistiche (tempi, spillette, propositi bellicosi futuri, etc etc), per quello c'é la discussione nella sezione Granfondo.
Per me la Ötztaler è stata un'emozione durata mesi, con picchi di morale molto bassi, e altri più alti. Averla portata a termine è stata anche una sorta di liberazione più mentale che fisica. Non credo che la rifarò.
Chi vuole portare la sua esperienza? Non ho la facoltà di gestire questa sezione, ma chiedo gentilmente di evitare OT, comunicazioni personali etc etc. Forse le nostre esperienze, anedotti e consigli (io non ne ho molti da dare) possono invogliare (o far desistere) altri ad iscriversi a questa incredibile, dal punto di vista organizzativo, e massacrante (se non si ha un allenamento adeguato) maratona ciclistica.
Propongo di scrivere nel titolo il proprio nick.
Inizio io.......
 
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Scapin Dyapason
“Ich habe einen Traum-Ho un sogno-I've a dream” campeggia dappertutto nella zona di Sölden.
Questo sogno è partecipare (e portare a termine) la Ötztaler Radmarathon.
Sono da molto tempo “nauseato” dal mondo delle granfondo, anzi lo sono stato quasi da subito e infatti ho partecipato a poche. Ma la Ötztaler mi ha sempre attirato, ma anche intimorito e quindi ho sempre rinviato l'iscrizione con la battuta:”Parteciperò nell'anno in cui compiró 50 anni”. E alla fine il 2011 è arrivato e con esso mi è rimbalzata in mente questa frase e ho deciso di provarci. La sorte mi ha dato una mano e sono stato estratto. Il penultimo giorno utile per il pagamento ho spazzato gli enormi dubbi e ho effettuato il bonifico. È iniziata l'avventura e il cammino verso il “sogno”...o l'incubo”?
Il periodo successivo non é stato per nulla favorevole: problemi in tutti i campi della vita, la rottura di un tubo nel pavimento di casa (peraltro non ancora risolto) hanno ostacolato in maniera determinante la mia preparazione. Intendiamoci, il mio “sogno” era portarla a termine, non cercavo certo la prestazione, anche perchè non ho ritmi da gara, e in fondo non “mi conosco” poi così bene.
Per farla breve, son riuscito a fare solo pochi lunghi, il massimo dei quali di ca 160km e 3.200 m di dislivello. Ma durante uno di questi, e sulla carta nemmeno troppo difficile, presi una cotta micidiale, tanto che che le mie perplessitá sono aumentate. Ho chiesto dei consigli all'amico Green Dolphin, che ho cercato di seguire il piú possibile, proprio per evitare cotte di quel livello, che oltre toglierti ogni energia, creano un black-out psicologico paralizzante. In questo periodo ho pensato seriamente di cedere il pettorale a qualcun'altro.
Invece mi sono presentato a Sölden con soli 3250 km nelle gambe.
Cronaca:
Inutile negarlo, respirare l'atmosfera di una manifestazione ciclistica cosí imponente da' una bella carica. Il sabato Sölden è piena di ciclisti che ritirano pacchi gara, che affollano i negozi di sport, e di “matti” (non si offenda se qualcuno era tra questi), che nonostante la pioggia, e a tratti la grandine, pedalano imperterriti per rifinire ...chissà cosa...mah.
Il maltempo ha imbiancato le cime e c'é un'aria autunnale. Ma le previsioni ormai ci azzeccano quasi sempre e la domenica il tempo é bello.
Mi alzo alle 5.00 (e penso a Clodovico che é in griglia giá da un'ora!, e forse non solo lui), metto il naso fuori e come previsto è freddo. Scendo a far colazione e a sala è già piena di colleghi pedalatori, quasi tutti tedeschi, un tavolo di italiani. Tutti si spalmano grossi panini di pane burro e marmellata. Io invece decido di rimanere leggero, avendo fatto scorte di carboidrati i giorni precedenti. Chiedo una frittata con scaglie di cocco (che mi sono portato io).
Alle 6.00 scendo e mi avvio verso la partenza. Il termometro del mio VDO segna 6°...porcazozza.
Non riesco a rendermi conto in che punto dell`enorme massa di gente di gente posizionata nella via principale mi trovassi, perché ci hanno giustamente fatto percorrere stradine secondarie e accodarci da dietro. Stranamente sono tranquillo e i problemi di pancia che mi infastidivano non poco ai tempi delle Granfondo non ci sono. Chiedo ad un vicino di reggermi il bici e salgo sul prato adiacente per vedere: la massa è enorme e mi rendo conto di essere piuttosto dietro, ma non mi importa.
Nonstante i guanti lunghi i 6° gradi mi gelano le mani.
Alle 6.45 si parte, un po' in sordina perché eravamo troppo lontani per sentire il cannone. E come tutte le GF si parte subito a tutta, a”troppo” per i miei gusti. Ma tant'é, mi adeguo. La discesa da un lato ti fa fare velocità , ma dall'altra aumenta la percezione del freddo. Non è stato per nulla piacevole. A Längenfeld entriamo nella nebbia e il termometro scende a 3°!. Sono un ciclista Findus!.Poi finalmente la salita del Kühtai.
La affronto con calma, ben consapevole di ció che mi aspetta nell'arco della giornata. Mi concedo di guardarmi un po' il panorama: STUPENDO. Raggiungo un ciclista originale: un rasta-man, in perfetto stile jamaicano, e chioma che gli scende fino al sedere. Pure la bici e verniciata nei colori dello stato caraibico. È tedesco e gli chiedo se posso fargli una foto; “Yaeh man!!” é la risposta, parlava proprio come un rasta!
Discesa e in poco tempo arrivo a Kematen. Per un gran pezzo del tratto pianeggiante verso Innsbruck mi trovo stranamente da solo. A Innsbruck finalmente faccio parte di un nutrito gruppo di ciclisti e iniziamo la facile, ma lunga ascesa verso il Brennero con il tifo dei numerosi spettatori.
Inizialmente si viaggia bene, ad una velocità che da solo non riuscirei a tenere, faccio spesso la mia parte davanti. Su una 50ina di ciclisti siamo solo in 5-6 a tirare. Anzi spesso vado chiudere dei buchi per non perdere questo treno “buono”. E forse spreco un po' troppe energie. Ma é andata così. Dal Brennero raggiungo Vipiteno e da qui inzia l'ascesa del Passo Giovo. Sto ancora abbastanza bene e cerco di salire del mio passo, senza farmi influenzare dal “ciccione” che mi supera e mi stacca, o dal tizio con una city-bike con tanto di borse laterali, e regolarmente in gara, che fatico a raggiungere e staccare. È proprio vero, in questi momenti vorresti prendere la bici e gettarla alle ortiche. Ma devo impormi a pensare che la sfida è con me stesso. Per quel che ne so io il ciccione potrebbe essere un ex-professionista che pur ingrassato si allena regolarmente, e il “cicloturista” uno che fa 15,000 km all'anno! Claus, pensa a te, pensa a te, pensa a te..e bevi, bevi, bevi!!
Raggiungo il Passo Giovo e sto ancora abbastanza bene. Mi lancio in discesa e supero tanti ciclisti. E questo ha dell'incredibile, perchè ho sempre avuto un po' di paura in discesa. Forse sono le ruote Spada, che monto da quest'anno ha darmi maggior sicurezza, e forse l'illusione, ahimè, che il traguardo sia ormai vicino.
Raggiungo San Leonardo, mi fermo togliermi la mantellina. Il mio computer segna 33°. ovviamente al sole, ma, cribbio io pedalo al sole, quindi li sento tutti. 30° di escursione termica dalla mattina...pazzesco!
Dai, Claus, è quasi fatta! Autoincitamento, sapendo benisimo che non era vero, e che anzi, il peggio doveva ancora arrivare. Ma mai avrei pensato che arrivasse così presto. Infatti appena la pendenza si fa più decisa, la “luce si spegne” con una rapidità allucinante. Raggiungo Moso e cerco disperatamente una fontana, dove infilo la testa.
Riparto, e supero i due tornanti che sapevo essere duri, ma qualche kilometro dopo mi trovo a spingere (!) la bici. Nonostante avessi cercato di bere regolarmente ecco i primi crampi. Mentre spingo sento una voce:”Ma cosa fai? Dai non mollare!!” Il nostro diretùr, Ser Pecora, che ho avuto il sincero piacere di conoscere la sera prima, con la sua voce pacata, mi stimola a rimontare e ripartire.
Viaggiamo appaiati per qualche centinaio di metri, ma poi i crampi, maledetti, lanciano l'attacco definitivo. Devo rifermarmi. Il Ser mi incita ancora, dicendo che il ristoro non era poi molto lontano. In qualche modo lo raggiungo, e il diretùr, che sta ripartendo, mi consiglia di farmi massaggiare, visto che c'erano i massaggiatori a disposizione. Ero talmente cotto, che non l'avrei neppure visto. Ho la fortuna di trovare un massaggiatore che si è appena liberato. Man mano che mi massaggiava un punto mi saltava fuori un crampo da un'altra parte. Non pensavo ci fossero tanti muscoli nelle gambe: ora invece lo so perchè tutti sono crampizzati, nessuno escluso. Lui stesso diceva di “non avere” mai visto (enfatizzando, evidentemente) un tal blocco muscolare. Mentre mi massaggiava, dal lettino mi appariva il “mostro”: davanti a noi infatti si poteva vedere l'ultima terribile parte del Rombo. “come farò ad arrivare fin lassù?”Un cartello recita:”Massage 10 Minuten pro Fahrer” massaggio-10 minuti a ciclista...giustamente. Il mio mi ha manipolato per ben 20 minuti, dicendo poi che gli dispiaceva, ma più di così non poteva fare. “Vuoi continuare? Sei proprio sicuro”?-“Assolutamente!” Ma mentivo, non ero affatto sicuro di riuscire a svalicare. Il suo impegno non aveva dato grossi risultati e i crampi ancora mi tormentavano. Incomincio a camminare avanti e indietro, fra ciclisti famelici che si avventano su tutto ciò c'era di commestibile e potabile. Io invece non ho voglia di mangiare nulla, ho appena ingoiato un gel di quelli miracolosi. funzionerà un po'? Dopo ca. 15 minuti di camminata da “invalido” rimonto in sella e con un rapporto leggero affronto questa bestia, bellissima, dal punto di vista paesaggistico, ma chi se ne frega del paesaggio in questo momento!! Arranco, barcollo, raggiungo addirittura qualcuno, ma questo non é sufficiente a darmi morale. O forse sì, visto che comunque ho continuato a pedalare? Cosa sarebbe stato se fossi stato solo? Sicuramente avrei girato la bici molto tempo prima. Penso a Rapasave, che si fa dei “girazzi” simili a questo, e anche peggio, in solitaria. A Genannt Vince che ha la forza mentale e fisica di seguirlo, ogni tanto. Vorrei avere in prestito per qualche ora il loro corpo! Vengo superato da qualche camion-scopa. La tentazione è forte, ma sono talmente cotto, da non essere neppure in grado di prendere questa arrendevole decisione. Meglio così. La “cottura” aiuta ogni tanto. Piano piano (é proprio il caso di dirlo), incredibilmente, il tunnel che precede il Passo Rombo è raggiunto e poi anche il passo. Indosso la mantellina e senza fermarmi ni butto in discesa. Nonostante la stanchezza e la lucidità ridotta scendo piuttosto forte.
Mi viene in mente ciò sche scrisse Clodovico, più o meno:”Se si arriva veloci alla salita del pedaggio, si fanno parecchie centinaia di metri senza pedalare” Il punto lo conoscevo, perchè ci ero passato due giorni prima in auto. Ed ecco il lungo rettilineo. Raggiungo la massima velocità della mia vita: 92 km/h (!). Ma proprio nel punto in cui finisce la discesa e inizia la salita 4 pecore sostano tranquille in mezzo alla strada, perdipiù due orientate verso un lato della strada, le altre due dall'altro. Se gli fossi sfrecciato vicino rischiavo di spaventarle e di andargli addosso. Devo rallentare, per forza!! Inizio la salita quasi da fermo, inveendo contro quei poveri animali, che non capivano cosa stessero facendo questi umani. Penso:”stupide percore, ecco perchè alcuni pastori sardi vi prendono da dietro, perchè ve lo meritate!!” Ehhh, la stanchezza fa sparlare e spensare!!
Dal pedaggio tutta discesa!! Sì? 'Sto par di ciufoli! I lunghi falsopiani al 1-2% non sono discesa a casa mia, e non finivano più! Poi l'avvicinarsi di Sölden, mi ha permesso di grattare il fondo del barile e percorro il rettilineo finale a 45km/h, spinto dal tifo e dagli applausi dei numerosi spettatori, che ancora, incredibilmente, presenziano. Curva a destra ed ecco la Freizeit Arena. È fatta! Mi batto un mano sulla spalla e mi autocomplimento, che genera un evidente aumento degli applausi. Il pubblico gradisce queste scene. Ma scusatemi, non l'ho fatto per voi, ma per me. Accarezzo anche la mia fida Scapin, che non ha avuto un minimo problema. La abbandono per andare a prendere la maglia di finisher. Mi aggrego alla lunga coda, ma non mi disuturba piú di tanto e mi sembra di essere in un'altra dimensione. Sono stanco, sí, ma anche felice.
Ich habe einen Traum....erfüllt! Cioè “ho (realizzato) un sogno!
-Non mi importa se al traguardo si aggirano ciclisti ben più anziani di me;
-Non mi importa se il ciccione e il cicloturista hanno giá ritirato la maglia di finisher da mezz'ora e forse più;
-Non mi importa se ho impiegato ben 11ore e 35 minuti.
-E non mi importa se il tempo di percorrenza effettivo del mio computer é di 10ore e 20”. Non posso lasciare spazio a pensieri del tipo:” Se non avessi perso tempo a fare massaggi sarei stato sotto le 11 ore-se non avessi perso tempo a quel ristoro forse anche sotto le 10 e 30". NO, No, se non avessi perso questo tempo, non sarei stato proprio in grado di proseguire!
Ho vinto la mia sfida, perché a 50 anni, con una preparazione approssimativa si tratta di una Vittoria. ASSOLUTAMENTE!


Ringraziamenti:
A Maxjet, Roby, Pensopositivo che mi hanno inviato degli SMS di incitamento! Mi hanno aiutato!!
a Dolomitico, che dopo la gara mi ha chiamato per sapere com'era andata
A Ser Pecora, che con i suoi modi calmi, mi ha convinto a non mollare. Una parte del mio traguardo è anche grazie a lui.
A Green Dolphin, che mi ha dato dei preziosissimi consigli sull'alimentazione (purtroppo solo questa non è sufficente, e mi è mancato l'allenamento di fondo.


Saluti:

a effekappatì, che ho conosciuto il venerdí prima, quasi come se ci fossimo dati appuntamento;
a Principe58 che ho incrociato lungo la salita del Kühtai

Un po' di foto qui: http://bdc-forum.it/album.php?albumid=4551
 
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Principe58

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Bella cronaca...e come detto dall'altra parte..piacere di averti conosciuto!!!;-)
ps..e ti preoccupi del tempo????...io 13.00.52.....e sono felice di aver fatto meglio di 5 min rispetto al 2010
 

gaspa79

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sei stato un grande rapportoagile a superare quella cotta mostrousa. Io ne ho avuta una simile (ma senza crampi) alla MCG, e per superare questi momenti ci vuole una forza mentale enorme !!! Bravissimo e fregatene dei tempi. A queste GF massacranti, l'importante è arrivare o-o
 

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Bella cronaca...e come detto dall'altra parte..piacere di averti conosciuto!!!;-)
ps..e ti preoccupi del tempo????...io 13.00.52.....e sono felice di aver fatto meglio di 5 min rispetto al 2010

o-o

sei stato un grande rapportoagile a superare quella cotta mostrousa. Io ne ho avuta una simile (ma senza crampi) alla MCG, e per superare questi momenti ci vuole una forza mentale enorme !!! Bravissimo e fregatene dei tempi. A queste GF massacranti, l'importante è arrivare o-o
È vero! grazie.

Qui ho caricato un po' di foto:http://bdc-forum.it/album.php?albumid=4551
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
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Bel racconto e molto di quello che scrivi mi ricorda la mia Ötztaler che ho fatto tanti anni fa.

Cmq a differenza di te io quell'anno quando mi sono iscritto ero un ragazzo di 18 anni, un ciclista che pedalava da solo qualche anno e che facendo 100 chilometri pensava giá ad un uscita lunghissima. Insomma ero ingenuo e non mi avevo mai nemmeno chiesto se fosse fattibile per me o quanto fosse lungo, difficile, duro o quanta sofferenza sará necessaria. Sono partito per Soelden con il pensiero a fare una delle mie prime gare e la mia prima GF, senza paure, domande o altro in testa.

Mi ricordo che il giorno di partenza cera un freddo cane, e la partenza in discesa non era proprio "bella". Sul Kühtai mi sentivo alla grande, mi ricordo solo le rampe iniziali e quel tratto con i tornanti nel bosco. So che sorpassavo una marea di gente. In cima ricordo un freddo e un casino per prendere da bere, mangiare ecc. (e quell'anno erano appena 3000 di iscritti). Io come detto da ingenuo e nella trance agonistica volevo subito partire senza fermarmi, ma mio fratello mi chiamava a mangiare qualcosa di tutte quelle bontà che cerano. Dopo un po' ci siamo buttati in discesa, ricordo ancora quel lunghissimo rettilineo dove toccavo 80-90 all'ora.

Dal tratto fino al Brennero ho pochi ricordi, solo che abbiamo trovato un gruppetto con il quale siamo saliti fino al Brennero. Sul Brennero il rifornimento era gigantesco, avevano pure il brodo caldo e altro. Ci siamo fermati per almeno 15 minuti e abbiamo parlato con altri partecipanti. Poi siamo ripartiti fino a Vipiteno e da lì ho i più ricordi.

Salendo sul Giovo mi sentivo forte come mai, quasi come se fossi partito a Vipiteno e sono salito come un "scemo". Ho mangiato quasi niente in salita e ho ripreso tantissimi altri. In cima mi sentivo Pantani e senza fermarmi mi sono lanciato in discesa. Appena a San Leonardo ho fatto i primi metri in salita verso il Rombo e le gambe le sentivo indurite, e lo stomaco vuoto, avevo fame e da un momento all'altro sentivo i 180 km giá fatti. Visto che a San Leonardo non cera rifornimento ho preso un po di panico, e abitavo a circa 30 min. Allora l'idea di mollare nasceva facilmente, volevo girare la bici scendere fino a Merano e basta. Cosí svuotato, finito, stanco e senza mangiare non potevo fare il Rombo, sarebbe stato impossibile. Cmq dovevo aspettare mio fratello ad avvisarlo che torno a casa in bici. Mi sono fermato alla piscina di San Leonardo e ho aspettato mio fratello.
Quello poi prendendomi in giro e incitandomi mi ha convinto di continuare. Mi ha ricordato che a Moso ce il rifornimento e che fino a li non é tanto difficile. Non convinto ma preso dall'orgoglio mi sono rimesso in sella e insieme a lui sono andato a Moso. Li ho mangiato, bevuto il mio primo Red Bull e ripartito.
Fino al "Gasthof Hochfirst" (l'ultimo dopo il quale comincia il Rombo vero) é stato abb. facile.
Poi peró sono arrivati i crampi, quei tornanti prima della galleria erano terribili. Intanto avevo perso mio fratello (era davanti) e ho cominciato a parlare ad alta voce con me stesso...mi sono chiesto chi me lo fa fare, e perche cavolo mi metto a soffrire cosí. Mi ricordo che ho sorpassato altri ciclisti parlando da solo e i loro sguardi un po strani. Prima della galleria finale ho sempre ripetuto la stessa cosa "So ein Scheiss" (che signifca + o - "ma che merda").
Poi sono arrivato in cima, mio fratello mi aspettava al rifornimento, mi ha sorriso e abbiamo mangiato qualcosa velocemente, ho bevuto un altro Red Bull e ci siamo lanciati in discesa (e che discesa!). Quella salita corta fino al casello non l'ho notata nemmeno, il mix tra adrenalina della discesa, la soddisfazione di avercela fatta e il Red Bull nel sangue mi ha fatto dimenticare ogni fatica. Siamo scesi in un attimo fino a Soelden e tutto il resto era solo soddisfazione, gioia e orgoglio.

Anche se era una fatica bestiale, una sofferenza lunghissima sopratutto sul Rombo non ero mai più cosí emozionato di avercela fatta. Mai una uscita una GF o una gara mi ha mai dato una soddisfazione cosí grande e bella come l'Oetztaler. Magari é perchè ero giovane e la gara era la mia prima GF, ma credo che era sopratutto quel combattere contro se stesso fino al limite, quel superare la testa che mi diceva di mollare e quell'andare oltre il limite.

Insomma anche se é una gara "brutta" se parti con 3.000 km e non allenatissimo, se é quasi troppo, é una gara bellissima che ti regala emozioni che non te ne dimentichi. Ancora oggi ho ricordi vivissimi anche se sono passati ormai più di 10 anni, ricordo molto di più di quella giornata che delle gare che ho fatto 2-3 anni fa.
 

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Scapin Dyapason
Grazie per le belle parole, ma il merito è solo tuo :-)
Ognuno pedala per se e ognuno fa la propria fatica.
Quello che si puo' condividere sono le emozioni, e tu lo hai fatto benissimo o-o

Grazie, ma credimi, anche delle parole dette al momento giusto possono fungere da molla. Nel mio caso è stato così. Non dico che se non ci fossi stato tu, avrei gettato la spugna. Ma in certi momenti un po' di incitamento aiuta, .....eccome!o-o
 

genannt vince

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bici, macchina, scooter: c'ho tutto!
rapportoagile;3107934 .... mi sono presentato a Sölden con soli 3250 km nelle gambe. ... Penso a [I ha scritto:
Rapasave[/I], che si fa dei “girazzi” simili a questo, e anche peggio, in solitaria. A Genannt Vince che ha la forza mentale e fisica di seguirlo, ogni tanto. Vorrei avere in prestito per qualche ora il loro corpo!

Domenica in giro per le dolomiti ampezzane qualche pensiero per te lo ho avuto. E se parli di forza mentale penso che hai dimostrato di aver 2 belle palle anche tu!
E cmq io ho fatto sì distanze maggiori, ma non in gara e con molto, molto meno dislivello: e secondo me è quello che uccide!
Ed adesso giri con la maglia di Finisher: niente male!
Come già detto altrove, paghi da bere, ok?!?!

Raggiungo un ciclista originale: un rasta-man, in perfetto stile jamaicano, e chioma che gli scende fino al sedere. Pure la bici e verniciata nei colori dello stato caraibico. È tedesco e gli chiedo se posso fargli una foto; “Yaeh man!!” é la risposta, parlava proprio come un rasta!

La cannabis la cercano, all'antidoping? :==
 

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Scapin Dyapason
Domenica in giro per le dolomiti ampezzane qualche pensiero per te lo ho avuto. E se parli di forza mentale penso che hai dimostrato di aver 2 belle palle anche tu!
E cmq io ho fatto sì distanze maggiori, ma non in gara e con molto, molto meno dislivello: e secondo me è quello che uccide!
Ed adesso giri con la maglia di Finisher: niente male!
Come già detto altrove, paghi da bere, ok?!?!



La cannabis la cercano, all'antidoping? :==

Un giro di bevute è d'obbligo.
Vei tranquillo, Vincenzino, non cercano cannabis:mrgreen:
 

genannt vince

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bici, macchina, scooter: c'ho tutto!
“ Mentre spingo sento una voce:”Ma cosa fai? Dai non mollare!!” Il nostro diretùr, Ser Pecora, che ho avuto il sincero piacere di conoscere la sera prima, con la sua voce pacata, mi stimola a rimontare e ripartire.
Viaggiamo appaiati per qualche centinaio di metri, ma poi i crampi, maledetti, lanciano l'attacco definitivo. Devo rifermarmi. Il Ser mi incita ancora, dicendo che il ristoro non era poi molto lontano. In qualche modo lo raggiungo, e il diretùr, che sta ripartendo, mi consiglia di farmi massaggiare, visto che c'erano i massaggiatori a disposizione.

A Ser Pecora, che con i suoi modi calmi, mi ha convinto a non mollare. Una parte del mio traguardo è anche grazie a lui.

Per chi non lo sapesse, ser Pecora è reduce dalla Parigi-Brest-Parigi di 1200 km. Direttore, quand'è che sei rientrato dalla Francia?

Vei tranquillo, Vincenzino, non cercano cannabis:mrgreen:

Ah beh, allora stò tranquillo, e il prox anno mi iscrivo anch'io!
 

pensopositivo

Velocista
28 Giugno 2009
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Trek Emonda SL6 (BDC) - Scott Scale 40 (MTB)
Ötzturista :mrgreen:

Io non ho partecipato alla gara, ero da quelle parti come turista, ma sono stato a lungo spettatore a San Leonardo e un po' di cose le ho notate.

Piu' precisamente ero a fine discesa del Giovo, dove c' era svolta a destra (in realta' una rotonda) che immetteva nel centro abitato.

pict0861y.jpg



Sono rimasto li dalle 13.45 alle 16.00, per cui, facendo 2 calcoli, ho visto passare tuti quelli che hanno concluso sopra le 9.30, cioe', classifica alla mano, circa 2500 partecipanti.


Ecco alcune cose che mi hanno colpito:

ciclisti:

- il rasta con i capelli lunghi un metro (grazie per la foto Klaus, non avevo fatto in tempo :mrgreen:)

- una signora in evidente sovrappeso, ma proprio tanto, eppure pedalava alla grande, non penso abbia avuto problemi sul Rombo

- un concorrente con la gamba destra scheletrica, postumo di qualche problema di salute, evidentemente, ma con la gamba buona pedalava, eccome se pedalava ! Una Oetzy con una gamba sola !! :wacko:

- i motivi per cui ci siano pochi ciclisti di colore non li so, ma posso dire che su 2500 partecipanti ho notato 2-3 mulatti e 1 solo nero.



Abbigliamento:

Da un estremo all' altro.
Si andava dalla tenuta estiva alla.... cerata (?) ;nonzo% con tanto di pantalone lungo e svolazzante.;nonzo%

Equipaggiamento:

Anche qui di tutto !
C'era uno con la MTB con tanto di forcella ammortizzata !! 235 km in MTB !! :wacko::wacko:

Un concorrente aveva la citybike con tanto di parafanghi !!

Un altro viaggiava con 4 borracce !! ;nonzo%;nonzo%;nonzo%;nonzo% E i ristori ??

-----

Ad un certo punto un concorrente si avvicina al poliziotto motociclista che presidia l' incrocio per segnalare che qualcuno e' caduto in discesa qualche km piu' su.
Il poliziotto chiede al collega di fare un salto a vedere e mentre questo si prepara gia' si sente una sirena in avvicinamento: c'e' un ambulanza in discesa, probabilmente e' gia' intervenuta.
Neanche il tempo di rilassarsi che vedo il poliziotto-vigile mettersi le mani sulla testa. Faccio 3 passi per raggiungere la sua posizione e vedo quello che vede lui: in cima al all' ultimo rettilineo c'e' un ciclista che si rialza.
Ha tirato dritto la curva.
Stanchezza, evidentemente.
Anche all' incrocio, qui, piu' di uno e' arrivato lungo, nonostante il poliziotto sia in mezzo alla strada e indichi chiaramente la svolta (all' inizio era parecchio svogliato, poi dopo aver visto diversi "lunghi" ha capito che le bici da corsa non frenano tantissimo, specie se chi le guida non e' piu' molto lucido, e che doveva sbracciarsi un po').

C'e' stato uno che e' arrivato giu' sparato, nemmeno ha toccato i freni, sara' arrivato ai 60 km/h !!
Ha sfiorato il poliziotto ed ha tirato dritto.
Poi, quando tutti abbiamo iniziato a urlargli dietro per richiamarlo (prima che arrivasse a Merano! :mrgreen:) ha girato la bici e scusandosi ad alta voce ha preso al direzione giusta.
Non era "cotto", era solo entusiasta !
... forse pensava di essere arrivato, non gli avevano spiegato che mancava ancora una "salitina". :mrgreen::mrgreen:


L' organizzazione, da quello che ho potuto vedere e' molto buona.
Ambulanze, motostaffette, moto per l' assistenza medica, ecc...

L' unica pecca, grossa a mio modo di vedere, e' che alle 15.15 e' passata la "macchina di fine corsa" ;nonzo%;nonzo%.
Ma 'sta macchina non dovrebbe seguire l' ultimo ??
Finche' uno e' dentro i cancelli e' ancora in corsa !!
:rosik:


A quell' ora i poliziotti che presidiavano quell' incrocio se ne sono andati, cosi come il vigile urbano che poco piu' in la' bloccava le auto che arrivavano da Merano.
Ok, alle 15.15 il passo Giovo viene riaperto al traffico, lo capisco, ma quelle centinaia di ciclisti che sono ancora sul percorso a quell' incrocio come fanno ?
Va bene, ci sono i cartelli (marroni: PASSO ROMBO/TIMMELSJOCH) ma uno gia' arriva cotto, sarebbe meglio non farlo sentire anche abbandonato, no ?
Possibile che non abbiano pensato di mettere li' un volontario ?

Comunque poi il volontario l'hann trovato: il sottoscritto.

Alle 16.00, quando da 5 minuti non arrivava piu' nessuno, sono entrato nel percorso e ho cominciato il Rombo.

"Ho visto cose che voi umani... "(cit.) :mrgreen:
 
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Scapin Dyapason
Ötzturista :mrgreen:

Sono rimasto li dalle 13.45 alle 16.00, per cui, facendo 2 calcoli, ho visto passare tuti quelli che hanno concluso sopra le 9.30, cioe', classifica alla mano, circa 2500 partecipanti.

Ottima cronaca vista dall'esterno, Andrea. Alla rotonda ho visto parecchia gente eti ho cercato velocemente con lo sguardo, non riuscendo però ad individuarti. Un centinaio di metri dopo mi sono fermato a togliere la mantellina, poi sono ripartito .....verso il martirio.