si tratta di una pubblicazione medica, con molti riferimenti bibbliografici ad altre di pari livello, imho offre consigli utilissimi a chi ha scarsa mobilita' del rachide, dolori vari alla chiena, difficolta' ad impugnare la curva. direi una buona parte dei non 20enni. ne consiglio la lettura a tutti , anche agli agonisti super-aerodinamici, potrebbero esserci sorprese anche per loro.......
il concetto per me piu' interessante e' stato quello di massima flessione libera dell'anca (hip flexion).
in sostanza da' molta importanza a non andare oltre il vostro l'angolo di max flessione (consiglia di restarne lontano 15° quando si impugnano i freni). come fare per capire da soli qual e' questo angolo? mettetevi sui rulli, pedalate due minuti per scaldarvi, poi abbassate la sella di parecchio, pedalate lentamente ad intensita' blanda e guardate cosa accade alle ginocchia quando arrivano al punto morto superiore (sia pedalando in avanti che all'indietro). vedrete che tendono a spostarsi verso l'esterno ed a ruotare verso l'esterno. significa che state lavorando oltre il vostro range di flessione ottimale.
a cosa serve questa osservazione? ad un sacco di cose.
ad esempio a saper distinguere una sella troppo bassa (capire se basculate perche' una gamba non arriva o perche' l'altra non riesce a passare il pm e spinge quella opposta verso il basso) , poi a farvi capire che il manubrio e' troppo lontano o troppo basso......
adesso tornate alla vs normale altezza di sella, con impugnatura a lati attacco riguardate le vs ginocchia al punto morto superiore, probabilmente saliranno senza deviare. ma se impugnate i freni? se impugnate la curva? se impugnate la curva e volete simulare una schiena ancora piu' bassa per essere piu' aero?
altra considerazione contro intuitiva poi vi lascio alla lettura (parecchio prolungata ed impegnativa, ma merita): aumentanto l'arretramento sella e' richiesta piu' mobilita' dell'anca...
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