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La Rai e il Giro (commenti, critiche...)
Testo
<blockquote data-quote="Aqualung" data-source="post: 5216528" data-attributes="member: 1897"><p>Purtroppo in Rai devono credere che Sgarbozza sia simpatico e spiritoso, una macchietta che sa dare un po' di umorismo al posto giusto. Altrimenti non si spiega come possa un simile personaggio che non capisce nulla, non sa parlare, dice delle emerite banalità e che risulta insopportabile anche alla maggioranza dei ciclisti, far parte della televisione pubblica pagata dai contribuenti.</p><p>Sarebbe anche ora di far fuori la De Stefano, una che sarebbe andata bene quando il cilcismo era eroico e veniva trasmesso solo per radio. Personalmente, benchè sia una vera appassionata, trovo che la metta troppo sul patetico. Dovrebbe aggiornarsi professionalmente. La strozzerei, ad esempio, quando chiama Uran "Ciccio", la solita menata di voler far apparire il cilcismo uno sport dove il lato umano prevale. Ma dai...oramai organzizzazione dei team, tecnologie, preparazioni e i soldi l'hanno da tempo messo alla pari con gli sport più moderni ed evoluti. E' come se in F1 si parlasse di Hamilton, Vettel e compagnia bella come se compissero le stesse gesta di Nuvolari, Fangio, Ascari.... </p><p>I tempi sono cambiati, sveglia!</p><p>Per il resto Pancani capisce pure lui poco, ma quello che indispettisce è l'esagerato utilizzo di superlativi quando parla dei ciclisti italiani, Martinello qualcosa sa ma espone in un italiano poco scorrevole perchè troppo ricercato ed alla fine stanca, Max Lelli è simpatico ma per essere un bravo telecronista parla un italiano con diversi errori e l'accento toscano troppo marcato. Insomma salverei Beppe Conti, Garzelli e quel mattacchione di De Luca anche se ancora sbaglia l'uso del tu-te.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Aqualung, post: 5216528, member: 1897"] Purtroppo in Rai devono credere che Sgarbozza sia simpatico e spiritoso, una macchietta che sa dare un po' di umorismo al posto giusto. Altrimenti non si spiega come possa un simile personaggio che non capisce nulla, non sa parlare, dice delle emerite banalità e che risulta insopportabile anche alla maggioranza dei ciclisti, far parte della televisione pubblica pagata dai contribuenti. Sarebbe anche ora di far fuori la De Stefano, una che sarebbe andata bene quando il cilcismo era eroico e veniva trasmesso solo per radio. Personalmente, benchè sia una vera appassionata, trovo che la metta troppo sul patetico. Dovrebbe aggiornarsi professionalmente. La strozzerei, ad esempio, quando chiama Uran "Ciccio", la solita menata di voler far apparire il cilcismo uno sport dove il lato umano prevale. Ma dai...oramai organzizzazione dei team, tecnologie, preparazioni e i soldi l'hanno da tempo messo alla pari con gli sport più moderni ed evoluti. E' come se in F1 si parlasse di Hamilton, Vettel e compagnia bella come se compissero le stesse gesta di Nuvolari, Fangio, Ascari.... I tempi sono cambiati, sveglia! Per il resto Pancani capisce pure lui poco, ma quello che indispettisce è l'esagerato utilizzo di superlativi quando parla dei ciclisti italiani, Martinello qualcosa sa ma espone in un italiano poco scorrevole perchè troppo ricercato ed alla fine stanca, Max Lelli è simpatico ma per essere un bravo telecronista parla un italiano con diversi errori e l'accento toscano troppo marcato. Insomma salverei Beppe Conti, Garzelli e quel mattacchione di De Luca anche se ancora sbaglia l'uso del tu-te. [/QUOTE]
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