MADRID-GIJON-MADRID 1200Km

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
66
Villa Cortese
Visita sito
Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
MADRID-GIJON-MADRID edizione 2009


Prologo:

Sabato 18 Agosto 2009 , ore 22.00 , campo sportivo di Algete ,30 Km Nord-Est di Madrid, e’ gia’ buio anche in Spagna ... che faccio qui ?! ;nonzo%
Sono schierato al nastro di partenza della Madrid-Gijon-Madrid: una randonnee di 1200 Km con un dislivello che sfiora gli 11000 metri :afraid:.
Con me c’e’ il mio fratellino “femfem” (Franco!) e una quarantina di altri Italiani.
Io e Franco abbiamo deciso, come al solito di fare tutto in autonomia, senza nessun mezzo di appoggio e questo vuol dire portarsi appresso circa 5 Kg di roba in piu’! :wacko:
Adesso la TV delle Asturie sta’ intervistando “Principessa”, la nostra tostissima donna Italiana, una tra le pochissime donne schierate al via ... non c’e’ dubbio che lo stile Italiano fa’ sempre colpo!

Quanto a me’ e’ gia’ un successo essermi qualificato ed essere arrivato qui, schierato al via ... quanti sacrifici e imprevisti risolti o tamponati alla meglio per poter esserci : un grazie particolare e infinito va’ alla mia compagna Giovanna :love[1]:, che a causa della nostra complicata situazione familiare ha dovuto restarsene a casa.

Noi Italiani, una quarantina, il piu’ numeroso gruppo straniero, siamo quasi tutti nella seconda griglia e ora sta arrivando il turno del nostro VIA!

o-o o-o o-o
 

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
66
Villa Cortese
Visita sito
Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
Andata:

Si parte con calma ma decisi e senza indugi : luci accese e giubbino rifrangente indossato ci si dirige verso la Sierra de Pela , attraversando la regione della Guadalajara ed e’ subito su’ e giu’, ma affrontiamo le asperita’ con l’adrenalina e l’euforia della partenza. Lungo la strada la gente Spagnola, sempre affabile e cordiale, appalude al nostro passaggio e incoraggia tutti a proseguire l’Avventura.
o-o
Devo riconoscere che purtroppo in Italia spesso si ricevono ben altri incoraggiamenti !!! :angrymod:

Passiamo El Casar de Talamanca, Villaseca de Uceda, Cogolludo, e siamo in riva all’invaso di Alcorlo, uno dei bacini di raccolta dell’acqua , sparsi in questa zona semi desertica, e lungo il tragitto ogni tanto ci si scambia un saluto con chi ci passa o con chi viene passato. friends

Ora la salita si fa’ piu’ decisa, ma si sale bene, anche perche’ la salita non e’ ripidisimma , ma adesso nessuno parla ed e’ un bellisimo spettacolo vedere nel buio totale le lucine rosse di chi ci precede e quelle bianche di chi ci segue tutte insieme a formare un serpentone che lentamente sale su’ verso l’alto, dove si vedono le luci lampeggianti di posizione dei numerosissimi generatori eolici installati su queste alture. Ad un tratto mi viene un pensiero profondo ... ma se ci sono dei generatori eolici ... non ci sara’ mica VENTO FORTE !!! ;nonzo%

Arriviamo al primo controllo di Atienza, al Km 107 : si timbra , si mangia qualcosa e si riparte subito, perche’ l’euforia e’ ancora tanta , ma occorre attenzione perche’ anche la strada da fare e’ ancora tanta!.

Io e Franco, siamo insieme, come sempre, e ora si va’ su’ con un gruppetto di Spagnoli. Raggiungiamo Alto Sierra de la Pela a quota 1406 mt, dove si scollina. Io sono un po’ piu’ avanti e forse, come e’ mia cattiva abitudine, ho tirato subito un po’ troppo.
Adesso c’e’ molto piu’ vento, e’ buio pesto, non si vede proprio nulla e fa’ anche freddo : mi fermo un attimo in attesa di Franco che spero sia la lucina bianca che vedo spuntare sul colle.
C’e’ un silenzio assoluto qui intorno ... quasi mi soffoca ... non si sente prorio nulla!
Alzo gli occhi al cielo, e’ una notte senza Luna e lassu’ ci sono miliardi di stelle; lo spettacolo e’ emozionante ed ho voglia di restare qui con il naso in su’ ad assaporare questa visione che a tratti e’ talmente forte che mi fa’ quasi girar la testa. :yoga: :yoga: :yoga:

Arriva Franco e si deve scendere verso Ayllon, nella regione della Castilla y Leon, attraverso una lunghissima discesa.
Il fondo e’ a dir poco orribile : tutto vibra sulla bici , le innumerevoli buche nere sull’asfalto nero , nella notte nera NON SI VEDONO e sono disseminate ovunque : e’ una gara di abilita’ ed equilibrio , il sistema bici/ciclista viene messo a dura prova. :cassius:

Arriviamo finalmente al controllo di Ayllon al Km 163, siamo tesi per la fatica della discesa , io ho anche perso uno dei tre fanalini posteriori che e’ stato letteralmente frantumato dalle vibrazioni; poco male ne ho altri 2! Franco invece, davanti a me, ha perso ma per fortuna subito ritrovata una delle due borracce.
Mangiamo ancora qualcosa : al controllo c’e parecchia roba e tutta la gente Spagnola e’ cordiale e molto affabile e come sempre ci da la carica . o-o

Ripartiamo attraverso gli innumerevoli saliscendi di questo territorio, che ancora nel buio della notte non si mostra ma si fa’ sentire ... su’ e giu’ ... Fuentespina, Aranda de Duero ... su’ e giu’ ... albeggia e finalmente siamo col sole quando arriviamo al controllo Tortoles de Esgueva al Km 243, dove ci rifocilliamo un po’.
Ci attrezziamo per il giorno: via il giubbino rifrangente, via l’antivento e i manicotti.
Riparto con Franco, sempre noi, sempre insieme, a volte soli, a volte come ora in compagnia di altri.
Saliamo verso Alto de Tortoles attraverso una salita non molto lunga ma secca da far male alle gambe. Arrivati in cima a circa 1000 metri, ci troviamo su di un altipiano vastissimo: non si vedono centri abitati, ma solo la strada dritta e piatta ... c’e’ qualcosa di strano nel paesaggio, ;nonzo% ma non so cosa sia, forse e’ la sua vastita’ ad impressionarmi. Ci fermiamo entrambi per un “bisognino” e quando ripartiamo siamo solo noi due.
Dopo 27 Km di “piattume”, si scende un po’ di dislivello, circa 200 mt, verso Baltanas al Km 272, poi si risale e poi si riscende a Torquemada, Astudillo e dopo una serie di “collinette” arriviamo al controllo di Fromista al Km 328.

Breve riposo, si fa’ rifornimento, ci si riaggiusta e si riparte.
Siamo lungo il tragitto del “Cammino di Santiago di Compostela” e ai bordi della strada si vedono i pellegrini che a piedi affrontano questo lunghissimo viaggio di Fede. Qualcuno e’ anche in bici : c’e’ un padre con due bambini tutti con la bici ; uno dei due, il piu’ piccolo, avra’ si e’ no 6 anni, ha una bici a rotelle legata con una corda a quella del padre che lo trascina lungo il percorso !!! o-o

Ora, io e Franco, siamo quasi sempre solo in due.

Usciti dal paese resto senza parole : ora l’altipiano non e’ vastissimo, e’ INFINITO!
A perdita d’occhio, dovunque volgo lo sguardo vedo lontanissimo un’orizzonte piatto.
Sono molto impressionato, non avevo mai visto una simile vastita’! Io sono abituato alle Alpi Italiane o al massimo alle Prealpi : paesaggi molto piu’ ristretti all’orizzonte.
Purtoppo, so benissimo che questo altipiano sara’ la mia piu’ grande sofferenza : una strada dritta, piatta, infinita, e per di piu’ a volte spazzata da un vento laterale (per fortuna non molto forte!).
Ad un tratto realizzo cosa c’e’ che non va’ nel pesaggio ... CASPITA! NON CI SONO ALBERI !!! :azz Ma qui e’ un deserto , non c’e’ traccia di ombra! Il sole e’ gia’ alto e tra un po’ qui si andra’ arrosto sul nastro nero di asfalto , che per di piu’ non e’ dei migliori!

Siamo soli io e Franco e inizio con lui il “mio” calvario :wacko: :wacko: :wacko: : siamo al Km 330 e avanziamo ... primi 20 Km non una curva ... passiamo Carrion de los Condes ... non una curva ... altri 60 Km senza una curva (escludendo una leggera piega a destra, di circa 2 gradi che c’e’ a meta’ di questo tratto! ). Arriviamo a Guardo al Km 409, dove gli ultimi Km sono un leggero falsopiano in salita : abbiamo fatto 80 Km senza una curva, senza un albero, senza ... un niente di niente ... no qualcosa c’era, il sole che mi ha quasi completamente disidratato! :-> :-> :->

Io sono molto provato e appena entro in pese mi sembra di vedere un miraggio : una fontana con l’acqua che miracolosamente sgorga! Facciamo il pieno nelle borracce e nella gola! Adesso si intravede pero’ un po’ di verde, sono le prime alture che annunciano il Pico d’Europa nella regione
delle Asturie.

Ripartiamo verso Cistierna, distante “solo” 22 Km, ma composti da lunghi e interminabili su’ e giu’ ogni 100 metri si salita guadagnata se ne perdono 90 nella discesa successiva! Per di piu’ la temperatura e’ di 38 gradi e il sole adesso fa male. Per fortuna il traffico su queste lande Spagnole e’ quasi assente, bisogna pero’ fare attenzione perche’ i pochissimi che passano, lanciano i loro mezzi a velocita’ sostenuta , autotreni compresi!

Io non sto’ bene: un mio vecchio “problema”, nato circa 30 anni fa’ (che ogni tanto rompe quando sono sotto stress e forse destinato a peggiorare nel tempo ), adesso si sta’ svegliando : non ci voleva proprio ora. :cry:
Purtroppo e’ il mio tallone di Achille : mi prende uno sconforto nero e profondo , non vorrei davvero, ma non posso fare a meno di dirlo a Franco, il quale dapprima minimizza, poi si rende conto di quanto sono nervoso e di quanto il mio umore sia precipitato a zero. Mi incoraggia dicendomi che siamo arrivati a Cistierna al Km 432 e che adesso ci riposiamo un po’.
Al controllo, non riesco a mangiare perche’ sono giu’ parecchio di morale.
Cerco di rilassarmi e sembra che il mio disturbo passi. Franco mi incita a mangiare, ma appena lo faccio ecco che ritorna ... mi sforzo di mangiare ma non e’ per niente facile

Franco mi dice se ho voglia di ripartire , io non so’ di cosa ho voglia e gli farfuglio qualcosa come “non va’ ... mi sa’ che chiudo... mi ritiro”, per fortuna Franco (come sempre molto piu’ razionale del sottoscritto) mi stimola a ripartire! :°°(

Cosi’ ripartiamo verso Cangas de Onis, ma prima dobbiamo salire sul Pico d’Europa a quota 1280.

Pedalo senza concentrazione, insieme a Franco e ad un gruppo Spagnolo che ci ha raggiunto; il mio disturbo va’ e viene ... se in salita forzo un po’ sembra sparire, ma appena rallento ritorna ... mi dico che se e’ cosi’ allora forse riesco ad andare avanti.
Ad un certo punto tutti aumentano l’andatura e in modo meccanico lo faccio anch’io ...
continuando tra una serie di sconforti e speranze .
Si raggiunge cosi’ prima Alto de la Remolina, Riano e poi scolliniamo a Puerto el Ponton.
Sono posti di montagna bellissimi, ma non ci faccio caso, tanto sono impegnato a riprendermi dallo sconforto. :cry:

Scendiamo verso il controllo di Cangas de Onis al Km 531 quando e’ ormai buio : e’ arrivata la seconda notte.
Io e Franco ci stendiamo a dormire sui materassini nella palestra attrezzata per il caso, ma io non riesco a dormire, ho anche freddo e cerco di riapararmi alla meglio sul materassino. :->

Dopo qualche ora passata a rimuginare e dopo aver mangiato pochissimo, ripartiamo per Gijon sempre attraverso una serie di su e’ giu’ a cui non presto molta attenzione.
Franco cerca in tutti i modi di tirarmi su’ ... arriviamo cosi’ al controllo di Gijon, al Km 610, che rappresenta il giro di boa del percorso .
E’ gia’ giorno , io mangio pochissimo , ma mi stendo a dormire su di un materassino :->.
Per fortuna riesco a dormire un po’ e quando mi sveglio vedo che fuori c’e’ Franco che mi aspetta, mi cambio i vestiti, indossando il paio di scorta che mi sono portato e mi avvio verso il viaggio di ritorno.

 

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
66
Villa Cortese
Visita sito
Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
Ritorno:

Insieme ripartiamo verso il controllo di Cangas de Onis .
Lungo la strada parliamo di come affrontare la seconda parte del percorso e questo mi fa’ bene. o-o
Sto’ ancora male, ma l’umore si riprende ... va’ ancora su e’ giu’ come la strada, ma almeno a volte risale!
Arriviamo, anzi visto che siamo sulla via del ritorno, ritorniamo a Cangas de Onis al Km 690. Adesso sdraiato su una panchina riesco a mangiare un po’ di piu’ e dopo circa un’ora si riparte.

E’ ormai giorno e salendo al Pico d’Europa stavolta ammiro tutta la bellezza di questa verde vallata (finalmente alberi!). :cool:
Io salgo bene e sento che anche il morale sta’ salendo.
In cima c’e’ un forte vento molto fastidioso, cosi’ decidiamo di scendere subito senza perder troppo tempo, solo per scattare qualche foto di questo bel posto.
Altra tappa sulla via del ritorno verso Cistierna al Km 788.
Ora mangio un po’ di piu’.
Decidiamo di ripartire attraverso i su’ e giu’ in direzione di Guardo, sfruttando il fresco della sera che sta’ per arrivare; senza il sole che picchia , i saliscendi fanno meno male, anche se comunque in discesa fa freddo: guardo il termometro e segna 10 gradi!

Arriviamo a Guardo e ora ci aspetta il “drittone” da 80 km da fare al buio della terza notte. Stavolta , il “drittone” lo patisco di meno ... sara’ che non si vede l’orizzonte!
Lungo il drittone ci sorpassano 2 moto dell’organizzazione che ci chiedono se e’ tutto ok : io rispondo di si’ (che coraggio che c’e’ voluto!) e andiamo avanti.
Ad un tratto in lontananza vedo delle luci rosse ferme ... ci vogliono quasi 15 minuti per raggiungerle e scopriamo che un Italiano e’ stato tamponato da una macchina :angrymod:, per fortuna senza conseguenze per lui, ma la bici e’ inutilizzabile. Visto che noi non possiamo fare nulla per lui e visto che c’e’ l’organizzazione, a malincuore lo lasciamo e ripartiamo.:cry:
Grazie appunto all’organizzazione, riuscira’ poi a ripartire con la bici riparata! Qui va’ fatto un plauso alla gente Spagnola tutta, per la loro cortesia e disponibilita’. o-o

Finalmete si arriva al controllo di Fromista al km 901, stanchi e molto infreddoliti. La meta e’ ancora lontana, ma adesso ci si puo’ anche sperare.
Mangio parecchio adesso e prima che faccia l’alba ci stendiamo a dormire un bel po’ su un fantastico materassino in un ambiente caldo, (troppo caldo per Franco ma giusto per me’), e relativamente nel contesto, molto accogliente. La prima vera profonda dormita! :ronf: :ronf: :ronf:

Al mio risveglio, come sempre Franco e’ gia’ pronto . Adesso sono su’ di morale e ripartiamo, in direzione di Astudillo, aspettando con ansia il calore del sole che tra un po’ dovrebbe farsi vedere e sentire.
Il sole tanto desiderato di notte, ci appare mentre si pedala tra Torquemada e l’Alto de Hornillos e quando scendiamo dall’altipiano al controllo di Tortoles de Esgueva al km 993 e’ ormai gia’ alto nel cielo limpido. o-o

Mangio ancora parecchio e quando si riparte sto’ molto meglio, anche se adesso il culo comincia a reclamare di non poter sopportare ancora a lungo la seduta! :wacko:
E’ giunto il momento di stringere i denti, soffrire e lottare :twisted:duel:cassius: (come se finora non l’avessi gia’ fatto!) e questo vale per tutti coloro i quali affrontano un simile percorso con la bici da corsa!

A Fuentespina sbagliamo strada e per raggiungere Ayllon, facciamo si circa 5 Km in meno, ma aggiungiamo una serie infinita di saliscendi :wacko: :wacko: :wacko: attraverso la provincia della Castilla y Leon.

A tratti mi sembra proprio di essere immerso in un film di Zorro :
brulle colline dalla terra color ocra rossa, battute dal vento, nessun albero, solo qualche arbusto ... miriade di stradine sterrate si arrampicano sulle cime ... verso il nulla ... in lontanaza, lungo il nastro di asfalto sempre irrequieto con i suoi su’ e giu’, un piccolo pueblo con una piccola chiesa ... molto, ma molto piu’ in la’, ancora un piccolo pueblo con un’altra piccola chiesa ... e poi ancora e ancora ... a tratti un basso ma lunghissimo recinto racchiude decine di animali che sembrano mucche ma badate bene sono TORI (qui siamo nel paese della Tauromachia!) , guardandoli non saprei come facciano a sopravvivere perche’ intorno a loro sembra non esserci nulla ... tutto questo senza una apparente soluzione di continuita’ , da origine ad un paesaggio aspro e crudo ma comunque affascinante nella sua vastita’.

Qui il sole picchia, picchia forte, ma il tasso di umidita’ e’ talmente basso che il sudore non riesce a colare sulla pelle ma evapora istantaneamente, lasciando i vestiti sempre asciutti, (anche questo e’ stata una sorpresa!). Qui restare senza acqua e’ un grosso guaio perche’ a volte si deve pedalare qualche ora per arrivare all’acqua.

Alla fine giungiamo prima al controllo di Ayllon al km 1074, dove facciamo un gran bel rifornimento a base di pasta (e birra!) o-o e poi ci arrampichiamo di nuovo sulla Sierra de la Pela dove svanisce definitivamente la mia crisi: si perche’ adesso sto’ bene e pedalo pure bene :-x, tant’e’ che l’unico sforzo che devo fare per salire sulla Sierra e’ sopportare il mal di culo che mi e’ venuto.

Scolliniamo e arriviamo ad Atienza al Km 1129, breve sosta e poi su’ di nuovo in salita verso l’ultimo controllo posto a Cogolludo al Km 1171. Qui ormai c’e’ aria euforica, vista la vicinanza del traguardo . Tutta la gente Spagnola ci fa’ i complimenti per il viaggio che stiamo portando a termine. o-o
Mangiamo qualcosa insieme ad un cilista di Amburgo che si e’ fatto il percorso con uno zaino impressionante sulle spalle; molto meglio le mie borsette sulla bici, per questo tipo di percorso!
Ripartiamo che sta’ per iniziare la quarta notte , non mancano molti chilometri, ma il traguardo sembra non arrivare mai; si dovrebbe scendere, ma in relta’ si sale ancora ... su’ giu’ ... su’ giu’ ... su’ giu’ ... non si finisce piu’! :wacko:
I chilometri sembrano non scorere piu’, il culo fa’ sempre piu’ male ... ora siamo definitivamente scesi dalla Sierra ma i su’ e giu’ continuano sempre, ora anche un cavalcavia da’ fastidio.:wacko:
In tutti quanti si percepisce la voglia di arrivare finalmente al traguardo.
Arriviamo a Vinuelas ... dai che quasi ci siamo ... ci affiancano un gruppo di Spagnoli, che come noi, in questo buio pesto, stanno facendo fatica , a trovare la strada per Casar de Talamanca ... adesso si sale ... ma come non era cosi’ la strada all’andata ... si si e’ questa! ... via verso Valdeolmos, avanti ... (il culo ormai viene ignorato totalmente!) ... eccoci ad Alapardo ... eccolo, eccolo, il cartello di Algete ... uff ... l’ultimo saliscendi ... l’ingresso del campo sportivo di Algete al Km 1275 : ARRIVATI !!! o-o o-o o-o

Siamo partiti alle 22.00 del giorno 18 Agosto e dopo 1275 km e 10850 metri di dislivello siamo ritornati in Algete alle ore 01.00 del giorno 22 Agosto dopo circa 75 ore!
o-o o-o o-o
 

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
66
Villa Cortese
Visita sito
Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
Conclusione:


E’ stata per me, cosi’ come credo per altri un’esperienza forte e indimenticabile.o-o
Io ho sofferto, molto :wacko: , ma ho combattuto duele alla fine ho vinto la mia sfida personale. o-o

Un grazie dal profondo del cuore va’ a Franco friends, fratello e compagno di tante avventure in bicicletta, perche’ senza il suo incoraggiamento non so’ se avrei avuto la forza di reagire .

Il ricordo di questa avventura , sia gli affascinanti paesaggi attraversati, sia i compagni di viaggio , sia le intense emozioni provate , e sia la crisi subita, combattuta e superata, tutto questo restera’ per sempre scolpito nella memoria e nel cuore perche’ tutto questo e’ stato vissuto con una grande PASSIONE !

:ola:
:ola:
:ola:
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
6.146
164
Torino
micronauta.wordpress.com
Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Bravi, bravi, bravi! :ola:

Bel racconto, bravo anche per l'uso ad hoc delle emoticons e delle faccine, che ben rendono l'idea del tuo/vostro stato d'animo durante i vari momenti della rando. :-)

Viva le randonnèe, viva l'Audax, viva la bicicletta! o-o
 

spaik

Cronoman
1 Maggio 2007
795
27
Forte dei marmi
Visita sito
Conclusione:


E’ stata per me, cosi’ come credo per altri un’esperienza forte e indimenticabile.o-o
Io ho sofferto, molto :wacko: , ma ho combattuto duele alla fine ho vinto la mia sfida personale. o-o

Un grazie dal profondo del cuore va’ a Franco friends, fratello e compagno di tante avventure in bicicletta, perche’ senza il suo incoraggiamento non so’ se avrei avuto la forza di reagire .

Il ricordo di questa avventura , sia gli affascinanti paesaggi attraversati, sia i compagni di viaggio , sia le intense emozioni provate , e sia la crisi subita, combattuta e superata, tutto questo restera’ per sempre scolpito nella memoria e nel cuore perche’ tutto questo e’ stato vissuto con una grande PASSIONE !

:ola:
:ola:
:ola:

complimenti................o-oo-oo-o
 

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
66
Villa Cortese
Visita sito
Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
Grazie dei complimenti, ma non fatemi arrossire :oops: :oops: :oops:.

Ho scritto il racconto perche' il mio intento e' quello di condividere le intense emozioni provate, con chi , come me ha la passione della bici.

A chi dubita sul fatto di riuscire a percorrere un giro come questo, dico che se l'ho fatto io che non sono certo un campione e che ormai ho 52 primavere sul groppone ... beh credo proprio che siano tantissimi quelli che lo possono fare.
Fondamentale e' avere nell'anima la Passione per questo genere di avventure.
o-o
 
Ultima modifica:

femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
2.262
40
Visita sito
Bici
..
Grazie per i vostri commenti, e grazie soprattutto al fratellone Cimebianche che mi ha permesso di vivere un viaggio davvero emozionante o-o

Io che sono però un pò più pigro :mrgreen: mi prendo un pò di tempo per raccogliere qualche pensiero e metterlo giù con qualche riga prossimamamente.

Intanto metto qualche foto scattata lungo la strada, che credo dia un'idea della bellezza e dell'unicità del posto. Il calore, quello dell'ambiente e quello della gente Spagnola, beh.. nelle foto non si avverte ma Vi assicuro che era MOLTO !!!!

Sono foto scattate in viaggio, perdonate la qualità mediocre, ma il principal pensiero era quello di viaggiare ! :mrgreen:


Italiani (alcuni) alla partenza :




Ed eccoci, io e il fratellone Graziano (Cimebianche) il mattino successivo :





Quì vedete Graziano al primo mattino, bello vispo, ed energico !!! (pollici su)




Miguel son mì !!! :mrgreen: ... i km sono ancora tanti …





Distese a perdita d'occhio, 50 e più chilometri senza una curva !
:shock:




Verso il pico d’Europa, -andata-



"Qualcuno" :mrgreen: si riposa al dormitorio di Cangas de Onis…. Pochi Km a Gijon , forza , sveglia che si và !!!!



Ed eccoci al Palacio Deportivo di Gijon : è l’alba del secondo giorno . (cin cin)




E' già ora di rimettersi in marcia per il ritorno, lasciamo la costa di Gijon .




Incrociamo Rosy e i Reggiani , mentre torniamo da Gijon (scusate il mosso ma Rosy & Co. vanno sempre troppo forte !! ) :




La gola che porta al Puerto de Ponton divide la regione della Castilla Y Leon dalle Asturie :





Salendo al Pico d’Europa, al ritorno, troviamo freddo, pioviggine, nebbia e i … "locali" !




Pico d’Europa, “via via che ‘el fà un frécc càan !!” (per i non padani, tradotto: fa un freddo cane ) :




Salita all’Alto della Sierra de la Pela, e di nuovo caldo asfissiante !!!



… e finalmente siamo alla cima :




Dai !!... abbi pietà !! che sono messo male male !!!




Terre sconfinate , secco da paura !! ma che fascino !!!!








Quì mancherebbe il momento dell'arrivo ad Algete, non abbiamo alcuna immagine, attendiamo quelle ufficiali che gli organizzatori , spero, metteranno sul sito o-o
 

femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
2.262
40
Visita sito
Bici
..
Sperando di non annoiarVi troppo , nel qual caso il mouse è sempre un buon strumento di insindacabile giudizio che permette ampi gradi di libertà ! :mrgreen: , vado a descriverVi le mie esperienze in questa meravigliosa piccola-grande avventura in terra Spagnola .



La premessa a tutto ciò :


Era pieno inverno quando mio fratello Graziano (alias Cimebianche) mi inviò una mail in cui c’era riportato il link alla MGM2009 , ai più sconosciuta, me compreso ;nonzo%.
Si sà che le decisioni prese con “le gambe sotto la tavola” sono fin troppo facili e quindi, appena vennero aperte le prescrizioni, lasciammo correre l’entusiasmo e inserimmo i nostri nominativi ... ;pirlùn^ ... Del resto, c’era la voglia di fare qualche passo in più delle attuali esperienze, più di una volta ero andato vicino alla partecipazione di un’ultra-rando che superasse i mille chilometri, già pronto con tutti i brevetti in saccoccia, ma tutte le volte per vari motivi avevo rimandato l’occasione.
L’alternativa per l’anno in corso consisteva nella prova Londinese e seppure io vado abbastanza d’accordo col clima freddo la terra Ispanica mi attirava ben di più. :sbavon:
Così tra una pedalata solitaria e l’altra, tra un brevetto di qualificazione e l’altro e qualche bella gran fondo tra le poche che ancora mi piace fare, soprattutto con Graziano, sia perché compagno di squadra e sia perché quello che è importante è trovare il giusto affiatamento che serve per certi viaggi lunghi, siamo giunti all’appuntamento a Madrid con un discreto numero di copertoncini consumati !! :-)
Questa dunque la premessa, nell’animo un misto di euforia e timore ma tanta tanta voglia di essere sulla strada, il più grande appagamento che un randagio possa avere è quello di essere pronto ogni volta ad intraprendere un “viaggio” e questa volta avveniva sulle sconosciute strade Spagnole . :cool:

.............. continuate pur a leggere se Vi piace ....... :-)