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La Rai e il Giro (commenti, critiche...)
Testo
<blockquote data-quote="Jello" data-source="post: 5216911" data-attributes="member: 61624"><p>In generale concordo, ottima disamina.</p><p>Soprattutto, il giudizio impietoso su Sgarbozza, Pancani e la De Stefano è perfetto.</p><p>Io, personalmente, non sopporto quest'ultima, per le medesime ragioni: non parla mai di ciclismo, non entra mai nel merito, perché, evidentemente, pur essendo appassionata, di ciclismo ne capisce veramente poco, e per nascondere le proprie carenze deve parlare continuamente del più e del meno.</p><p>Però, ritengo Martinello un ottimo commentatore tecnico, meglio di Cassani, che era buono, ma non a livello del buon Silvio. Certo, il suo italiano è un po' ridondante, ampolloso come qualcuno ha scritto, ma grammaticalmente ineccepibile. Bisogna considerare che lui non nasce telecronista, è un ex atleta, e non può avere i tempi del telecronista; ma il suo modo di esprimersi è significativamente migliore di molti presunti giornalisti di professione.</p><p>E soprattutto, è molto professionale: essendo un ex campione, ne capisce di ciclismo, e quando parla, lo fa a ragion veduta. A differenza degli altri giornalisti RAI, con i quali a volte dà l'idea di bisticciare.</p><p>Non concordo, però, su Lelli e Conti. Lelli è pessimo, peggiore non potrebbe essere, il suo marcato accento non è tollerabile su una rete nazionale, non siamo mica ad una trasmissione umoristica in cui le cadenze dialettali possono essere elemento di comicità, e soprattutto non dà alcun valore aggiunto alla trasmissione. Lelli è completamente inutile.</p><p>E pure Conti non lo sopporto: si atteggia come se fosse l'unico giornalista italiano che ne capisce di ciclismo, e pertanto si sente in diritto di sparare sentenze. Che infatti non stanno né in cielo né in terra. Ma tant'è, la maggior parte di chi lo ascolta non ne capisce molto di ciclismo e finisce col prendere per oro colato ogni panzana che dice.</p><p>Garzelli e De Luca, discreti. Ci stanno là, comunque. E De Luca, mi pare molto motivato, anche se dovrà migliorare di parecchio se un giorno vorrà diventare il riferimento in RAI per il ciclismo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Jello, post: 5216911, member: 61624"] In generale concordo, ottima disamina. Soprattutto, il giudizio impietoso su Sgarbozza, Pancani e la De Stefano è perfetto. Io, personalmente, non sopporto quest'ultima, per le medesime ragioni: non parla mai di ciclismo, non entra mai nel merito, perché, evidentemente, pur essendo appassionata, di ciclismo ne capisce veramente poco, e per nascondere le proprie carenze deve parlare continuamente del più e del meno. Però, ritengo Martinello un ottimo commentatore tecnico, meglio di Cassani, che era buono, ma non a livello del buon Silvio. Certo, il suo italiano è un po' ridondante, ampolloso come qualcuno ha scritto, ma grammaticalmente ineccepibile. Bisogna considerare che lui non nasce telecronista, è un ex atleta, e non può avere i tempi del telecronista; ma il suo modo di esprimersi è significativamente migliore di molti presunti giornalisti di professione. E soprattutto, è molto professionale: essendo un ex campione, ne capisce di ciclismo, e quando parla, lo fa a ragion veduta. A differenza degli altri giornalisti RAI, con i quali a volte dà l'idea di bisticciare. Non concordo, però, su Lelli e Conti. Lelli è pessimo, peggiore non potrebbe essere, il suo marcato accento non è tollerabile su una rete nazionale, non siamo mica ad una trasmissione umoristica in cui le cadenze dialettali possono essere elemento di comicità, e soprattutto non dà alcun valore aggiunto alla trasmissione. Lelli è completamente inutile. E pure Conti non lo sopporto: si atteggia come se fosse l'unico giornalista italiano che ne capisce di ciclismo, e pertanto si sente in diritto di sparare sentenze. Che infatti non stanno né in cielo né in terra. Ma tant'è, la maggior parte di chi lo ascolta non ne capisce molto di ciclismo e finisce col prendere per oro colato ogni panzana che dice. Garzelli e De Luca, discreti. Ci stanno là, comunque. E De Luca, mi pare molto motivato, anche se dovrà migliorare di parecchio se un giorno vorrà diventare il riferimento in RAI per il ciclismo. [/QUOTE]
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