News Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Benzine: basta guardare le prestazioni attuali, oppure credere che il pane e salame oggi fa miracoli.
Le prestazioni attuali sono di altissimo livello ma vengono messe a segno in contesti molto differenti. Non si può paragonare il tempo segnato nella stessa salita ma con un'unica ascesa, preceduta e seguita da tappe di trasferimento, con il tempo realizzato in tappe con salite multiple e con tappe precedenti e successive della stessa difficoltà.



Spettacolo: molti pensano che lo spettacolo esca dalle rampe al 20%, peccato che ad ogni salita così dura si vedano i corridori salire con il potenziometro e nessuno più prende la cotta, giustamente. Mentre con 3 salite più lunghe ma più pedalabili si lascia spazio ad azioni che possono far saltare qualche avversario.
Qua ti do ragione. Infatti trovo inutili certe salite da capre, che servono solo a buttare fumo negli occhi agli spettatori più casuali. Tanto più che poi rarissimamente fanno danni.


Per quanto riguarda le pascolate, tutto dipende da cosa c'è in palio. Difficile che di fronte a 250km/5000m non ci sia proprio nessuno che in gruppo non provi a far saltare il banco, è la storia in questo caso a provarlo.
La storia è che almeno negli ultimi 15 anni di banchi saltati con azioni alla o la va o la spacca ne abbiamo viste molto, molto poche.
Poi una cosa è avere un tappone, un'altra averne tre in fila. Ed un'altra ancora è avere due tapponi con 250 km di pianura nel mezzo.
 

samuelgol

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I libri di cui parlo sono testi di Medicina, non di sport. Ci sono diversi motivi scientifici per cui un fisico può rendere meglio di un altro dopo alcuni giorni di attività.
Rendere meglio dopo giorni di attività è una cosa, rendere meglio dopo attività esagerata, non è scritto nei testicoli di medicina, in quelli di sport, forse in quelli di fantascienza
Qualcuno pretende che per 21gg consecutivi i big della classifica se le diano di santa ragione? Io non credo, non sarebbe intelligente.
Di non intelligenti ce ne sono a vagonate....appena fanno una tappa al piccolo trotto, si levano gli scudi.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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I "cattivi", per quanto mi riguarda, sono indistintamente tutti coloro che nel segreto della chat di Telegram hanno appoggiato la protesta, per poi cadere dal pero una volta interrogati direttamente.
"Noi? Noi volevamo partire ..."
Bisognerebbe trovarcisi prima di dare giudizi. Io qualche volta ho espresso pubblicamente (anche se nelle sedi istituzionali ed opportune) opinioni in forte contrasto con l'organizzazione che mi paga lo stpendio, ma sapevo che non avrei rischiato il lavoro. Non so se in una situazione diversa ne sarei stato altrettanto capace.
Del resto non tutti possono avere hanno la coerenza ed il conto in banca di un Kaepernick.
 
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Novellino
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Mardot non ho ben capito cosa intendi per libri di medicina ma non di sport che parlano della resa nell'attività fisica...perchè così a primo impatto mi verrebbe in mente la medicina sportiva sulla quale poi si dovrebbero basare i libri prettamente sportivi.
 
2 Ottobre 2018
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Disc
Bisognerebbe trovarcisi prima di dare giudizi. Io qualche volta ho espresso pubblicamente (anche se nelle sedi istituzionali ed opportune) opinioni in forte contrasto con l'organizzazione che mi paga lo stpendio, ma sapevo che non avrei rischiato il lavoro. Non so se in una situazione diversa ne sarei stato altrettanto capace.
Del resto non tutti possono avere hanno la coerenza ed il conto in banca di un Kaepernick.

Il problema non è se tutti possano averla, qui la coerenza sembra non l'abbia avuta nessuno dei corridori che non si sono presentati.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Le prestazioni attuali sono di altissimo livello ma vengono messe a segno in contesti molto differenti. Non si può paragonare il tempo segnato nella stessa salita ma con un'unica ascesa, preceduta e seguita da tappe di trasferimento, con il tempo realizzato in tappe con salite multiple e con tappe precedenti e successive della stessa difficoltà.
Sicuramente, ma al fianco di fattori come quelli che hai citato, devi mettere anche fattori come il fatto che oggi certi tempi vengono fatti (anche) da corridori tipo Dennis sullo Stelvio, che solo 20 anni fa avrebbero preso mezz'ora, a meno di benzine super.

Qua ti do ragione. Infatti trovo inutili certe salite da capre, che servono solo a buttare fumo negli occhi agli spettatori più casuali. Tanto più che poi rarissimamente fanno danni.
Esatto, sono inutili e fanno dormire la corsa, perché tutti attendono quel muro, basta vedere anche certe gare di un giorno come finiscono.
La storia è che almeno negli ultimi 15 anni di banchi saltati con azioni alla o la va o la spacca ne abbiamo viste molto, molto poche.
Poi una cosa è avere un tappone, un'altra averne tre in fila. Ed un'altra ancora è avere due tapponi con 250 km di pianura nel mezzo.
Quest'anno è un po' particolare, forse alcuni corridori con la preparazione completamente ribaltata sono stati penalizzati più di altri. In generale due tappe di montagne impegnative consecutive sono indispensabili, proprio per verificare chi ha la tenuta sulla continuità, così come l'ultima settimana senza più riposi e magari una crono finale, dove lo specialista può ancora dire la sua, ma anche chi è meno specialista e più portato al recupero, in fondo l'ultima crono ha il suo fascino proprio per quello, non sempre vince quello più "cronoman".
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Quest'anno è un po' particolare,
Ma appena appena ;-)


forse alcuni corridori con la preparazione completamente ribaltata sono stati penalizzati più di altri. In generale due tappe di montagne impegnative consecutive sono indispensabili, proprio per verificare chi ha la tenuta sulla continuità, così come l'ultima settimana senza più riposi e magari una crono finale, dove lo specialista può ancora dire la sua, ma anche chi è meno specialista e più portato al recupero, in fondo l'ultima crono ha il suo fascino proprio per quello, non sempre vince quello più "cronoman".
Ma guarda che io non sto dicendo che non ci debbano o possano essere combinazioni di tappe che mettano alla prova la resistenza ed il recupero, ci mancherebbe che non fose così in un GT. Non credo però che la ricerca parossistica della difficoltà sia la strada giusta nè per ottenere lo "spettacolo" nè per la "validità" da un punto di vista sportivo.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Il problema non è se tutti possano averla, qui la coerenza sembra non l'abbia avuta nessuno dei corridori che non si sono presentati.
Ripeto, tu ti esporresti se il tuo posto di lavoro , anzi la tua possibilità di lavorare tout court, fosse a rischio?

Senza sminuire l'ex-quarterback dei 49ers, oggettivamente la coerenza è più facile quando hai già i milioni di dollari da parte.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Non credo però che la ricerca parossistica della difficoltà sia la strada giusta nè per ottenere lo "spettacolo" nè per la "validità" da un punto di vista sportivo.

Beh il solo aggettivo che hai utilizzato ("parossistica") denota qualcosa di negativo, quindi è impossibile non concordare.

In tal senso e con la stessa accezione, il taglio della tappa è stato parossistico, in fondo per un corridore che corre per lavoro non può essere una difficoltà quella di adempiere ai suoi doveri sotto l'acqua a 11 gradi. Nessuno sano di mente avrebbe avuto da dire se la stessa astensione dal lavoro ci fosse stata di fronte a un Agnello/Izoard innevati.
 
2 Ottobre 2018
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Ripeto, tu ti esporresti se il tuo posto di lavoro , anzi la tua possibilità di lavorare tout court, fosse a rischio?

Senza sminuire l'ex-quarterback dei 49ers, oggettivamente la coerenza è più facile quando hai già i milioni di dollari da parte.

Ed io ti ripeto che il mio, o tuo, comportamento individuale nel contesto è irrilevante. Non parliamo di un singolo, parliamo di un insieme di persone, alcune delle quali hanno molto da perdere, altre che da perdere hanno poco o nulla, atleti all'esordio ed in parabola discendente, alcuni con conti in banca importanti, altri con stipendi ridicoli se rapportati all'impegno fisico richiesto. E sorprendentemente la coerenza non sembra averla trovata pressochè nessuno.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Ripeto, tu ti esporresti se il tuo posto di lavoro , anzi la tua possibilità di lavorare tout court, fosse a rischio?

Senza sminuire l'ex-quarterback dei 49ers, oggettivamente la coerenza è più facile quando hai già i milioni di dollari da parte.
E' anche vero che qualcuno di loro il conto in banca a posto per essere "coerente" ce lo avrebbe.....eppure sta decisione è rimasta figlia di madre e padre ignoti. Qualcuno se l'è presa col cugggino (Hansen) che poveretto si è trovato lì per caso (che se non si ritirava Boaro il giorno prima, sarebbe stato lui il portavoce.
 

Corvo Torvo

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Specialized Roubaix
Mi ha ricordato i memorabili venerdì mattina davanti all'ITIS in cui si improvvisava uno sciopero ma nessuno sapeva dirti il perchè.

Facendo un discorso più ampio a me piacerebbe un Giro con meno tapponi consecutivi e qualche arrivo scoppiettante in più, simile alla vuelta. Per me la tappa regina del giro è stata la Novi Ligure - Oropa di qualche anno fa': tutti assieme fino a Biella e poi a randellate per 10km. Oggi perdo 30 secondi io, domani ne perdi 40 tu, e così via.
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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Colnago
che i valori piu' si fatica piu' si abbassano non credo ci possano essere dubbi,ma c'e' chi recupera meglio chi recupera peggio.
La tappa da 260km non avrebbe aggiunto nulla nella fatica,perche' comunque sarebbe stata presa piano,ma io ero per correrla.
I problemi non sono queto tipo di tappe,magari corse anche sotto la pioggia,ma tanti altri problemi che sono fuori dalla corsa,ma si capisce non c'e' coesione tra ciclisti,perche' altrimenti tra 2-3 settimane che si chiude la stagione,dovrebbero battere i pugni e pretendere almeno trasferimenti di tappa di non piu' di 70-80km,anziche' i 200-250km che a volte vengono proposti,poi tappe da 260km sinceramente bisogna mantenerle,anzi diciamo che mancano pure quelle dure cosi lunghe,25-30 anni fa' le si facevano anche con 4 grandi salite e piu' di 7 ore di bici,adesso non si vede piu' nulla.
Che la tappa lunga uccida lo spettacolo non credo,uccide lo spettacolo la poca voglia di far fatica,innutile negarlo ma fa piu' comodo correre solo per 4 ore e magari anche con il bel tempo
 
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pecoranera

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14 Novembre 2011
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Colnago c68 LA MAIALA=C-Taurine
E' anche vero che qualcuno di loro il conto in banca a posto per essere "coerente" ce lo avrebbe.....eppure sta decisione è rimasta figlia di madre e padre ignoti. Qualcuno se l'è presa col cugggino (Hansen) che poveretto si è trovato lì per caso (che se non si ritirava Boaro il giorno prima, sarebbe stato lui il portavoce.
La sera prima improvvisamente è apparso uno con la mascherina sul web che gli ha detto " si sconsiglia fortemente" di pedalare in gruppo....sotto l acqua per troppi kilometri...:mrgreen:
E questi so andati in tilt....:azz
 
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faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Io non so se i tempi siano stati giusti, se una simile protesta sarebbe stata avanzata al Tour e non so neppure quali siano le vere motivazioni ma so che stiamo parlando di uomini che affrontano tre settimane in cui il logorio fisico e mentale è elevato: non parliamo di animali da competizione o da spettacolo, parliamo di persone il cui diritto alla salute va tutelata, anche se il ciclismo è per sua natura intrinseca uno sport "eroico".
Credo che , se vogliamo un ciclismo veramente pulito e non un baraccone poco credibile, come quello di altri sport, calcio e formula uno in primis, si debbano organizzare i grandi giri non tagliando tappe significative e importanti e neppure eliminando tappe intermedie ma considerando di dare la giusta modalità' di recupero, e quindi programmando anche meglio i trasferimenti.
Magari riusciremmo a vedere qualche impresa in più e un po' di tattica in meno e soprattutto il diritto alla salute deve essere preservato anche per chi è teoricamente allenato e stipendiato per affrontare tali sforzi che però per chiunque di noi sarebbero sovrumani.
E' un tema complesso, molto tecnico, ma è anche giusto che i corridori facciano sentire la propria voce, magari nei modi più giusti e coi tempi più opportuni
È il contrario: se vuoi avere un ciclismo più credibile devi disegnare percorsi più umani. La tappa di 250 km piatta al freddo e sotto l'acqua dopo Stelvio e prima del Sestriere era una inutile passerella tra capannoni e campagne sperdute. Solo per far fare 250 stupidi kilometri.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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E' anche vero che qualcuno di loro il conto in banca a posto per essere "coerente" ce lo avrebbe...

Per non dire di chi per pedigree sportivo o per momento della carriera sarebbe poco ricattabile. Se non fosse che sono anche quelli che paiono essere interessati a restare nell'ambiente come ds o gm, e non hanno alcuna intenzione di complicarsi la vita.

Il c/c aiuta, ma se uno non ha il coraggio e la coerenza non può certo darsela.
 
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bughy

Pignone
1 Aprile 2020
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Scapin Spirit S6
È il contrario: se vuoi avere un ciclismo più credibile devi disegnare percorsi più umani. La tappa di 250 km piatta al freddo e sotto l'acqua dopo Stelvio e prima del Sestriere era una inutile passerella tra capannoni e campagne sperdute. Solo per far fare 250 stupidi kilometri.

Forse sono su un forum di moda e non su un sito di ciclismo (noto sport di fatica).
42 km di marcia sono troppi, non c'è nessun arrivo in volata, nessuno scatto, la portiamo a 1000 metri???