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Marmotte Alpes 2017
Testo
<blockquote data-quote="geociclista" data-source="post: 5928139" data-attributes="member: 99666"><p>Completata la Marmotte. Bellissima esperienza.</p><p>Partito in ultimissima griglia alle 8.10, dopo un assurdo giro a passo d'uomo attorno al centro città, ho trovato un buon ritmo.</p><p>Bella la salita al Glandon, molto varia, con tratti in piano, poco pendenti e molto pendenti. Per il paesaggio... non so, visto che la visibilità era di 10 m. <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/wacko.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":wacko:" title="Wacko :wacko:" data-shortname=":wacko:" /></p><p>La discesa neutralizzata è stata una bella trovata, infatti non ho visto gente fare numeri assurdi. Probabilmente questo è stato facilitato anche dalla concezione un po' meno agonistica che mi è sembrato di notare tra i partecipanti.</p><p>Sul Teleghaphe ho trovato un buon treno composto da tre spagnoli e un francese ai quali mi sono accodato. Il Galibier è lungo, ma le pendenze non sono mai eccessive (per dirla tutta, il Rombo mi è sembrato decisamente più duro). I pochi scorci che ho visto ripagano della fatica profusa.</p><p>La discesa verso Bourg d'Oisans, nonostante il tanto vento contrario, è stata bellissima e me la sono proprio goduta: veloce, larga, poche curve da condurre.</p><p>E poi l'Alpe: di per sè è regolare, di quelle salite che piacciono a me, ma non molla proprio mai. Negli ultimi 5 km sono andato su di testa, perché vedevo le case in cima, ma erano sempre là e ancora distanti. Per fortuna l'ho scalata con il cielo ancora parzialmente coperto, perché col sole sarebbe stato un vero patimento.</p><p>Il mio tempo finale di 7 ore e 9 minuti (7 e 34' contando anche la discesa del Glandon) mi lascia proprio soddisfatto e mi ripaga della trasferta.</p><p>Non so se ci sarà una seconda volta, ma pedalare su strade che emanano la storia del Tour è una sensazione bellissima.</p><p>Il percorso, poi, risulta decisamente tosto, soprattutto per la lunghezza delle salite e per il vento.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="geociclista, post: 5928139, member: 99666"] Completata la Marmotte. Bellissima esperienza. Partito in ultimissima griglia alle 8.10, dopo un assurdo giro a passo d'uomo attorno al centro città, ho trovato un buon ritmo. Bella la salita al Glandon, molto varia, con tratti in piano, poco pendenti e molto pendenti. Per il paesaggio... non so, visto che la visibilità era di 10 m. :wacko: La discesa neutralizzata è stata una bella trovata, infatti non ho visto gente fare numeri assurdi. Probabilmente questo è stato facilitato anche dalla concezione un po' meno agonistica che mi è sembrato di notare tra i partecipanti. Sul Teleghaphe ho trovato un buon treno composto da tre spagnoli e un francese ai quali mi sono accodato. Il Galibier è lungo, ma le pendenze non sono mai eccessive (per dirla tutta, il Rombo mi è sembrato decisamente più duro). I pochi scorci che ho visto ripagano della fatica profusa. La discesa verso Bourg d'Oisans, nonostante il tanto vento contrario, è stata bellissima e me la sono proprio goduta: veloce, larga, poche curve da condurre. E poi l'Alpe: di per sè è regolare, di quelle salite che piacciono a me, ma non molla proprio mai. Negli ultimi 5 km sono andato su di testa, perché vedevo le case in cima, ma erano sempre là e ancora distanti. Per fortuna l'ho scalata con il cielo ancora parzialmente coperto, perché col sole sarebbe stato un vero patimento. Il mio tempo finale di 7 ore e 9 minuti (7 e 34' contando anche la discesa del Glandon) mi lascia proprio soddisfatto e mi ripaga della trasferta. Non so se ci sarà una seconda volta, ma pedalare su strade che emanano la storia del Tour è una sensazione bellissima. Il percorso, poi, risulta decisamente tosto, soprattutto per la lunghezza delle salite e per il vento. [/QUOTE]
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