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La Rai e il Giro (commenti, critiche...)
Testo
<blockquote data-quote="ARCHIBIKE1" data-source="post: 5218845" data-attributes="member: 74537"><p>Il problema del ciclismo è che ha perso la genuinità e lo stretto rapporto con la gente: i ciclisti arrivano alla partenza in pullman, firmano e partono, sono perennemente in gabbia dentro i recinti di partenza e di arrivo del quartiertappa. Arrivano al traguardo e ancora blindatissimi raggiungono gli alberghi. La Rai fa le sue telecronache molto standardizzate e molto convenzionali, ma gli stessi ciclisti e persone dell'ambiente sono così. Certo il dispendio di forze e lo schieramento di uomini Rai ed è una risposta di supporto al Giro che perde di anno in anno il numero di giornalisti inviati: molti giornali, anche qualcuno sportivo, non mandano più corrispondenti al Giro. La Rai comunque fa un lavoro encomiabile, peccato che sia sempre troppo convenzionale ma si sa che mamma Rai, parafrasando Flaiano, "tende sempre ad andare in soccorso del vincitore"</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ARCHIBIKE1, post: 5218845, member: 74537"] Il problema del ciclismo è che ha perso la genuinità e lo stretto rapporto con la gente: i ciclisti arrivano alla partenza in pullman, firmano e partono, sono perennemente in gabbia dentro i recinti di partenza e di arrivo del quartiertappa. Arrivano al traguardo e ancora blindatissimi raggiungono gli alberghi. La Rai fa le sue telecronache molto standardizzate e molto convenzionali, ma gli stessi ciclisti e persone dell'ambiente sono così. Certo il dispendio di forze e lo schieramento di uomini Rai ed è una risposta di supporto al Giro che perde di anno in anno il numero di giornalisti inviati: molti giornali, anche qualcuno sportivo, non mandano più corrispondenti al Giro. La Rai comunque fa un lavoro encomiabile, peccato che sia sempre troppo convenzionale ma si sa che mamma Rai, parafrasando Flaiano, "tende sempre ad andare in soccorso del vincitore" [/QUOTE]
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