Landis, la difesa

FABIANO

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2006
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a me quello che pare strano è che lo abbiano beccato con il testorene.
per come la vedo io è un doping troppo obsoleto, solo uno stupido lo userebbe.
poi anche se lo avesse preso, va a vincere anche la tappa!!
stupido e pure ********?
mi sembra strano, poi magari c'è dentro fino al collo, ma la vicenda non mi convince. faccio fatica a crederci.

e' QUELLO CHE HO PENSATO SUBITO ANCHE IO...
1-O i corridori sono arrivati al punto di essere tossici e come i tossici gli si annebbia la mente alla ricerca della dose;
2-C'è qualcosa che nn quadra...
In un tour de france dove si sà che i controlli ci sono, sei il personaggio più in vista e vai a fare una ******* del genere...Ma...allora o è giusta la prima ipotesi, oppure Landis è vero che si è bevuto birra e whischi la sera prima, peccato che nel bicchiere da ubriaco ha aggionto qualcosaltro..:wacko:
 

Mindcrime

Novellino
28 Settembre 2006
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Bhe vogliono fare il dna praticamente a tutti, penso ke se c sia uno scambio d provette nn esiterebero a chiederlo...
Ma penso ke lui nn punti a dimostrare realmente ke hanno scambiato la provetta, ma a fare leva sull'errore...
Alhoa

Questa , secondo il mio parere è la dimostrazione che non si può chiedere la prova del DNA . Commettono degli errori su semplici esami del sangue ,che praticamente vengono effettuate da circa un secolo , figuratevi cosa pùò accadere su analisi più complesse.
Se verrà dimostrato che ci sono stati degli errori , chi garantirà più la gestione delle provette e del sangue analizzato ? Vedi linea difensiva di Basso che si rifiuta di fare l'analisi del DNA in quanto chi lo garantisce sulla bontà del dato ?
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Bhe vogliono fare il dna praticamente a tutti, penso ke se c sia uno scambio d provette nn esiterebero a chiederlo...
Ma penso ke lui nn punti a dimostrare realmente ke hanno scambiato la provetta, ma a fare leva sull'errore...
Alhoa
Il DNA non è rintracciabile nelle urine che sono prodotti di scarto, quindi l'esame del DNA non direbbe niente circa la prova che c'è stato scambio di provette!!! :mrgreen:
 

Airone del Chianti

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Credi nel complotto?
Di sicuro c'è stato qualcosa di strano e poco chiaro e di questo ne ero già convinto fin dall'inizio.
Complotto? Boh! Certo che da quei mafiosi dell'UCI c'è da aspettarsi di tutto. Considerando poi la guerra in atto che c'è con gli organizzatori dei Grandi Giri (Tour in particolare) s*******re la credibilità sportiva del Tour squalificando (guarda caso ex-post) il suo vincitore porta solo beneficio alla tesi di McQuaid &Co.
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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http://www.sportpro.it/doping/news/2010/02.htm#LANDIS

Dire che la vicenda di Floyd Landis (a sinistra nella foto), l’americano positivo al Tour 2006 e per questo privato del titolo, si tinge di giallo è puro eufemismo, perchè la notizia divulgata dal capo dell’agenzia francese antidoping Pierre Bordry in una intervista all’agenzia Reuter è di quelle che farebbe sobbalzare il più avveniristico degli 007, con tanto di hacker, computer e spionaggio telematico. Per l’americano, infatti, la giustizia francese avrebbe spiccato addirittura un mandato di arresto internazionale. Il giudice Thoma Cassuto , che si è occupato della vicenda sarebbe arrivato alla conclusione che Landis avrebbe tentato di “hackerare” il computer del laboratorio di Chatenay Malabry. Un vero e proprio tentativo di spionaggio, secondo quanto emerso, attraverso l’aiuto di esperti hacker, cui l’americano, presomibilmente, si sarebbe rivolto per cercare di manipolare i dati della sua positività al testosterone.

“Caputo ci ha informato – dice Brodry – che il Tribunale di Grande Istanza di Nanterra ha spiccato un mandato di arresto internazionale il 28 gennaio scorso, contro Floyd Landis, dopo che il computer del nostro laboratorio era stato attaccato dagli hacker”. Evidentemente nelle indagini deve essere emerso un collegamento fra l’azione degli hacker e il corridore americano. Landis aveva cercato disperatamente di dimostrare che col testosterone non aveva avuto nulla a che fare, nonostante la positività fosse chiara e senza ombre, perfino i dirigenti della sua ex squadra la Phonak avevano sottolineato quella realtà attribuendola ad una cura per la tiroide. Landis si era affidato anche a costose perizie che però non erano approdate a nulla di concreto. La squalifica (due anni) è rimasta, confermata anche dall’Agenzia antidoping statunitense e da una sentenza del Tas, il tribunale arbitrale dello sport che aveva rigettato la sua tesi di un errore di laboratorio per la sua positività. “Era stato convocato dal giudice – dice ancora Bordry – ma non si è presentato, di qui la richiesta di arresto internazionale”. L’agenzia antidoping francese aveva sporto denuncia contro ignoti dopo aver scoperto che i propri computer di laboratorio erano statio hackerati nel settembre 2006. Landis, che ha 34 anni vorrebbe ritornare a correre il Tour de France. “Sebra che Landis – aggiunge Bordry – volesse fare tutto il possibile per entrarenel nostro sistema conmputerizzato per cercare di provare che il laboratorio aveva sbagliato. Durante le indagini gli inquirenti sarebbero riusciti a rintracciare un netowork di hacker dietro l’ex corridore”.
 

potentecarlo

Apprendista Passista
21 Settembre 2009
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cosasca (vb)
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a me sinceramente è bastato vedere come è sceso di bicicletta dopo il tappone vinto .la prima parola che ho detto è stata testosterone alle stelle . no io credo che Landis sia un finto corridore , prodotto da laboratorio brutto in sella e più brutto giù dalla sella. classe 0