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La squalifica di Juan Cobo: precisazioni
Testo
<blockquote data-quote="ian" data-source="post: 6433570" data-attributes="member: 40123"><p>[USER=52542]@andy_g[/USER] sulla possibile fuga degli sponsor importanti dal ciclismo è a mio avviso un processo già in corso. Le squadre WT sono, tolti alcuni casi, sponsorizzate da aziende legate al settore, o da "entità statali" o "parastatali" o da aziende sconosciute al grande pubblico. Sponsor come Renault-Elf, Brooklyn, Deutsche-Telecom, Rabobank... temo che non li vedremo più nel ciclismo. Penso che per i grandi nomi il rischio di una pubblicità negativa legata ad un eclatante caso di doping li spinga a stare alla larga. Del resto l'ambiente è quello che è, i personaggi che girano sono quelli che sono, e a quanto pare anche tra appassionati e tifosi resiste un'ampia schiera di "permissivisti" e "scusantisti". Se si iniziasse dal basso a chiedere pulizia a gran voce forse qualcosa si potrebbe cambiare.</p></blockquote><p>Gli sponsor non fuggono per il doping o per gli scandali (il ciclismo ha da sempre una certa fama) ma perché è uno sport che tira molto meno di 30-40 anni fa. Il pubblico non è quello di altre epoche, la narrazione è datata (e i tentativi per svecchiare ci sono anche stati) e i personaggi a tutto tondo che escono da questo ristrettissimo mondo sono pochissimi. Poi è vero la base si è un po allargata, con alcuni paesi nuovi, ma complessivamente i numeri si sono ridotti.</p><p></p><p>Di contro è cresciuto credo il numero di praticanti, ma questo è tutto un altro discorso</p><p>[/QUOTE]</p>
[QUOTE="ian, post: 6433570, member: 40123"] [USER=52542]@andy_g[/USER] sulla possibile fuga degli sponsor importanti dal ciclismo è a mio avviso un processo già in corso. Le squadre WT sono, tolti alcuni casi, sponsorizzate da aziende legate al settore, o da "entità statali" o "parastatali" o da aziende sconosciute al grande pubblico. Sponsor come Renault-Elf, Brooklyn, Deutsche-Telecom, Rabobank... temo che non li vedremo più nel ciclismo. Penso che per i grandi nomi il rischio di una pubblicità negativa legata ad un eclatante caso di doping li spinga a stare alla larga. Del resto l'ambiente è quello che è, i personaggi che girano sono quelli che sono, e a quanto pare anche tra appassionati e tifosi resiste un'ampia schiera di "permissivisti" e "scusantisti". Se si iniziasse dal basso a chiedere pulizia a gran voce forse qualcosa si potrebbe cambiare.[/QUOTE] Gli sponsor non fuggono per il doping o per gli scandali (il ciclismo ha da sempre una certa fama) ma perché è uno sport che tira molto meno di 30-40 anni fa. Il pubblico non è quello di altre epoche, la narrazione è datata (e i tentativi per svecchiare ci sono anche stati) e i personaggi a tutto tondo che escono da questo ristrettissimo mondo sono pochissimi. Poi è vero la base si è un po allargata, con alcuni paesi nuovi, ma complessivamente i numeri si sono ridotti. Di contro è cresciuto credo il numero di praticanti, ma questo è tutto un altro discorso [/QUOTE]
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