Manubrio crono e praticità...

lorenzp26

Pignone
25 Settembre 2016
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Arona
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Bici
Fuji Roubaix
Buonasera a tutti, siccome sto valutando tante cose per la prossima stagione, sto prendendo in considerazione anche la scelta di una bici con manubrio da crono. Ho avuto varie bici da corsa, sia per uso mio sia per gare. Ma sempre col classico manubrio. E normalmente preferisco tenere le mani sulle corna del manubrio, a parte in fase di spinta e in discesa perchè sono in presa bassa. Sono sempre stato attirato dai manubri delle bici crono, ma mentalmente mi ha sempre frenato il cambio (sensazione mia) di postura per via dell'impugnatura. Non tanto su rettilineo, quanto in piega in curva e in discesa...
So che è un parere soggettivo, ma quanto cambia tra i 2 manubri? E' solo sensazione mia che sembra più "complicato" il manubrio da crono o mi sbaglio? Magari il post è banale e ridicolo... Ma magari riesco a farmi un'idea migliore...
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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Bici
Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Ah ah ah che belle domande che fai!
Ci sono passato anche io e ti racconto. Opinione personale, ovviamente.

Prima osservazione: posizione
Se il ciclista è messo bene in bici, le corna della bici da crono sono un po' più in basso di quelle della bici da corsa, inoltre il ciclista è anche spostato un po' più in avanti quindi più peso sulle braccia se impugni per le corna.
Con questo, se con la bdc impugni le corna e pedali 6 ore, scordatelo di pedalare 6 ore impugnando le corna della bici TT.

Seconda osservazione: salita
In salita per me la bici da crono è comoda esattamente come quella normale, a condizione di evitare i fuorisella proprio perché il manubrio è un po' più in basso. Vale a dire: se fai un fuori sella di pochi secondi con l'idea di rilanciare la bici, è anche più comoda della bdc. Vedila un po' come uno sprint all'arrivo: il manubrio della bdc lo si impugna in presa bassa proprio per massimizzare lo sforzo violento. Stessa cosa la bici TT. Quindi se spesso vai in fuorisella sulla bdc impugnando le corna potresti trovare la TT un po' scomoda.
Ad ogni modo in generale non è fatta per le salite perché poi ci sono le discese e non è il massimo da guidare. Non di meno, per puro "battesimo" della bici, con la TT ci ho fatto Gavia, Mortirolo, Aprica e Tonale

Terza osservazione: curva
Se la discesa è guidabile, con le braccia sulle appendici vai giù che è un'emozione. Lo è un po' meno sulle curve e sulle frenate.
La piega si riesce a fare benissimo, dopo aver preso la mano perché, almeno nel mio caso, lo stem è molto molto corto (monto un 40mm), per cui la bici è reattiva al massimo, ma se imposti bene è come essere sul binario dell'otto volante: curva da emozionarsi a ogni rotonda o curvone.

Quarta osservazione: frenata
Generalmente scelgo un percorso che sia ben guidabile, con discese in cui sia necessario solo rallentare e mai tirare la frenata stile tornante di montagna. In tal caso, abituato in bdc in presa bassa, col manubrio impugnato in modo che faccia da contrasto alla spinta del corpo, con la TT è totalmente diverso e ... pericoloso (opinione mia, s'intende). Proprio per questo io ho optato per un manubrio con le estremità rialzate in modo da scongiurare che la mano possa accidentalmente scivolare tragicamente oltre il manubrio.
In concreto ho questo manubrio

1634386547328.png

Quinta osservazione: Cambio
Se non hai troppi limiti di budget, valuta il cambio elettronico. Il mio è manuale, ma in salita dover spostare le mani dalle corna per usare il cambio fissato in testa alle appendici è fastidioso, e se sei in fuorisella per un rilancio è anche impossibile.
Con l'elettronico metteresti un satellite sulla corna di destra per cambiare pignone

Conclusioni
Se provi la bici da crono, poi in pianura troverai scomoda la bdc. A parte il 10% in più di velocità a parità di potenza per la posizione aero, ma appoggiando gli avambracci al manubrio si assume una posizione completamente rilassata per polsi e mani (il biomeccanico che mi ha messo in sella mi diceva che con le mani dovresti riuscire a suonare il pianoforte mentre pedali).
Inoltre, se il prolungamento immaginario della forcella è parallelo al braccio e incontra le spalle, per curvare su una rotonda o su un curvone, basta un accenno di rotazione delle spalle per far girare la bici (ci prendi tanto gusto fin da subito che io alla terza rotonda sono finito nell'erba perché ho piegato poco!!!).
In curva, con il baricentro forzatamente più basso, tiene meglio la strada e le curve riesci a farle con raggi più stretti a parità di velocità, vale a dire a parità di raggio vai più veloce.

Per dare dei numeri: uscendo sempre da solo, nel 2020 con la bici TT ho fatto il triplo dei km rispetto alla bdc.
 
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