Prima volta per me in Francia e alla Marmotte, gara bellissima che solo dopo qualche giorno puoi gustare ripercorrendo quello che hai fatto, alla sera dopo l'arrivo la fatica è veramente tanta. Organizzazione buona, ma a mio parere molto più spartana rispetto alle italiane eccetto i ristori che ho trovato fornitissimi e in numero più che sufficiente (pacco gara calze, cappello, e lucine davanti e retro bici consegnate in mano senza contenitori o pubblicità). Partenza a tutta e Glandon bellissimo (si è ancora "freschi") tra un mare di ciclisti, discesa tecnica, ma non troppo e poi arriva la prima mazzata della giornata, un lunghissimo fondovalle di taaaaanti km, spesso in leggera salita, con vento contro e per fortuna tirato da mandrie di cavalli del nord europa, con i quali si fa veramente fatica a stare. Si è paradossalmente contenti che inizi il telegraphe, che nella prima parte, soprattutto per ritrovare il ritmo è duro, poi si placa un poco e si arriva in vetta, dove ho trovato l'unico ristoro veramente affollato e non gestito benissimo dall'organizzazione, mentre gli altri erano accessibilissimi e fornitissimi... Discesa di 4 km ed inizia il Galibier, fatto di lunghissimi rettilinei in salita (ps tutti con pendenza tra il 7 ed il 9 %) senza curve, fino al tornantone (rifornimento d'acqua e caramelle di gelatina, fra le altre cose) dove iniziano i sei km finali. Lì si entra in un altro mondo, si è sulla luna, vento fortissimo contro, freddo, burroni a lato strada e salita severissima. Ad un km dalla vetta il tunnel che si evita (io sono andato con blufreccia e per fortuna pit stop organizzato) e poi il km più duro dei 35 totali, i tornanti sembrano scalini. La vetta è da rimanere senza fiato, vento fortissimo paesaggio lunare, una curva uno spiazzo e nient'altro....I primi 8 km di discesa fino al Lautaret sono spaventosi e bellissimi e mentre scendevo piano lottando contro il vento, pensavo ai professionisti quando scendono velocissimi anche sotto la pioggia ed il freddo (da paura), poi una lunghissima discesa di 30 km e altri 5/6 di pianura, dove inizi a pensare all'ultimo mostro di giornata, l'Alpe d'Huez... I primi 3 km ti scoraggiano, solo 2 tornanti e pendenze elevatissime, caldo soffocante e ciclisti a destra e sinistra e già con le bici in mano, poi diventa solo sofferenza e voglia di arrivare, una lotta continua tra mille difficoltà...al cartello dei meno 4 km un drittone ti dà la mazzata finale, durissimo, poi ai meno 3km si entra in paese e lì la fatica scompare tra le tantissime persone che ti incitano e l'orgoglio di avercela fatta...L'ultimo km è veramente bellissimo, una grandissima soddisfazione. All'arrivo medaglia finisher e pasta party minimal... Il mio obbiettivo era arrivare, senza guardare il tempo ed alla fine ho impiegato 9 ore e 50 minuti più o meno, terribile il Galibier, ma infernale l'Alpe d'Huez. Avrei da ridire con chi dice che le salite francesi sono lunghe ma di poca pendenza....la pendenza c'è ed è sempre costante, ripagati però dalla soddisfazione di avercela fatta...bellissima esperienza...PS dopo cena sono andato a vedere gli ultimi arrivi...alle ore 2225 è arrivata una coppia con luci accese, era già buio da un po' (ridevano felicissimi contenti di avercela fatta, tagliato il traguardo, si sono messi la mentellina e sono riscesi...)