La posizione che non rende in salita.

golias

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Quasi tutti i più forti scalatori del momento sono abbastanza avanzati.. eppure c'è qualcuno che ancora insiste pedalando arretrato e direi con ottimi risultati.
Ciò che mi perplime è che molti degli attuali posizionatori (biomeccanici) tendono a posizionare avanzati con risultati non sempre degni delle aspettative.
Voi come siete messi ?
Io dopo varie prove autonome (dopo ben 3 visite biomeccaniche) sono finito a pedalare come quello in foto dove ho trovato il giusto compromesso tra affaticamento muscolare e metabolico per distanze medio lunghe con inserite un paio di salite dal dislivello complessivo di 2000d+
 
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MAh, più sei arretrato, più fai una fatica boia, io ho diminuito di 3 cm a distanza sella, manubrio ,sono molto più comodo, e le salite di 10/15/ 20 km le finisco senza problemi, prima erano un calvario, parere strettamente personale, ma non tutti siamo uguali, ma la mia schiena ringrazia. Grazie al posizionatore esperto che ho trovato, che prima di tutto mi ha messo su un telaio molto più piccolo del precedente e le quote sono state riviste per la mia altezza, ora posso dire di pedalare come si deve, senza più problemi anche quando le ore di sella sono oltre le 4,
 

Cere_

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MAh, più sei arretrato, più fai una fatica boia, io ho diminuito di 3 cm a distanza sella, manubrio ,sono molto più comodo, e le salite di 10/15/ 20 km le finisco senza problemi, prima erano un calvario, parere strettamente personale, ma non tutti siamo uguali, ma la mia schiena ringrazia. Grazie al posizionatore esperto che ho trovato, che prima di tutto mi ha messo su un telaio molto più piccolo del precedente e le quote sono state riviste per la mia altezza, ora posso dire di pedalare come si deve, senza più problemi anche quando le ore di sella sono oltre le 4,

Esattamente l'opposto di quello che mi è successo a me.
Sempre avuto problemi di schiena, sempre stato "corto ed avanzato", ma da quando ho preso il mezzo nuovo e mi sono fissato di cambiare drasticamente posizione, ora sono lungo, parecchio lungo, ma non arretrato, giusto a piombo col ginocchio, e mi faccio anche ripetute da 3000mt di dislivello sulla stessa salita senza neanche sentirla minimamente la schiena, cosa improponibile prima.
Siamo tutti diversi imho.
 

krusty il clown

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da corsa
Anche io ho trovato il giusto assetto dopo qualche tentativo, prima tendevo a stare un po' raggruppato con conseguenti dolori alla schiena zona lombare, poi ho leggermente indietreggiato la sella, e cambiato attacco manubrio. Risultato dei migliori, in quanto la pedalata e`fluida e non accuso nessun fastidio.
Inoltre con la pipa piu`corta ( da 100mm a 90mm), le braccia stanno piu`rilassate e lavorano anche loro nel modo corretto. Con questo assetto, porto a casa tranquillamente( si fa per dire:wacko:), 10/15 km di salita.
 

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Specy
io tendo in maniera del tutto naturate ad avanzare in pianura ed arretrare in salita. la mia sella mi permette una certa mobilita'. sono probabilmente l'incubo dei biomeccanici che mi prenderebbero le misure al millimetro mentre io mi sposto! tie'
 
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Non capisco cosa intendete per lungo ...se il telaio è della misura giusta, non si arriva a stare proprio lunghi come intendete, la sella non ha questi gran cm di gioco, quindi la posizione rimane pressochè comoda, se si opta per un telaio grande, tipo taglia in più allora si sta belli lunghi, ma la salita diventa un calvario, non per questo i prof per rimanere lunghi usano attacchi anche di 140----- ma il teaio è sempre giusto a volte anche una taglia meno, ma mai in più, vedendo spesso gare nella mia zona e recandomi al parco motorhome, vedo di quelle posizioni da brivido!! Altro che lunghi, tutt'altro!
 

golance

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per me la posizione è sempre un compromesso: non puoi essere perfettamente a tuo agio mentre frulli pancia a terra presa bassa a 110rpm su un piattone e contemporaneamente esserlo mentre stantuffi a 70giri su una salita 10%, non puoi essere perfettamente assettato per l'uscita "a passeggio"e contemporaneamente per la corsa in cui fai uno scatto ogni 30 secondi. nella stessa uscita ci sono momenti in cui ti trovi in punta di sella e altri in cui stai tutto indietro
 

dibcycling

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ma qual'è la motivazione tecnica per preferire telai piu' piccoli?
Hanno un tubo sterzo più basso, e ti permettono di posizionare il manubrio molto in basso, quindi di avere un enorme dislivello sella manubrio, che aerodinamicamente è molto vantaggioso. Questi dislivelli sono ampiamente sopportabili da un pro che è giovane, allenato, flessibile. Per un normale amatore, meglio prendere il telaio della propria taglia per evitare di mettere km di spessori sotto all'attacco manubrio.
 

Cere_

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Non capisco cosa intendete per lungo ...se il telaio è della misura giusta, non si arriva a stare proprio lunghi come intendete, la sella non ha questi gran cm di gioco, quindi la posizione rimane pressochè comoda, se si opta per un telaio grande, tipo taglia in più allora si sta belli lunghi, ma la salita diventa un calvario, non per questo i prof per rimanere lunghi usano attacchi anche di 140----- ma il teaio è sempre giusto a volte anche una taglia meno, ma mai in più, vedendo spesso gare nella mia zona e recandomi al parco motorhome, vedo di quelle posizioni da brivido!! Altro che lunghi, tutt'altro!

Io ho preso il telaio lungo apposta perché vado meglio in salita se mi distendo.
Dico lungo perché ho preso un 58, con pipa 110, quando "da teoria" dovrei stare su un telaio 54-55 con pipa da 90-100.
Faccio giri anche di una giornata intera, se fossi scomodo sarebbe un calvario, e se sto "corto" sono scomodo.

I pro non sono tutti uguali in sella, alcuni sono messi veramente "strani", ma a mio parere la scelta (loro) di un telaio più piccolo e stem più lungo è basato al voler in più dislivello sella manubrio possibile.
Ai pro non interessa stare comodi, interessa andare più forte.
 
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Non prenderei mai un telaio lungo, come prendere una scarpa 2/3 numeri in più, non è comoda, balla dentro il piede, così come il telaio della bici deve essere giusto, poi ripeto, si gioca di arretramento sella e attacco manubrio, mai prenderei una bici di 1 taglia i più. figuriamoci 2 o 3.... che tu sia più comodo, dubito molto, le salite vere di 15/20 km con pendenza media 8/9 % le hai già provate con un telaio così grande, di sicuro in cima ci arrivi esausto.......... non parlo di salitelle di 4/5 km ehsia chiaro, magari quelle le fai anche... ma io a prescindere voglio la mia taglia sono 170 e pedalo su una S che corrisponda a 52 /53 cm massimo di cc orizzontale..., STOP....non voglio nemmeno un cm in più
 

Cere_

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Non prenderei mai un telaio lungo, come prendere una scarpa 2/3 numeri in più, non è comoda, balla dentro il piede, così come il telaio della bici deve essere giusto, poi ripeto, si gioca di arretramento sella e attacco manubrio, mai prenderei una bici di 1 taglia i più. figuriamoci 2 o 3.... che tu sia più comodo, dubito molto, le salite vere di 15/20 km con pendenza media 8/9 % le hai già provate con un telaio così grande, di sicuro in cima ci arrivi esausto.......... non parlo di salitelle di 4/5 km ehsia chiaro, magari quelle le fai anche... ma io a prescindere voglio la mia taglia sono 170 e pedalo su una S che corrisponda a 52 /53 cm massimo di cc orizzontale..., STOP....non voglio nemmeno un cm in più

Mi faccio uscite con 3000 mt di dislivello "tranquillamente", mi faccio crocedomini ed il passo cavallino della fobbia da entrambi i versanti in una sola uscita partendo da casa, mi faccio il muratello ed il tesio che sono più da mtb che da bdc come pendenze.

Per il telaio non si deve guardare solo l'altezza, anzi, quella conta niente per la scelta del telaio, quello che conta è lunghezza tronco e braccia.

Arretramento sella non si tocca, quello si modifica solo per sistemare l'angolo di pedalata, non la distanza sella manubrio.
 

the cure

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Hanno un tubo sterzo più basso, e ti permettono di posizionare il manubrio molto in basso, quindi di avere un enorme dislivello sella manubrio, che aerodinamicamente è molto vantaggioso. Questi dislivelli sono ampiamente sopportabili da un pro che è giovane, allenato, flessibile. Per un normale amatore, meglio prendere il telaio della propria taglia per evitare di mettere km di spessori sotto all'attacco manubrio.

perfetto, giusta analisi!!!
 

robeambro

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Non prenderei mai un telaio lungo, come prendere una scarpa 2/3 numeri in più, non è comoda, balla dentro il piede, così come il telaio della bici deve essere giusto, poi ripeto, si gioca di arretramento sella e attacco manubrio, mai prenderei una bici di 1 taglia i più. figuriamoci 2 o 3.... che tu sia più comodo, dubito molto, le salite vere di 15/20 km con pendenza media 8/9 % le hai già provate con un telaio così grande, di sicuro in cima ci arrivi esausto.......... non parlo di salitelle di 4/5 km ehsia chiaro, magari quelle le fai anche... ma io a prescindere voglio la mia taglia sono 170 e pedalo su una S che corrisponda a 52 /53 cm massimo di cc orizzontale..., STOP....non voglio nemmeno un cm in più

In verita' con l'arretramento sella non si gioca. Si fissa quello e l'altezza sella, e poi si sceglie l'attacco manubrio che dia il reach desiderato.
 

golias

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per me la posizione è sempre un compromesso
Sono della stessa idea, tant'è che nelle numerose prove che ho condotto in completa autonomia ho notato variabili che prima erano inpensabili e sarei arrivato alla conclusione che sarebbe gran cosa se qualcuno inventasse una sorta di reggisella mobile :==
Lo so può sembrare una stronzata ma certe volte sento la necessità o percezione di dovermi abbassare di sella e avanzare per rendere la pedalata più potente e aggressiva, cosa del tutto diversa invece quando anche mi trovassi a mulinare a 100rpm in gruppo intorno ai 40 kmh dove preferisco-preferirei sentirmi più disteso e gamba più rilassata; cosa questa che si alterna a secondo delle salite affrontate.. se c'è notevole dislivello (10-12%) mi viene naturale "salire" sui pedali (quindi avanzo) se voglio spingere di potenza.. se invece salgo di passo-sempre sulla stessa salita- mi pare di fare meno fatica se mi accovaccio nella posizione (con le mani sui comandi) giù la testa e via.
Questo per dire appunto che non c'è una posizione univoca per i vari frangenti che si presentano durante la corsa in bdc.
Non a caso, ma non lo trovo sconvolgente.. anzi in un certo qual modo prendono maggior giudizio le mie supposizioni, tra quelli che hanno scritto fin qui non c'è un idea congeniale e univoca che possa valere per tutti.
 
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golias

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In verita' con l'arretramento sella non si gioca. Si fissa quello e l'altezza sella, e poi si sceglie l'attacco manubrio che dia il reach desiderato.
Non è del tutto vero neanche quello che dici, se si va a scorrere certi vecchi thread di questo forum, dove si parla di posizione, si trovano considerazioni di chi lo fa di mestiere che anche il filo a piombo non è da considerare tout court e che si può benissimo modificare l'avanzamento o arretramento previo poi modificare anche la posizione del piede, e dalle mie prove non posso che confermare.