[Made in Taiwan] Visita a Giant

iroma2009

Apprendista Velocista
12 Febbraio 2011
1.309
33
FlorenceForFun
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Bici
Una bionda e una mora,cerco la rossa.
Prima di dicembre non avrei mai pensato di acquistare un marchio non made in italy(ho avuto De Rosa,Bianchi e stavo acquistando Scapin),poi con la mia tcr è stato amore a prima vista e così ho ceduto alle lusinghe del mio negoziante.
Ora penso che alla fine ho fatto bene e cioè a prendere la bici che mi piaceva anzichè cedere al mio "integralismo" del made in italy perchè magari l'eventuale Scapin o Bianchi o che so io,è passata per le stesse mani che si vedono nel servizio,che hanno solo attaccato un adesivo diverso sul telaio.

Giant 2012 è considerata una delle bici più performanti dell'anno

Ottimo acquisto!!

Sepica la pensiamo nel solito modoo-o
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
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2.646
ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
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Bici
7 Tour de France consecutivi!
tempo provai a giustiicare i prezzi che poi applicano al pubblico, non ebbi grande ascolto , riprovo a dare la mia ipotesi.

consideriamo il solo telaio:
allora il costo specifico è difficilo a darlo dunque operiamo per iopotesi e per percentuali.

10 % progetto
20 % costo materiale
10 % costo realizzazione
3 % colorazione + grafica (studio)
5 % trasporto stockaggio
15 % commercializzazione (rivenditori, rappresentanti costi vari di commercializzazione)
10 % ( iva + tasse + dazi)
15 % marketing + sponsor tecnico etc etc
10 % magazzino + garanzia ( molte volte garanzia a vita!!)
15 % guadagno


insomma non crchiamo di dare un valore all'oggetto solo per il suo valore intrinseco, ci sono una miriade di costi molte volte oscuri a tanti noi metttiamoci anche dentro i costi di giacenza di magazzino dei telai dei scorsi anni, mettiamo ci pure dentro la lievitazione del prezzo per collocare il telaio (bici) in un determinato target price cioe in altre parole semplici e piu chiare.....chi si comprerebbe o chi ne semplicemente parlerebbe , dei telai x dire CIPOLLINI se costasssero....399 € ???? NESSSUNO !!!

non so se i costi da tè elencati siano giusti, magari svolgi un lavoro inerente, e quindi parli con cognizione di causa, so solo che un rivenditore mediamente ha un ricarico per ogni bici che si aggira intorno al 30% lordo, lascio da parte eventuali promozioni o premi per badget di vendita, so anche che mediamente lo sconto che applicano si aggira intorno al 10%, il restante 20% è sempre lordo, ed a questo và decurtato altri costi diretti ed indiretti che genere avere una qualsiasi attività, detto questo immagino che il netto su ogni bici sia molto esiguo!
Questo per dire che alla fine il riveditore non ha tutto questo guadagno come qualcuno possa immaginare.
Con questo servizio sono contento che finalmente si è sfatato il mito che il luogo di produzione da solo non è indice di qualità o meno, ma bensì viene determinata a tavolino dall'azienda produttrice con precise procedure che vengono attuate nelle varie fasi della lavorazioni.
Concludo che oggi, a torto o ragione, è anacronistico disquisire sul "made in" come fosse il santo Gral, ma bensì bisognerebbe giudicare e quindi valutare un dato oggetto, in questo caso bici, per i suoi contenuti tecnici e desing, anche perchè spesso ci troviamo di fronte a marchi Italiani, questo è solo un esempio, che sono di proprietà cinese o altro, quindi questo famoso "made in" non è tale, dato che dovrebbe esserlo a 360° cosa sempre più difficile da fare!!!
 

marco

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
2.606
1.730
Monte Bar
www.bdc-mag.com
TC
KM Percorsi
Bici
veloci e lente
Prima di dicembre non avrei mai pensato di acquistare un marchio non made in italy(ho avuto De Rosa,Bianchi e stavo acquistando Scapin),poi con la mia tcr è stato amore a prima vista e così ho ceduto alle lusinghe del mio negoziante.
Ora penso che alla fine ho fatto bene e cioè a prendere la bici che mi piaceva anzichè cedere al mio "integralismo" del made in italy perchè magari l'eventuale Scapin o Bianchi o che so io,è passata per le stesse mani che si vedono nel servizio,che hanno solo attaccato un adesivo diverso sul telaio.

Tutte quelle che hai citato sono Made in Taiwan / Cina, non in Italy
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
43.698
18.763
Bozen
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Bici
Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Non ho scritto i marchi perchè i gentilissimi capifabbrica mi hanno chiesto di non farlo.

...................
riporto qui tue parole che mi hanno incuriosito:
Non c’è nessuna buona ragione per dubitare della qualità di un telaio o di un componente proveniente da Taiwan/Cina, ....................................................... Gli operai orientali che ho potuto osservare durante le visite delle scorse due settimane mi hanno colpito per la loro laboriosità e concentrazione.

Sono persuaso che per quanto riguarda Giant, Dtswiss ecc.ecc. è vero quel che hai detto. Del resto sono marchi che hanno un nome da difendere e giustamente cercano di garantire una certa qualità. Se la dislocazione in Cina non gliela garantisse, verrebbe meno, per chi ha un nome, la convienienza a produrre laggiù, se non altro perchè rimettendoci la faccia in caso di qualità scadente, le vendite crollerebbero.
Domanda: ti sentiresti di affermare la stessa cosa per i telai no-brand che magari costano 4/500 euro?
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
20.565
2.605
Roma Eur
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BMC slr01 TREK Madone
non so se i costi da tè elencati siano giusti, magari svolgi un lavoro inerente, e quindi parli con cognizione di causa, so solo che un rivenditore mediamente ha un ricarico per ogni bici che si aggira intorno al 30% lordo, lascio da parte eventuali promozioni o premi per badget di vendita, so anche che mediamente lo sconto che applicano si aggira intorno al 10%, il restante 20% è sempre lordo, ed a questo và decurtato altri costi diretti ed indiretti che genere avere una qualsiasi attività, detto questo immagino che il netto su ogni bici sia molto esiguo!
Questo per dire che alla fine il riveditore non ha tutto questo guadagno come qualcuno possa immaginare.
Con questo servizio sono contento che finalmente si è sfatato il mito che il luogo di produzione da solo non è indice di qualità o meno, ma bensì viene determinata a tavolino dall'azienda produttrice con precise procedure che vengono attuate nelle varie fasi della lavorazioni.
Concludo che oggi, a torto o ragione, è anacronistico disquisire sul "made in" come fosse il santo Gral, ma bensì bisognerebbe giudicare e quindi valutare un dato oggetto, in questo caso bici, per i suoi contenuti tecnici e desing, anche perchè spesso ci troviamo di fronte a marchi Italiani, questo è solo un esempio, che sono di proprietà cinese o altro, quindi questo famoso "made in" non è tale, dato che dovrebbe esserlo a 360° cosa sempre più difficile da fare!!!

pensa io ancora non lo avevo contabilizzato il ricarico dell negoziante !!!
dunque rega...i costi so quelli piu omeno.

probabilemne x produrre 1000 telai, come richiesto dal cliente X l azienda CINE cede qualcosa a livello di rifiniture, ma cista e' giusto e' voluto e' contabilizzato.
voglio prendiamo la cdale come puo essre la giant o la specy a livello di rifiniture puo essere paragonata ad un a look o una TIME ? a noi ce en frega il giusto ma magari le differenze bisogna ricercarle li...
 

marco

Diretur
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16 Aprile 2004
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veloci e lente
riporto qui tue parole che mi hanno incuriosito:
Non c’è nessuna buona ragione per dubitare della qualità di un telaio o di un componente proveniente da Taiwan/Cina, ....................................................... Gli operai orientali che ho potuto osservare durante le visite delle scorse due settimane mi hanno colpito per la loro laboriosità e concentrazione.

Sono persuaso che per quanto riguarda Giant, Dtswiss ecc.ecc. è vero quel che hai detto. Del resto sono marchi che hanno un nome da difendere e giustamente cercano di garantire una certa qualità. Se la dislocazione in Cina non gliela garantisse, verrebbe meno, per chi ha un nome, la convienienza a produrre laggiù, se non altro perchè rimettendoci la faccia in caso di qualità scadente, le vendite crollerebbero.
Domanda: ti sentiresti di affermare la stessa cosa per i telai no-brand che magari costano 4/500 euro?

Innanzitutto devo chiarire una cosa che ho dato per scontata ma forse non lo è: Giant è un'azienda al 100% taiwanese, fondata lì 40 anni fa.

I telai no name sono così economici perché sono degli open mold, cioè vengono da stampi/design aperti a tutti. Si differenziano dagli altri stampi, creati secondo le specifiche di un cliente come per esempio Scott o Cannondale, perché il loro costo viene ammortizzato negli anni fra i diversi clienti.

Tutte le aziende che ho visitato avevano i loro telai standard che chiunque può ordinare e poi vendere con su il proprio adesivo/nome (parlo di aziende).

A-Pro, ad esempio, vende i propri telai standard, quindi non quelli ordinati con le specifiche del cliente, al pubblico e credo che il prezzo sia quello che citavi tu. Personalmente non avrei grossi dubbi a comprarlo.
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
3.553
113
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Milano
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Bici
la mia e basta
Eh beh... non a caso GIANT è il N.1 al Mondo per numero di bici prodotte annualmente...
Bene. Ringrazio marco per avere mostrato uno spaccato del mondo orientale, che potevo solo immaginare a seguito della lettura di cifre e dati della produzione delle varie ditte.
 

tombazosana

Apprendista Scalatore
31 Dicembre 2010
2.403
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veneto
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Bici
da corsa
;nonzo%:dire_tur,beh che dire... chapeau agli orientali e al loro stile di vita che permette loro di vivere con meno di 300 euro al mese... ma secondo me i prezzi di tutte le bdc sono drogati e oggi l'unico che subisce pesantemente è come sempre l'utilizzatore finale e in questo caso trattandosi di passione pura, cosa ben risaputa dai produttori e rivenditori non si può fare niente, mediamente il guadagno va dal 20% in su su alta gamma (vedi lobby varie) al limite solo i piccoli artigiani che lavorano con coscenza si accontentano di guadagnare meno. (35 anni di bdc 300000 km e lavoro in italia facendo concorrenza a prodotti cinesi)
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
22.651
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7 Tour de France consecutivi!
pensa io ancora non lo avevo contabilizzato il ricarico dell negoziante !!!
dunque rega...i costi so quelli piu omeno.

probabilemne x produrre 1000 telai, come richiesto dal cliente X l azienda CINE cede qualcosa a livello di rifiniture, ma cista e' giusto e' voluto e' contabilizzato.
voglio prendiamo la cdale come puo essre la giant o la specy a livello di rifiniture puo essere paragonata ad un a look o una TIME ? a noi ce en frega il giusto ma magari le differenze bisogna ricercarle li...

guarda avendo Trek ti posso dire che dal punto delle rifiniture tra una trek serie 6 prodotta e verniciata in america e una serie 5 prodotta e verniciata in cina non ho notato sostanzialmente nessuna differenza...se non la possibilità sulla serei 6 di personalizzare la verniciatura e la componentistica a proprio gusto!!!
 

batstone79

Cronoman
30 Settembre 2011
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Milano, Fiera Vecchia
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Bici
Cannondale SystemSix, De Rosa SK
Bello ed interessante questo tuo viaggio in terra d'oriente!
Però una cosa mi domando: manodopera specializzata a basso basso costo, produzione di massa ---> economie di scala che si riflettono solo sul produttore e non verso l'utente finale che continua a pagare la stessa cifra (per un prodotto che obbiettivamente ha un costo inferiore a prima) di quando la produzione era in Europa o US. Certo c'è da considerare l'inflazione, costi di trasporto e distribuzione più alti, ma sicuramente non si arriva a pareggiare il risparmio utulizzando manodopera a bassissimo costo.
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
20.565
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Roma Eur
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BMC slr01 TREK Madone
Bello ed interessante questo tuo viaggio in terra d'oriente!
Però una cosa mi domando: manodopera specializzata a basso basso costo, produzione di massa ---> economie di scala che si riflettono solo sul produttore e non verso l'utente finale che continua a pagare la stessa cifra (per un prodotto che obbiettivamente ha un costo inferiore a prima) di quando la produzione era in Europa o US. Certo c'è da considerare l'inflazione, costi di trasporto e distribuzione più alti, ma sicuramente non si arriva a pareggiare il risparmio utulizzando manodopera a bassissimo costo.
beh se analizziamo la situazione senza preconcetti ed influenze varie , possiamo anche dire che oggi abbiamo telai da 700 gr grazie anche a manodopera a basso costo , abbiamo continue novità (che posso piacere o meno) grazie alla mano d'opera a bassocosto , abbiamo ottime bici a 1000 €, poi purtroppo ci facciamo prendere dalla mania dello status simbol e dal pavoneggiare top di gamma e allora sborsiamo cifre magari ingiustificate dal prodotto finale.
Se poi allarghiamo il discorso oggi abbiamo cellulari Notebook tablet televisori etc etc grazie alla monodopera a basso costo.....ma che alla fine dobbiamo pure dir grazie a sti cinesi :mrgreen:
 

vitto84

Gregario
28 Marzo 2008
681
19
IM 70.3 ITALY
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Bici
economica
scusami ma io non concordo assolutamente sulle tue conclusioni, ovvero tu dai per scontato l'assunto per cui la produzione di massa è indice di qualità rispetto alla produzione artigianale nostrana/europea/americana, cosa secondo me assolutamente erronea.

Come da me rilevato nel tread del primo tuo articolo sulla fabbrica cinese ho posto l'attenzione sulla tecnologia costruttiva dei telai ovvero tutto basato sulla quantità a discapito della qualità (tanto per dirne una):

[URL]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=131828[/URL]

Ti ripeto io non denigro il prodotto orientale ma scusami vuoi mettere la produzione artigianale di una Zonda rispetto alla catena di montaggio di una punto?

Ma che discorso è? Il parallelo Zonda/Punto ti sembra coerente con per esempio Giant/Cipollini?? A me per niente.

Un'auto è composta da un numero di componenti fino ad un milione e, nel caso della Pagani, molti di essi sono progettati e prodotti specificamente per quell'auto e solo per quell'auto.
Nel caso di una bici, tolte ruote, gruppo e accessori cosa rimane??
SOLO IL TELAIO.
Pertanto se la progettazione di un telaio viene fatta con criterio (in uno studio Italiano per esempio) ma poi il telaio viene prodotto in Taiwan...non cambia proprio nulla.
Anche Cipollini potrebbe vendere le proprie bici a meno della metà del prezzo; una volta fatto il progetto potrebbe far produrre i telai in oriente spendendo la metà e avendo anche controlli di qualità più approfonditi con macchinari che un' enorme azienda taiwanese può permettersi mentre lui no.

Pertanto non è un discorso del tipo "non è detto che i telai orientali non siano buoni anzi..."; il punto è che: SE IL PROGETTO INIZIALE E' VALIDO PIù AUTOMAZIONE C'E' NELLA PRODUZIONE STESSA E MEGLIO E'; PIU' ARTIGIANALITA' C'E' E PIU' E' ELEVATO IL RISCHIO DI ERRORI.
Ciò per tutti coloro che osannano tanto l'artigianalità.


Questo è un dato di fatto; una macchina che lavora al centesimo non potrà mai essere equiparata ad una dima manuale o all'occhio del più esperto artigiano.

Che poi una bici artigianale trasmetta qualcosa di più sono d'accordo...ma quello è un altro discorso.
 
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pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
8.922
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Granducato di Toscana
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tutte rigorosamente nere
Ma che discorso è? Il parallelo Zonda/Punto ti sembra coerente con per esempio Giant/Cipollini?? A me per niente.

Un'auto è composta da un numero di componenti fino ad un milione e, nel caso della Pagani, molti di essi sono progettati e prodotti specificamente per quell'auto e solo per quell'auto.
Nel caso di una bici, tolte ruote, gruppo e accessori cosa rimane??
SOLO IL TELAIO.
Pertanto se la progettazione di un telaio viene fatta con criterio (in uno studio Italiano per esempio) ma poi il telaio viene prodotto in Taiwan...non cambia proprio nulla.
Anche Cipollini potrebbe vendere le proprie bici a meno della metà del prezzo; una volta fatto il progetto potrebbe far produrre i telai in oriente spendendo la metà e avendo anche controlli di qualità più approfonditi con macchinari che un' enorme azienda taiwanese può permettersi mentre lui no.

Pertanto non è un discorso del tipo "non è detto che i telai orientali non siano buoni anzi..."; il punto è che: SE IL PROGETTO INIZIALE E' VALIDO PIù AUTOMAZIONE C'E' NELLA PRODUZIONE STESSA E MEGLIO E'; PIU' ARTIGIANALITA' C'E' E PIU' E' ELEVATO IL RISCHIO DI ERRORI.
Ciò per tutti coloro che osannano tanto l'artigianalità.


Questo è un dato di fatto; una macchina che lavora al centesimo non potrà mai essere equiparata ad una dima manuale o all'occhio del più esperto artigiano.

Che poi una bici artigianale trasmetta qualcosa di più sono d'accordo...ma quello è un altro discorso.


il mio era appunto un esempio, ma se vuoi fare il raffronto sul Cipollini/Giant continuo non essere d'accordo, perchè un discorso è l'artigianalità del prodotto ed un'altra è la produzione di massa in catena di montaggio, ovvero x artigianalità non bisogna identificare la scarsità di mezzi o arretratezza degli stessi ma seguire passo passo la produzione di ogni singolo telaio, ciò che non accade con la produzione di massa, che pur avendo mille controlli qualità, questa non viene fatta su ogni singolo pezzo ma a campione su un lotto di prodotti costruiti.

Per ogni buon conto, un telaio in carbonio può essere progettato e costruito con varie metodologie costruttive e con varia materia prima (vi è carbonio e carbonio), ed è lì che si vede la qualità del prodotto non nella "sensazione" dell'utente finale, un discorso è, sempre secondo il mio modestissimo parere, pedalare su un monoscocca costruito con tot ore di autoclave e carbonio di derivazione aeronautica, un'altro è magari viaggiare su un tealio costruito con dei tubi incollati utilizzando materiale termoriscadato in forno e non vedendo manco da lontano l'iter produttivo fatto dall'artigiano.

Ripeto per l'ennesima volta, lungi da me denigrare il prodotto orientale e soprattutto il marchio summenzionato che fa anche dei buoni prodotti, ma secondo me un discorso è il "sudore" dell'artigiano (inteso questo in tutto l'arco produttivo e cioè dalla progettazione alla verniciatura) sul bene prodotto ed un'altro è la produzione di massa.
 
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vitto84

Gregario
28 Marzo 2008
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il mio era appunto un esempio, ma se vuoi fare il raffronto sul Cipollini/Giant continuo non essere d'accordo, perchè un discorso è l'artigianalità del prodotto ed un'altra è la produzione di massa in catena di montaggio, ovvero x artigianalità non bisogna identificare la scarsità di mezzi o arretratezza degli stessi ma seguire passo passo la produzione di ogni singolo telaio, ciò che non accade con la produzione di massa, che pur avendo mille controlli qualità, questa non viene fatta su ogni singolo pezzo ma a campione su un lotto di prodotti costruiti.

Per ogni buon conto, un telaio in carbonio può essere progettato e costruito con varie metodologie costruttive e con varia materia prima (vi è carbonio e carbonio), ed è lì che si vede la qualità del prodotto non nella "sensazione" dell'utente finale, un discorso è, sempre secondo il mio modestissimo parere, pedalare su un monoscocca costruito con tot ore di autoclave e carbonio di derivazione aeronautica, un'altro è magari viaggiare su un tealio costruito con dei tubi incollati utilizzando materiale termoriscadato in forno e non vedendo manco da lontano l'iter produttivo fatto dall'artigiano.

Ripeto per l'ennesima volta, lungi da me denigrare il prodotto orientale e soprattutto il marchio summenzionato che fa anche dei buoni prodotti, ma secondo me un discorso è il "sudore" dell'artigiano (inteso questo in tutto l'arco produttivo e cioè dalla progettazione alla verniciatura) sul bene prodotto ed un'altro è la produzione di massa.

rispetto la tua opinione.