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L'ansia, ma non da prestazione...brutta bestia: aiuto!
Testo
<blockquote data-quote="Cere_" data-source="post: 6427100" data-attributes="member: 118042"><p>Avevo scritto qualcosa anche io, ma ho eliminato il messaggio per paura di dar consigli sbagliati, dato che è un'argomento delicato, riassumo in altri termini.</p><p></p><p>Una notte mi alzo di colpo, sto soffocando, sensazione bruttissima, una delle più brutte della mia vita (e ne ho passate...), crisi allergica bella potente causata da un'alimento, sempre mangiato, mai fatto alcun effetto, ma da un giorno all'altro sono diventato allergico, ho preso il cortisone e l'antistaminico e dopo la notte in bianco è passato (in realtà per qualche giorno i polmoni erano messi male).</p><p>Ora, certe volte che sono in bici e faccio accelerate improvvise da portarmi quel debito di ossigeno che tutti conosciamo, mi capita che mi venga un "mezzo attacco di panico" lo possiamo chiamare, che mi porta a iperventilare, sentirmi soffocare, star male, per un 10-20 secondi in più del normale recupero da un cambio di ritmo simile.</p><p>Ho fatto visite e controvisite, nulla da segnalare (tranne roba che non influisce), e nel mio caso è realmente ansia, una paura inconscia del ripetersi di quella sensazione di soffocamento capitata con la crisi allergica pochi mesi fa.</p><p>Parlandone con chi ha più esperienza di me, e ragionandoci sopra anche da solo, la conclusione a cui sono arrivato è che devo dare sicurezza al mio inconscio per fargli capire che la crisi allergica ed il debito di ossigeno dopo una ripetuta sono due cose differenti, sembra un ragionamento contorto, ma la propria mente non la si comanda a bacchetta, non la parte inconscia.</p><p>Come?</p><p>Faccio spesso accelerate, non massimali, da portarmi a quel debito di ossigeno, e poi recupero, le faccio a caso, non è che dico "la parto", parto e basta. Le prime volte tutte le volte compariva quella sensazione, ora capita moolto meno, tipo questa settimana solo una volta, e leggera anche.</p><p>Piano piano arrivo a debiti di ossigeno elevati, ora riesco a fare di nuovo sprint quasi massimali stando "bene" dopo, ogni tanto capita ancora, ma la sicurezza guadagnata è servita a qualcosa.</p><p></p><p>Mi è stato difficile anche perché non sono uno che si metteva a sprintare a caso, il neuromuscolare lo usavo su zwift <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/yllol.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":))):" title="Yllol :))):" data-shortname=":))):" /> , outdoor arrivavo massimo a z4 piena, di più non mi piace.</p><p></p><p>Psicologi a mio parere possono servire a determinate tipologie di pensiero, non vanno bene per tutti, esempio a me possono servire per un'opinione tecnica in una seduta singola, ad altri magari servono tutte le settimane per cercare una spalla su cui parlare dei propri problemi, etc, quindi a mio parere hanno un'utilità.</p><p>Psichiatri li è un'altro discorso, che preferisco non esporre per completo, dato che verrebbe un post enorme e si andrebbe off topic.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Cere_, post: 6427100, member: 118042"] Avevo scritto qualcosa anche io, ma ho eliminato il messaggio per paura di dar consigli sbagliati, dato che è un'argomento delicato, riassumo in altri termini. Una notte mi alzo di colpo, sto soffocando, sensazione bruttissima, una delle più brutte della mia vita (e ne ho passate...), crisi allergica bella potente causata da un'alimento, sempre mangiato, mai fatto alcun effetto, ma da un giorno all'altro sono diventato allergico, ho preso il cortisone e l'antistaminico e dopo la notte in bianco è passato (in realtà per qualche giorno i polmoni erano messi male). Ora, certe volte che sono in bici e faccio accelerate improvvise da portarmi quel debito di ossigeno che tutti conosciamo, mi capita che mi venga un "mezzo attacco di panico" lo possiamo chiamare, che mi porta a iperventilare, sentirmi soffocare, star male, per un 10-20 secondi in più del normale recupero da un cambio di ritmo simile. Ho fatto visite e controvisite, nulla da segnalare (tranne roba che non influisce), e nel mio caso è realmente ansia, una paura inconscia del ripetersi di quella sensazione di soffocamento capitata con la crisi allergica pochi mesi fa. Parlandone con chi ha più esperienza di me, e ragionandoci sopra anche da solo, la conclusione a cui sono arrivato è che devo dare sicurezza al mio inconscio per fargli capire che la crisi allergica ed il debito di ossigeno dopo una ripetuta sono due cose differenti, sembra un ragionamento contorto, ma la propria mente non la si comanda a bacchetta, non la parte inconscia. Come? Faccio spesso accelerate, non massimali, da portarmi a quel debito di ossigeno, e poi recupero, le faccio a caso, non è che dico "la parto", parto e basta. Le prime volte tutte le volte compariva quella sensazione, ora capita moolto meno, tipo questa settimana solo una volta, e leggera anche. Piano piano arrivo a debiti di ossigeno elevati, ora riesco a fare di nuovo sprint quasi massimali stando "bene" dopo, ogni tanto capita ancora, ma la sicurezza guadagnata è servita a qualcosa. Mi è stato difficile anche perché non sono uno che si metteva a sprintare a caso, il neuromuscolare lo usavo su zwift :))): , outdoor arrivavo massimo a z4 piena, di più non mi piace. Psicologi a mio parere possono servire a determinate tipologie di pensiero, non vanno bene per tutti, esempio a me possono servire per un'opinione tecnica in una seduta singola, ad altri magari servono tutte le settimane per cercare una spalla su cui parlare dei propri problemi, etc, quindi a mio parere hanno un'utilità. Psichiatri li è un'altro discorso, che preferisco non esporre per completo, dato che verrebbe un post enorme e si andrebbe off topic. [/QUOTE]
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